Cinema
Frank Sinatra rivive nelle sembianze del divo Leonardo Di Caprio
Fra i prossimi bipic che arriveranno nelle sale troveremo pure Leonardo Di Caprio nei panni di “The Voice”, Frank Sinatra. Dirige il Maestro Martin Scorsese.

Fra i tanti progetti dell’iperattivo 81enne Martin Scorsese c’è un biopic su Frank Sinatra. Impersonato da chi? Dal suo attore-feticcio preferito, Leonardo DiCaprio. Tina Sinatra, figlia del crooner che ne controlla il patrimonio, attualmente non ha ancora dato il suo benestare… ma il regista avrebbe già pensato ad un cast stellare. Oltre a DiCaprio ci sarebbe Jennifer Lawrence nel ruolo di Ava Gardner.
Due progetti ambiziosi in cantiere
Dopo 10 nomination per Killers of the Flower Moon agli Oscar, Scorsese ha già individuato i suoi prossimi progetti. Si tratterebbe di due film da girarsi consecutivamente: il primo sulla figura di Gesù, il secondo su Frank Sinatra. Almeno così sostiene la popolare testata Variety.
Un’ipotesi indipendente per Gesù
Scorsese sta anche cercando di aggirare il sistema degli Studios, finanziando in modo indipendente Life of Jesus, basato sul libro di Shūsaku Endō del 1973. Non è ancora stato chiarito quale attore sia stato preso in considerazione per il ruolo principale, idem dicasi per quelli dei discepoli. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. L’idea iniziale era di girare in Israele, Italia ed Egitto, anche se la prima ipotesi potrebbe rivelarsi una grande sfida logistica, dato che il Paese è attualmente in guerra.
Sony potrebbe essere interessata al progetto Sinatra
Anche il progetto sul leggendario crooner Sinatra potrebbe incontrare qualche difficiltà. La figlia Tina, che controlla l’eredità del padre, non ha ancora dato la sua approvazione al progetto. Cosa che non ha impedito a Scorsese di mettere insieme un cast strepitoso che vedrebbe il bel Leonardo DiCaprio nel ruolo del cantante e Jennifer Lawrence in quello della seconda moglie, l’attrice Ava Gardner. La biografia del cantante recita che fu proprio la Gardner a rompere il matrimonio di Sinatra con Nancy Barbato, madre di Tina. Con questo presupposti il film sta attirando l’interesse dei principali studi cinematografici e streamer. Si vocifera che la Sony sia la major favorita per aggiudicarsi il progetto.
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Cinema
Per Gwyneth Paltrow basta sofferenze alimentari, si ritorna a mangiare!
L’attrice premio Oscar, da anni icona del wellness, sorprende tutti: nel suo podcast racconta di aver abbandonato i regimi rigidi per riscoprire il piacere della tavola. Vi raccontiamo come è cambiato il suo rapporto con il cibo.

Gwyneth Paltrow cambia rotta. Dopo una lunga carriera da paladina della vita sana e delle diete rigorosissime, l’attrice ha confessato di aver reintrodotto nella sua alimentazione alcuni dei cibi che per anni aveva bandito: pane, pasta e formaggio. Una svolta che segna un nuovo capitolo personale e professionale per una delle figure più influenti del mondo del benessere globale. Come riporta la BBC, la star ha raccontato nel suo podcast personale di aver lasciato alle spalle i dogmi alimentari che l’avevano caratterizzata per decenni, scegliendo un approccio più flessibile e umano al cibo.
Una vita tra diete macrobiotiche e rigidi protocolli wellness
Non è un segreto che Gwyneth Paltrow sia stata, per molti anni, un’autentica guru del salutismo. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha sperimentato diversi regimi alimentari estremi. Dal rigore della dieta macrobiotica, che prevede il consumo quasi esclusivo di cereali integrali, legumi e verdure, al più recente protocollo paleo, basato sull’idea di nutrirsi come i nostri antenati preistorici.
“Sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha ammesso Paltrow, spiegando come tutto sia iniziato dopo la morte del padre per un cancro alla gola. Un evento che ha segnato profondamente il suo approccio alla salute e al benessere.
Il ritorno al gusto
Oggi, invece, Gwyneth Paltrow sembra aver trovato un equilibrio più sereno. Durante il podcast, ha rivelato di essere tornata a concedersi pane a lievitazione naturale, pasta e formaggi, pur mantenendo una generale attenzione alla qualità degli alimenti. Non si tratta di un “lasciarsi andare”, ma di un vero e proprio cambio di paradigma: dal controllo ossessivo alla consapevolezza, dalla privazione al piacere equilibrato. Ad affiancarla in questo percorso c’è il secondo marito, Brad Falchuk, con cui ha condiviso negli anni anche l’esperienza della dieta paleo. Ora, però, anche lui sembra apprezzare questo ritorno a sapori più tradizionali e confortanti.
Verso un benessere più inclusivo?
Questa nuova fase della vita di Gwyneth Paltrow sembra riflettere un cambiamento più ampio nel mondo del benessere contemporaneo. Sempre più spesso, infatti, si parla di “wellness intuitivo”, un approccio che privilegia l’ascolto del corpo rispetto alle rigide regole imposte dall’esterno. E chissà che questa trasformazione personale non si rifletta presto anche nei progetti di Goop, il celebre brand lifestyle fondato da Gwyneth, da sempre in prima linea nel proporre stili di vita alternativi e pratiche innovative.
Una cosa è certa: anche quando cambia direzione, Gwyneth Paltrow continua a dettare tendenze.
Cinema
Ciuchino torna da protagonista: in arrivo lo spin-off del personaggio più amato di Shrek
Il doppiaggio partirà a settembre 2025, mentre l’uscita è prevista per il 2028. Intanto DreamWorks lavora anche a Shrek 5, in sala dal dicembre 2026.

Il mondo di Shrek si espande ancora. A distanza di oltre vent’anni dal primo film e dopo il grande successo degli spin-off del Gatto con gli Stivali. Ora è il momento per Ciuchino, uno dei personaggi più iconici della saga, di avere finalmente il suo film da protagonista.
A dare la notizia è stato lo stesso Eddie Murphy, storica voce dell’asino parlante. Durante un’intervista per promuovere la sua nuova pellicola The Pickup, ha rivelato che inizierà a registrare il doppiaggio dello spin-off nel settembre 2025. La data d’uscita? Secondo quanto emerso, DreamWorks punta al 2028.
Il progetto, ancora in fase iniziale, sarà costruito sul modello narrativo già collaudato con il Gatto con gli Stivali. Focus sul personaggio principale e maggiore attenzione alla sua vita privata. In questo caso, protagonista della storia sarà la strampalata famiglia di Ciuchino, in particolare i sei figli nati dalla relazione con la Dragona. I famosi “Dronkey”, adorabili ibridi metà drago e metà asino.
I piccoli Debbie, Coco, Bananas, Peanut, Parfait ed Éclair, introdotti per la prima volta in Shrek 2, avranno così finalmente uno spazio narrativo tutto loro. «La storia è davvero divertente – ha dichiarato Murphy – Ciuchino avrà il suo mondo, la sua famiglia, e sarà un film con un tono simile a quello del Gatto con gli Stivali».
Ma non è tutto. Durante l’intervista, Murphy ha confermato anche che Shrek 5 è già in fase di lavorazione, e che il team è “a circa due anni” dalla conclusione del progetto. Il nuovo capitolo, atteso per il 23 dicembre 2026, riunirà il cast originale: Mike Myers (Shrek), Cameron Diaz (Fiona) ed Eddie Murphy stesso.
Tra le novità, è stato annunciato anche l’ingresso nel cast vocale di Zendaya, che interpreterà Felicia, la figlia adolescente di Shrek e Fiona. A febbraio 2025 è stato rilasciato un primo teaser, in cui si vede lo stesso Shrek alle prese con meme e tecnologia, segno che l’umorismo surreale e attuale della saga resterà intatto.
Con due progetti di grande respiro in cantiere, DreamWorks punta a rilanciare il franchise per conquistare non solo i fan storici, ma anche le nuove generazioni cresciute a pane e animazione. E con Ciuchino pronto a raccontare la sua storia, il divertimento è assicurato.
Cinema
Il genio che sfidò il destino: Andrea Iervolino annuncia un film su Bruce McLaren, leggenda delle corse
Non corse solo per vincere, ma per costruire qualcosa che andasse oltre il traguardo. Bruce McLaren, icona dell’automobilismo mondiale, sarà il protagonista del nuovo film annunciato dal produttore Andrea Iervolino: un racconto di passione, coraggio e genialità, che presto prenderà forma tra Auckland e il circuito di Goodwood.

Una gamba bloccata da una trazione metallica, un letto d’ospedale come orizzonte, eppure una mente già lanciata a tutta velocità. Così comincia la storia di Bruce McLaren, il pilota, ingegnere e visionario neozelandese che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Formula 1. Ed è proprio da quel contrasto – tra immobilità forzata e desiderio di corsa – che partirà il biopic annunciato da Andrea Iervolino, produttore italiano ormai di casa a Hollywood, che firma un nuovo progetto internazionale dedicato a una delle figure più affascinanti del motorsport.
«La vita di Bruce McLaren – ha dichiarato Iervolino – è un esempio straordinario di come una difficoltà possa diventare la scintilla di un destino eccezionale. Da bambino costretto all’immobilità a genio della velocità, Bruce non ha solo corso: ha costruito, inventato, ispirato. Questo film non sarà solo un tributo alla sua carriera, ma alla sua mente brillante e alla sua volontà incrollabile. Racconteremo l’uomo che ha saputo trasformare il dolore in visione, e il limite fisico in una spinta verso l’eccellenza».
Il film, attualmente in fase di sviluppo, sarà girato tra la Nuova Zelanda, patria natale del pilota, e il Regno Unito, dove McLaren costruì il cuore del suo impero motoristico. Il team di sceneggiatura sta lavorando a stretto contatto con storici della Formula 1, ex ingegneri della McLaren Racing e consulenti tecnici del circus per garantire il massimo rigore narrativo e ingegneristico.
Classe 1937, Bruce McLaren non fu solo un talento precoce della guida (vinse il suo primo Gran Premio a soli 22 anni, diventando il più giovane vincitore nella storia della F1 dell’epoca), ma soprattutto un innovatore instancabile. Nel 1963 fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd, una scuderia destinata a cambiare per sempre il volto delle corse. Dietro quel sorriso mite e lo sguardo curioso si nascondeva un progettista geniale, capace di pensare l’automobile come estensione della mente e del corpo.
Il film ripercorrerà le tappe principali della sua ascesa: le corse giovanili nei circuiti locali della Nuova Zelanda, l’arrivo in Europa grazie al programma “Driver to Europe”, le vittorie clamorose nei circuiti internazionali e la fondazione del team che porta il suo nome, ancora oggi tra i più prestigiosi nella storia della Formula 1.
Ma non sarà solo una storia di motori e vittorie. Il progetto intende restituire la complessità dell’uomo Bruce McLaren: la sua umanità discreta, il rapporto con la malattia che lo accompagnò fin dall’infanzia, la sua dedizione quasi ascetica alla perfezione tecnica, fino alla tragica scomparsa il 2 giugno 1970, a soli 32 anni, durante un test a Goodwood con la McLaren M8D. Una morte sul campo, con le mani sporche di olio e il cuore ancora accelerato.
Il casting è già iniziato, ma sui nomi coinvolti vige il massimo riserbo. Quel che è certo è che Andrea Iervolino – già produttore di film internazionali su personaggi come Federico Fellini e Lamborghini – punta a creare un’opera capace di parlare tanto agli appassionati di Formula 1 quanto a chi cerca una storia potente, universale, piena di emozione e senso.
La produzione prevede l’utilizzo di veicoli d’epoca, riprese in location reali e un lavoro certosino sui dettagli visivi, per restituire la bellezza cruda e rombante di un’epoca irripetibile. Un’epoca fatta di rischio, sudore e idee che correvano più veloci dei freni.
Con il film su Bruce McLaren, Iervolino punta a firmare il suo “Rush”, ma con qualcosa in più: il ritratto di un uomo che prima ancora di essere campione, fu un sognatore. E che non ha mai smesso di correre. Neanche quando la strada sembrava finita.
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