Cinema
Sophia Loren festeggia i 90 anni con una serata esclusiva a Roma: una festa segreta per la diva italiana
Sophia Loren spegne 90 candeline al The Space Cinema Moderno di Roma, con un evento organizzato insieme alla famiglia. Presenti personalità del mondo del cinema, amici e familiari, mentre la serata prosegue con una festa blindatissima in una location top secret.

Sophia Loren, l’indimenticabile regina del cinema italiano, ha festeggiato oggi i suoi 90 anni con una serata davvero speciale e super riservata a Roma, la città dove tutto è iniziato. Un compleanno importante, celebrato con un evento esclusivo al The Space Cinema Moderno, nel cuore della capitale, organizzato con la collaborazione della sua famiglia.
L’attrice, circondata dall’affetto dei figli Edoardo e Carlo Ponti e da molte altre figure illustri del mondo dello spettacolo, ha ricevuto un riconoscimento dedicato alla sua straordinaria carriera, consegnato dal MiC, Cinecittà e Archivio Luce. La cerimonia, intima e carica di emozioni, ha visto la partecipazione di amici, colleghi e personalità di spicco, giunti per rendere omaggio alla Loren e ai suoi 70 anni di carriera che hanno fatto la storia del cinema mondiale.
Un legame indissolubile con Roma
Sophia Loren ha sempre avuto un rapporto speciale con Roma, città in cui ha mosso i primi passi nel mondo del cinema a soli 15 anni, arrivata insieme alla madre per cercare fortuna. “Amo questa città, dove tutto è iniziato. È stata una scelta che ha cambiato il corso della mia vita,” ha dichiarato l’attrice in una recente intervista, ricordando con affetto i suoi inizi come comparsa e i sacrifici fatti per costruire una carriera che l’ha portata a diventare una delle dive più amate e rispettate a livello internazionale.
Una festa in grande stile e super blindata
Dopo la cerimonia ufficiale, la festa è proseguita in una location segreta, lontana dai riflettori e accessibile solo ai pochi fortunati invitati. Tra i presenti non potevano mancare la sorella Maria Scicolone, insieme alle nipoti Alessandra ed Elisabetta Mussolini, e una schiera di amici e colleghi internazionali che hanno raggiunto Roma per rendere omaggio alla Loren e festeggiare insieme a lei questo importante traguardo.




L’evento è stato gestito con la massima riservatezza per garantire alla diva e ai suoi ospiti una serata indimenticabile, lontana dall’attenzione mediatica. Ma nonostante le precauzioni, l’entusiasmo per questa celebrazione ha fatto rapidamente il giro del mondo, dimostrando ancora una volta quanto Sophia Loren sia amata e ammirata ovunque.
Un’icona senza tempo
A 90 anni, Sophia Loren continua a essere un simbolo di eleganza, talento e resilienza. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, è un esempio di dedizione e passione per l’arte cinematografica, e il suo legame con il pubblico resta forte come il primo giorno.
Con il suo sorriso inconfondibile e lo sguardo luminoso, Sophia Loren ha brindato a un traguardo straordinario, circondata dalle persone che ama e che l’hanno sostenuta in tutti questi anni. Una serata di festa e celebrazione per una donna che ha fatto la storia del cinema e che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento indiscusso nel panorama artistico mondiale.
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Cinema
Sul red carpet di Cannes volano urla, mani in faccia e un “Basta” che fa il giro del mondo (gallery)
Denzel Washington perde le staffe al Festival di Cannes durante la première del suo nuovo film Highest 2 Lowest, diretto da Spike Lee. Un fotografo lo tocca sul braccio, lui sbotta: “Basta, smettila, parlo sul serio”. Non è la prima volta che l’attore premio Oscar reagisce male a paparazzi e fan invadenti. Analisi del labiale, precedenti bollenti e l’insofferenza crescente di un divo che non tollera più la pressione del red carpet.

La passerella può essere glamour, ma anche un campo minato. Lo sa bene Denzel Washington, che durante la première del suo nuovo film Highest 2 Lowest ha regalato ai fotografi e al mondo intero uno scatto di nervi degno di un action movie. L’attore, 70 anni portati con classe ma sempre meno pazienza, ha perso il controllo davanti ai flash troppo invadenti, puntando il dito in faccia a un fotografo e urlandogli contro: “Basta, smettila. Parlo sul serio”.





Alcuni momenti dell’episodio in passerella
Secondo l’esperto di lettura labiale Jeremy Freeman, l’episodio è esploso quando il fotografo in questione ha osato toccare il braccio dell’attore. Un gesto che ha fatto scattare la miccia. Il fotografo, invece di fare un passo indietro, avrebbe ironizzato: “Non si può… sì, sì, sì”, peggiorando la situazione. Denzel ha reagito come solo lui sa fare: voce tonante, sguardo di fuoco, e la frase diventata virale in pochi minuti.
La storia si ripete: altri episodi esplosivi
Non si tratta del primo “scazzo” pubblico dell’attore. A ottobre 2024, a New York, durante un evento in onore di Samuel L. Jackson al MoMA, Denzel aveva avuto un altro scontro con alcuni cacciatori di autografi. Prima uno scatto con un fan, poi la tensione: “Ho detto che ci vediamo quando esco, quale parte non capite?”, aveva sbottato. Un crescendo culminato in un minaccioso: “Possiamo farla in un altro modo… oppure no!”
Nel 2021, la scena si era spostata per strada, sempre a New York. Un fan gli si era avvicinato con una pila di foto da firmare, ma Denzel lo aveva preso per le spalle, guardandolo intensamente negli occhi, e – secondo i testimoni – gli aveva detto di “recitare una preghiera”. Un momento mistico, borderline, con tanto di mascherina abbassata e contatto ravvicinato.
Attore, regista… ma soprattutto essere umano
A Cannes, però, le luci sono più forti e i riflettori più impietosi. Il pubblico internazionale ha visto un Denzel visibilmente esasperato, stanco di essere trattato come una “macchina per sorridere”. Dietro la corazza del professionista impeccabile, si intravede un uomo che non sopporta più l’invasività del circo mediatico.
E se alcuni fotografi ridevano, pensando forse fosse una scenetta da copione, la verità è che Denzel non stava recitando. Era davvero stufo. Stufo di mani addosso, di richieste infinite, di dover sempre “essere disponibile”.
Rispetto, questa parola troppo spesso dimenticata
Forse è tutto lì, il punto. “Si tratta di rispetto,” ha detto l’attore in uno dei suoi sfoghi più famosi. E Cannes, ieri sera, ha dimenticato il significato di quella parola. Ma Denzel, come in ogni suo ruolo, non ha avuto paura di alzare la voce. E anche stavolta, ha lasciato il segno. Non solo sul tappeto rosso, ma nella memoria di chi confonde una star con una statua da toccare.
Cinema
Johnny Depp torna a Hollywood con Day Drinker: nuovo look e un cast stellare per il rilancio della star
Torna sul set completamente cambiato Johnny Depp dopo il periodo difficile dei processi e delle denunce con Amber Heard

Dopo anni turbolenti, Johnny Depp è pronto a riprendersi il palcoscenico che gli spetta. Non si tratta solo di un nuovo film, ma di un vero e proprio ritorno nel cuore di Hollywood, con un progetto che sa di rivincita: Day Drinker. Il film, diretto da Marc Webb (già regista di The Amazing Spider-Man e Biancaneve), segna il primo grande titolo mainstream per Depp dal 2018, quando interpretò Grindelwald in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.
E il ritorno è già sulla bocca di tutti, complici le prime immagini ufficiali rilasciate da Lionsgate. L’attore appare radicalmente trasformato: capelli lunghi sale e pepe, raccolti all’indietro con due ciocche che incorniciano il volto, barba folta grigia e occhi di un blu penetrante. In mano tiene un cocktail, lo sguardo minaccioso rivolto all’orizzonte. L’iconico Jack Sparrow è lontano anni luce: ora Depp veste i panni di un uomo misterioso, immerso in un noir che profuma di mare, inganni e redenzione.
Negli ultimi anni l’attore ha scelto progetti più intimisti, come il dramma storico Jeanne du Barry, che ha aperto l’ultimo Festival di Cannes, e Modi, biopic dedicato a Modigliani che ha diretto e prodotto. Ma Day Drinker segna una svolta netta: è il film più commerciale e supportato da uno studio importante da quando è stato ostracizzato da gran parte dell’industria cinematografica a seguito delle vicende legali con l’ex moglie Amber Heard.
Il film si annuncia come un thriller elegante ambientato tra gli yacht privati e le acque della costa spagnola. Depp interpreterà un uomo enigmatico il cui destino si intreccia con quello di una giovane barista (interpretata da Madelyn Cline, star emergente di Outer Banks) a bordo di un lussuoso yacht. Insieme, si ritroveranno coinvolti in uno scontro con un pericoloso criminale, interpretato da Penélope Cruz. Per Depp e Cruz si tratta della quarta collaborazione: i due hanno già condiviso il set in Blow, Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare e Assassinio sull’Orient Express.
Il cast, fresco e internazionale, include anche nomi amatissimi dal pubblico giovane. Ci saranno Manu Ríos e Arón Piper, volti noti della serie Netflix Élite, oltre a Juan Diego Botto (Los Europeos, Zorro) e Anika Boyle. Piper, in particolare, continua la sua ascesa nel cinema europeo dopo El Silencio e Il disordine che ti lasci alle spalle, mentre Ríos ha già lavorato con Pedro Almodóvar nel cortometraggio Strange Way of Life, accanto a Pedro Pascal ed Ethan Hawke.
Le riprese sono già iniziate in Spagna, e si prevede che il film possa arrivare nelle sale entro la fine del 2025. Un progetto che promette fascino, tensione, e una nuova fase della carriera per un attore che, tra luci e ombre, non ha mai smesso di far parlare di sé.
Se sarà un ritorno trionfale o solo una parentesi nella carriera tormentata di Depp, lo dirà il pubblico. Ma una cosa è certa: Day Drinker è molto più di un semplice film. È un messaggio, un segnale lanciato a un’industria che forse è pronta ad accoglierlo di nuovo.
Cinema
Harvey Weinstein rompe il silenzio dal carcere: «Non ho mai toccato Gwyneth Paltrow. Rose McGowan? Solo un accordo»
Nella sua prima intervista dal carcere, Harvey Weinstein parla delle accuse ricevute da Gwyneth Paltrow e Rose McGowan. Rivendica la sua innocenza, riconosce di aver tradito la moglie ma insiste: «Non ho commesso quei crimini. Ho pagato McGowan per evitare un divorzio, non per zittirla».

Dopo anni di silenzio e due condanne per crimini sessuali, Harvey Weinstein torna a parlare. Lo fa dal carcere, in una lunga intervista concessa alla commentatrice politica Candace Owens, nella quale ripercorre le accuse mosse contro di lui da alcune delle attrici più note di Hollywood, in particolare Gwyneth Paltrow e Rose McGowan. E ribadisce un concetto chiaro: «Non sono colpevole».
Weinstein si dichiara vittima di un sistema giudiziario che avrebbe confuso comportamenti “scorretti” con atti criminali. «Ho commesso degli errori. Ho ferito la mia famiglia, i miei amici, ho tradito mia moglie. Ma non ho commesso quei crimini. Lo giuro davanti a Dio e alla mia famiglia», ha detto. A suo dire, sarebbe stato condannato due volte per colpa di una “macchina mediatica” e di un tribunale che non avrebbe voluto ascoltare le sue ragioni.
Tra i momenti più controversi dell’intervista, quello in cui parla delle due attrici che pubblicamente lo hanno accusato: Gwyneth Paltrow, che denunciò di essere stata molestata, e Rose McGowan, che parlò di un episodio avvenuto al Sundance Film Festival.
Su Paltrow, Weinstein cerca di ridimensionare tutto a una “relazione d’amicizia”. «Non l’ho mai toccata», dice. «Lei pensava fosse un rapporto abusivo. Ma ci sono foto in cui mi abbraccia in ospedale, quando pensavano che stessi per morire. Ai Golden Globe fece un discorso su di me. Nessuno glielo aveva chiesto. Mi ringraziò anche agli Oscar». Secondo lui, il loro legame si ruppe per motivi professionali: «Non mi piacque una sceneggiatura che aveva scritto col fratello Jake».
Quanto a Rose McGowan, l’ex produttore ammette per la prima volta di averle pagato 100.000 dollari. Ma spiega: «Non era per farla tacere, ma per non far sapere tutto a mia moglie. Avevo tradito, non volevo finire nei guai con la mia famiglia». E insiste: «È stato un accordo privato, non un insabbiamento».
Un tentativo maldestro di riscrivere la propria storia, o una difesa disperata? L’opinione pubblica, e i tribunali, hanno già risposto. Ma Weinstein continua a raccontare la sua versione. Dal carcere, dove sta scontando una condanna che potrebbe non lasciargli mai più la libertà.
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