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Cinema

Dieci film da vedere a Halloween: i grandi classici (e qualche sorpresa) per una notte da brivido

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Dieci film da vedere a Halloween

    La notte di Halloween è ormai sinonimo di cinema horror. Che si tratti di una maratona con gli amici o di una serata in solitaria, le luci spente e un buon film possono trasformare il 31 ottobre in un’esperienza da brividi.
    Abbiamo scelto dieci pellicole di ogni epoca — dai cult immortali ai titoli più recenti — per soddisfare tutti i gusti: dal terrore psicologico al soprannaturale, dall’ironia gotica alla pura adrenalina.

    L’Esorcista (1973) – William Friedkin
    Un classico assoluto che ha cambiato per sempre la storia del cinema horror. La lotta tra fede e possessione, il male che si insinua nella quotidianità: inquietante, sconvolgente, imprescindibile.

    Halloween – La notte delle streghe (1978) – John Carpenter
    Nasce il mito di Michael Myers e del moderno slasher movie. Colonna sonora iconica, tensione pura e una giovane Jamie Lee Curtis che diventa la “scream queen” per eccellenza.

    Shining (1980) – Stanley Kubrick
    Dall’Overlook Hotel arrivano i fantasmi del passato e della mente. Kubrick trasforma l’horror in arte visiva, con un Jack Nicholson indimenticabile in preda alla follia.

    Nightmare – Dal profondo della notte (1984) – Wes Craven
    Freddy Krueger popola i sogni (e gli incubi) di un’intera generazione. Geniale l’idea di un mostro che colpisce nel sonno, rendendo impossibile ogni via di fuga.

    It (1990) – Tommy Lee Wallace
    Tratto dal romanzo di Stephen King, il film tv che ha terrorizzato una generazione. Pennywise, il clown assassino, rimane una delle figure più disturbanti di sempre.

    Nightmare Before Christmas (1993) – Henry Selick
    Prodotto e ideato da Tim Burton, è una favola gotica diventata culto. Jack Skeletron, re di Halloween Town, scopre il Natale e dà vita a un mondo magico dove paura e poesia si mescolano in modo unico.

    Il mistero di Sleepy Hollow (1999) – Tim Burton
    Ancora Burton, questa volta con Johnny Depp nei panni di Ichabod Crane. Atmosfere gotiche, ironia nera e un’estetica che ha ridefinito il cinema fantastico degli anni ’90.

    The Skeleton Key (2005) – Iain Softley
    Ambientato nella Louisiana più misteriosa, è un thriller soprannaturale che gioca con le credenze del voodoo. Finale a sorpresa e tensione crescente fino all’ultimo minuto.

    Insidious (2010) – James Wan
    Il regista di Saw e The Conjuring firma uno dei film più spaventosi del nuovo millennio. Case infestate, viaggi astrali e un terrore che si insinua silenziosamente nella mente dello spettatore.

    Talk to Me (2022) – Danny e Michael Philippou
    Diretto dai fratelli australiani di YouTube, è un horror moderno che parla di dipendenza e perdita del controllo. Giovane, crudele, inquietante: perfetto per chi ama gli shock contemporanei.

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      Cinema

      George Clooney, l’ultima vera star di Hollywood che non smette di credere nell’America

      Attore, regista e produttore, George Clooney resta uno dei volti più completi del cinema americano. Tra impegno politico, ironia e fascino intramontabile, racconta la sua visione del futuro degli Stati Uniti.

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      George Clooney

        George Clooney è, con ogni probabilità, una delle ultime vere star di Hollywood. Capace di muoversi con disinvoltura tra recitazione, regia e produzione, l’attore nato a Lexington, Kentucky, nel 1961 incarna l’idea stessa di versatilità. Dal dottor Ross di E.R. – Medici in prima linea ai ruoli più intensi di Syriana o Michael Clayton, Clooney ha saputo alternare blockbuster e cinema d’autore senza mai perdere fascino o credibilità.

        Fuori dal set, il suo impegno politico lo ha reso una figura di riferimento per il mondo progressista americano. Da sempre vicino al Partito Democratico, ha sostenuto le campagne di Barack Obama, Hillary Clinton e Joe Biden, oltre a impegnarsi attivamente in cause umanitarie come la difesa dei diritti umani in Sudan e la promozione della libertà di stampa.

        Poche settimane fa, l’attore è stato protagonista di uno degli incontri più seguiti della serie Actors on Actors di Variety, insieme alla collega Patti LuPone. Durante la conversazione, i due hanno discusso del futuro della democrazia americana, del ruolo dell’arte e del senso di responsabilità pubblica degli artisti.

        Clooney, pur non nascondendo le sue preoccupazioni, ha offerto una prospettiva ottimista: “Abbiamo vissuto tempi molto più difficili di questi. Nel 1968 ogni città americana era in fiamme, avevamo perso Martin Luther King e Bobby Kennedy. Eppure, nonostante tutto, siamo andati avanti.”

        L’attore ha sottolineato come oggi la sfida principale sia la moltiplicazione incontrollata delle fonti d’informazione: “Il problema non è solo cosa accade, ma come le persone scelgono di informarsi. Viviamo immersi nel rumore, e distinguere la verità dalle menzogne è diventato più difficile che mai.”

        Un messaggio velato anche a Donald Trump e ai populismi che, secondo Clooney, “sono destinati a svanire come sempre accade ai demagoghi.”

        Parallelamente, Clooney torna al cinema con Jay Kelly, nuova commedia drammatica diretta da Noah Baumbach, in uscita nelle sale americane il 19 novembre 2025 e su Netflix dal 5 dicembre. Nel cast anche Laura Dern, Adam Sandler, Billy Crudup, Riley Keough e Isla Fisher.

        A 64 anni, George Clooney continua a incarnare un’idea di Hollywood ormai rara: quella dell’attore che non si limita a interpretare, ma che usa la propria voce per riflettere sul mondo. E, forse, per cambiarlo un po’.

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          Cinema

          “Io sono Rosa Ricci”: il film che svela l’origine di un personaggio culto

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          Io sono Rosa Ricci

            La protagonista di “Io sono Rosa Ricci” – spin-off/prequel della serie Mare Fuori – è di nuovo Maria Esposito nei panni della giovane Rosa. Al suo fianco un cast d’eccezione con Andrea Arcangeli e Raiz (nel ruolo del boss Don Salvatore). Il film, diretto da Lyda Patitucci, uscirà nei cinema italiani il 30 ottobre 2025.

            Il progetto è realizzato da Picomedia, in collaborazione con Rai Cinema e Netflix, e distribuito da 01 Distribution. In conferenza stampa l’attrice Esposito ha raccontato la sfida fisica affrontata sul set: “Vengo dal mondo della danza, e questo mi ha aiutato molto nelle scene d’azione… anche per un salto da dieci metri, mi buttavo io”.

            Un nuovo sguardo su Rosa
            Il film racconta la storia della quindicenne Rosa Ricci, figlia di un boss, intrappolata in un mondo di potere e vendetta. Ambientato a Napoli nel 2020, mostra la ragazzina che da “gabbia dorata” alza lo sguardo e sceglie il proprio destino. “In Mare Fuori” il suo personaggio appare già formato, forte e spietato; qui invece si scopre la giovane donna che ha dovuto imparare a combattere per sopravvivere.

            Azioni, emozioni e danza
            Esposito spiega: «Le differenze che emergono tra me e Rosa in “Mare Fuori” sono tante. Nel film vediamo la ragazza prima della trasformazione: fragile, arrabbiata, in bilico tra famiglia e libertà». Le scene d’azione – inseguimenti, sparatorie, salti – sono state preparate grazie alla sua formazione in danza: «Mi piace tantissimo fare scene d’azione. Sul set ero pronta a farmi carico del rischio».

            Produzione e set
            Le riprese si sono svolte a Napoli e in Sicilia (tra cui Baia di Cornino) e il soggetto è firmato da Maurizio Careddu e Luca Infascelli, storici della serie. Il film è stato annunciato alla 20ª Festa del Cinema di Roma nella sezione “Grand Public”.

            Uno sguardo internazionale
            L’attrice ha anche dichiarato che la sua fonte d’ispirazione è Sophia Loren: “Veniva dal niente e arrivare ad Hollywood mi ha fatto credere in me”. E guarda al futuro: un desiderio di lavorare in Spagna e, perché no, in un film con Margot Robbie.

            Con “Io sono Rosa Ricci”, il pubblico potrà non solo riscoprire uno dei personaggi più amati della tv, ma immergersi in un racconto che unisce azione, emozione e profondità. Un film che promette una riscrittura del destino – non solo di Rosa, ma di chi crede che la forza possa nascere dal dolore.

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              Cinema

              Johnny Depp torna a Hollywood con Day Drinker: nuovo look e un cast stellare per il rilancio della star

              Torna sul set completamente cambiato Johnny Depp dopo il periodo difficile dei processi e delle denunce con Amber Heard

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                Dopo anni turbolenti, Johnny Depp è pronto a riprendersi il palcoscenico che gli spetta. Non si tratta solo di un nuovo film, ma di un vero e proprio ritorno nel cuore di Hollywood, con un progetto che sa di rivincita: Day Drinker. Il film, diretto da Marc Webb (già regista di The Amazing Spider-Man e Biancaneve), segna il primo grande titolo mainstream per Depp dal 2018, quando interpretò Grindelwald in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

                E il ritorno è già sulla bocca di tutti, complici le prime immagini ufficiali rilasciate da Lionsgate. L’attore appare radicalmente trasformato: capelli lunghi sale e pepe, raccolti all’indietro con due ciocche che incorniciano il volto, barba folta grigia e occhi di un blu penetrante. In mano tiene un cocktail, lo sguardo minaccioso rivolto all’orizzonte. L’iconico Jack Sparrow è lontano anni luce: ora Depp veste i panni di un uomo misterioso, immerso in un noir che profuma di mare, inganni e redenzione.

                Negli ultimi anni l’attore ha scelto progetti più intimisti, come il dramma storico Jeanne du Barry, che ha aperto l’ultimo Festival di Cannes, e Modi, biopic dedicato a Modigliani che ha diretto e prodotto. Ma Day Drinker segna una svolta netta: è il film più commerciale e supportato da uno studio importante da quando è stato ostracizzato da gran parte dell’industria cinematografica a seguito delle vicende legali con l’ex moglie Amber Heard.

                Il film si annuncia come un thriller elegante ambientato tra gli yacht privati e le acque della costa spagnola. Depp interpreterà un uomo enigmatico il cui destino si intreccia con quello di una giovane barista (interpretata da Madelyn Cline, star emergente di Outer Banks) a bordo di un lussuoso yacht. Insieme, si ritroveranno coinvolti in uno scontro con un pericoloso criminale, interpretato da Penélope Cruz. Per Depp e Cruz si tratta della quarta collaborazione: i due hanno già condiviso il set in Blow, Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare e Assassinio sull’Orient Express.

                Il cast, fresco e internazionale, include anche nomi amatissimi dal pubblico giovane. Ci saranno Manu Ríos e Arón Piper, volti noti della serie Netflix Élite, oltre a Juan Diego Botto (Los Europeos, Zorro) e Anika Boyle. Piper, in particolare, continua la sua ascesa nel cinema europeo dopo El Silencio e Il disordine che ti lasci alle spalle, mentre Ríos ha già lavorato con Pedro Almodóvar nel cortometraggio Strange Way of Life, accanto a Pedro Pascal ed Ethan Hawke.

                Le riprese sono già iniziate in Spagna, e si prevede che il film possa arrivare nelle sale entro la fine del 2025. Un progetto che promette fascino, tensione, e una nuova fase della carriera per un attore che, tra luci e ombre, non ha mai smesso di far parlare di sé.

                Se sarà un ritorno trionfale o solo una parentesi nella carriera tormentata di Depp, lo dirà il pubblico. Ma una cosa è certa: Day Drinker è molto più di un semplice film. È un messaggio, un segnale lanciato a un’industria che forse è pronta ad accoglierlo di nuovo.

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