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Cinema

2000 donne e oltre per l’indimenticabile interprete di Charlot

In una nuova biografia su Charlie Chaplin, lo scrittore Peter Ackroyd getta luce su aspetti oscuri della vita del leggendario attore-regista. Rivela una sconcertante ossessione di Chaplin per le giovani donne, una tematica che sta scuotendo l’opinione pubblica. Attraverso una narrazione avvincente, Ackroyd esplora le intricanti sfaccettature della vita sentimentale e sessuale di Chaplin, offrendo uno sguardo penetrante sul genio e sulle ombre che lo hanno accompagnato lungo la sua straordinaria carriera.

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    Per lui le giovani donne rappresentavano una specie di ossessione. E’ quello che sostiene lo scrittore Peter Ackroyd che, di recente, ha pubblicato una biografia su Charlie Chaplin. Un libro che, visto il suo contenuto, sta facendo discutere non poco l’opinione pubblica. Il geniale attore-regista avrebbe coltivato, durante la sua memorabile carriera, diverse presunte ossessioni sessuali. Avvalorate anche da una sregolata vita dal punto di vista sentimentale.

    Al centro dell’attenzione in tutti le feste ad Hollywood

    L’autore Peter Ackroyd è scrittore molto stimato e, per assemblare questa biografia, ha raccolto le dichiarazioni e testimonianze in tribunale delle ex mogli di Chaplin, alcune delle quali lo hanno definito come “irascibile”. Uomo di grande temperamento, non saltava un party fra quelli che venivano organizzati ad Hollywood, riuscendo sempre a porsi al centro dell’attenzione. Grazie alla sua mimica eccezionale, al suo modo di porsi che risultava vincente non solo con gli spettatori al cinema ma anche con le donne.

    Un numero impressionante di conquiste

    Sul genere femminile diceva: “Il mio ideale di donna? Potrei non essere davvero innamorato di lei, ma lei dovrebbe essere totalmente innamorata di me”. Questa la frase che compare in un’intervista a Vanity Fair nel 1926, opportunamente riportata nel libro in questione. Chaplin viene dipinto come un uomo “ossessionato” dalle donne, soprattutto minorenni. Un vero e proprio tipo “incorreggibile” nel corteggiare tutte le sue partner di set. Sembra che abbia confessato di aver avuto rapporti sessuali con più di 2.000 donne!

    Ossessionato dalla paura della perdita

    Non si poteva certo definire un adone… basso di statura e con la testa leggermente troppo grande per il suo corpo esile. Anche se con i suoi occhi azzurri, i capelli neri e la pelle chiara come l’avorio era comunque considerato da molti di bell’aspetto. Il suo vero problema era quello di non fidarsi mai delle donne: ossessionato dalla paura della perdita e dell’abbandono e incline a epici scatti di gelosia. Un atteggiamento – a pensarci bene col senno di poi – che si ritrova anche in alcuni suoi film, nei quali il protagonista risulta è schivo nei confronti delle donne ma spesso usa il bastone per agganciare i loro colli, gambe e trascinarle a sé.

    Edna e Mildred
    La 19enne collega Edna Purviance, conosciuta quando lui aveva 25 anni. La loro relazione naufragò a causa dell’attaccamento al lavoro di Charlie, capace di girare la stessa scena anche 50 volte, prima di giudicarla perfetta. Poi ci fu la 16enne Mildred Harris, conosciuta ad una festa: per conquistarla le inviò mazzi di rose rosse, aspettandola dopo le riprese in auto. I due divennero ben presto amanti: lei gli raccontò di essere incinta e un matrimonio riparatorio fu organizzato in brevissimo tempo. Divorziarono nel 1920 e in tribunale Mildred accusò Chaplin di “crudeltà”, raccontando di lui: “Era irascibile, impaziente e mi trattava come fossi una cretina”. 

    Lita Grey

    Dopo il flirt con la cacciatrice di dote Peggy Hopkins Joyce, fu il turno di Lita Grey di soli 15 anni, selezionata per il film La febbre dell’oro. Anche lei rimase incinta e per Chaplin fu come rivivere l’incubo di Mildred; le suggerì di abortire, ma lei rifiutò. Con lo spauracchio dei 30 anni di carcere destinati a chi si fosse reso colpevole di sesso con minori, l’attore confessò isuccessivamente: “Ero scioccato e pronto a togliermi la vita quando Lita mi disse che non mi amava ma che dovevamo sposarci”. L’attrice dichiarò ai giornalisti dell’epoca che Charlie era una vera “macchina del sesso”, capace di fare l’amore anche sei volte in una notte. Senza neanche faticare troppo! I due alla fine divorziarono e in tribunale lei l’accusò di aver tentato di minacciarla con una pistola ad abortire…

    Mildred Harris
    Poi ci fu Paulette Goddard che, conoscendo i suoi gusti, gli disse di avere 17 anni quando invece ne aveva 22. Con lei recitò in Tempi moderni e si vociferava nell’ambiente che si fossero sposati in segreto, anche se nessun documento legale lo comprovò mai. Fu la donna in seguito a raccontare di aver subito dei veri e propri atti di “bullismo” da parte di Chaplin. Qualche giorno prima della prima de Il Grande Dittatore nel 1940 lei lo lasciò. Altro che la maschera triste di Charlot,

    Chaplin era una sorta di gaudente Harvey Weinstein ante litteram

      Cinema

      Io ipocondriaco? Ma che dici… che mi viene il mal di schiena!!

      Ospite dell’Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e del Gruppo Italiano Scoliosi ‘Sicv&Gis’, l’attore Carlo Verdone ha scherzato riguardo alla sua presunta ipocondria, smentendola e raccontando aneddoti divertenti.

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        Carlo Verdone, ospite dei chirurghi vertebrali a Roma, ha tenuto una lectio magistralis sul mal di schiena durante il 45° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e del Gruppo Italiano Scoliosi ‘Sicv&Gis‘. Nell’ occasione, come è nel suo personaggio, Verdone ha scherzato riguardo alla sua presunta ipocondria, smentendola e raccontando aneddoti divertenti sulla sua esperienza con la salute e la medicina. E ha spiegato da cosa deriva il mal di schiena. Secondo lui…

        Ipocondriaco? Una fregnaccia dei giornali

        Si tratta di una patologia con diversi livelli di cura”, ha detto Verdone” Tento di tenerla sotto controllo ma nessuno dica più che sono un ipocondriaco. E’ una fregnaccia nata sul set del film ‘Maledetto il giorno che ti ho incontrato‘. Devo ammettere comunque di aver salvato la vita a diverse persone nel orso della mia carriera professionale e della mia vita. Come quando diagnosticai un tumore al colon a un mio amico che se l’è cavata grazie al mio intervento. Non chirurgico ma in fase di diagnosi verbale. Una volta guarito, mi ha ringraziavo e sapete cosa ha fatto? Mi ha offerto una gricia. Beh, poteva fare qualcosina in più, non vi pare?“.

        Dopo la sua presentazione, l’attore e regista è stato sottoposto a un test per diventare membro onorario della Sicv&Gis, superandolo brillantemente. Ha espresso orgoglio e grande soddisfazione nel superare l’esame e ha evidenziato il suo interesse per la medicina. Nella tre giorni inaugurati da Verdone, il congresso, discusso dei progressi scientifici nel campo della riabilitazione vertebrale, incluso lo studio sulla riabilitazione con robot ed esoscheletri finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il professor Carlo Ruosi ha spiegato che questo studio mira a ridare verticalità ai pazienti con lesioni vertebrali, utilizzando robot ed esoscheletri per stabilizzare e riabilitare la colonna vertebrale.

        Nuove possibilità di riabilitazione per i pazienti con lesioni vertebrali

        Inoltre nelle diverse tavole rotonde e approfondimenti si è parlato di sperimentazioni per sfruttare la funzione residua del midollo spinale lesionato parzialmente, utilizzando stimolatori elettrici per collegare e rinforzare le fibre nervose. Questi studi, sebbene ancora sperimentali, hanno prodotto risultati incoraggianti e potrebbero portare a nuove possibilità di riabilitazione per i pazienti con lesioni vertebrali.

        Il congresso ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra diverse specialità mediche e l’uso delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, per spingere la ricerca e migliorare le cure per i pazienti con problemi alla schiena.

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          Cinema

          Un’intera settimana nella Grande Mela dedicata al mito di Sofia

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            La città di New York, punto di riferimento e luogo principe nell’immaginario collettivo di ogni cinefilo che si rispetti, dedica la sua prima retrospettiva alla leggenda del cinema italiano, l’attrice napoletana Sophia Loren. La manifestazione Sophia Loren: La Signora di Napoli, si terrà al Lincoln Center dal 7 al 13 giugno. Ad annunciarlo sono stati Cinecittà e Film at Lincoln Center.

            Una celebrazione in grande stile

            L’iniziativa, che propone 13 pellicole interpretate dalla Loren, vuole essere un omaggio all’attrice, focalizzandosi su quelle pellicole che hanno trasformato una bella ragazza del sud in un mito a livello mondiale. In calendario anche classici appena restaurati e proiezioni rare.

            Diretta da grandi maestri del cinema

            Durante la sua carriera, la Loren ha collaborato con registi fondamentali come Sidney Lumet, Charlie Chaplin e Martin Ritt, recitando fianco a fianco di attori celebrati come Marcello Mastroianni, Marlon Brando e Cary Grant. La Loren in carriera a ricevuto anche numerosi premi: cinque Golden Globe e un Grammy Award, oltre che numerosi David di Donatello.

            Alcune pellicole che l’hanno resa eterna

            Alle celebrazioni americane sarà presente anche il regista Edoardo Ponti, figlio dell’attrice, che in apertura della retrospettiva presenterà il film, La vita davanti a sè (2020). Tra I film che saranno proiettati, Miseria e nobiltà, La Ciociara (che vinse il premio Oscar come miglior film in lingua straniera), Ieri, oggi, domani, Matrimonio all’italiana e La contessa di Hong Kong, restaurato per l’occasione in 4k.

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              Cinema

              Torna quel “tessoro” di Gollum, lo vedremo in sala nel 2026

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                Il regista Peter Jackson, dopo il documentario sui Beatles Let it be, torna al lavoro sui nuovi film del Signore degli Anelli. Il primo in sala nel 2026 sarà basato sul personaggio di Gollum, con la regia di Andy Serkis.

                Aspettatevi storie mai raccontate

                Il progetto è slegato dalla serie Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere che Amazon sta producendo e portando sulla sua piattaforma Prime Video. Ad annunciare la novità è stato il Ceo di Warner-Discovery David Zaslov durante una conferenza di presentazione delle trimestrali. Per ora lo studio è “nelle fasi iniziali” del progetto che “esplorerà storie ancora non raccontate”. Il primo film della nuova saga, prodotto da Warner e New Line, per ora ha come ha titolo di lavoro provvisorio Il Signore degli Anelli – Alla Ricerca di Gollum.

                Serkis ancora nei panni dell’iconico personaggio

                Protagonista e regista l’attore inglese Andy Serkis, lche ha dato voce e movimenti all’hobbit dalla doppia anima Smeagul, uno dei pochissimi personaggi all’interno della trilogia che non serve alcun altro padrone che non se stesso. Il ruolo di Jackson, che ha firmato i primi film della franchise sarà quello di produttore assieme alle strette collaboratrici Fran Walsh e Philippa Boyens: le due donne scriveranno la sceneggiatura con Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou.

                Nuovamente nella Terra di Mezzo

                L’accordo riguarda per ora due titoli: “E’ un onore e un privilegio tornare nella Terra di Mezzo con il nosttro amico e collaboratore Andy Serkis che ha ancora conti aperti con quel puzzone di Gollum”, hanno dichiarato Jackson, la Boyens e la Walsh. “Come fan a vita della vasta mitologia del professor Tolkien siamo orgogliosi di lavorare con il team di Warner Bros. in questa nuova epica avvenutura”, hanno aggiunto.

                In estate la trilogia originaria torna in sala

                Si tratta di una botizia che i fan aspettavano, visto che la Warner aveva già lanciato dei segnali più o meno diretti. Nel frattempo, per soddisfare la golosità degli appassionati, la trilogia originale che aveva fatto man bassa di premi all’epoca della prima uscita tra 2001 e 2003, tornerà nei cinema in estate, con una nuova edizione rimasterizzata ed estesa.

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