Società
Volare leggeri: il fascino e le sfide del “flying naked”
Sempre più viaggiatori scelgono di viaggiare con il minimo indispensabile, abbandonando valigie ingombranti e stress da imbarco. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa tendenza? E chi può davvero permettersi di viaggiare “nudo”?
Negli ultimi anni, una nuova tendenza sta rivoluzionando il modo di viaggiare: il “flying naked“. Nata dalla volontà di semplificare l’esperienza di viaggio e di ridurre al minimo lo stress legato ai bagagli, questa pratica consiste nel partire con pochissimi effetti personali, limitandosi all’essenziale.
Ma cosa significa realmente “viaggiare nudi” e quali sono le sue implicazioni?
Il termine “flying naked” è un po’ fuorviante, in quanto non implica necessariamente viaggiare completamente nudi. In realtà, si riferisce alla scelta di viaggiare con un bagaglio a mano molto leggero, o addirittura con un semplice zainetto, contenente solo l’indispensabile: documenti, portafoglio, cellulare, un cambio di vestiti e qualche oggetto personale. Stop, basta, nient’altro. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il peso e il volume dei bagagli, per evitare di dover pagare costi aggiuntivi in aeroporto e per potersi muovere con maggiore libertà durante il viaggio.
E quali sono i vantaggi del “flying naked”?
Per prima cosa la maggiore libertà di movimento. Se ci pensate senza il peso dei bagagli, ci si può muovere con maggiore agilità e facilità, esplorando nuove destinazioni senza vincoli.
Ci vogliamo mettere anche un risparmio economico. Eliminando i costi aggiuntivi per i bagagli in stiva e riducendo le spese per l’acquisto di souvenir, si può risparmiare una considerevole somma di denaro. Se siete degli ecologisti sfegatati bisogna anche mettere in conto tra i vantaggi un minore impatto ambientale. Viaggiando con meno bagagli, si contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 legate al trasporto aereo. E per finire una riduzione dello stress. Vuoi mettere… Non dover preoccuparsi di perdere i bagagli o di doverli cercare a lungo all’arrivo all’aeroporto permette di vivere l’esperienza di viaggio in modo più rilassato.
Svantaggi del “flying naked” ne abbiamo?
Viaggiare con pochissimi effetti personali può essere limitante, soprattutto per viaggi di lunga durata o per chi ha esigenze particolari (ad esempio, chi viaggia con bambini o chi ha bisogno di portare con sé attrezzatura sportiva). E’ necessario essere dotati di un certo spirito di adattamento. Chi è abituato a viaggiare con molti bagagli potrebbe faticare ad adattarsi a questa nuova modalità di viaggio. Inoltre anche se viaggiare con meno bagagli riduce l’impatto ambientale, l’acquisto di nuovi indumenti durante il viaggio può compensare questo beneficio.
Il fenomeno sta prendendo piede in tutto il mondo, soprattutto tra i giovani e i viaggiatori più avventurosi. Sono sempre di più i blog e i canali social dedicati a questo tipo di viaggi, dove i viaggiatori condividono le loro esperienze e i loro consigli. Tuttavia, questa pratica non è priva di critiche. Alcuni sostengono che viaggiare con così pochi effetti personali sia un modo per disconnettersi dalla realtà e per sfuggire alle proprie responsabilità. E poi diciamolo il “flying naked” non è per tutti. O forse sì.
Chi può permettersi di viaggiare “nudo”?
Il “flying naked” non è adatto a tutti. È una scelta che richiede una certa dose di organizzazione, flessibilità e capacità di adattamento. È particolarmente indicato peri viaggiatori esperti, per chi è abituato a viaggiare spesso e ha già sviluppato una certa esperienza nel gestire i bagagli.
Per i viaggiatori solitari, per chi viaggia da solo che può permettersi di una maggiore libertà di movimento e può adattare il proprio itinerario in base alle necessità. E’ certo che chi cerca di risparmiare sui costi del viaggio può trovare nel “flying naked” una soluzione interessante.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Società
Dormire separati: una scelta d’amore per mantenere una coppia serena
Stessa stanza, letti diversi: un segreto per un amore più sereno e duraturo. Scopri i vantaggi inaspettati del “divorzio del sonno” e come può migliorare la tua vita di coppia.
Il concetto di “divorzio del sonno” potrebbe sembrare paradossale, ma sempre più coppie stanno scoprendo i benefici di dormire in letti separati. Questa scelta, spesso considerata un tabù, può in realtà rafforzare il legame di coppia, migliorando la qualità del sonno e, di conseguenza, la vita di entrambi i partner.
Perché dormire separati può fare bene alla coppia?
Per prima cosa biosgna tenere presente che ognuno di noi ha abitudini e necessità di sonno diverse. Dormire in letti separati permette di adattare l’ambiente alle proprie esigenze, evitando di essere disturbati dal partner. Un sonno disturbato a causa di russamenti, movimenti notturni o orari diversi può portare a irritabilità e tensioni nella coppia. Dormire separati aiuta a ridurre le fonti dello stress e a migliorare l’umore. Eh già e come la mettiamo con l’intimità…? Paradossalmente, dormire separati può aumentare l’intimità di coppia. La scelta di condividere il letto diventa così un gesto consapevole e desiderato, piuttosto che un’abitudine.
Da non dimenticare poi che la decisione di dormire separati deve essere presa di comune accordo e discussa apertamente. Questo può migliorare la comunicazione all’interno della coppia. Ma se la coppia è in crisi? In alcuni casi, dormire separati può anche aiutare a risolvere problemi di coppia più profondi, come difficoltà nella comunicazione o incompatibilità caratteriali. Capito?
A ciascuno il suo sonno
Il divorzio del sonno è una scelta personale che va valutata caso per caso. Non esiste una regola universale, e ciò che funziona per una coppia potrebbe non funzionare per un’altra. L’importante è che la decisione sia presa in modo consapevole e che contribuisca a migliorare la qualità della vita di entrambi i partner.
Società
Nuovo codice della strada: un calice amaro per i ristoratori
L’inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza sta mettendo in ginocchio il settore della ristorazione.
L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14 dicembre, con le sue misure più severe nei confronti di chi guida sotto l’influenza dell’alcol, sta generando un forte malcontento tra i ristoratori italiani. Se da un lato l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali è condiviso, dall’altro le nuove norme sembrano avere un impatto negativo inaspettato sul settore della ristorazione.
Disdette a gogo…
Pur non essendo cambiati i limiti legali del tasso alcolemico, la paura di multe pesanti e la possibile sospensione della patente hanno ridotto le prenotazioni nei locali. E ha moltiplicato le disdette soprattutto nel periodo da Natale e Capodanno. Un ristoratore di Terni ha raccontato di aver subito 28 disdette per la serata di Capodanno e di aver notato un drastico calo nelle vendite di amari, limoncelli e vino. Per contrastare questa situazione, ha introdotto un servizio navetta gratuito durante il weekend, offrendo ai clienti la possibilità di essere accompagnati a casa in sicurezza.
Un calo vertiginoso dei consumi
Per fronteggiare questa crisi, sono nate anche iniziative innovative come il progetto “Portami a Casa” promosso da Assoenologi. Questo progetto permette ai clienti di portare a casa la bottiglia di vino non terminata grazie a shopper personalizzate fornite dai produttori e dai ristoratori. Secondo Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, questa soluzione contribuisce a mantenere viva la tradizione del vino a tavola, garantendo al contempo la sicurezza stradale.
Etilometri a fine pasto
In attesa di maggiore chiarezza e comunicazione da parte delle istituzioni, oltre a misure di sostegno per affrontare le difficoltà causate dalle nuove norme, alcuni ristoratori hanno deciso di mettere a disposizione etilometri certificati per consentire ai clienti di autocontrollarsi prima di rimettersi alla guida, promuovendo così un consumo consapevole. Cotarella sottolinea inoltre l’importanza di una corretta comunicazione riguardo alle nuove norme, ribadendo che i limiti di alcolemia non sono cambiati e che l’allarmismo diffuso potrebbe essere frutto di una cattiva informazione. Il dibattito resta aperto…
Società
Recensioni online: via alle nuove regole per un web più trasparente
Stretta sulle recensioni false: più tutela per consumatori e imprese grazie al nuovo disegno di legge.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il primo disegno di legge annuale sulle PMI, introducendo norme decisive per contrastare le recensioni false online. Questa misura rappresenta un passo fondamentale per tutelare il settore turistico e della ristorazione, promuovendo un mercato più equo e trasparente. Secondo il nuovo regolamento, solo i consumatori che potranno dimostrare la propria identità e l’effettivo utilizzo di un servizio o prodotto saranno autorizzati a pubblicare recensioni. Queste dovranno essere dettagliate, pertinenti e pubblicate entro quindici giorni dall’utilizzo del servizio o dall’acquisto del prodotto. Le strutture recensite avranno inoltre il diritto di replicare alle recensioni e richiedere la rimozione di commenti falsi, ingannevoli o non più attuali.
Basta con la compravendita e le recensioni manipolate
Il disegno di legge vieta severamente la compravendita di recensioni e ogni forma di manipolazione, come l’attribuzione di giudizi a prodotti o servizi non effettivamente valutati e l’uso di incentivi per influenzare i commenti. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) definirà specifici codici di condotta per le piattaforme online, mentre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) vigilerà sul rispetto delle norme, applicando sanzioni in caso di violazioni. Questa riforma è stata accolta con favore da associazioni dei consumatori come Udicon e Assoutenti, che hanno sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e affidabilità nelle recensioni online. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha ribadito l’impegno del governo nel difendere il tessuto imprenditoriale italiano e nel valorizzare il turismo come motore di sviluppo economico.
Quali i benefici di queste nuove regole?
Le nuove regole puntano anche sulla maggiore affidabilità. Le recensioni saranno più veritiere, e aiuteranno davvero i consumatori a prendere decisioni d’acquisto più consapevoli.
Inoltre potrebbero essere favorite anche le stesse aziende e imprese che saranno tutelate da recensioni false che possono danneggiare la loro reputazione. Ma cosa manca ancora?
Manca fondamentalmente una certa regolamentazione degli influencer. Nonostante sia un passo importante, la nuova normativa, infatti, non affronta in modo specifico la questione degli influencer e delle loro recensioni sponsorizzate. L’efficacia delle nuove regole dipenderà anche dalla severità delle sanzioni previste per chi le viola. Speriamo bene…
-
Gossip11 mesi fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera6 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Olimpiadi 20246 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello4 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Moda e modi6 mesi fa
L’estate senza trucco di Belén Rodriguez
-
Gossip8 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Sex and La City8 mesi fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Sport6 mesi fa
Tra le medaglie di Tokyo e quelle che verranno