Spettacolo
Francesca Michielin: «Festeggio due anni di cicatrici. Il dolore mi ha resa più coraggiosa»

Due anni fa, Francesca Michielin affrontava uno dei momenti più difficili della sua vita: una nefrectomia, l’asportazione di un rene. L’artista, scoperta da X Factor, non ha mai voluto entrare nei dettagli medici, ma nel 2024, in un’intervista a Vanity Fair, aveva parlato di un serio «problema fisico» che le cure non erano riuscite a risolvere. «Ho dovuto fare un intervento abbastanza invasivo perché non avevo alternative», aveva detto. Una scelta che l’aveva costretta ad annullare il tour autunnale e a fermarsi.
Oggi, a distanza di due anni, Francesca Michielin ha scelto di raccontare la sua “rinascita” con un post su Instagram: «Oggi festeggio i due anni delle mie cuciture», ha scritto, condividendo immagini e video dei suoi ultimi ventiquattro mesi. Parole cariche di gratitudine e di lucida sincerità: «Non avrei mai immaginato che mi avrebbero tolto un pezzo, ma dicono che quel pezzo rappresenti la paura di non farcela ed effettivamente ora che non ce l’ho più qualcosa è cambiato».
La cantante descrive un percorso fatto di dolore fisico e trasformazioni: «Ho visto il mio corpo cambiare, dimagrire, gonfiarsi, patire fitte allucinanti, riacquisire muscolatura e poi perdere di nuovo tono, accettare l’imperfezione e ritornare ogni giorno un centimetro più forte». Non una narrazione edulcorata, ma un invito a guardare in faccia la fragilità.
«Ho imparato che volere una vita in cui non esiste mai il dolore è impossibile. La nostra società vorrebbe che fossimo sempre felici, prestanti e in forma, ma il dolore è parte della crescita, e mi permetto di dire anche della musica e dell’arte», aggiunge. Un insegnamento maturato sulla propria pelle, trasformato in un nuovo modo di vivere e di scrivere.
Oggi Francesca Michielin si dice «più coraggiosa e consapevole», forse un po’ “impazzita” come le dicono, ma capace di vedere la bellezza anche nelle cicatrici. Trofei silenziosi di una battaglia vinta.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Cinema
La spada laser di Darth Vader all’asta: il “Santo Graal” di Star Wars vale fino a 2,6 milioni di euro
Costruita con un vecchio flash fotografico e parti di calcolatrice, la spada di Darth Vader è stata brandita da David Prowse e dallo stuntman Bob Anderson. All’asta anche altri cimeli di Indiana Jones e Men in Black.

Quarant’anni dopo aver duellato con Luke Skywalker, la leggendaria spada laser di Darth Vader si prepara a cambiare proprietario. Il cimelio, protagonista delle battaglie in L’Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), sarà battuto all’asta a Los Angeles dal 4 al 6 settembre, con una stima che tocca i tre milioni di dollari, circa 2,6 milioni di euro.

A mostrarla in anteprima è stata Propstore, casa d’aste specializzata in memorabilia cinematografici, durante un evento a Londra. “È un pezzo incredibile della storia del cinema”, ha detto il direttore Brandon Alinger, definendolo il “Santo Graal” per i collezionisti.
Questa versione, usata per le scene di combattimento e priva della lama in legno, è rimasta nelle mani di un collezionista privato americano per oltre quattro decenni. Sul set fu impugnata da David Prowse, l’uomo dietro la maschera di Darth Vader, e dal leggendario stuntman Bob Anderson. Gli esperti hanno autenticato l’arma confrontando graffi e ammaccature con le immagini dei film. “Guardate questa grande ammaccatura sul retro – ha spiegato Alinger – probabilmente è il segno lasciato dalla lama di Luke Skywalker, interpretato da Mark Hamill”.
Nonostante la fama galattica, la spada è frutto di un ingegno tutto terrestre: è stata realizzata partendo da un vecchio flash fotografico, con pezzi recuperati tra cui componenti di una calcolatrice.
Il lotto sarà la punta di diamante di un’asta già annunciata come storica. Tra i pezzi in vendita, anche la frusta, la cintura e l’astuccio usati da Harrison Ford in Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), e il “neuralyzer” di Men in Black (1997), ancora funzionante, stimato 150.000 dollari. “Quando abbiamo visto questa spada, siamo rimasti a bocca aperta”, ha ammesso Stephen Lane, fondatore di Propstore, paragonandola alle scarpette rosse di Judy Garland ne Il mago di Oz.
Musica
Laureati col microfono: i cantanti italiani che possono vantare un dottorato in tasca
Se pensi che per fare musica bastino talento e fortuna, forse ti sorprenderà sapere quanti cantanti italiani hanno deciso di completare il loro percorso universitario, spesso con risultati eccellenti. In questo articolo ti raccontiamo le storie più curiose e ispiranti: da Annalisa, laureata in Fisica, a Aiello con due lauree in tasca, passando per Noemi, Baglioni, Nannini e molti altri. Ecco chi sono i “dottori” della musica italiana!

In un mondo dove spesso si pensa che per far musica basti talento, questi artisti dimostrano che lo studio può essere una risorsa preziosa, sia come “piano B” sia per arricchire la propria arte. I cantanti “dottori” italiani ci insegnano che investire nella propria formazione non è mai tempo perso… e può fare la differenza anche sotto i riflettori. Come per Claudio Baglioni, Noemi, Elio, Edoardo Bennato, Gianna Nannini e tanti altri.









Che “fisica” Annalisa!
Chi l’avrebbe mai detto che dietro la voce di Bellissima ci fosse una scienziata? Annalisa Scarrone, dopo essere arrivata seconda ad Amici nel 2011, ha continuato la sua carriera musicale, senza però trascurare la formazione. È infatti laureata in Fisica presso l’Università degli Studi di Torino. La sua passione per la scienza l’ha portata anche a condurre Tutta colpa di…, un programma di divulgazione scientifica su Italia 1. Sull’argomento università, la cantante ha dichiarato al Corriere della Sera:
“La laurea è una di quelle cose che rifarei subito, perché è stato un training di vita, una volta che raggiungi un traguardo così ti senti di poter fare qualunque cosa. Almeno io mi sono sentita così. E poi sono sempre stata curiosa, amante della scienza e degli esperimenti, anche un po’ nerd, quella vena un po’ pazza ce l’ho nel sangue.”
Dal DAMS con lode alla musica d’autore
Veronica Scopelliti, in arte Noemi, ha dimostrato che passione per la musica e formazione artistica possono andare a braccetto. Dopo il liceo classico si è laureata con 110 e lode al DAMS dell’Università Roma Tre con una tesi dal titolo originale: Un corpo per Roger Rabbit. Non solo: ha anche conseguito una laurea magistrale in regia cinematografica e televisiva.
Il poliglotta della musica pop
Anche se ha iniziato studiando Ingegneria, Tiziano Ferro ha poi seguito un’altra strada. Dopo aver frequentato Scienze della Comunicazione, senza però laurearsi in Italia, ha ottenuto il titolo in Interpretariato e Traduzione in inglese e spagnolo in California. Questo gli ha permesso di conquistare anche il pubblico sudamericano.
Aiello: due lauree e un cuore rock
Il cantante cosentino Aiello non è solo anima e voce, ma anche cervello. Dopo il diploma scientifico, si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università della Calabria e poi ha completato una magistrale in Economia alla LUISS. Un vero “cantautore economista”!
Claudio Baglioni è un architetto
Nel 2004, a 50 anni, Claudio Baglioni ha conseguito la laurea in Architettura presso La Sapienza di Roma. La sua tesi sul restauro del Gasometro di Roma dimostra quanto abbia preso sul serio l’università, nonostante una carriera musicale già affermata.
Brunori Sas: il cantautore ragioniere
Dario Brunori, noto come Brunori Sas, ha percorso prima la strada più razionale. Dopo il diploma in Ragioneria, si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Siena. Poi ha scelto la musica, ma con metodo e visione imprenditoriale.
Olly: una laurea tra un beat e l’altro
Olly, giovane rivelazione della musica italiana, è riuscito a ottenere una laurea in Economia e Management all’Università di Milano mentre costruiva la sua carriera artistica. Celebre la sua dichiarazione: “Mi mancavano sei punti, ho fatto i conti, ho preso 101. Mi sono tatuato un dalmata!”. Matematica e passione, un mix vincente.
Gianna Nannini: filosofia e rock
Nel 1994, al culmine del successo, Gianna Nannini ha scelto di laurearsi in Filosofia all’Università di Siena. La sua tesi, “Il corpo nella voce”, riflette perfettamente la profondità del suo legame con la musica. Laurea con lode e un curriculum che unisce studio e ribellione.
Cesare Cremonini: laureato ad honorem… con merito
Cesare Cremonini non ha frequentato l’università, ma la sua carriera gli è valsa una laurea honoris causa in Musica e Spettacolo dall’Università di Bologna. Un riconoscimento alla sua poesia in musica e al contributo alla cultura pop italiana.
Radio
Radiomercato rovente a Radio2: tra Fiorello, Belen, Gialappa’s e Casalegno il palinsesto è ancora un rebus
Il ritorno di Lillo e Greg sembra ormai sicuro, la Gialappa’s Band scalda i motori, Elenoire Casalegno debutta alla conduzione e Pif tratta per un ingresso entro fine anno. Sullo sfondo, la domanda che agita tutti: Fiorello tornerà a Radio Rai?

Agosto infuocato a Rai Radio2, dove il nuovo direttore Giovanni Alibrandi lavora a un palinsesto invernale che sta già facendo discutere. L’obiettivo dichiarato è chiaro: riportare la musica al centro e dare energia alle fasce strategiche. Tra le mosse più chiacchierate, l’arrivo di Belen Rodriguez alla guida di un programma “spumeggiante” nel drive time pomeridiano, affiancata da Barty Colucci e dal comico Vincenzo De Lucia.
Il morning show dovrebbe passare nelle mani di Elenoire Casalegno, affiancata da Mandrake e dal Milanese Imbruttito. Per la conduttrice, che da pochi mesi ha ufficializzato la relazione con Matteo Pandini, portavoce del ministro Salvini, si tratta di una nuova sfida in un orario di grande visibilità.
Tra i ritorni più attesi c’è quello di Lillo e Greg, con “610” in versione quotidiana dal lunedì al venerdì. In pista anche la Gialappa’s Band, pronta a proporre progetti speciali. Confermata Serena Bortone in fascia mattutina, mentre lo storico “Caterpillar” potrebbe slittare alle 19:45.
E Fiorello? Lo showman siciliano, insieme a Fabrizio Biggio, sarebbe pronto a tornare a ottobre con “Radio 2 – Radio Show. La pennicanza”, ma manca ancora l’annuncio ufficiale. In fase di trattativa l’attore e regista Pif, che potrebbe approdare in via Asiago entro fine anno.
Il nuovo assetto prevede anche cambi dirigenziali: i “capi struttura” avranno responsabilità su fasce orarie precise, e si prevede un ridimensionamento della parte visual sul canale 202 del digitale terrestre.
Nel weekend ci sarà spazio per Federica Gentile, per il raddoppio di “Maschio Selvaggio” di Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, e per un nuovo format di Francesca Parisella dedicato ad alimentazione e benessere.
Tra conferme, arrivi e slittamenti, l’unica certezza è che a Via Asiago il “radiomercato” non è mai stato così caldo.
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