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Lifestyle

Famolo strano, anzi… sacro!

Ispirandosi alla celebre frase “famolo strano” di Carlo Verdone, una coppia di trentenni italiani ha deciso di fare sesso in un confessionale della chiesa di Sant’Andrea a Viareggio, poco prima di una funzione religiosa. In evidente stato di alterazione, i due sono stati interrotti dalla polizia, chiamata dal parroco, e denunciati per atti osceni in luogo pubblico e vilipendio alla religione.

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    Sicuramente le fantasie sessuali, in un’ottica di piena soddisfazione della coppia, vanno appagate. Una certa dose di fantasia aiuta ad uscire dal menage abituale, che a volte può assumere una certa abitudinarietà. La filosofia del “famolo strano”, tormentone proveniente da un celebre film di Carlo Verdone, in questa notizia trova il suo apice… ma anche il suo limite.

    Alzando l’asticella della fantasia

    O famo strano è una delle frasi più amate del cinema del comico romano. Riferito al modo alternativo di fare l’amore che hanno i due protagonisti. Ivano, più coatto che mai e la sua dolce consorte si accoppiano in continuazione e nelle maniere più diverse, dando sfogo alle loro fantasie erotiche.

    Con alcuni fedeli presenti

    Non sappiamo se i due protagonisti di questa notizia si siano o meno ispirati a loro. Fatto sta che i due sono entrati in chiesa con l’intenzione di fare sesso all’interno di un confessionale, poco prima dell’inizio di una funzione religiosa. E’ accaduto, raccontano le cronache locali, domenica scorsa a Viareggio, presso la chiesa di Sant’Andrea.

    In evidente stato di alterazione

    Secondo alcuni testimoni la coppia, due italiani sui 30 anni, in evidente stato di alterazione (di quale sostanza non è dato saperlo), si sono intrufolati in un confessionale e, senza badare ai fedeli presenti, hanno iniziato ad amoreggiare in maniera esplicita.

    La Polizia rompe le uova nel paniere

    A quel punto il parroco ha chiamato la polizia. Gli agenti sopraggiunti hanno quindi colto i due sul fatto e sono stati fermati… nel vero senso della parola: un raro caso di “coitus interruptus poliziesco”! Tradotti presso il locale commissariato, i due sono stati denunciati per l’ipotesi di atti osceni in luogo pubblico e vilipendio alla religione.

    In attesa dell’assoluzione

    In ultima analisi, singolare la scelta del luogo per copulare: il confessionale. Che la coppia, conscia del peccato che stavano per compiere, abbiano optato per una location comoda per la successiva espiazione?!?

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      Animali

      Vacanze finite, cane in crisi: lo stress da rientro e come affrontarlo

      Lo stress da rientro colpisce sempre più cani, abituati durante le ferie a vivere tra coccole, passeggiate e compagnia costante. Tornare di colpo alla vita di tutti i giorni può provocare comportamenti ossessivi, problemi digestivi e ansia da separazione. Con gradualità, gioco e affetto, è possibile aiutare l’animale a ritrovare equilibrio e serenità.

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        I cani, come molti animali domestici, vivono di abitudini: la sicurezza del loro mondo passa da orari prevedibili, luoghi familiari, odori e suoni noti. Le vacanze, per loro, sono un terremoto emotivo. All’improvviso tutto cambia: più passeggiate, più attenzioni, nuovi posti da esplorare, la compagnia continua dei loro umani. Poi, di colpo, il rientro. La casa silenziosa, gli orari serrati, i momenti di solitudine. È in questa fase che può scatenarsi lo stress da rientro, una condizione che molti proprietari sottovalutano ma che il cane vive come un piccolo trauma.

        I segnali arrivano chiari, anche se non sempre vengono compresi subito. Alcuni cani diventano inquieti, seguono il proprietario ovunque, ansimano, piagnucolano e sembrano incapaci di rilassarsi. Altri sfogano il disagio su oggetti e mobili, mordicchiandoli o graffiandoli. Ci sono cani che si leccano in modo compulsivo fino a irritarsi la pelle, e altri che reagiscono con ululati o abbai prolungati appena percepiscono la possibilità di restare soli. Lo stress può riflettersi anche sul fisico: apatia, perdita di appetito, disturbi digestivi o addirittura piccole chiazze di pelo caduto legate alla tensione.

        Alla radice di tutto c’è una brusca rottura della routine. Per il cane le vacanze rappresentano una vita parallela, fatta di stimoli e libertà. Tornare improvvisamente alle giornate vuote e silenziose crea spaesamento, soprattutto se durante le ferie il legame con il proprietario si è rafforzato con una presenza costante. Alcuni animali, più sensibili o con precedenti esperienze di abbandono, sviluppano addirittura ansia da separazione, con reazioni più intense e comportamenti distruttivi. Anche i cani che hanno trascorso le vacanze in pensione o presso amici possono soffrire un “trauma da ritorno”: passano dal caos di un ambiente nuovo e affollato al silenzio della casa, talvolta comportandosi come se avessero “dimenticato” regole e abitudini.

        Per aiutare il cane serve pazienza e gradualità. Gli esperti consigliano di evitare rientri bruschi: tornare dalle vacanze qualche giorno prima della ripresa lavorativa consente una fase di transizione utile a entrambi. Nei primi giorni è importante dedicare tempo al gioco, alle passeggiate e alle attività olfattive che stimolano la mente e scaricano tensione. Punire il cane per eventuali marachelle è controproducente: meglio ignorare i comportamenti indesiderati e premiare quelli positivi, rinforzando la fiducia. Anche modificare i rituali di uscita può essere utile: se il cane associa la vista delle chiavi o della giacca all’abbandono, prenderle in mano senza uscire può ridurre l’ansia anticipatoria.

        Un ritorno sereno richiede coerenza, affetto e qualche piccola strategia. Giochi interattivi come Kong e palline dispensatrici di cibo possono tenere impegnato l’animale durante le assenze. Nei casi più difficili, quando l’ansia è intensa, il supporto di un veterinario comportamentalista può fare la differenza, valutando anche eventuali rimedi naturali o farmacologici. Con tempo e attenzione, lo stress da rientro si trasforma in una fase di adattamento, e il cane ritrova il suo equilibrio, tornando a vivere la routine con serenità.

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          Cucina

          Pennette fredde con crema di pomodoro: l’essenza dell’estate

          Questa ricetta di pasta fredda combina sapori intensi e profumi avvolgenti. Unisce la semplicità della pasta corta con il tocco aromatico dell’origano, per un carattere deciso e irresistibile.

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            Perfette per una cena fredda in terrazza o un pranzo in famiglia, le pennette alla crema di pomodori all’origano sono un esempio di come pochi ingredienti, sapientemente abbinati, possano trasformarsi in una delizia per il palato.

            Pennette fredde rigate con crema di pomodorini ciliegino, origano e basilico

            Ingredienti per 4 porzioni 

            320g di pennette rigate (adatte per insalate di pasta)
            400 g di pomodorini ciliegino
            Origano secco q.b.
            1 spicchio di aglio intero
            Olio extravergine d’oliva q.b.
            Sale e pepe q.b.
            Parmigiano Reggiano grattugiato q.b.
            Foglie di basilico fresco q.b.

            Preparazione
            Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci le pennette rigate seguendo le istruzioni sulla confezione, fino a ottenere una pasta al dente, poi scola metti a raffreddare con un filo di olio.

            Lava i pomodorini ciliegino e tagliali a metà. In una padella capiente, scalda l’olio extravergine d’oliva a fuoco medio, aggiungi l’aglio intero aggiungi i pomodorini tagliati e cuoci a fuoco medio-basso per circa 10-15 minuti, finché non si ammorbidiscono e rilasciano il loro succo. Condisci con sale, pepe nero e origano secco.

            Una volta che i pomodorini si sono ammorbiditi frullali a con un mixer a immersione direttamente in padella. Frulla fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Se la crema risulta troppo densa, puoi aggiungere un cucchiaio di acqua.

            Aggiungi la pasta raffreddata nella padella con la crema di pomodorini e mescola bene, aggiungi una spolverata di Parmigiano, guarnisci con un pizzico di origano secco e qualche foglia di basilico fresco, poi metti in frigo fino al momento di portare in tavola.

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              Cucina

              Gino Sorbillo, quello dell’ananas, lancia la pizza con il cocomero. Social scatenati

              Dopo la pizza all’ananas Gino Sorbillo lancia una nuova provocazione la pizza napoletana con il cocomero. Social scatenati.

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                Il pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo torna a far parlare di sé con una nuova provocazione culinaria: la pizza con il cocomero. Dopo aver sperimentato con la pizza all’ananas e alla banana, Sorbillo punta su questo inedito abbinamento, che ha subito infiammato i social con commenti divisi tra un pizzico di entusiasmo e tanto scetticismo.

                Ma sì in fondo a volte bisogna rischiare: tradizione e innovazione

                Sorbillo difende la sua creazione, spiegando che l’abbinamento frutta-pane-formaggio è da sempre una combinazione vincente e salutare. Ricorda esempi come il pane con i fichi e le bruschette con pere e formaggi, insistendo che la tradizione della pizza risiede nell’impasto e non nei condimenti. “La Pizza Napoletana è il disco di pasta fatto secondo la tradizione secolare, e può accogliere il meglio da tutto il mondo”, sostiene il pizzaiolo.

                Sorbillo che fai sfidi Briatore?

                Non manca un riferimento ironico a Flavio Briatore, che ha aperto il suo Crazy Pizza a Napoli con pizze “gourmet” e prezzi elevati. Sorbillo gioca sul confronto e provoca l’imprenditore. “Magari anche a lui potrebbe piacere la mia pizza con il cocomero“. Per lui, la sfida sta nel dimostrare che la pizza può continuare a evolversi, rimanendo semplice, buona e salutare.

                Conquisterà anche i più scettici?

                Al video postato da Sorbillo sulla sua pagina Instagram sono seguiti i più diversi commenti. Dai tradizionalisti “Adesso si va sul ridicolo per vendere un prodotto che non ha bisogno di essere pubblicizzato! Per sempre salciccia è friarielli“. A quelli più spericolati: “una buona pizza fruttariana” commenta una veg. “È quello il bello della pizza, che sopra puoi metterci quello che ti pare in base ai tuoi gusti“. Insomma una spaccatura tra chi accoglie con curiosità la novità e chi resta legato ai gusti tradizionali.

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