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Moda

“No Pants”: Quando vestire meno è un di più!

Ci sono tendenze moda che sfidano le convenzioni e rompono gli schemi. Una di queste è la “no pants”, cioè, uscire di casa indossando solo un paio di culottes. Questo stile audace e liberatorio abbraccia l’idea di rinunciare ai pantaloni in favore di look più minimalisti e audaci.

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    La moda “no pants” è molto più di una semplice tendenza di abbigliamento. È un’espressione di libertà e individualità, un invito a esplorare nuovi confini e a sfidare le norme convenzionali della moda. Che tu scelga di abbracciare completamente lo stile o di adottare solo piccoli accenni di questa tendenza audace, una cosa è certa: quando si tratta di moda, a volte meno è davvero di più.

    Origini della Tendenza
    La “no pants” affonda nella moda di strada e dell’arte contemporanea. È emersa inizialmente come una dichiarazione provocatoria, spesso associata a movimenti culturali alternativi e underground, per poi calcare le passerelle.

    La chiave per abbracciare lo stile “no pants” è avere una mentalità audace e sperimentale. Si tratta di osare e mostrare sicurezza il proprio corpo, difatti, una delle interpretazioni più comuni della tendenza è l’uso di gonne e vestiti lunghi trasparenti che coprono le gambe, ma non includono pantaloni, oppure direttamente senza usare le culottes.

    Le culottes utilizzate come accessorio e a destra in passerella

    La tendenza sta guadagnando sempre più terreno, facendo cambiare idea anche a coloro che erano scettici riguardo alla sua longevità. Non si tratta più di una moda passeggera destinata a scomparire dopo l’estate, ma sembra essersi radicata profondamente nel panorama della moda.

    E adesso, il trend “no pants” sembra aver fatto il suo ingresso anche alla recente Milano Fashion Week, durante la quale diverse trendsetter si sono presentate all’evento con i loro slip in bella vista, offrendo spunti interessanti su come interpretare questa tendenza per l’autunno in arrivo.

    Tre esempi di tendenza “no pants”

    La tendenza rappresenta una sfida alle norme di moda convenzionali e promuove un messaggio di libertà individuale e autoespressione. In un’epoca in cui la moda spesso riflette norme di bellezza rigide e standard preconfezionati, questa tendenza incoraggia le persone a abbracciare la propria unicità e a esprimersi senza paura di giudizi esterni.

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      Lifestyle

      Il bikini tape impazza sui social ma fa male alla pelle

      Il bikini tape ovvero prendere il sole con l’uso di nastro adesivo per creare segni precisi sul corpo sta diventando una moda molto pericolosa per i danni che provoca alla pelle.

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        La tendenza del bikini tape, ovvero l’uso di nastro adesivo per creare segni precisi sul corpo con l’abbronzatura, sta spopolando sui social media. In Brasile, centri specializzati offrono questo servizio, permettendo di ottenere una tintarella con linee definite e cool. La pratica, però, comporta gravi rischi per la salute della pelle.

        Un fenomeno di tendenza ma pericoloso

        Durante la Miami Swim Week, il brand The Black Project ha presentato una collezione di modelli di tape bikini, attirando l’attenzione per l’audacia dei design. Joel Álvarez, fondatore del marchio, ha portato avanti questa pratica, popolarizzata dalla popstar brasiliana Anitta nel 2017.

        La popolarità dei segni del costume

        I segni del costume sono diventati una moda soprattutto tra i giovani, tanto che chi non riesce a ottenerli naturalmente, li riproduce con il trucco. Su TikTok, tutorial su come creare “fake tan bikini lines” o “sunless tan lines” con bronzer e autoabbronzanti sono molto popolari.

        Rischi per la pelle: scottature e danni a lungo termine

        Secondo la dermatologa Valentina Amadu, il problema principale non è l’abbronzatura in sé, ma come viene ottenuta. Le scottature possono causare gravi danni che si possono manifestare a distanza di anni. Un’indagine dell’American Academy of Dermatology ha rilevato che il 58% dei giovani tra 18 e 26 anni si è scottato nel 2024 con una bassa consapevolezza dei rischi associati.

        La pazzia del Brasile

        In Brasile, i saloni di abbronzatura sui tetti delle favelas offrono trattamenti con nastro adesivo per creare segni precisi sulla pelle. Questo tipo di servizio, sebbene popolare, è altamente rischioso e sconsigliato da tutti i dermatologi.

        Come abbronzarsi in sicurezza

        La dermatologa Amadu sottolinea l’importanza di proteggere la pelle. Consiglia di utilizzare una protezione solare alta, evitare il sole nelle ore centrali e riapplicare la crema ogni due ore. Un’abbronzatura intensa si può ottenere in modo sicuro, evitando ustioni solari che possono avere conseguenze gravi a lungo termine.

        Con questo sole è meglio non rischiare, la protezione della pelle deve essere massima

        Per prima cosa è fondamentale educare i giovani all’uso corretto della crema solare, considerandola una vera e propria terapia per la pelle. Proteggersi adeguatamente dal sole è essenziale per prevenire i danni a lungo termine causati dai raggi ultravioletti.

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          Moda

          I sandali da uomo per ogni occasione

          E possibile trovare il sandalo perfetto per ogni occasione, che sia una giornata in spiaggia o una serata in città. Scegliete il modello che più si adatta al vostro stile e alle vostre esigenze, per affrontare l’estate con comfort e stile.

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            Sdoganati da alcuni decenni sono finiti i tempi in cui parlare di sandali faceva subito venire in mente il piede di un turista un po’ sciatto e trasandato. Che sia al mare, al lago o in città, che sia sera o giorno, i sandali da uomo sono ormai tra le calzature estive più quotate. Piacciono sempre di più anche alle passerelle, con modelli visti nelle collezioni di diversi marchi di lusso e non solo. Loro Piana, Bottega Veneta, Hermès e Fendi. Con le temperature che continuano a superare i 30°C, il sandalo è diventato una scelta di sopravvivenza oltre che di stile.

            Ma come nasce il sandalo

            I sandali hanno una lunga storia, risalente all’Antico Egitto, dove erano simbolo di ricchezza. Nel Medioevo, erano la calzatura dei poveri, spesso indossati da frati e sacerdoti. Oggi, i sandali da uomo sono tornati a essere una scelta popolare, più curati e stilisticamente vari rispetto alle ciabatte e alle infradito più comodi per la spiaggia. Alcuni modelli storici, come i ‘francescani’ e i ‘gladiatore’, continuano a essere riconosciuti e apprezzati.

            Gli Arizona da uomo

            Se c’è un modello che si è imposto su tutti gli altri e non da oggi, è l’Arizona di Birkenstock. Questo sandalo versatile è il più venduto su Amazon, adattandosi a qualsiasi stile: camicia, t-shirt, canotta, pantaloni corti o lunghi. Con una soletta in sughero, è pensato per mantenere il piede stabile. Unico accorgimento cercare di evitare l’acqua, pulendolo solo con una spugna o un panno umido.

            Sandali Milano con cinturino regolabile

            Il modello Milano dell’azienda tedesca, con cinturino posteriore regolabile, chiusura con fibbia e soletta sagomata in sughero, è un’altra scelta popolare. Anche questo modello va pulito con un panno umido.

            Sabot Boston al posto del tradizionale

            Tra i modelli dell’azienda di Neustadt, il Boston, è uno dei più controversi. Perché non è un sandalo ma un sabot, disponibile in pelle, scamosciato o in fibra sintetica. Divide le opinioni tra chi lo ama e chi lo detesta.

            Le scarpe sandalo Satorisan

            Il marchio Satorisan, ispirato alla figura mitologica giapponese del Satori, offre le scarpe-sandalo Benirras. Caratterizzate da punta tonda, fibbia laterale, tomaia morbida e suola in spugna di gomma, combinano filosofia orientale e design mediterraneo.

            Gli americani Teva Original

            Il marchio Teva è famoso per il modello Original Sport, nato nel 1984 sulle rive del Grand Canyon. Con fascette sottili, chiusura con adesivo regolabile e suola bassa antiscivolo in schiuma EVA, questi sandali sono sinonimo di funzionalità.

            I Teva Hurricane XLT 2

            L’Hurricane XLT 2 è un’evoluzione del modello Original, con fascia imbottita sul tallone e base più spessa. Le chiusure in velcro in tessuto PET riciclato sono resistenti all’acqua e ad asciugatura rapida. La suola interna EVA è accompagnata da un gambo in nylon per stabilizzare il piede sui terreni irregolari, mentre quella esterna è in gomma Durabrasion.

            Per chi ama quelli colorati

            C’è chi li preferisce colorati, Teva offre vari modelli, tra cui l’Hurricane XLT 2 in diverse combinazioni di colori.

            Il Made in Italy

            LAMARINA propone sandali Made in Italy in cuoio e pelle, con suola in gomma microporosa. Tutti i modelli combinano design fantasioso ed economicità.

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              Moda

              Anna Wintour lascia la direzione di Vogue America dopo 37 anni: chi sarà la sua erede?

              Anna Wintour, icona assoluta della moda e del giornalismo, lascia il suo incarico di direttrice di Vogue America dopo 37 anni. Resterà nei vertici di Condé Nast, ma ora si apre la corsa alla successione in uno dei ruoli editoriali più influenti del pianeta.

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                È ufficiale: Anna Wintour non sarà più la direttrice editoriale di Vogue America. La notizia, confermata da Condé Nast dopo una riunione interna, ha scosso il mondo della moda e del giornalismo internazionale. Dopo quasi quattro decenni alla guida della testata più iconica del fashion system, Wintour resterà in azienda come Global Chief Content Officer e direttrice editoriale globale di Vogue, ma la sua figura non sarà più al centro della versione americana del magazine.

                37 anni di potere, stile e rivoluzioni culturali

                Il volto impassibile dietro agli occhiali da sole è diventato sinonimo di autorità nella moda. Wintour ha trasformato Vogue in un impero editoriale, ampliandone l’influenza ben oltre le passerelle. Conosciuta anche dal grande pubblico grazie al film Il Diavolo veste Prada – dove Meryl Streep ha reso celebre un’icona ispirata a lei – ha dettato trend, lanciato carriere e influenzato l’immaginario globale del lusso.

                Chi prenderà il suo posto? Le candidature sul tavolo

                La successione è aperta e i nomi sul tavolo sono tutti di alto profilo:

                Chioma Nnadi, attuale direttrice di British Vogue, è una delle favorite. Con esperienza sia a Londra che a New York, potrebbe garantire continuità e freschezza.

                Radhika Jones, alla guida di Vanity Fair dal 2017, potrebbe portare una ventata di rinnovamento con uno stile editoriale più giovane e contemporaneo.

                Edward Enninful, che ha già diretto British Vogue, è un innovatore e sostenitore della diversità, qualità che potrebbero rivoluzionare l’identità della rivista americana.

                Tom Ford, celebre stilista, sarebbe la scelta più audace. La sua esperienza nel design è indiscussa, ma manca di un solido background editoriale.

                Gabriella Karefa-Johnson, ex fashion director di Vogue America, rappresenterebbe un’opzione interna e giovane, anche se alla sua prima vera prova di leadership.

                Il futuro di Vogue America tra tradizione e innovazione

                Dopo 37 anni di una leadership fortissima, il passaggio di testimone sarà delicato. Vogue America è chiamata a trovare un equilibrio tra rispetto per l’eredità di Wintour e la necessità di parlare a nuove generazioni, sempre più attente a inclusività, sostenibilità e innovazione.

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