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Lusso sfrenato: le 10 case più care del mondo

Dalle ville con vista oceano ai penthouse con piscina privata: un viaggio tra le 10 proprietà più lussuose del mondo.

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    Il mercato immobiliare di lusso continua a stupire con proprietà sempre più esclusive e dai prezzi da capogiro. Secondo un recente report di Robb Report, queste sono le 10 case più costose attualmente in vendita nel mondo.

    Un lusso senza limiti

    Dalle ville con vista sull’oceano ai penthouse con piscina privata, queste proprietà offrono un livello di comfort e di lusso impensabile per la maggior parte delle persone. Situate in alcune delle città più esclusive del mondo, come Londra, New York, Hong Kong e Dubai, queste dimore sono vere e proprie opere d’arte, progettate da architetti di fama mondiale e arredate con i materiali più pregiati. Nonostante la recente flessione delle vendite di immobili di lusso a livello globale, il mercato continua a mostrare segnali di vitalità. In particolare, le città americane come New York e Los Angeles continuano ad attrarre acquirenti facoltosi da tutto il mondo.

    Le caratteristiche che fanno la differenza

    Cosa rende queste case così costose? Oltre alla posizione privilegiata e alle dimensioni enormi, queste proprietà offrono una serie di servizi e comfort esclusivi, come piscine coperte, sale cinematografiche private, spa, palestre all’avanguardia e giardini curatissimi. Molte di queste case dispongono anche di caratteristiche tecnologiche all’avanguardia, come sistemi di domotica avanzati e sistemi di sicurezza di ultima generazione.

    Perché queste case costano così tanto?

    Il prezzo elevato di queste proprietà è determinato da una serie di fattori diversi. Per prima cosa la posizione. Le case più costose si trovano in zone esclusive, con vista panoramica e accesso a servizi di alto livello. Contano anche le dimensioni e le peculiarità. Le dimensioni delle proprietà, il numero di camere, la presenza di servizi esclusivi e le finiture di lusso influiscono notevolmente sul prezzo. Alcune proprietà sono uniche e rare nel loro genere, con caratteristiche architettoniche e storiche che le rendono particolarmente preziose.
    Naturalmente il prezzo elevato dipende anche dal rapporto tra domanda e offerta. In questo momento storico la domanda di immobili di lusso è elevata, soprattutto da parte di ultra ricchi e investitori, mentre l’offerta è limitata.

    Ed ecco la top ten delle più care del mondo

    1. The Holme, Londra, Inghilterra – 314 milioni di dollari

    Con 2.700 metri quadrati di superficie abitabile, questa residenza storica, costruita nel 1818, è conosciuta come “La Casa Bianca di Regent’s Park“. Dispone di 40 camere da letto, una sauna, una biblioteca, una sala da pranzo immensa, un campo da tennis e un garage per otto veicoli.

    2. Gordon Pointe, Naples, Florida – 295 milioni di dollari

    Situata su una penisola privata, questa tenuta comprende tre case, un porto privato e oltre 400 metri di spiaggia privata. La residenza principale ha sei camere da letto e una piscina coperta, mentre le altre due case includono ulteriori piscine e un molo.

    3. Repulse Bay, Hong Kong – 280 milioni di dollari

    Questa villa a cinque piani offre undici camere da letto, un’ampia terrazza sul tetto e un giardino perfetto per eventi con oltre 100 ospiti.

    4. One Hyde Park, Londra, Inghilterra – 220 milioni di dollari

    Un attico in uno degli indirizzi più prestigiosi di Londra, con soffitti alti, un camino in vetro, un cocktail bar e alloggi separati per il personale. Comprende anche quattro posti auto privati.

    5. The Billionaire Sky Penthouse, Dubai – 204 milioni di dollari

    Un lussuoso attico nel futuro Burj Binghatti, l’edificio residenziale più alto del mondo. Include sette camere da letto, una piscina a sfioro, una palestra con sauna e un cinema privato.

    6. Sky Mansion Penthouse, Dubai – 204 milioni di dollari

    L’attico a marchio Bugatti, con quattro camere da letto, due piscine, una palestra privata e un ascensore per auto che porta direttamente all’interno della residenza.

    7. Beverly Hills Post Office, California – 195 milioni di dollari

    Situata in cima a un promontorio, questa residenza offre una piscina a sfioro, un campo da tennis illuminato, una cantina e persino una pista da bowling.

    8. 2200 Gordon Dr., Naples, Florida – 175 milioni di dollari

    Una residenza sul mare con sei camere da letto, una piscina coperta e accesso diretto alla spiaggia.

    9. The Peak, Hong Kong – 154 milioni di dollari

    Questa casa a due piani offre una vista spettacolare sul Mar Cinese Meridionale, pavimenti in legno pregiato e una piscina ovale circondata da giardini lussureggianti.

    10. Villa dei Fiori, Bel Air, California – 150 milioni di dollari

    Una tenuta di lusso che comprende nove camere da letto, 20 bagni, una piscina, una serra per orchidee, una palestra e un campo da padel con piattaforma panoramica.

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      Luxury

      Al “The Inn at Little Washington” l’acqua è di lusso: fino a 100 dollari a bottiglia, anche Ferrarelle e Smeraldina in lista

      Dalla canadese Berg, ricavata da ghiacciai vecchi 15mila anni, alla slovena Roi arricchita in 3400 anni, fino alle italiane Ferrarelle e Smeraldina: il menù delle acque di Patrick O’Connell sfida la tradizione americana a suon di prezzi stellari.

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        Se Gesù trasformò l’acqua in vino, Patrick O’Connell, celebre chef del ristorante tre stelle Michelin “The Inn at Little Washington”, ha compiuto un miracolo inverso: ha trasformato l’acqua in un lusso d’élite. Nel menù del ristorante, situato a ovest di Washington, in Virginia, spicca una carta di tredici acque selezionate provenienti da tutto il mondo, con prezzi che arrivano fino a 100 dollari a bottiglia.

        Tra foie gras e scaloppine al Calvados, questo locale leggendario, premiato anche come miglior ristorante al mondo da Travel+Leisure, ha deciso di offrire ai clienti un viaggio idrico senza precedenti. L’acqua non è più solo un accompagnamento, ma diventa protagonista assoluta, servita con la stessa enfasi riservata ai migliori Cabernet Sauvignon.

        La bottiglia più esclusiva è la canadese Berg, un’acqua ricavata da ghiacciai antichi 15mila anni, custoditi nel Parco nazionale di Mount Robson. Prezzo? Ben 100 dollari per 750 ml, con la promessa di assaporare “l’aria e la neve” del Canada. Subito dopo troviamo la slovena Roi (75 dollari), estratta da una sorgente profonda 600 metri e ricca di minerali sedimentati in 3400 anni. Non manca la Three Bays della Nuova Zelanda (45 dollari), proveniente da una sorgente paleolitica vecchia di 600 milioni di anni.

        L’Italia al tavolo dell’acqua

        L’Italia non poteva mancare in questa élite. Il menù include due versioni della sarda Smeraldina, naturale e frizzante, provenienti dalle sorgenti sotterranee di Monti di Deu, vicino a Tempio Pausania, a 10 dollari a bottiglia. Anche la Ferrarelle, classico dell’alto casertano, fa la sua figura con un prezzo di 9 dollari per 750 ml.

        Tra esclusività e ironia

        Completano la lista acque da tutto il mondo: la finlandese Vellamo (42 dollari), considerata una delle più pure, la californiana Tahoe Artesian (35 dollari) e la texana Crazy Water (8 dollari). Per chi cerca un sapore minerale più distintivo, ci sono la Vichy Catalan spagnola (18 dollari), la Perlage polacca (11 dollari) e la romena Aqua Carpatica (18 dollari).

        Per i clienti meno inclini a investire in acque esotiche, la sommelier Lindsey Fern è pronta a suggerire l’etichetta perfetta per accompagnare ogni piatto. Ma se le opzioni da collezione non convincono, c’è sempre un’alternativa: un’acqua a basso contenuto minerale presa direttamente dal rubinetto della Virginia, servita in caraffa. Prezzo? Gratis, un’eccezione in un menù dove persino le bollicine fanno lievitare il conto.

        Un trend d’élite o solo marketing?

        In un Paese ossessionato da bevande gassate e sciroppose, questa “rivoluzione idrica” fa riflettere. È un nuovo status symbol per pochi o una sfida alla percezione dell’acqua come semplice commodity? Mentre i clienti sorseggiano ghiacciai millenari, il dibattito è aperto: è il gusto che conta o il prezzo?

        Tra carte d’acqua da collezione e rubinetti democratici, The Inn at Little Washington ridefinisce cosa significa ordinare “semplicemente” un’acqua. E per molti, anche in un bicchiere, il lusso ha sempre il suo sapore.

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          Luxury

          Sei egoista e col portafoglio a fisarmonica? Ti meriti questa Lamborghini!

          La cifra fa girare la testa: 117 milioni di dollari, spesi – pare – da un misterioso collezionista per un modello unico di Lamborghini, dal nome singolare ed esplicativo.

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            Il nome è tutto un programma: Egoista. Pare si stata acquistata da un collezionista segreto all’iperbolica cifra di 117 milioni di dollari, la Lamborghini Egoista è l’autovettura più rara e costosa mai realizzata nella storia. Realizzata utilizzando materiali antiradar trovati nei caccia stealth, la sua cabina di pilotaggio è ispirata all’elicottero Apache e può ospitare soltanto un passeggero. Il suo nome può essere interpretato in vari modi: con lo stile di una concept car monoposto, il nome è stato creato per suggerire che solo una persona può apprezzarla.

            Simbolo di eccellenza e di esclusività

            Molto più di una semplice automobile, rappresenta piuttosto un’opera d’arte su ruote, creata per celebrare il 50° anniversario della casa automobilistica nel 2013. Un regalo esclusivo, un tributo all’edonismo e alla passione per le supercar da parte di quei pochi che se le possono permettere, simbolo di ciò che il brand rappresenta: l’eccellenza e la ricerca del piacere estremo.

            Ricorda un jet

            Progettata da Walter de Silva, la Egoista si distingue per il suo design audace e futuristico. La configurazione monoposto richiede al pilota di rimuovere il volante per entrare e uscire dall’abitacolo, proprio come in una monoposto di F1. L’interno ricorda l’atmosfera di un jet da combattimento, con un head-up display e una serie di pulsanti che richiamano i comandi di volo. Sotto il cofano, il motore V10 da 5,2 litri eroga 600 cavalli, promettendo prestazioni davvero mozzafiato, con un tocco di follia progettuale che la rende unica nel suo genere. Ogni singolo dettaglio, anche il più piccolo, è stato immaginato per riflettere l’idea di edonismo estremo: dalla carrozzeria in materiali antiradar alle linee che evocano un toro pronto alla carica.

            Non si conosce l’identità dell’acquirente

            La possibile vendita della Egoista rimane per ora avvolta nel mistero, come spesso accade con le auto più rare. Non sorprende quindi che queste vetture vengano vendute in segreto a collezionisti selezionati, lontano dai riflettori delle aste pubbliche. Il 2024 ha segnato il 50° anniversario dell’alcantara nel settore automobilistico, iniziato con la Lamborghini Bravo nel 1974. Simbolo di lusso e sostenibilità, continua a essere la scelta preferita per gli interni delle auto di alta gamma, grazie alla sua versatilità. Ospitata al Museo Lamborghini di Sant’Agata, un collezionista privato ha successivamente convinto la Lamborghini a vendere a lui il regalo di compleanno per se stessa. Così almeno sembra, visto che le notizie in merito sono piuttosto confuse.

            Oggetto di polemiche

            La Lamborghini Egoista potrebbe essere l’auto più costosa mai venduta, anche se questo non significa che sia necessariamente la più bella o potente. Lo stile audace e ispirato ai jet da combattimento dell’Egoista è stato oggetto di forti polemiche, con i critici preoccupati per il futuro del design Lamborghini se questo fosse stato il formato delle cose a venire. Visto che il conducente deve scrupolosamente seguire una procedura dettagliata (inclusa la rimozione del cofano e stare in piedi sul sedile singolo) solo per entrare nel suo abitacolo, possiamo immaginare che il collezionista privato di cui sopra probabilmente non la guida molto…

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              Il Thai style batte tutti! Il Capella Bangkok è il nuovo re degli hotel di lusso

              La classifica finale dei 50 migliori hotel del mondo vede al primo posto il Capella Bangkok, sorto appena 4 anni fa. Nella Top 50 anche 4 strutture italiane.

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                Lago di Como addio, il mondo dell’hotellerie ha un nuovo re: il Capella Bangkok. Inaugurato nel 2020, questo gioiello nascosto sulle rive del fiume Chao Phraya ha sbaragliato la concorrenza, conquistando il titolo di miglior hotel al mondo. Con le sue 101 camere affacciate sul fiume e l’atmosfera da dimora storica, il Capella Bangkok è un’oasi di pace. Nel cuore della frenetica capitale thailandese. Ma cosa lo rende così speciale? Sarà l’eleganza senza tempo degli interni, la cucina raffinata o semplicemente la magia del luogo? Una cosa è certa: il Capella Bangkok ha incantato la giuria e si è aggiudicato un posto d’onore nell’olimpo degli hotel di lusso.

                600 giurati per i World’s 50 Best Hotel

                Il Capella Bangkok è stato premiato come miglior hotel in Asia durante la consegna dei World’s 50 Best Hotels. Il premio è stato assegnato da 600 giurati conquistati dal fascino della storica dimora nel cuore della mega metropoli con oltre 6 milioni di abitanti.

                Ma l’Italia non è da meno

                Ai World’s 50 Best Hotels piazziamo ben quattro strutture. Dal Lago di Como alla Costiera Amalfitana, passando per Firenze e l’Umbria, gli hotel italiani sono sempre molto apprezzati per la loro offerta. Il Passalacqua Hotel sul Lago di Como, di Moltrasio, occupa il secondo posto. Una posizione che viene confermata da altri due importanti riconoscimenti assegnati al Passalacqua: il Best Hotel in Europe 2024 e il Carlo Alberto Best Boutique Hotel Award, assegnati per i suoi elevati standard di ospitalità e la sua location storica. Con quattro strutture presenti nella top 50, oltre il Passalacqua anche il Four Seasons di Firenze, il Borgo Santandrea di Amalfi e il Castello di Reschio di Lisciano Niccone (Pg), confermiamo la nostra eccellenza nel settore.

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