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Lifestyle

Le 5 cose da non fare mai con 40 gradi e una coppia in crisi

Spoiler: se non ti parla più da Livorno a Palinuro, forse non è colpa del traffico. Sotto il sole tutto brucia più in fretta: i nervi, i gelati, e pure le relazioni. Quando il caldo incontra una storia già traballante, basta un’ombra sbagliata per scatenare l’apocalisse.

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    Diciamocelo: la coppia perfetta esiste solo nei sogni. E nelle soap opera, dove lei si sveglia truccata e lui non ha mai problemi di sudorazione. Nella vita vera, invece, spesso ci si ritrova a litigare per le stupidaggini.

    Il caldo record di questi giorni poi non aiuta: basta una battuta fuori posto o un’ombra conquistata con troppo entusiasmo per scatenare un temporale emotivo. Sì, anche le coppie più affiatate attraversano fasi di stallo, e il rischio “separazione da sdraio” è più reale che mai.

    Ma niente panico: prima di lanciare l’ennesima ciabatta (metaforica, si spera), fai un respiro profondo, metti un po’ di crema solare anche sull’orgoglio ferito e scopri insieme a noi le trappole da evitare se vuoi tornare a casa ancora fidanzato.

    1. Fare l’ombrellone sharing con una coppia felice

    Errore da principianti. Quelli che si mettono la crema a vicenda, si baciano con la sabbia sulle labbra e si chiamano “amò” ogni venti secondi. In confronto, voi sembrate due coinquilini che si sono persi Ryanair. Se già vi parlate solo per dire “hai preso tu la borsa frigo?”, evita il confronto diretto.

    2. Proporre una gita in pedalò

    Sembra romantico, vero? Finché non scopri che il pedalò non ha copertura, il mare è una tavola rovente e uno dei due (indovina chi) non pedala mai. Si parte per una mini crociera, si torna con una tendinite e una lite su chi ha fatto più fatica. Consiglio? Noleggia una canoa. Almeno lì puoi stare zitto.

    3. Commentare il fisico degli altri in spiaggia

    Anche se lo fai per gioco. Anche se è evidente che quello ha addominali scolpiti. E vale pure per il bikini studiatissimo dell’influencer in terza fila. Non farlo. È una trappola. In caso di dubbio, guarda il gabbiano.

    4. Prenotare un ristorante romantico senza aria condizionata

    Perché? Perché la cena in veranda con 40 gradi e le zanzare tigre non è Notting Hill. È Lost. Dopo il terzo piatto caldo, il quarto asciugamano di sudore e la candela che attira ogni forma di vita notturna, direte entrambi: “Forse era meglio l’insalata al chiosco”.

    5. Fare battute sull’ex, anche per ridere

    Non c’è “era una battuta” che tenga. Con 40 gradi, i freni inibitori vanno in ferie. Quindi se lei lancia il pareo e se ne va con la scusa del bagno, preparati a dormire con la zanzariera e l’umidità emotiva.

    Bonus track: se dovete litigare, almeno fatelo sotto l’ombrellone. I testimoni non mancano, e qualcuno porterà anche i popcorn.

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      Libri

      Addio a Francesco Recami, il giallista dell’ironia e dell’anomalia

      Malato da tempo, Recami si è spento a Firenze, la sua città natale. Dalle guide di montagna ai gialli più amati dal pubblico, la sua penna ha raccontato l’Italia delle piccole ipocrisie e dei grandi segreti. Il suo ultimo libro, Il mostro del Casoretto, era uscito solo poche settimane fa.

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        Si è spento a 69 anni Francesco Recami, uno degli autori più originali e riconoscibili della narrativa italiana contemporanea. Nato a Firenze nel 1956, era malato da tempo ma non aveva mai smesso di scrivere: il suo ultimo romanzo, Il mostro del Casoretto, è uscito da pochi giorni per Sellerio, la casa editrice che lo ha accompagnato per tutta la carriera.

        Recami aveva un talento raro: trasformare il giallo in un laboratorio di ironia, linguaggio e critica sociale. Nei suoi libri il delitto era spesso solo un pretesto per scavare nelle ossessioni quotidiane, nei tic e nelle manie dell’Italia di provincia. La sua scrittura, sempre limpida e pungente, metteva in crisi l’idea stessa di “normalità”.

        Dopo gli esordi con due guide di montagna e alcuni libri per ragazzi, pubblicò nel 2006 il suo primo romanzo per adulti, L’errore di Platini, ma il vero successo arrivò un anno dopo con Il correttore di bozze, storia di un uomo comune intrappolato in un quotidiano paradossale. Da lì nacque una carriera luminosa, segnata da titoli come La casa di ringhiera, L’arte di riparare le donne, Commedia nera n.1 e La verità su Amedeo Consonni, che fecero di Recami uno degli autori più amati dal pubblico di Sellerio.

        Amava definirsi “un narratore del normale che si incrina”, e in effetti i suoi protagonisti erano spesso figure di confine: pensionati sospettosi, vicini impiccioni, mariti stanchi o donne invisibili che, tra una bugia e un delitto, rivelavano tutta la fragilità del nostro tempo.

        Negli ultimi anni aveva alternato la scrittura alla vita appartata nella sua Firenze, continuando a osservare con sguardo ironico e malinconico il mondo che cambiava.

        Con la morte di Francesco Recami se ne va una voce unica, capace di raccontare il giallo non come formula, ma come specchio deformante e verissimo dell’animo umano.

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          Lifestyle

          Fast food wedding: in Cina oggi va di moda il ricevimento da McDonald’s

          Cheeseburger, Coca media e pollo fritto al posto dei fiori d’arancio: in Cina il matrimonio si festeggia al McDonald’s, un modo per i giovani di protestare contro la tradizione che non viene più percepita come identitaria.

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            I tempi cambiano, facciamocene una ragione il prima possibile e meglio vivremo. Niente è per sempre e le tradizioni che un tempo parevano inviolabili, vengono sostituite da altre, più aggiornate ed attuali. Anche se non è detto che sia sempre un bene. I giovani della generazione Z cinese, per esempio, sembrano sempre meno interessati alle cerimonie nuziali tradizionali: noiose, troppo formali e – cosa di non poco conto, visti i tempi – costosissime.

            La promessa sotto l’iconico logo

            Tra hamburger, Happy Meal e bicchieroni di Coca-Cola, gli invitati si abboffano mangiando con le mani. Una musica diffusa dagli speakers in sala, le fedi nuziali contenute nelle iconiche scatoline rosse che solitamente presentani i nuggets che, adesso, formano un quantomeno stravagante bouquet. E su tutto, l’eterna promessa e il bacio scambiato sotto la grande M gialla.

            E’ la nuova protesta dei giovani cinesi

            Complice la recessione galoppante, si tratta di una moda raccontata dal sito Sixth Tone, che si va diffondendo, motivata dai costi proibitivi delle cerimonie tradizionali. Ma non solo: si tratta anche di una modalità concreta per manifestare le distanza rispetto a forme e tradizioni che i giovani non sentono più come proprie.

            Il minimale è di moda

            Noiose, troppo formali e costosissime. Così un numero crescente di coppie oggi a Pechino e dintorni scelgono di sposarsi nei saloni di karaoke, nei ristoranti di hotpot o persino in fast food come McDonald’s, una volta considerati emblemi del nemico americano. Secondo un servizio pubblicato in questi giorni la moda dei matrimoni non convenzionali si starebbe diffondendo rapidamente in Cina, corroborata anche da un sondaggio che ha marzo ha rilevato che l’80% dei cinesi di età compresa tra i 15 e i 24 anni è favorevole alle cerimonie “minimaliste”.

            Costi alle stelle, insostenibili per una giovane coppia

            A pesare è sicuramente anche la crisi economica: un rapporto datato 2020 stimava che un matrimonio medio in Cina costa 174mila yuan (24.600 dollari), pari a 8,8 volte il reddito mensile medio di una coppia di lavoratori. Nel 2023 questo costo sarebbe salito a 330.000 yuan.

            Promozioni veloci

            Con le persone comuni che cercano sempre più di stringere i cordoni della borsa, le più famose catene di fast-food, tra cui McDonald’s, Haidilao e Heytea, propongono pacchetti speciali per i matrimoni: a Hong Kong, i punti vendita McDonald’s offrono un’opzione matrimoniale da 385 dollari, che include un bouquet da sposa fatto di McNuggets.

            Una cerimonia fatta di rinunce simboliche

            Sui social media cinesi, molti utenti hanno iniziato a esprimersi a favore dei “tre no matrimoniali”, ovvero cerimonie che non prevedano un convoglio di limousine, né damigelle e testimoni, neanche il particolare rituale col quale lo sposo deve ottenere l’ingresso a casa della sposa completando una serie di sfide.

            Il rito classico è considerato roba d’altri tempi

            Non è un caso che sulla piattaforma Weibo questa settimana un post sui “tre no matrimoniali” ha ottenuto oltre 40 milioni di visualizzazioni, caratterizzato da svariati commenti che hanno affermato di ritenere che i rituali nuziali tradizionali non solo fossero eccessivamente costosi, ma anche dispendiosi in termini di tempo ed estenuanti per la coppia.

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              Cucina

              Biscotti ai fiocchi d’avena: gusto genuino e benessere in un morso

              Sani, croccanti e ricchi di fibre, i biscotti ai fiocchi d’avena sono perfetti per una colazione equilibrata o una pausa dolce senza sensi di colpa.

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              biscotti

                Il piacere di un dolce buono e salutare

                I biscotti ai fiocchi d’avena sono una delle ricette più semplici e versatili della pasticceria casalinga. Nati come snack energetico nei Paesi del Nord Europa, sono oggi apprezzati in tutto il mondo per la loro consistenza rustica e il gusto naturale, oltre che per le proprietà nutrizionali dell’avena, ingrediente base di questo dolce.

                L’avena è un cereale ricco di fibre solubili, in particolare di beta-glucani, che aiutano a regolare i livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue. Contiene inoltre proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B, ferro, magnesio e antiossidanti. Inserire regolarmente l’avena nella dieta contribuisce a migliorare la digestione, favorisce il senso di sazietà e sostiene la salute del cuore.

                Per chi cerca un’alternativa ai biscotti confezionati, pieni di zuccheri raffinati e grassi idrogenati, questa ricetta rappresenta una scelta genuina e leggera, adatta anche a chi segue un’alimentazione equilibrata o vuole ridurre l’apporto di zuccheri.

                Ingredienti (per circa 20 biscotti)

                • 120 g di fiocchi d’avena integrali
                • 100 g di farina integrale (o farina di tipo 1 per una consistenza più leggera)
                • 70 g di zucchero di canna (oppure 2 cucchiai di miele o sciroppo d’acero per una versione più naturale)
                • 1 uovo medio
                • 60 g di olio di semi o burro fuso
                • 1 cucchiaino di lievito per dolci
                • Un pizzico di sale
                • Latte q.b. (circa 2-3 cucchiai, per ammorbidire l’impasto)
                • Facoltativi: gocce di cioccolato fondente, uvetta, noci, mandorle o semi misti

                Preparazione passo dopo passo

                1. Prepara gli ingredienti secchi.
                  In una ciotola capiente unisci i fiocchi d’avena, la farina, il lievito e un pizzico di sale. Mescola con un cucchiaio di legno in modo da distribuire uniformemente gli ingredienti.
                2. Aggiungi i dolcificanti e i grassi.
                  In un’altra ciotola sbatti leggermente l’uovo con lo zucchero di canna (o il miele). Aggiungi l’olio o il burro fuso e mescola fino a ottenere un composto omogeneo.
                3. Unisci i due composti.
                  Versa la parte liquida negli ingredienti secchi e amalgama bene. Se l’impasto risulta troppo asciutto, aggiungi uno o due cucchiai di latte fino a ottenere una consistenza morbida ma lavorabile.
                4. Personalizza i tuoi biscotti.
                  A questo punto puoi arricchire l’impasto con gocce di cioccolato, uvetta o frutta secca tritata. Questi ingredienti non solo rendono i biscotti più golosi, ma aggiungono grassi buoni e antiossidanti naturali.
                5. Forma i biscotti.
                  Con un cucchiaio, preleva piccole porzioni d’impasto e adagiale su una teglia rivestita di carta forno, lasciando un po’ di spazio tra un biscotto e l’altro. Schiacciali leggermente con il dorso del cucchiaio per dare la forma desiderata.
                6. Inforna e cuoci.
                  Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, fino a quando i biscotti saranno dorati ai bordi ma ancora morbidi al centro. Una volta sfornati, lasciali raffreddare su una gratella: diventeranno più croccanti man mano che si raffreddano.

                Conservazione e varianti

                I biscotti ai fiocchi d’avena si conservano bene in un barattolo di vetro o una scatola di latta per 5-6 giorni, mantenendo intatta la loro fragranza.

                Per una versione più proteica, puoi sostituire una parte della farina con farina di mandorle o proteine in polvere naturali. Se invece preferisci una variante vegana, sostituisci l’uovo con mezza banana schiacciata o un cucchiaio di semi di lino tritati e lasciati in ammollo in 3 cucchiai d’acqua.

                Il biscotto che fa bene

                Oltre al piacere di gustare qualcosa di fatto in casa, i biscotti ai fiocchi d’avena sono un piccolo gesto di cura quotidiana. Un dolce semplice, nutriente e versatile che unisce tradizione e benessere, perfetto per iniziare la giornata con energia o concedersi una coccola senza esagerare.

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