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Moda

Il pareo non è solo un telo: è una dichiarazione di stile (e di libertà) che cambia ogni estate

Non è solo un pezzo di stoffa da annodare in fretta quando suona il cellulare o arriva il gelataio: il pareo è storia, cultura, tendenza. Nato nel Pacifico, adottato dall’haute couture, è tornato protagonista su Instagram grazie a nodi strategici, tessuti etnici e un’ironia che sa farsi moda. E no, non è roba solo da donne.

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    Chi l’ha detto che il pareo è solo un telo da spiaggia? Forse chi non ha mai provato a farci un abito, una fascia, una gonna a portafoglio e magari pure una borsa da passeggio. Il pareo, caro lettore o lettrice distratta, è il coltellino svizzero del guardaroba estivo, ma in versione tropical-chic.

    Nato nei mari del Pacifico, dove le popolazioni polinesiane lo usano da secoli come abbigliamento quotidiano, il pareo (o sarong, nella sua versione maschile indonesiana) è arrivato sulle nostre spiagge con quell’aria da “sono appena tornata da Bora Bora” che fa sempre la sua figura. Negli anni ’60 è stato sdoganato dalle dive in vacanza: Brigitte Bardot, Sophia Loren, Claudia Cardinale lo hanno sfoggiato tra una foto rubata e un tuffo scenografico. E oggi? Oggi è tornato re del feed Instagram, tra pose boho e tutorial per annodarlo in 42 modi diversi.

    Perché sì, il pareo si annoda. E come si annoda, racconta moltissimo di te. Se lo leghi dietro il collo in versione abito lungo, stai puntando a un’eleganza da aperitivo in riva al mare. Se invece lo trasformi in minigonna asimmetrica, hai tutta l’intenzione di far notare il bikini nuovo. Versione top a fascia? Sei il tipo che parte per la spiaggia con una borsa in paglia e le perle nelle orecchie.
    E poi c’è l’annodata “all’italiana”: cioè a caso, in fretta, dietro la schiena, mentre scappi dal venditore di collanine. Una scelta onesta, ma migliorabile.

    I tessuti? Dal cotone al lino, fino alla seta leggera: l’importante è che sia leggero, colorato, e soprattutto “instagrammabile” anche quando sei sudata come un ghiacciolo al sole. E se pensi che il pareo sia “roba da femmine”, sbagli di grosso: i surfer australiani lo portano da decenni, con la nonchalance di chi può permettersi di uscire dall’oceano spettinato e risultare comunque cool.

    E non dimentichiamo il dettaglio finale: il pareo è libertà. Lo metti, lo togli, lo reinveti. Nessun bottone da slacciare, nessuna zip da sistemare. Solo un nodo. O due. Ma fatti bene.

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      Moda

      Nonna-core, il ritorno del rétro: i 5 capi imprescindibili per un look cozy e contemporaneo

      Dalle passerelle autunno-inverno 2025-2026 all’homewear che strizza l’occhio alla nostalgia: lo stile nonna-core conquista la moda con capi morbidi, caldi e dal sapore vintage.

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      Nonna-core

        Nonna-core: quando il fascino del passato diventa tendenza

        L’estetica nonna-core — o grandmacore — continua a imporsi come una delle tendenze più forti della stagione fredda. Il trend, nato sui social e ormai adottato anche da brand di alta moda, recupera capi tradizionali del guardaroba femminile reinterpretandoli in chiave moderna. Le sfilate autunno-inverno 2025-2026 hanno consacrato questa estetica, portando sulle passerelle cardigan voluminosi, gonne midi strutturate, pellicce sintetiche dalla texture soffice e dettagli bon ton.
        Un linguaggio stilistico che parla di comfort, calore e femminilità discreta, senza rinunciare a un twist contemporaneo.

        1. Il cardigan morbido, il simbolo del nonna-core

        Il capo chiave della tendenza è senza dubbio il cardigan. La versione più iconica è quella in grigio mélange, dal taglio classico e in maglia soffice, perfetta per stratificazioni eleganti o look quotidiani. Le maison propongono sia modelli tradizionali sia varianti oversize dalla silhouette cocoon, pensate per outfit più casual. Il cardigan non è più solo un capo da casa, ma diventa fulcro di un’estetica raffinata e rilassata.

        2. La gonna midi in tweed, tra eleganza e praticità

        Il tweed resta un tessuto intramontabile e trova nel taglio midi la sua forma più attuale. La versione bicolore è tra le più gettonate, ideale per un look che combina rigore e morbidezza. Alcune sfilate mostrano il tweed indossato in coordinato con un maglione dello stesso tessuto: un ensemble armonico che porta il rétro nel quotidiano senza appesantire il look.

        3. Le Mary Jane, le scarpe che non passano mai di moda

        Le décolleté Mary Jane rappresentano l’eleganza senza tempo. La loro forma essenziale, con cinturino sul collo del piede, le rende perfette per interpretare il vintage in chiave moderna. Sono proposte sia in pelle nera minimalista sia in versioni più scenografiche con tacchi scultorei o finiture madreperla. Un accessorio che completa il nonna-core con grazia e personalità.


        4. La pelliccia sintetica: calore, volume e spirito rétro

        La faux fur continua a dominare le tendenze invernali. Dalle versioni lunghe con cintura in pelle ai modelli corti che richiamano le dive del cinema classico, la pelliccia sintetica aggiunge carattere al guardaroba senza rinunciare all’etica. Le texture sono spesso grafiche o optical, perfette per dare dinamismo al look pur mantenendo un’allure nostalgica.

        5. Il colletto bianco alla Peter Pan, il dettaglio bon ton che fa la differenza

        Questo accessorio, applicato sotto cardigan o blazer, trasforma anche il look più semplice in un outfit curato e femminile. I colletti Peter Pan — in cotone bianco, spesso ricamati — riportano alla luce l’estetica educata e delicata tipica dei guardaroba d’epoca. Un piccolo dettaglio che illumina l’insieme e valorizza il layering.

        Il nonna-core oggi: un’ode alla dolcezza sartoriale

        La forza del nonna-core sta nel suo equilibrio: è nostalgico ma non antiquato, confortevole ma comunque chic. È uno stile che invita a rallentare, a riscoprire la qualità dei materiali e il piacere di vestirsi per sentirsi bene. E soprattutto, dimostra che il passato continua a essere una fonte inesauribile di ispirazioni contemporanee.

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          Moda

          Moda, il ritorno del paltò: classico, oversize o vintage, il cappotto dell’inverno si porta con personalità

          Simbolo di stile e sobrietà, il cappotto lungo riconquista passerelle e armadi. Tra lana spessa, tweed o cashmere, è il capo chiave dell’autunno-inverno 2025.

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          il ritorno del paltò

            Il ritorno del cappotto lungo

            È ufficiale: il paltò è tornato. Dopo stagioni dominate da piumini tecnici e bomber oversize, il cappotto lungo torna a dettare legge, riscoprendo l’eleganza classica. Le passerelle di Parigi e Milano l’hanno consacrato protagonista assoluto dell’inverno: tagli dritti, spalle importanti e silhouette pulite. Ma non è un ritorno nostalgico — il nuovo paltò gioca con proporzioni, tessuti e dettagli contemporanei. Il fascino è quello di un capo che non urla, ma comunica con autorevolezza.

            Dalla sartoria al guardaroba urbano

            Una volta simbolo di rigore, oggi il paltò si reinventa. Si porta aperto, con sneakers o stivali, su jeans o completi fluidi. La moda lo mescola al quotidiano, lo alleggerisce, lo rende democratico. I colori? Dominano i neutri — cammello, grigio, blu notte, ma anche nero e verde bosco. Per chi osa, tornano i quadri e i motivi check di ispirazione british, in perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità.
            Gli stilisti lo reinterpretano in lana cotta, tweed o cashmere double, e le versioni oversize diventano quasi una coperta urbana: rassicurante, elegante, mai banale.

            Paltò per lei, paltò per lui

            Nel guardaroba femminile il paltò abbraccia forme morbide, cintura in vita e collo ampio, spesso portato sopra minidress o maglioni chunky. Per l’uomo resta il grande classico — doppiopetto o monopetto, spalle strutturate e linea asciutta — ma il nuovo modo di indossarlo è più rilassato: con cappuccio sotto, dolcevita o camicia sbottonata.
            È il ritorno di una certa idea di eleganza: quella che non ha bisogno di stupire, ma solo di durare.
            In un’epoca di abbigliamento usa e getta, il paltò resta un manifesto di stile. Si compra una volta, si indossa per anni. Ed è proprio questo — la sua discreta, resistente bellezza — il vero lusso del presente.

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              Moda

              Dai cappotti scultorei ai toni cioccolato: ecco la moda di novembre

              Tra monocromie marroni, print zebrati e cappotti dalla linea super statement, la moda donna di questa stagione reinventa l’eleganza quotidiana con un pizzico di provocazione.

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              moda di novembre

                L’autunno-inverno 2025/26 conferma ciò che le passerelle avevano già anticipato: la moda femminile torna a puntare sulla forza visiva e sul carattere deciso. Abiti, cappotti e accessori raccontano un mondo che mescola l’eleganza tradizionale con richiami all’attitudine urbana. Secondo Vogue, tra i trend chiave figurano il gigliore del rosso “pop”, i colli protagonisti, e la resurrezione totale del marrone come nuovo nero.

                Marrone e terre scure: il nuovo nero

                Il «brown is the new black» è una delle affermazioni più ricorrenti nei report di stagione. Velours, pelle, lana e print animalier declinati in marrone-cacao, ruggine o cioccolato dominano le collezioni. Questo cambio cromatico segnala una voglia di profondità, un’eleganza meno “luminosa” ma più raffinata e intensa.

                Print audaci e accenti wild

                Dalle righe zebra alle fantasie su seta o pelle, il look “animalier” si rinnova: più grafico, più deciso, meno mimetico. Anche certi shape-coat diventano protagonisti: cappotti oversize, maxi colletti, maniche accentuate. Un chiaro messaggio: il cappotto non è solo funzione, ma estetica.

                Monocromia e accenti cromatici

                Le palette monocromatiche – in particolare tonalità neutre come sabbia, grigio talpa, crema – ottengono grande spazio. Accanto, un’esplosione di rosso, viola intenso o blu elettrico dà energia al total look, rompendo la tranquillità delle tinte neutre e scandendo il mese di novembre con audacia.

                Accessori e layering: protagonisti emergenti

                Il layering torna con forza: sciarpe oversize, colli alti, cinture che stringono la vita su cappotti ampi. Anche gli accessori diventano statement: cinture “da Giacca”, stivaletti alla caviglia e borse strutturate. La modalità “giacca + cintura + stivale basso” è tra le più citate per un look urbano e sofisticato.

                Boho-underground e gusto retrò

                Infine, una tendenza più di nicchia: il rifiorire del boho con l’anima underground. Pizzi, frange, suede e uno spirito anni ’70 reinterpretati in chiave contemporanea emergono nei look più particolari. Per chi vuole distinguersi, è il momento di osare con texture miste e mix stilistici: pelle contro seta, romantico contro punk.

                Come interpretare queste tendenze a novembre

                • Per il lavoro: scegli un completo marrone scuro (giacca + pantalone) con camicia in tono neutro e stivaletti bassi. Armonico e professionale.
                • Per il tempo libero: punta su una giacca oversize + cintura larga + stivale; stampa zebra o accento rosso per spezzare.
                • Per la sera: abito monocromatico color crema o sabbia, con scarpe rosse o accessorio viola intenso a dare la nota stilistica.
                • Per chi vuole osare: combina suede e frange, pizzo e stivale biker: il boho-underground non è classico, ma funziona se dosato bene.

                In sintesi, le tendenze moda donna di novembre 2025 riflettono un desiderio di confidenza e identità. Meno inseguimento delle micro-mode, più definizione di uno stile personale che parla forte. Marrone, animali, monocromi e layering non sono solo vestiti: sono dichiarazioni. E per chi le interpreta con scelta e coerenza, la stagione non sarà solo da vivere… ma da ricordare.

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