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Società

Ti licenzio via Quit-Tok

Dilaga il fenomeno dei licenziamenti ad personam fatti va mail o via Quit Tok
I licenziamenti sono sempre difficili da superare. Non vanno giù facilmente. Sembrano dei soprusi. Delle ingiustizie. Soprattutto per la Generazione Z.

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    Dilaga il fenomeno dei licenziamenti ad personam fatti va mail o via Quit-Tok.
    I licenziamenti sono sempre difficili da superare. Non vanno giù facilmente. Sembrano dei soprusi. Delle ingiustizie. Soprattutto per la Generazione Z.

    La nuova moda per i ragazzi che vengono licenziati è di prendersi una rivincita attraverso i social. Ovvero pubblicare il momento in cui vengono cacciati per dimostrare il loro disappunto verso l’azienda. E soprattutto mettere in guardia i proprie coetanei sui modi utilizzati dalla stessa per darti il ben servizio. Ma i capi del personale si stanno facendo furbi. Ovvero hanno iniziato a licenziare via mail. La reputazione è salva.

    Mi licenzi? Lo racconto sui social

    Per i ragazzi della Generazione Z il licenziamento va visto non più come un evento di cui vergognarsi. Tutt’altro. Può diventare una bandiera. Un episodio importante da condividere a volte anche su uno dei social più diffusi come Tik Tok. Secondo una inchiesta effettuata dal quotidiano britannico Financial Times si tratterebbe di un vero e proprio fenomeno: Quit-Tok. Filmati, pubblicati con titoli come “lascia il mio lavoro con me” oppure con l’hashtag #layoffseason, fanno parte di questa tendenza che punta a condividere pubblicamente quella che in altri tempi sarebbe stata una comunicazione privata.

    Rendere pubbliche alcune fasi della propria vita lavorativa

    Le dimissioni pubbliche sono diventate un successo virale. Fa audience, crea follower. Inoltre molti giovani manifestano la loro insoddisfazione rispetto al proprio incarico e alcune incongruenze dell’organizzazione o dei settori a cui sono stati assegnati. Secondo l’indagine del FT tra i video postati nell’ultimo giorno di lavoro quelle che usano di più questo tipo di comunicazione sono le ragazze. Con le lacrime agli occhi si riprendono dopo aver appena letto una mail in cui il capo informa che si è stati licenziati oppure che ci si sta dimettendo dal proprio ruolo.

    Ma i manager si stanno facendo furbi

    I lavoratori che realizzano le clip si filmano durante le videochiamate e i manager dall’altra parte non sanno di essere registrati. Molti sono all’interno del luogo di lavoro. Una clip di nove secondi, riportato nell’inchiesta del FT, mostra un ristorante McDonald’s vuoto, presumibilmente dopo che tutti i dipendenti sono stati licenziati in massa. Naturalmente il rischio che i dipendenti possano essere contestati per riprese nascoste esiste. Ma la maggior parte degli utenti di TikTok non sembra preoccuparsene. Non teme azioni legali della propria azienda. Ribattono che è utile mostrare risposte personali, spesso emotive, per mostrare la loro “autenticità” e magari esorcizzare ansia e stress. E i primi effetti di questa nuova moda si stanno già facendo sentire soprattutto nelle aziende tecnologiche.

    E le Risorse Umane vanno al contrattacco

    Sia i responsabili delle risorse umane che i dirigenti aziendali, ma anche avvocati specializzati in diritto del lavoro e le società di ricollocamento non amano diventare il bersaglio di un TikTok virale. Per questo si stanno organizzando per evitare le brutte figure e cadere in tranelli che possono mettere in dubbio la propria reputazione. Per questo utilizzano sempre più spesso la mail o gli sms. Sarà corretto?

    Cosa dicono gli avvocati di Quit-Tok

    Secondo lo studio legale Toffoletto De Luca Tamajo la pratica di licenziare il dipendente utilizzando un sms, un social o via mail è legittimo. Per il licenziamento notificato via mail la Corte di Cassazione ha spiegato che il requisito della comunicazione per iscritto del licenziamento deve ritenersi assolto “con qualunque modalità che comporti la trasmissione al destinatario del documento scritto nella sua materialità”. Quindi anche mediante invio di una e-mail.

    Nel caso dell’uso di WhatsApp il Tribunale di Catania ha stabilito che il messaggio WhatsApp è un documento informatico imputato con certezza al datore di lavoro e dal quale “discende l’inequivoca volontà di licenziare comunicata efficacemente al dipendente.” Nel caso di un sms la Corte d’Appello di Firenze ha ritenuto lo strumento formalmente legittimo per la notifica del licenziamento. Naturalmente in tutti i casi il dipendente può impugnare il licenziamento e fare ricorso nelle sedi competenti.

      Società

      Broccoli e champagne! Il segreto di una ex modella di 96 anni per una vita sana

      Daphne Selfe è un’ispirazione per tutti coloro che desiderano invecchiare con grazia e vitalità. E’ la dimostrazione che l’età è solo un numero riportato sui documenti di identità.

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        State cercando il segreto per una eterna giovinezza? Guardate questa foto e leggete qui. Daphne Selfe, a 96 anni, ha raccontato quali sono le sue abitudini di vita per mantenersi sana, in forma e soprattutto felice.

        Non fatevi impressionare da qualche ruga di troppo… ci sta!

        A 96 anni qualche ruga ci sta, ci mancherebbe. Ma qui non si sta parlando di rughe. O almeno non solo. Qui si vorrebbe affrontare l’argomento stile di vita. Quello che la modella inglese ha adottato, come lei stessa racconta al quotidiano britannico Telegraph come stile di vita per superare indenne i suoi anni. Insomma qualche segreto per invecchiare bene e mantenersi giovane nello spirito. Soprattutto!

        Broccoli, champagne e buona compagna

        Chi l’avrebbe mai detto che la ricetta della giovinezza eterna potesse celarsi dietro un calice di champagne e una porzione di broccoli? Eppure è così, almeno finora, per la nonagenaria modella che, a 96 anni, continua a sfidare le convenzioni e a incantare il mondo con la sua bellezza senza tempo. Sorprendendo un po’ durante l’intervista Daphne ha rivelato, forse anche per gioco, che il suo elisir di lunga vita ha il sapore dello champagne accompagnato da tanti broccoli. Ma tutti i giorni?

        Ferro, vitamine e antiossidanti

        No certo che no. Champagne solo per le occasioni speciali. “Mi piace concedermi un calice di champagne per celebrare i momenti importanti“, ha confessato la modella. Un piccolo lusso che, secondo lei, contribuisce al benessere psicofisico. A questo ci aggiunge tanti broccoli cucinati in qualsiasi maniera, per mantenere una salute di ferro. “I broccoli sono un alimento fondamentale nella mia dieta“, ha aggiunto Daphne. Ricca di vitamine e antiossidanti, questa verdura crocifera è un vero e proprio elisir di lunga vita.

        Ma la dieta non basta… ci vogliono anche tanti ‘amici’

        La modella ha sempre prestato attenzione alla sua alimentazione, evitando diete drastiche e privilegiando cibi freschi e genuini. Ma soprattutto ha puntato su una vita sociale attiva. “Sono bravissima a socializzare e a riunire gli amici“, ha dichiarato. Daphne infatti ritiene che relazioni sociali forti e positive siano fondamentali per il benessere psicologico. E per la bellezza? Un pizzico di routine quotidiana ci vuole. Daphne utilizza prodotti per la cura della pelle semplici e idratanti, senza eccedere con trattamenti invasivi. E ben consapevole però che buona parte del suo stato di salute psicofisico sia dovuto all’energia e la positività. “Sono contagiose come un sorriso e un atteggiamento ottimista“.

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          Lifestyle

          Ma quanti ostacoli per frequentare l’Università. Ma non è meglio quella online?

          Le università italiane stanno affrontando un periodo di trasformazione, nuove opportunità e sfide che richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni accademiche, studenti e governo per garantire più qualità e maggiore accessibilità.

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            Frequentare l’Università tradizionali non è sempre facile. Dovremmo farci un esame di coscienza collettivo. Negli ultimi anni, il sistema universitario italiano ha affrontato diverse sfide legate a problemi diversi. Tra questi il primo a lungo termine è l’inverno demografico che stiamo attraversando, seguito dalla crescente concorrenza delle università telematiche e per finire le problematiche legate agli affitti per gli studenti fuori sede. In questo contesto, l’offerta formativa si evolve, spinta anche dai fondi del PNRR, con l’introduzione di 203 nuovi corsi di laurea per il prossimo anno accademico 2024-25. Molti dei quali incentrati sulla sostenibilità e l‘innovazione tecnologica.

            Le nuove offerte formative e le classi di laurea

            La riforma delle classi di laurea, che è entrato in vigore, è un aggiornamento necessario per allineare le discipline ai cambiamenti del mondo contemporaneo, includendo nuove tecnologie e sbocchi professionali. I corsi di laurea in Intelligenza artificiale e Big Data continuano a crescere, così come quelli in lingua inglese. La parola d’ordine è “sostenibilità“, che permea molte discipline, dai corsi in turismo e chimica a quelli in diritto e ingegneria.

            Come si riesce ad accedere, test di ingresso

            I test di accesso ai corsi di laurea, come i Tolc, – test di valutazione delle conoscenze erogati online presso le aule informatiche delle sedi universitarie – sono già iniziati. Rappresentano un passaggio cruciale per gli studenti che si preparano a continuare gli studi dopo la maturità. Le date per i test di Medicina – già realizzato – e Veterinaria sono fissate per maggio e luglio. I candidati possono partecipare a entrambe le sessioni per migliorare le loro possibilità di ingresso.

            Università telematiche o didattica mista?

            Le Università telematiche negli ultimi anni hanno registrato una crescita significativa, con un aumento del 410% in dieci anni. Tuttavia, queste istituzioni sono al centro di un dibattito politico e accademico sulla qualità dell’istruzione garantita. Per rispondere a questa sfida, il PNRR ha destinato 60 milioni di euro ai Digital Education Hub. L’obiettivo è quello di migliorare l’offerta di istruzione digitale nelle università statali, che stanno anche introducendo nuovi corsi online e in modalità mista.

            Gli ostacoli veri: calo demografico e caro affitti

            L’inverno demografico preoccupa particolarmente le università del Sud, che rischiano di perdere fino al 30% dei neoiscritti entro il 2040. Nel frattempo, il problema degli affitti elevati continua a gravare sugli studenti fuorisede . Un fenomeno che accomuna tutte le città sedi universitarie. Il governo, con l’aiuto dei fondi PNRR, ha pianificato la creazione di 60.000 nuovi posti letto per gli studenti entro il 2026, cercando di mitigare l’impatto dei costi elevati degli alloggi.

            Quanto pesa il sostegno economico

            Grazie alle politiche di esenzione fiscale, quasi il 40% degli studenti universitari italiani frequenta l’Università gratuitamente. L’aumento della No Tax area ha permesso a molti studenti di accedere all’istruzione superiore senza il peso delle tasse universitarie, favorendo una maggiore inclusione e accesso al diritto allo studio.

            Cosa consigliare agli studenti

            I nuovi corsi di laurea offerti dalle università italiane coprono una vasta gamma di discipline, dalle scienze mediche con innovazioni tecnologiche alle scienze ambientali e la gestione della sostenibilità. Per orientarsi tra le numerose offerte, è consigliabile agli studenti leggere attentamente i programmi di studio, partecipare agli Open Day e consultare i referenti dei corsi.

            Non farsi trascinare dalle mode del momento

            La rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, a questo proposito sottolinea l’importanza di un approccio attivo da parte degli studenti nella ricerca di informazioni e nella scelta del proprio percorso accademico. La sfida è quella di non farsi trascinare dalle mode del momento, ma di costruire un percorso formativo solido e flessibile, capace di rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro.

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              Società

              L’assurdità della Sex Roulette, la nuova sfida su TikTok tra ragazze: chi rimane incinta per prima, perde

              Una ragazza di 14 anni è rimasta incinta dopo essere caduta nella “challenge” sui social media, denominata Sex Roulette che incoraggiava ad avere rapporti sessuali non protetti con sconosciuti. Perde chi resta incinta.

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                E’ partita quasi in sordina da alcuni paesi baltici per poi diffondersi verso occidente e in tutta Europa. Si chiama Sex Roulette e consiste in una sfida nata sui social media che sta mettendo a rischio molti minorenni. E soprattutto sta preoccupando chi si occupa di medicina preventiva, psicologia e formazione dei giovani. Tanto che oggi giovedì 26 a Roma è stato organizzato un incontro istituzionale che vedrà la partecipazione di medici, associazioni ed esperti per confrontarsi su queste tendenze che rappresentano un vero rischio. L’evento è stato organizzato da ‘Legal Love‘ ed è nato dalla collaborazione fra il presidente di Road to green 2020, Barbara Molinario e l’avvocato Marina Condoleo.

                Una challange nata sui social media

                E proprio l’avvocato Condoleo ha preso le difese di una ragazza di 14 anni rimasta incinta dopo essere caduta vittima di questa challenge che incoraggiava a avere rapporti sessuali non protetti con sconosciuti. Una challenge per cui vince chi fa sesso senza rimanere in cinta e perde chi ci rimane. L’avvocato Condoleo, che fa parte dell’associazione Road to Green, ha incontrato la ragazza nel suo ruolo di educatrice e formatrice nelle scuole.

                La Sex Roulette che attira le ragazzine

                La sfida è nata in ambienti d famiglie benestanti di ricchi milionari di Belgrado per poi diffondersi rapidamente in Spagna e Regno Unito e da poco tempo approdare anche in Italia. Le regole del gioco prevedono che chi perde rimane incinta. Ma non basta. Per aumentare l’adrenalina e fare crescere la pericolosità, il brivido cresce se uno dei partecipanti è sieropositivo. Un ulteriore rischio perché nessuno conosce l’identità degli altri partecipanti, quindi nessuno è a conoscenza di chi è il positivo. L’avvocato Condoleo ha chiesto alla sua assistita se il padre del bambino fosse a conoscenza della gravidanza. E per tutta risposta la minore con molta sfacciataggine ha detto di non sapere neppure chi fosse il padre. Un emerito sconosciuto rintracciato sui social per portare avanti la sfida.

                Come funziona la Sex Roulette

                La ragazza ha spiegato che attraverso alcuni canali social si forma un gruppo di aderenti e si creano delle chat parallele con le quali i giovani partecipanti si intercettano. Quindi si accordano dove e quando avere una serie di rapporti sessuali senza l’uso del profilattico. Ma non basta. Secondo l’avvocato “La ragazzina era turbata non solo per il fatto di essere incinta, ma per il fatto di aver perso la challenge, e di considerarsi una ‘tagliata fuori’“. Assolutamente inconsapevole di tutto quello che le era successo, ormai al sesto mese di gravidanza, la minorenne si rammaricava soprattutto di aver perso la sfida e di sentirsi fuori dal branco.

                La giovane ha deciso di tenere il bambino grazie a sua madre

                La ragazza ha voluto tenere il bimbo che aveva in grembo grazie anche all’aiuto e vicinanza (tardiva?) di una mamma che si è rivelata eccezionale. L’avvocato è riuscita a convincere la ragazza a raccontare la sua storia alla madre nel corso di un incontro non facile e sostenuta da un team di psicologi che ruotano intorno al progetto Road to Green. “Questi ragazzi vanno aiutati“, dice l’avvocato. Ormai si passa dall’assenza della sessualità dell’infanzia a una sessualità estrema, prosegue Condoleo. “Questo perché sono catturati dalla realtà parallela dei social per cui tutto ciò che è fisico è a loro estraneo“. Hanno una sofferenza cronica dovuta alla mancanza della presenza delle famiglie, denuncia l’avvocato “(…) e quindi sono destinati a perdersi dei pezzi importanti della loro vita“.

                A rischio non solo le periferie

                Dal resoconto dell’avvocato e dell’Associazione che rappresenta emerge che ormai non è più solo la periferia quella più a rischio. Secondo l’associazione infatti emerge che nelle scuole del centro di Roma i problemi sono ancora più gravi perché spesso vengono negati dalla stessa famiglia. Per esempio? “Parliamo di alimentazione, anoressia. Presi da altro i genitori spesso non sentono il grido d’allarme dei loro figli“.

                Al peggio non c’è mai fine

                La sfida Sex Roulette purtroppo non è l’unico gioco con un livello altissimo di pericolosità. Tra gli adolescenti si stanno diffondendo altre sfide dai nomi eloquenti, come ‘Calippo tour‘ o ‘Chinotto tour‘. Sfide nelle quali ragazze girano l’Italia per avere rapporti orali con sconosciuti, da riprendere in video e pubblicare sulle varie piattaforme. A rischio di contrarre malattie e affondare definitivamente la loro fragile autostima.

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