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Cinema

“I cocci rotti non si riaggiustano”: Micaela Ramazzotti riavvolge il nastro sul suo ex

L’attrice torna alla ribalta con “30 notti con il mio ex”, ma è la sua vita privata ad attirare i riflettori: la separazione burrascosa da Paolo Virzì, l’amore ritrovato con Claudio Pallitto, una rissa pubblica e la riscoperta di sé. Un racconto che intreccia arte, emozioni e resilienza, tra cinema e realtà.

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    Il 17 aprile arriva nelle sale 30 notti con il mio ex di Guido Chiesa, una commedia per famiglie che segna il ritorno sul grande schermo di Micaela Ramazzotti. Ancora una volta interpreta una delle sue “pazzerelle”, personaggi eccentrici e vulnerabili, ma stavolta il copione sembra fondersi con la vita vera. Micaela non si nasconde più. Non solo nel film, ma soprattutto fuori dal set.

    La verità fa male (ma libera): la scelta di esporsi

    «La verità è bella perché è libera e ti mette in pace con te stessa», dichiara l’attrice. Dopo anni di silenzi, ha deciso di raccontare pubblicamente la sua verità, anche a costo di esporsi al giudizio. La separazione con Paolo Virzì non è stata indolore: accuse, insulti (“Brutta merda, mignotta”, le avrebbe urlato il regista), una lite che coinvolse anche il suo nuovo compagno Claudio Pallitto. «Quando c’è stata quella bufera, ho sentito cose brutte sul mio compagno. Mi hanno fatto male. Difendendolo, ho difeso anche me». Una presa di posizione netta, forte, che rivela una nuova Ramazzotti: più determinata, più consapevole.

    “I cocci a Roma finiscono al monte de’ cocci”: niente kintsugi, solo realtà

    Il film propone una riflessione delicata: è possibile ricostruire un rapporto finito? Ramazzotti risponde senza esitazioni: «Il kintsugi (l’arte orientale di riparare oggetti con l’oro, ndr) è poetico, ma non ci credo. Se si rompe qualcosa di profondo, resta rotto». E no, i cocci non si riaggiustano con l’oro: si buttano. Una dichiarazione che sembra una sentenza definitiva sul suo passato con Virzì. Nessuna possibilità di riconciliazione, solo l’accettazione delle crepe. E la forza di andare avanti.

    Una madre sincera, un’artista rinata

    Micaela non filtra nemmeno con i figli: «Con loro c’è sempre stata onestà intellettuale». Un esempio di maternità moderna, lontana dalla retorica zuccherosa. E come artista? Dice di essere cambiata. «Mi sentivo fragile, ho scoperto di essere una lottatrice». La famosa rissa con l’ex – dove avrebbe persino strappato e lanciato gli occhiali di Virzì – non è solo una scena da rotocalco, ma l’istantanea di un passaggio cruciale nella sua evoluzione personale e creativa.

    Dall’inferno al riscatto: l’amore con Pallitto e il futuro

    Claudio Pallitto, suo attuale compagno, presto marito, è stato bersaglio di critiche e commenti feroci. Ma Micaela lo ha difeso a spada tratta. «Non si attacca una persona per il fisico. Basta, se ne parla una volta sola. Colpo secco, stop». Una donna che si rialza, che non si lascia più mettere all’angolo, che trasforma le ferite in forza. Ramazzotti non solo torna al cinema, ma sembra voler riscrivere il proprio copione di vita: da protagonista, senza censure.

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      Cinema

      Massimo Boldi compie 80 anni e si confessa tra nostalgia, cinepanettoni, paure e nuovi sogni: «Da bambino facevo ridere tutti»

      Dal successo dei cinepanettoni all’omaggio a Paolo Villaggio, dal timore per gli 80 anni al desiderio di tornare sul set con facce nuove: Boldi ripercorre una vita «di risate, umiltà e ringraziamenti».

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        Ottant’anni e un premio alla carriera. Massimo Boldi li ha celebrati a Monte-Carlo, ospite di Ezio Greggio, convinto che la sua forza sia sempre stata «la scorrettezza nella commedia». «La patente te la dà il pubblico», dice, «solo se ti sceglie puoi dire e fare quel che vuoi». E confessa che a farlo più ridere, oggi, «sono le liti dei politici», perché in tv «non c’è più leggerezza: o cambi canale, o vai su Cine 34».

        L’inizio, i lavori, le paure
        Boldi ripensa all’origine di tutto: «A scuola facevo già divertire i compagni». Ma prima del cinema c’è stata la vita vera: «Facevo il fattorino, l’autista del conte Vistarino, il venditore della Motta. Tutti lavori umili». Oggi, arriva la paura del tempo: «Cerco di far finta che non passi, ma 80 sono tanti. Mi preoccupa un po’, spero vada avanti così». E poi il ruolo simbolo: «Max Cipollino è il bambino che è in me».

        I maestri, l’amicizia, le mancanze
        Il pensiero corre ai compagni di viaggio. «Mi manca Carlo Vanzina», ammette. Su Paolo Villaggio: «Con me rideva sempre». Su Christian De Sica: «Ci sentiamo. Ha deciso di fare l’attore serio e drammatico». E sul successo dei cinepanettoni non ha dubbi: «La gente si è sempre riconosciuta, si vedeva sullo schermo e si piaceva così».

        Il futuro che immagina
        Boldi ha ancora un sogno: «Vorrei ripartire da zero con un film pieno di giovani e facce nuove, da un libro famoso dei primi del ’900». E scherza sulla sua “scorrettezza”: «Se un vaffa fa ridere, lo dico. Quando ce vo’ ce vo’». Poi una rivelazione intima: «La sera, prima di dormire, mi faccio il segno della croce».

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          Cinema

          A Giorgia proposero un film erotico: Tinto Brass voleva lei per “La guardiana del faro”

          Sembra una scena uscita da una puntata di “Ai confini della realtà”, invece è un episodio vero: Giorgia, una delle voci più raffinate della musica italiana, racconta di essere stata contattata da Tinto Brass per interpretare un film erotico intitolato “La guardiana del faro”. Una proposta inattesa, mai diventata realtà ma rimasta come una curiosa parentesi nel suo passato artistico.

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            Ci sono retroscena che, quando emergono, fanno sobbalzare anche i fan più preparati. E quello raccontato da Giorgia appartiene decisamente alla categoria “imprevedibili”. La cantante, simbolo di eleganza vocale e riservatezza, ha rivelato che anni fa le fu proposta una parte in un film erotico. Non un film qualunque: un progetto firmato da Tinto Brass, il regista che ha costruito un’intera carriera tra trasgressione, cult di genere e icone sensuali.

            Il titolo provvisorio, “La guardiana del faro”, fa già sorridere per la distanza siderale dal mondo musicale e artistico di Giorgia. Un contrasto così netto che la stessa cantante, raccontandolo, ha ammesso di aver pensato di trovarsi dentro una dimensione parallela. Brass, del resto, non è nuovo a scelte inaspettate: nella sua lunga carriera ha sempre cercato volti magnetici e personalità forti, anche dove nessuno si sarebbe aspettato di trovarle.

            La proposta arrivò in un momento in cui Giorgia era già affermata, ma ancora lontana dall’aura “intoccabile” che ha acquisito negli ultimi anni. Eppure, nonostante il fascino curioso della situazione, la cantante non prese mai seriamente in considerazione l’idea: l’universo brassiano, con la sua estetica provocatoria e il suo immaginario senza filtri, era troppo distante dalla sua sensibilità artistica. Così l’episodio rimase una parentesi divertita, da raccontare solo molti anni dopo.

            A distanza di tempo, però, quella proposta rivela anche un altro aspetto: la cifra di Giorgia come artista, sempre coerente con sé stessa e con un’immagine costruita sulla voce e sull’intensità, mai sullo scandalo. Non ha mai inseguito scorciatoie, né cavalcato provocazioni che avrebbero potuto garantirle visibilità immediata. Ha preferito, allora come oggi, la via della musica.

            Difficile immaginare cosa sarebbe stato “La guardiana del faro” con Giorgia protagonista, e forse è proprio questa distanza a rendere l’aneddoto irresistibile. Una sorta di sliding doors improbabile che la cantante ha attraversato con un sorriso e una scrollata di spalle. E che oggi diventa uno di quei retroscena pop perfetti da tirare fuori quando si vuole ricordare che anche le carriere più lineari, ogni tanto, sfiorano territori inattesi.

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              Cinema

              Jacob Elordi, il nuovo sex symbol di Hollywood: “Mia madre è l’essere umano più meraviglioso del mondo”

              Dopo il successo planetario di Saltburn e Euphoria, Jacob Elordi si prepara a stupire nei panni del mostro di Frankenstein e in una versione audace di Cime tempestose. Ma dietro il fascino da sex symbol si nasconde un figlio devoto: “Mia madre è la mia roccia, non mi lascia mai solo.”

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                È il volto del momento, il sex symbol che ha conquistato Hollywood e il pubblico mondiale. Jacob Elordi, classe 1997, è pronto a stupire ancora: dopo Saltburn e Euphoria, sarà il nuovo Frankenstein nel film di Guillermo del Toro e il protagonista di una rilettura passionale di Cime tempestose, dove — per la gioia dei fan — si mostrerà senza veli.

                Ma dietro la bellezza da copertina e il talento in ascesa si nasconde un ragazzo profondamente legato alle proprie radici e, soprattutto, a una figura che considera sacra: sua madre.

                “Mia madre è il mio angelo custode”
                In un’intervista recente, Elordi ha parlato di lei con parole di struggente affetto: “È l’essere umano più presente, amorevole, semplicemente meraviglioso e angelico su questo pianeta.” Un legame che, raccontano gli amici, è rimasto intatto anche dopo il successo. La madre lo accompagna spesso sui set e alle première, sostenendolo con una discrezione che ha conquistato anche i fan.

                Il fascino dell’anti-star
                Nonostante la fama, Elordi resta allergico alle eccessive luci della ribalta. Preferisce la normalità, le camminate in spiaggia e le serate tranquille con la famiglia. “Mi tiene con i piedi per terra – ha confidato –. Quando torno a casa, per lei non sono Jacob Elordi, sono solo suo figlio.”

                Dal mito gotico al romanticismo selvaggio
                Il 2025 sarà l’anno della sua consacrazione definitiva. Nel Frankenstein di Del Toro interpreterà la creatura più iconica della letteratura, in una versione che promette di essere insieme spaventosa e poetica. Poi arriverà Cime tempestose, dove vestirà i panni di un amante tormentato e carnale, tra eros e tragedia.

                Un doppio ruolo che conferma la sua versatilità: Elordi sa essere allo stesso tempo fragile e magnetico, capace di far convivere il romanticismo più puro con la sensualità più spinta.

                Cuore d’oro e sguardo di ghiaccio
                Dietro lo sguardo intenso che ha stregato milioni di spettatrici, c’è un giovane uomo che non ha dimenticato la famiglia e la semplicità. “Non so dove sarei senza mia madre”, ha detto più volte. Forse è proprio quel contrasto tra vulnerabilità e forza, tra amore filiale e fascino pericoloso, a renderlo il vero erede dei grandi sex symbol di Hollywood.

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