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Luxury

Sei egoista e col portafoglio a fisarmonica? Ti meriti questa Lamborghini!

La cifra fa girare la testa: 117 milioni di dollari, spesi – pare – da un misterioso collezionista per un modello unico di Lamborghini, dal nome singolare ed esplicativo.

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    Il nome è tutto un programma: Egoista. Pare si stata acquistata da un collezionista segreto all’iperbolica cifra di 117 milioni di dollari, la Lamborghini Egoista è l’autovettura più rara e costosa mai realizzata nella storia. Realizzata utilizzando materiali antiradar trovati nei caccia stealth, la sua cabina di pilotaggio è ispirata all’elicottero Apache e può ospitare soltanto un passeggero. Il suo nome può essere interpretato in vari modi: con lo stile di una concept car monoposto, il nome è stato creato per suggerire che solo una persona può apprezzarla.

    Simbolo di eccellenza e di esclusività

    Molto più di una semplice automobile, rappresenta piuttosto un’opera d’arte su ruote, creata per celebrare il 50° anniversario della casa automobilistica nel 2013. Un regalo esclusivo, un tributo all’edonismo e alla passione per le supercar da parte di quei pochi che se le possono permettere, simbolo di ciò che il brand rappresenta: l’eccellenza e la ricerca del piacere estremo.

    Ricorda un jet

    Progettata da Walter de Silva, la Egoista si distingue per il suo design audace e futuristico. La configurazione monoposto richiede al pilota di rimuovere il volante per entrare e uscire dall’abitacolo, proprio come in una monoposto di F1. L’interno ricorda l’atmosfera di un jet da combattimento, con un head-up display e una serie di pulsanti che richiamano i comandi di volo. Sotto il cofano, il motore V10 da 5,2 litri eroga 600 cavalli, promettendo prestazioni davvero mozzafiato, con un tocco di follia progettuale che la rende unica nel suo genere. Ogni singolo dettaglio, anche il più piccolo, è stato immaginato per riflettere l’idea di edonismo estremo: dalla carrozzeria in materiali antiradar alle linee che evocano un toro pronto alla carica.

    Non si conosce l’identità dell’acquirente

    La possibile vendita della Egoista rimane per ora avvolta nel mistero, come spesso accade con le auto più rare. Non sorprende quindi che queste vetture vengano vendute in segreto a collezionisti selezionati, lontano dai riflettori delle aste pubbliche. Il 2024 ha segnato il 50° anniversario dell’alcantara nel settore automobilistico, iniziato con la Lamborghini Bravo nel 1974. Simbolo di lusso e sostenibilità, continua a essere la scelta preferita per gli interni delle auto di alta gamma, grazie alla sua versatilità. Ospitata al Museo Lamborghini di Sant’Agata, un collezionista privato ha successivamente convinto la Lamborghini a vendere a lui il regalo di compleanno per se stessa. Così almeno sembra, visto che le notizie in merito sono piuttosto confuse.

    Oggetto di polemiche

    La Lamborghini Egoista potrebbe essere l’auto più costosa mai venduta, anche se questo non significa che sia necessariamente la più bella o potente. Lo stile audace e ispirato ai jet da combattimento dell’Egoista è stato oggetto di forti polemiche, con i critici preoccupati per il futuro del design Lamborghini se questo fosse stato il formato delle cose a venire. Visto che il conducente deve scrupolosamente seguire una procedura dettagliata (inclusa la rimozione del cofano e stare in piedi sul sedile singolo) solo per entrare nel suo abitacolo, possiamo immaginare che il collezionista privato di cui sopra probabilmente non la guida molto…

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      Luxury

      The Muraka, l’hotel sott’acqua a 9mila euro a notte

      Kara e Nate in un video ha raccontato la strabiliante esperienza del soggiorno nella lussuosa villa The Muraka situata circa 5 metri sotto il livello del mare.

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        L’hotel sott’acqua più caro al mondo, The Muraka, ha conquistato i cuori dei noti travel blogger Kara e Nate, che l’hanno definito il miglior soggiorno della loro vita. Situata circa 5 metri sotto il livello del mare, questa lussuosa villa offre un’esperienza unica, con una camera da letto padronale dotata di una cupola trasparente per ammirare la vita marina a qualsiasi ora del giorno.

        Al Muraka un maggiordomo privato h24

        Il piano superiore, sopra il livello dell’acqua, include sale da pranzo, due camere da letto, un bagno con vista sull’oceano e una piscina a sfioro, il tutto accompagnato da un maggiordomo privato disponibile 24 ore su 24. Ma è il piano inferiore, accessibile tramite ascensore o scalinata, che regala la vera magia. Ovvero finestre dal pavimento al soffitto che offrono una vista mozzafiato dell’oceano circostante.

        Un po’ caro ma per un anniversario o un viaggio di nozze ci può stare

        Il prezzo per questa esperienza esclusiva supera i 9mila euro a notte, ma Kara e Nate hanno sfruttato miglia e punti accumulati per rendere realtà questo sogno. La loro esperienza è stata così straordinaria che l’hanno documentata in un video, permettendo a chiunque di vivere virtualmente questo soggiorno unico. Kara ha scherzato sul fatto di volerci tornare in pensione, mentre Nate ha confermato che questo è stato davvero il miglior posto in cui siano mai stati, descrivendolo come un’esperienza al 110% straordinaria.

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          Luxury

          Da macellaio per necessità a icona mondiale: Salt Bae sbarca a Milano con la sua “mossa del sale”

          Nusret Gökçe, il macellaio turco diventato leggenda come Salt Bae, porta il suo marchio Nusr-Et nel cuore di Milano. Una storia partita dalla povertà, passata per 16 ore di lavoro al giorno e approdata a una catena internazionale che fattura milioni. Tra polemiche, ospiti celebri e lusso dorato.

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            Settembre segnerà l’arrivo a Milano di uno dei ristoratori più discussi e riconoscibili al mondo: Nusret Gökçe, per tutti Salt Bae. Nato in un villaggio turco nel 1983, ha costruito un impero gastronomico partendo da una necessità, non da un sogno. «Fare il macellaio non era la mia aspirazione: era l’unico modo per guadagnarmi da vivere». Da lì, turni massacranti di almeno 16 ore, niente vacanze né assicurazione, e per 14 anni nemmeno un giorno libero. A volte dormiva su una sedia, senza poter contare su un aiuto economico dalla famiglia.

            La svolta è arrivata per caso. Mentre preparava una bistecca, decise di versare il sale in un gesto teatrale: braccio piegato, mano alta, fiocchi bianchi che cadevano come neve. «È venuto dal cuore e il mondo lo ha percepito», ricorda. Caricò il video la sera e il mattino seguente la sua vita era cambiata. Nacque così la leggenda di Salt Bae, oggi a capo di oltre 30 ristoranti con 4.500 dipendenti.

            La sua apertura milanese punta su un pubblico abituato all’eccellenza, in una città che non ama i fenomeni effimeri. «Gli italiani sono tra i nostri clienti più fedeli nel mondo» afferma, smentendo chi parla di crisi: il locale londinese ha incassato 9,2 milioni di dollari nei primi tre mesi e il fatturato globale è cresciuto del 16% tra il 2023 e il 2024. Il marchio si espande verso mercati “ad alto potenziale”: da Città del Messico a Roma, da Ibiza all’Estremo Oriente.

            Salt Bae coltiva amicizie nel mondo dello spettacolo, dagli Andrea e Veronica Bocelli a chef internazionali come Giuseppe Cipriani. Maradona aveva un tavolo riservato nel suo ristorante di Dubai, tuttora mantenuto in suo onore. E se qualcuno gli chiede di cucinare per un presidente, non si tira indietro: «Non è politica, ma servizio e qualità».

            Le critiche non sono mancate. Nel 2022 fece discutere per aver toccato la Coppa del Mondo dopo la vittoria dell’Argentina: «Non sapevo fosse vietato, mi scuso ancora». Altri lo accusano di ostentare lusso e prezzi esorbitanti, ma per lui «lusso significa sentirsi speciali, godere di ogni dettaglio». I piatti più costosi? Quelli ricoperti d’oro, ma nel menù ci sono anche burger per palati meno esigenti.

            Dai sacrifici estremi ai tappeti rossi, Salt Bae ha trasformato un lavoro di fatica in uno spettacolo globale. E ora prepara il debutto italiano, convinto che anche a Milano il suo sale porterà fortuna.

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              La Dolce Vita Orient Express: il lusso su rotaia made in Italy

              Al via una iniziativa che punta non solo a rilanciare il turismo italiano, ma anche a valorizzare le eccellenze industriali del Paese, dall’artigianato al design ferroviario.

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                Beh insomma un treno così mancava proprio almeno nel made in Italy. E fnalmente qualcuno ci ha pensato. A partire da questo mese, infatti, viaggiare lungo le bellezze d’Italia può assumere un nuovo significato. Di che si tratta? Prenderà il via “La Dolce Vita Orient Express“, il primo treno di lusso interamente progettato e costruito in Italia. Realizzato da Arsenale in collaborazione con Orient Express, si tratta di un vero gioiello ferroviario connubio tra eleganza, cultura e turismo ad andamento lento.

                Un’esperienza unica: programma e itinerari

                Il progetto prevede sei treni di lusso che, entro il 2027, attraverseranno quattordici regioni italiane lungo otto itinerari esclusivi. “La Dolce Vita” invita i viaggiatori a scoprire le meraviglie del Belpaese, dai vigneti della Toscana ai Sassi di Matera, dai panorami di Portofino alle storiche città siciliane come Palermo e Taormina.

                Sì ma dove andiamo? Ecco alcune delle date e tappe più attese

                10-12 aprile: Venezia e Siena

                13-15 aprile: Matera e Pescocostanzo (Abruzzo)

                28-29 aprile: Montalcino e i vigneti toscani

                1-3 maggio: Roma-Sicilia lungo il Grand Tour.

                Ogni itinerario è studiato per offrire un’esperienza immersiva, valorizzando le tradizioni locali e i paesaggi più suggestivi d’Italia.

                Comfort e design senza pari

                A bordo del treno, l’attenzione ai dettagli è sorprendente. Con 31 cabine, tra cui 18 suite e una suite esclusiva “La Dolce Vita”, il design degli interni reinterpreta il celebre “Grand Tour” in chiave contemporanea. Materiali pregiati e soluzioni artigianali rendono ogni viaggio confortevole e indimenticabile, omaggiando il fervore artistico italiano degli anni ’60 e ’70 con riferimenti a maestri come Giò Ponti e Gae Aulenti.

                Cibo e ospitalità di alta gamma

                L’accoglienza comincia nella Dolce Vita Lounge a Roma Ostiense, progettata dall’architetto Hugo Toro, e continua durante il viaggio con menu firmati dallo chef stellato Heinz Beck. Gli ospiti possono assaporare piatti ispirati alle regioni attraversate, creando un viaggio che delizia tutti i sensi.

                Prezzi e target

                I prezzi – da 3000 a 9000 euro a passeggero a secondo del numero di notti e delle mete – per questa esperienza esclusiva sono pensati per una clientela internazionale di alta fascia. Con un costo che varia a seconda dell’itinerario e della tipologia di cabina scelta. “La Dolce Vita” si rivolge a chi cerca un turismo di qualità, combinando lusso, sostenibilità e la promozione delle eccellenze italiane.

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