Connect with us

Lifestyle

Un cane-robot a guardia della residenza estiva di Trump: si chiama Spot (video)

Poco amante degli animali, il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha optato per un robot a quattro zampe!

Avatar photo

Pubblicato

il

    Alla fine il presidente eletto Donald Trump, poco amante degli animali, ha ceduto e ha preso un cane: si chiama Spot. Ma caratterizzato da un dettaglio specialissimo: non si tratta di un essere vivente ma di un robot, prodotto dalla compagnia tecnologica Boston Dynamics. Che avrà il compito di pattugliare la residenza estiva del tycoon a Mar-a-Lago, a Palm Beach, in Florida, comandabile anche da remoto.

    Il messaggio sulle zampe

    Sugli arti meccanici di Spot una scritta che è tutta un programma: “Non accarezzatemi”! Costa circa 70mila dollari e lo si vedrà gironzolare indisturbato per la tenuta di Trump a Mar-a-Lago. Si tratta di un “cane da guardia” agguerrito, a cui non sfugge nulla ed è già stato visto camminare sul posto. L’utilizzo di questa misura è stata fortemente voluta dal Secret Service del presidente, in seguito ai due recenti tentati omicidi, come ulteriore misura per rafforzare la sicurezza. Non prevede nessun genere di armamento e non è in grado di effettuare le sue perlustrazioni in autonomia, bensì con un piano programmato e pianificato prima dei suoi giri di ispezione.

    spot in azione

    Anche in versione optional con lanciafiamme

    A realizzarlo è l’azienda a stelle & strisce Boston Dynamics, società di ingegneria robotica produttrice dei robot umanoidi più avanzati al mondo. Il cane robot non è però un’esclusiva di The Donald: diversi esemplari possono essere acquistati da chiunque. Alcuni modelli simili dispongono persino dell’opzione lanciafiamme, per situazioni che dovessero farsi più pericolose. Strano che Trump non abbia optato per quel modello…

    Non sporca, non abbaia, non vuole le coccole: perfetto per Trump che – d’ora in poi – non avrebbe neanche il tempo di occuparsi di un pelosetto, essendo chiamato a doversi confrontare con questioni molto più complicate…

      Animali

      Dal box del rifugio a una vita di coccole: la rinascita di Toby, il cane dal cuore grande

      Dalla timidezza iniziale alla gioia condivisa su TikTok, la storia del cane Toby commuove il web e ricorda l’importanza delle adozioni responsabili.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Toby era uno dei tanti cani in attesa di una seconda possibilità in un rifugio della Florida. Nessuno sembrava notare il suo sguardo dolce, e i giorni si trasformavano in anni. Il personale del rifugio lo adorava, ma le adozioni per i cani adulti non sono sempre facili, e Toby sembrava destinato a trascorrere la sua vita nel box.

        Tutto è cambiato quando Maddison Egan, una giovane donna della Florida, ha deciso di fare la differenza. “L’ho incontrato per la prima volta otto mesi fa – racconta Maddison – e ogni tanto tornavo al rifugio per controllare come stava. Quando finalmente ho potuto, l’ho adottato. È stata la miglior decisione della mia vita”.

        L’inizio di una nuova vita

        Il giorno dell’adozione, Toby sembrava capire che qualcosa di speciale stava accadendo. Durante il tragitto verso casa, sedeva felice in macchina, sfoggiando un sorriso che non aveva mai mostrato prima. Tuttavia, una volta arrivato nel nuovo appartamento, la gioia iniziale ha lasciato spazio a un po’ di timidezza. Toby camminava esitante, esplorando con cautela quella che sarebbe diventata la sua casa per sempre.

        Adottare un cane adulto, soprattutto proveniente da un rifugio, può essere una sfida. I cani come Toby spesso manifestano ansia e insicurezza nei primi giorni, spaventati dai cambiamenti. Maddison, però, non si è lasciata scoraggiare. Con pazienza e gentilezza, si è dedicata a fargli sentire il calore di una vera casa.

        Ogni giorno, Toby si è aperto un po’ di più. Lunghe passeggiate al sole, momenti di gioco e attenzioni costanti hanno trasformato il cane timido in un compagno vivace e pieno di energia. Maddison ha persino organizzato per lui delle “spa day” casalinghe, dove Toby poteva rilassarsi e sentirsi coccolato.

        Un lieto fine condiviso

        Oggi Toby è un cane completamente diverso. Nel video che Maddison ha condiviso su TikTok, appare rilassato, con il muso sorridente e gli occhi pieni di gioia. “Sono così fortunata a poter dare a questo dolce cane la vita che merita”, ha scritto nel post che ha ricevuto migliaia di commenti commossi.

        “Si vede che è ancora un po’ nervoso, ma presto capirà che questo amore durerà per sempre”, scrive un utente. Un altro aggiunge: “Hai salvato la sua anima”. Le immagini di Toby che si gode la sua nuova vita hanno scaldato il cuore di tanti, ispirando molte persone a considerare l’adozione come un gesto d’amore e responsabilità.

        Un invito ad adottare

        La storia di Toby non è solo il racconto di un cane salvato, ma un messaggio potente su quanto l’adozione possa cambiare la vita di un animale e del suo proprietario. Per ogni Toby che trova una casa, ci sono tanti altri animali che aspettano la loro occasione nei rifugi.

        Anche per questo è nato lo speciale “31 buoni propositi per il 2025”: ogni giorno del mese di dicembre verrà presentato un cane o un gatto in cerca di una famiglia. Se volete contribuire a scrivere il lieto fine delle loro storie, potete unirvi all’iniziativa e dare una seconda possibilità a un amico a quattro zampe. Perché ogni cane merita una vita come quella che Toby ha finalmente trovato.

          Continua a leggere

          Società

          Arriva la piattaforma Siisl: nuove opportunità per disoccupati e non, a caccia di lavoro e occasioni di formazione

          Lavoro, come funziona la piattaforma che dal 18 dicembre sarà aperta a tutti.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Tutti i cittadini italiani e stranieri, (disoccupati e non) dal 18 di questo mese di dicembre 2024 potranno accedere alla nuova piattaforma Siisl (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa). Questa innovativa risorsa promette di semplificare la ricerca di lavoro e di corsi di formazione, offrendo uno strumento uniforme e centralizzato per collegare candidati e imprese in modo più efficiente. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa iniziativa, che mira a trasformare l’interazione tra cittadini e Centri per l’Impiego. La nuova piattaforma Siisl inconcerà domanda e offerta di formazione e lavoro con regole omogenee in tutt’Italia e controlli certi per rendere più performante l’interazione tra cittadini e i centri per l’impiego.

            Un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro

            Siisl è pensata per rendere più semplice la vita dei disoccupati e delle imprese. Grazie all’algoritmo basato sull’Intelligenza Artificiale, chi cerca lavoro potrà caricare il proprio curriculum vitae e ottenere suggerimenti personalizzati per posizioni lavorative o percorsi formativi in linea con le sue competenze ed esperienze. Contemporaneamente, le imprese potranno pubblicare offerte di lavoro, agevolando così il reclutamento per coprire posizioni vacanti.

            Come funziona Siisl per i disoccupati?

            La procedura è semplice e si sviluppa in pochi passi. Iscrizione automatica per chi richiede la disoccupazione. Chi richiede Naspi o Dis-Coll verrà automaticamente registrato sulla piattaforma una volta accolta la domanda. Entro 15 giorni dall’approvazione della domanda, il beneficiario dovrà accedere a Siisl per completare il profilo, integrare il curriculum e sottoscrivere il “patto di attivazione digitale”. Questo patto è il primo passo verso un percorso personalizzato che verrà finalizzato insieme al Centro per l’Impiego (CPI). Questi ultimi, che sono strutture pubbliche territoriali dedicate alla ricerca di lavoro e alla formazione, gestiranno le attività legate al patto di servizio personalizzato. I candidati potranno anche decidere di avvalersi del supporto di agenzie private accreditate.

            Grazie a Siisl, chi è in cerca di occupazione potrà contare su una maggiore visibilità e su strumenti avanzati per individuare le opportunità più adatte al proprio percorso. La piattaforma punta a creare un sistema più trasparente ed efficace per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, offrendo risposte concrete alle esigenze di disoccupati, lavoratori e aziende.

            Ma fate attenzione. Ecco che succede se non ci si attiva

            Chi non compila il profilo o non si presenta agli appuntamenti programmati con il CPI rischia sanzioni. In caso di prima assenza ingiustificata, la sanzione sarà la decurtazione di un quarto della mensilità della disoccupazione. Alla seconda, una mensilità intera. Alla terza, si perde il diritto alla disoccupazione e allo status di disoccupato. I Centri per l’Impiego avranno un massimo di 90 giorni per contattare chi non si attiva, ma eventuali inadempienze del CPI non penalizzeranno il cittadino. Se invece l’interessato viene chiamato e non si presenta al centro per l’impiego, senza giustificato motivo, scattano le sanzioni già previste dal Dlgs 150 del 2015.

            Con Siisl un vantaggio anche per le imprese

            Le aziende potranno pubblicare offerte di lavoro (visibili fino a due mesi) e trovare candidati adatti grazie al database di profili disponibili su Siisl. La piattaforma permette inoltre di chiudere rapidamente posizioni aperte qualora venga trovato un candidato idoneo. Regioni ed enti formativi potranno a loro volta caricare opportunità di formazione, inclusi tirocini non curriculari.

            I centri per l’impiego: un ponte tra cittadini e lavoro

            I Centri per l’Impiego (CPI) sono strutture pubbliche che operano a livello territoriale per favorire l’inserimento lavorativo, offrendo supporto a chi cerca lavoro attraverso orientamento, percorsi di formazione e intermediazione con le aziende. Grazie alla collaborazione con Siisl, il loro ruolo sarà ulteriormente potenziato, garantendo una gestione più strutturata e uniforme su scala nazionale.

              Continua a leggere

              Tech

              Chi è David Mayer e soprattutto perchè non piace a ChatGpt?

              Il chatbot di OpenAI restituisce un messaggio di errore ogni volta che legge il nome di David Mayer e nessuno sa il perché.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Cosa ci sarà mai dietro il misterioso caso del nome David Mayer e il bizzarro comportamento di ChatGPT? Basta digitare sulla piattaforma di AI la fatidica domanda “Chi è David Mayer?” nel chatbot di OpenAI per ottenere un messaggio di errore: “Non sono in grado di fornire una risposta”. E non importa come si provi a girare la questione—con screenshot, account ribattezzati o domande creative—ChatGPT proprio non collabora. Questo fenomeno ha scatenato una tempesta di teorie, meme e accuse di complotto sui social, ma la verità potrebbe essere più banale (o forse no?). Vediamo…

                Il mistero del nome proibito

                Il tutto è iniziato da un post su Reddit, in cui un utente segnalava l’incapacità di ChatGPT di rispondere a qualsiasi domanda riguardante “David Mayer”. Il nome sembra mandare il sistema in confusione totale, restituendo sempre lo stesso errore. Alcuni utenti hanno suggerito che si tratti di una restrizione intenzionale, magari per proteggere un personaggio misterioso e potente. Altri credono invece che si tratti di un semplice bug o di una misura legata al diritto all’oblio, una normativa che consente a individui di chiedere la rimozione di contenuti online che li riguardano.

                Ma chi potrebbe essere David Mayer?

                Le speculazioni sulla vera identità di David Mayer si moltiplicano a dismisura alcune delle quali anche evocative e intriganti. Potrebbe essere il nome di un agente segreto sotto protezione, oppure nientepopodimenoche David de Rothschild, erede della famosa famiglia e ambientalista, noto per le sue avventure sostenibili. C’è chi sostiene l’ ipotesi di uno storico controverso, erroneamente associato a vicende delicate come il terrorismo. Ma non basta. I più fantasiosi ipotizzano un personaggio talmente potente da aver fatto sparire ogni traccia di sé dal web. L’esperta di tecnologia Justine Moore ha aggiunto pepe alla questione, suggerendo che Mayer non sia l’unico nome a scatenare questa reazione di ChatGPT. Potrebbe esserci una lista segreta di individui che, per motivi legali o di privacy, risultano “protetti” dalle risposte del chatbot.

                Complotto o bug? This is the question…

                La spiegazione più probabile è quella tecnica. Potrebbe trattarsi di un bug nel sistema, magari legato a filtri di sicurezza eccessivamente rigidi. OpenAI, infatti, imposta restrizioni per evitare di diffondere contenuti sensibili o imprecisi. In alcuni casi, nomi specifici potrebbero essere erroneamente associati a queste restrizioni. Tuttavia, l’aura di mistero persiste, alimentata dall’ostinazione di ChatGPT nel non “parlare” del nome.

                Ma perché ChatGPT si blocca?

                Dietro questa apparente avversione per il nome David Mayer potrebbe esserci una sovrapposizione con blacklist di nomi segnalati per ragioni legali abbinata a speciali filtri basati su richieste di diritto all’oblio, che costringono le piattaforme a limitare contenuti correlati.
                Oppure, banalmente, un errore di programmazione. La verità per ora non la sa nessuno, ma ci piace pensare al complotto mentre OpenAI non ha ancora rilasciato chiarimenti ufficiali. Gli utenti continuano a interrogarsi sul fine ultimo di questa Umanità affascinati dall’ignoto anche quando anche quando abbiamo a che fare con un semplice chatbot.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù