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Moda

A hoop, a bottone o a cupola. Così la moda riesplora gli anni ’80!

Orecchini ispirati al passato, quasi recente, stanno facendo un grande ritorno. Sfumature affascinanti del mondo vintage, ma sempre quasi del tutto rivisitato.

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    Fascino Vintage
    Il 2024 celebra il ritorno dell’eleganza del passato con una rinnovata popolarità degli orecchini ispirati agli anni ’80. Questi gioielli audaci e vistosi, disponibili in una varietà di forme e materiali, stanno rapidamente diventando una tendenza di moda imperdibile. Dalle forme a cupola ai grappoli, dagli hoop ai bottoni con chiusura a clip o a monachina, gli orecchini degli anni ’80 portano con sé un’atmosfera di ricchezza e opulenza, riportando in vita l’eleganza di un’epoca passata.

    Forme dal passato, quasi recente
    Con forme audaci, colori vivaci e materiali metallici o fluorescenti, gli orecchini degli anni ’80 aggiungono un tocco di eccentricità e sfrenatezza a qualsiasi outfit. Ogni pezzo originale trovato nei cofanetti dei ricordi diventa così un tesoro, una testimonianza tangibile di un’epoca ricca di personalità e stile. Questo revival nostalgico degli anni ’80 si integra perfettamente nel panorama della moda contemporanea, grazie alla sua versatilità e al suo fascino senza tempo.

    Monili Infervoriti
    Audaci e divertenti, gli orecchini degli anni ’80 sono adatti a ogni occasione, dalla giornata in ufficio al look da sera, aggiungendo sempre un tocco di glamour e raffinatezza al tuo outfit. Gli anni ’80 erano noti per i colori vivaci e accesi con tonalità brillanti come l’oro, il rosa, blu elettrico o il verde fluo per aggiungere un tocco di vivacità al tuo look. Non lasciarti sfuggire questa tendenza moda che promette di dare nuova vita al tuo stile personale.

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      Moda

      Il ritorno del vintage maschile: tweed, velluto e cappotti oversize per un’eleganza d’altri tempi senza sembrare in costume

      Non è nostalgia, ma reinterpretazione. La nuova eleganza maschile pesca dal passato per costruire uno stile moderno, raffinato e consapevole, lontano dagli eccessi dello streetwear.

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      vintage maschile

        Il fascino discreto del ritorno al classico

        C’era una volta l’uomo che vestiva per piacere, non per stupire. Oggi la moda lo riscopre. Dopo anni di sneakers bianche e felpe oversize, il guardaroba maschile torna a parlare la lingua del tweed, del velluto a coste, del cappotto lungo. La tendenza nasce a Londra e Parigi ma conquista anche l’Italia, dove la sartoria incontra il gusto per il dettaglio contemporaneo. Non è un ritorno al passato, ma un salto in avanti: lo stile vintage si mescola a tagli moderni e proporzioni più morbide.

        Cappotti che raccontano storie

        Il nuovo must è il cappotto oversize, lungo fino al polpaccio e spesso in lana grezza o cashmere. Si porta aperto, sopra giacche doppiopetto o dolcevita color cammello. Il modello più copiato è quello in tweed, ruvido e vissuto, che ricorda le atmosfere di Peaky Blinders ma con un tocco metropolitano. Anche il velluto torna protagonista, soprattutto nei blazer e nei pantaloni, mentre le scarpe riscoprono il fascino del cuoio spazzolato, con suole importanti e stringhe classiche.
        Le sciarpe? Larghe, morbide e portate con noncuranza. L’effetto è sofisticato ma rilassato, da intellettuale in fuga o da musicista fuori stagione.

        Come vestirsi d’autunno senza sembrare in costume

        Il segreto sta tutto nel dosare. Un capo vintage basta e avanza per dare personalità: un cappotto di lana abbinato a jeans scuri, un gilet a spina di pesce su una camicia bianca, un paio di stivaletti al posto delle solite sneakers. L’obiettivo non è sembrare usciti da un film in bianco e nero, ma aggiungere carattere.
        Lo stile maschile del 2025 è un ritorno alla forma con libertà di movimento: eleganza sì, ma con il comfort di chi non ha bisogno di dimostrare nulla. In fondo, il tweed e il velluto non sono solo tessuti: sono un modo di camminare nel mondo, con calma, ironia e un pizzico di fascino retrò.

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          Moda

          Maglioni, calore e stile: la maglieria torna protagonista dell’autunno con un’eleganza rilassata

          Dal pull norvegese al dolcevita minimal, la maglieria torna al centro del guardaroba autunnale. I filati naturali si mescolano con fibre innovative, le texture diventano protagoniste e i colori evocano la terra. È il trionfo del comfort chic: morbido, avvolgente e irresistibilmente contemporaneo.

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            C’è un momento, a fine ottobre, in cui l’aria cambia odore. L’estate si ritira e il primo istinto è quello di cercare qualcosa che scaldi. Non solo il corpo, ma anche l’anima. È il momento dei maglioni, dei cardigan lunghi, delle lane che accarezzano. E mai come quest’anno la maglieria è tornata al centro della scena della moda.

            Dimenticate i pull tristi da mezza stagione: la nuova generazione di maglioni è sofisticata, sensuale, urbana. Lo dimostrano le passerelle di Chloé, Max Mara, The Row e Prada, dove le modelle sfilano avvolte da lane pregiate e cashmere in tonalità neutre: avorio, caramello, moka, grigio fumo. La regola è una sola: il comfort diventa un’arte.

            Le linee si fanno fluide, i volumi oversize ma mai sciatte. Il dolcevita, un tempo simbolo di rigore intellettuale, torna reinterpretato in chiave femminile con tagli che lasciano scoperte spalle e clavicole. I cardigan diventano abiti, stretti in vita da cinture sottili. La lana grossa convive con il mohair vaporoso, mentre il merino più sottile sostituisce le camicie sotto i blazer.

            È la stagione del soft power: il potere morbido di chi sceglie la comodità senza rinunciare allo stile. Gli stilisti parlano di “knitwear therapy”: vestirsi di maglia come gesto di benessere, una carezza contro la frenesia. Anche i colori raccontano questa esigenza di calore: le palette della terra — ocra, ruggine, zucca, borgogna — sostituiscono i toni accesi dell’estate e invitano a un’eleganza naturale.

            Nei negozi si moltiplicano le capsule dedicate al knitwear sostenibile: lane rigenerate, cashmere riciclato, filati certificati. La moda guarda alla morbidezza, ma anche alla responsabilità.

            Perché in fondo, l’autunno è la stagione del ritorno a sé. E indossare un maglione non è solo una scelta estetica: è una dichiarazione d’intenti. Significa concedersi lentezza, protezione, intimità. Come una coperta che ci accompagna nel mondo, ricordandoci che anche la moda — quando vuole — può essere un abbraccio.

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              Moda

              Kim Kardashian lancia il perizoma “peloso”: l’ironia (e il business) di Skims conquista il web

              Tra ironia, provocazione e marketing geniale, il nuovo prodotto firmato Skims è andato sold out in poche ore, scatenando un acceso dibattito sui social tra chi lo trova divertente e chi lo giudica semplicemente di cattivo gusto.

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              Kim Kardashian

                L’universo di Skims, il brand di intimo e abbigliamento modellante fondato da Kim Kardashian, si arricchisce di un nuovo – e insolito – capitolo. L’ultima trovata della linea, il “Faux Hair Micro String Thong”, è un perizoma rivestito di finti peli sintetici, pensato per giocare con l’idea di naturalezza e provocazione. Il risultato? Una valanga di commenti online, tra entusiasmo, stupore e inevitabili ironie.

                Il lancio è stato accompagnato da un video promozionale in perfetto stile anni Settanta, con ambientazione da quiz televisivo, luci al neon, sorrisi smaglianti e un’estetica volutamente kitsch. Kim Kardashian, come di consueto, ha puntato tutto sull’ironia e sull’effetto sorpresa. Il claim della campagna, “The Ultimate Bush” (“il cespuglio definitivo”), gioca apertamente sul doppio senso, invitando le clienti a scegliere “di che colore vuoi il tuo tappeto”.

                Un perizoma che non passa inosservato

                Realizzato in poliammide ed elastan e ricoperto da soffici fibre sintetiche, il nuovo perizoma Skims è disponibile in dodici tonalità, dal nero corvino al biondo miele, fino al rosso rame. La silhouette è quella tipica del micro string: minimalista, con fianchi sottilissimi e una parte posteriore quasi invisibile. L’obiettivo è creare un effetto “seconda pelle”, ma con un tocco di umorismo che non lascia indifferenti.

                Il prezzo? 42 euro. E nonostante la natura volutamente ironica del prodotto, il Faux Hair Micro String Thong è andato esaurito in poche ore sul sito ufficiale di Skims, confermando la potenza mediatica del marchio e della sua fondatrice.

                Provocazione o strategia geniale?

                Come spesso accade con Kim Kardashian, la linea tra arte della comunicazione e provocazione è sottile. L’imprenditrice americana ha costruito il successo del suo brand sull’abilità di anticipare le tendenze e spostare i confini del “fashion marketing”.

                C’è chi considera questo perizoma una critica ironica agli standard di bellezza e alle abitudini estetiche, riportando in primo piano il tema della libertà di scelta femminile anche in fatto di body hair. Altri, invece, lo bollano come un eccesso di cattivo gusto, una trovata nata solo per alimentare la viralità social e consolidare l’immagine provocatoria della fondatrice.

                Ma al di là delle opinioni, è innegabile che Skims abbia centrato ancora una volta il bersaglio: far parlare di sé.

                La filosofia Skims: tra comfort, inclusività e ironia

                Lanciato nel 2019, il marchio Skims è nato con l’intento di rivoluzionare il mondo dello shapewear, proponendo intimo modellante in una vasta gamma di tonalità “nude” per adattarsi a ogni carnagione. Oggi il brand è valutato oltre 4 miliardi di dollari, con una presenza stabile nei principali mercati internazionali e collaborazioni di prestigio, come quella con la NBA per la fornitura ufficiale di underwear.

                Non è la prima volta che Skims punta su idee fuori dagli schemi: nel 2021 la linea premaman modellante aveva suscitato discussioni sulla body positivity, mentre la recente fascia contenitiva per il viso aveva diviso il pubblico tra chi la considerava un’innovazione beauty e chi un’esagerazione estetica.

                Una lezione di marketing virale

                Con il “perizoma peloso”, Kim Kardashian sembra voler ironizzare sul concetto stesso di femminilità e sugli standard imposti dall’industria della moda e della depilazione. La trovata, apparentemente assurda, ha generato milioni di visualizzazioni in poche ore, con utenti che si dividono tra curiosità, sarcasmo e genuino divertimento.

                Un successo che conferma, ancora una volta, la capacità della fondatrice di Skims di trasformare la provocazione in business. Nel mondo di Kim Kardashian, anche un perizoma può diventare un manifesto culturale – e soprattutto, un affare redditizio.

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