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Lifestyle

San Valentino: storia, leggende e curiosità sulla festa più romantica dell’anno

Celebriamo l’amore, ma cosa sappiamo davvero di questa festa? Dalla figura del vescovo martire alle tradizioni mondiali più bizzarre, tutto quello che c’è da scoprire sul giorno degli innamorati.

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    San Valentino, la festa dell’amore, è ormai alle porte. Una ricorrenza che molti vivono come un’occasione per dichiararsi o sorprendere il proprio partner, tra cioccolatini, rose rosse e dolci parole. Ma questa celebrazione va ben oltre il business commerciale: affonda le sue radici nell’antica Roma e nella figura leggendaria di un vescovo martire che ha sfidato l’impero per celebrare l’amore.

    San Valentino: un santo made in Italy

    San Valentino, protettore degli innamorati, non è solo una leggenda: secondo la tradizione più accreditata, Valentino da Terni fu un vescovo cristiano vissuto nel III secolo d.C. sotto il regno dell’imperatore Aureliano. La sua fama nasce da un gesto che sfidava le leggi del tempo: benedire e celebrare matrimoni cristiani segreti, nonostante i divieti imposti dall’autorità romana.

    Una delle storie più romantiche racconta che Valentino fu il primo a unire in matrimonio un legionario pagano, Sabino, e la cristiana Serapia, i quali morirono insieme durante la celebrazione delle loro nozze. Un’altra versione più poetica narra di Valentino che, vedendo due innamorati litigare nel suo giardino, regalò loro una rosa, aiutandoli a fare pace e pregando per il loro amore eterno.

    Perché si festeggia il 14 febbraio?

    Le origini di San Valentino affondano le radici nei Lupercalia, un’antica festa romana dedicata al dio Fauno e alla fertilità, celebrata ogni 15 febbraio. Durante questa ricorrenza si praticavano riti pagani e sacrifici per propiziare la prosperità e la protezione degli amanti. Con l’avvento del cristianesimo, nel 496 d.C., papa Gelasio I abolì i Lupercalia e istituì il 14 febbraio come giorno dedicato a San Valentino, sostituendo i rituali pagani con una celebrazione dell’amore cristiano.

    Nel Medioevo, la tradizione si consolidò grazie al concetto di amore cortese. Il poeta inglese Geoffrey Chaucer, nel suo Parlamento degli Uccelli, associò per la prima volta il 14 febbraio al fidanzamento tra Riccardo II d’Inghilterra e Anna di Boemia, dando così vita alla moderna concezione di San Valentino come giorno degli innamorati.

    Come si festeggia San Valentino nel mondo?

    Se in Italia ci scambiamo fiori, cioccolatini e poesie d’amore, in altre parti del mondo le tradizioni sono decisamente più originali. In Giappone, ad esempio, sono le donne a regalare cioccolato agli uomini, mentre in Corea del Sud c’è una celebrazione aggiuntiva, il 14 aprile, dedicata ai single, che si ritrovano per mangiare jajangmyeon, un piatto di spaghetti con salsa di fagioli neri.

    In Danimarca, gli innamorati si scambiano fiori bianchi chiamati snowdrops, mentre in Galles la tradizione prevede il dono di cucchiai di legno intagliati con simboli che rappresentano l’amore eterno.

    San Valentino oggi: tra romanticismo e consumismo

    Nonostante le radici storiche e romantiche, San Valentino è oggi una delle feste più commerciali al mondo. Negli ultimi decenni, il business legato a regali, fiori e cene romantiche ha assunto proporzioni enormi, trasformando la celebrazione in un evento di marketing globale.

    Ma, al di là del consumismo, il messaggio rimane sempre lo stesso: celebrare l’amore in tutte le sue forme. Che sia con un semplice biglietto o una cena romantica, San Valentino ci ricorda l’importanza di dedicare un momento speciale alla persona che amiamo.

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      TikTok Star

      TikTok jihad è allarme in Italia: 62 arresti nel 2024, raddoppiati rispetto all’anno precedente

      Nel 2024 in Italia sono stati eseguiti 62 arresti per terrorismo jihadista, quasi il doppio rispetto al 2023. Cresce il coinvolgimento di giovanissimi, mentre il fenomeno del cosiddetto “TikTok jihad” si diffonde in tutta Europa, con la Spagna capofila per numero di minori fermati.

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        Nel 2024 l’Italia ha registrato 62 arresti legati al jihadismo, quasi il doppio rispetto ai 33 dell’anno precedente. Un dato che conferma la crescente pericolosità del radicalismo digitale, con un numero crescente di adolescenti coinvolti. Il fenomeno ha ormai un nome preciso: “TikTok jihad”, la nuova frontiera della propaganda estremista che mescola vecchi messaggi dell’Isis. E strumenti tecnologici di ultima generazione.

        Gli esperti di antiterrorismo spiegano che il proselitismo corre sui social, con video brevi, musiche accattivanti e messaggi personalizzati da algoritmi sempre più sofisticati. L’intelligenza artificiale viene usata per creare contenuti su misura e aggirare i filtri automatici delle piattaforme. «Il jihadismo non ha più bisogno di strutture fisiche – avverte Lorenzo Vidino, direttore del Programma sull’Estremismo dell’Università George Washington –. I ragazzi più isolati possono radicalizzarsi interamente online, fino a passare all’azione».

        Il fenomeno non riguarda solo l’Italia. In Spagna, secondo il Centro Memoriale per le Vittime del Terrorismo, nel 2024 sono stati fermati 15 minorenni implicati in attività terroristiche, più di tutti quelli arrestati tra il 2017 e il 2022 messi insieme. Nei primi sei mesi del 2025 altri sette giovani sono già finiti sotto inchiesta. Il Paese iberico ha chiuso l’anno con 81 arresti complessivi, davanti a Francia (69), Italia (62) e Germania (55).

        Gli investigatori italiani confermano che i nuovi simpatizzanti del jihad sono ragazzi soli, spesso fragili psicologicamente, che trovano nella rete un senso di appartenenza. Molti genitori scoprono il pericolo solo quando è troppo tardi, dopo che i figli hanno già preso contatti con reti di propaganda o hanno iniziato a pianificare azioni dimostrative.

        Per contrastare il “TikTok jihad”, le forze dell’ordine hanno potenziato le unità di cyber-polizia, mentre i governi europei chiedono alle piattaforme social di rafforzare la rimozione dei contenuti estremisti. Ma gli esperti avvertono che senza prevenzione nelle scuole e nelle famiglie, il jihadismo digitale continuerà a trovare terreno fertile negli smartphone dei più giovani.

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          Moda

          L’estate trash è iniziata: gioielli, extension, ciglia finte e trucco pesante!

          È incredibile, ma anche in spiaggia bisogna essere educati. E no, non parliamo delle solite banalità come urlare, lanciare sabbia o mettere la musica a tutto volume. Parliamo del tuo corpo e del tuo costume. Lascia a casa i gioielli, anelli, catenone e ciondoli. La signora che sembra un albero di Natale attira subito attenzione indesiderata, e i machi con catene vistose non sono meglio. In spiaggia, l’unico orpello ammesso è il costume, e anche quello dovrebbe essere sobrio. Sei una bagnante, non una soubrette.

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            L’estate è arrivata e con essa le giornate al mare, ma non dimentichiamoci che anche in spiaggia bisogna avere un po’ di savoir-faire. Non stiamo parlando delle solite cose come evitare di urlare, lanciare sabbia o mettere la musica a tutto volume. Qui parliamo di un galateo più sottile e forse più spietato: come gestire il proprio corpo e il proprio abbigliamento in modo da non sembrare un’aliena su Marte.

            Via i gioielli: la semplicità è la chiave

            Prima regola d’oro: lasciate i gioielli a casa. Non c’è niente di più fuori luogo dei catenoni, anelli e ciondoli appariscenti sulla spiaggia. La signora che arriva addobbata come un albero di Natale trasmette solo voglia di esibirsi, e i maschi con catene vistose sembrano usciti da un video anni ’80. In spiaggia, l’unico orpello consentito è il costume, che dovrebbe essere sobrio. Sei una bagnante, non una soubrette in tournée.

            Estate cafona: extension e ciglia finte sotto assedio

            L’estate cafona è iniziata. È il momento della verità per le extension e le ciglia finte, che difficilmente sopravvivono all’urto di un tuffo in mare. Le signore posticce si riconoscono facilmente: sudano sotto strati di trucco (waterproof, si fa per dire), indossano tacchi (sì, esistono anche le Havaianas con zeppa) e brillano come il mare di Sorrento. La scena è degna di un reality show di serie B.

            Moda da spiaggia: l’eleganza della semplicità

            E poi ci sono i classici errori di moda. I signori fuori moda sfoggiano lo slip bianco da sirenetto, un look che dovrebbe essere bandito da tutte le spiagge. Le donne di classe, invece, arrivano con accessori semplici e eleganti, come un filo di corallini rossi. I veri signori sanno che una maglia di Sease è perfetta anche per un tuffo. Le donne autentiche nuotano di gusto, senza preoccuparsi della piega dei capelli.

            Il tocco finale: l’arte della discrezione

            In spiaggia, la semplicità e la discrezione sono le chiavi per evitare l’effetto circo. Dimentica gli orpelli vistosi e opta per un costume sobrio. Goditi il mare senza pensieri, lasciando che la tua personalità, e non i tuoi accessori, faccia da protagonista. È estate, rilassati e vivi il momento con eleganza e stile.

            Quindi, mentre ti prepari per la tua prossima giornata in spiaggia, ricorda queste semplici regole. La tua esperienza sarà più piacevole e anche gli altri bagnanti te ne saranno grati. Buona estate e buon mare!

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              Lifestyle

              Pomodori e assenzio in balcone, una barriera contro le vespe

              L’estate porta fioriture rigogliose e purtroppo, anche l’invasione degli insetti. Tra questi, le vespe possono trasformare un pomeriggio rilassante all’aperto in un incubo ronzante. Ma la natura ha già la soluzione: piante come il pomodoro e l’assenzio possono diventare le tue migliori alleate.

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                Chi non ha mai sognato un balcone o un giardino libero da questi insetti? Fortunatamente, la natura ci viene in aiuto con delle potenti alleate: le piante.

                Grazie ai loro odori particolari, Pomodorie assenzionon solo aggiungono un tocco verde al tuo balcone, ma funzionano anche come repellenti naturali contro le vespe. Scopri come questo duo vincente può aiutarti a mantenere lontani gli indesiderati ospiti alati e a goderti l’estate senza preoccupazioni.

                Pomodori e assenzio, il duo vincente contro le vespe
                Tra le piante più efficaci nel tenere lontane le vespe troviamo il pomodoro e l’assenzio. Entrambe queste piante emettono un odore particolarmente sgradevole per questi insetti, fungendo da repellente naturale.

                Pomodoro: Non solo ottimo in cucina, il pomodoro, grazie al suo odore intenso, tiene lontane le vespe. Puoi posizionare delle piantine di pomodoro sul balcone o nel giardino, oppure appendere dei rametti di pomodoro vicino alle zone che vuoi proteggere.

                Assenzio: Questa pianta aromatica, molto utilizzata in liquoreria, ha un profumo forte e amaro che le vespe detestano. L’assenzio può essere coltivato in vaso o in piena terra e il suo aroma si diffonderà nell’aria, creando una barriera naturale contro questi insetti.

                Altre piante alleate contro le vespe
                Oltre al pomodoro e all’assenzio, esistono molte altre piante che possono essere utilizzate come repellenti naturali:

                Menta: Il suo profumo intenso tiene lontane molte tipologie di insetti, comprese le vespe.

                Citronella: Celebre per le sue proprietà repellenti contro le zanzare, la citronella è efficace anche contro le vespe.

                Geranio: Oltre ad essere una pianta ornamentale, il geranio emana un odore che tiene lontane le vespe.

                Alloro: Le foglie di alloro, oltre a essere utilizzate in cucina, hanno proprietà insettifughe.

                Basilico: Il basilico, oltre a insaporire i nostri piatti, emana un profumo intenso che tiene lontane le vespe.

                Lavanda: Il profumo intenso della lavanda è molto apprezzato dalle persone, ma è decisamente sgradito alle vespe.

                Catnip: Questa pianta, molto apprezzata dai gatti, è anche un ottimo repellente naturale per le vespe.

                Aglio: L’odore intenso dell’aglio tiene lontane molte tipologie di insetti, comprese le vespe.

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