Spettacolo
George Clooney e famiglia si trasferiscono a New York per Broadway: “Ella e Alexander adorano la città”
George Clooney torna sul palcoscenico dopo 40 anni con Good Night, and Good Luck, e tutta la famiglia lo segue nella Grande Mela. “I bambini adorano la città!”, racconta l’attore, mentre Amal si divide tra gli impegni accademici a Oxford e il supporto al marito.

Cambio di scenario per George Clooney e Amal Alamuddin, che hanno lasciato la quiete della Provenza per immergersi nel fermento di New York insieme ai loro figli, i gemelli Ella e Alexander. Il motivo del trasferimento? Il debutto a Broadway dell’attore con Good Night, and Good Luck, la pièce teatrale tratta dal film che lui stesso ha diretto nel 2005.
“Come si fa a non amare New York?”
Se il trasferimento temporaneo ha suscitato qualche perplessità, Clooney ha subito chiarito che i figli sono entusiasti del cambiamento: “Adorano stare qui e ci stiamo divertendo molto insieme. Lavorerò di notte, quindi potrò passare le giornate con loro”, ha dichiarato durante un’intervista al The Late Show.
Un’infanzia da cittadini del mondo
Ella e Alexander, 7 anni, hanno una routine decisamente cosmopolita. Frequentano la scuola in Gran Bretagna, vivono tra la loro villa a Sonning e il sontuoso château di famiglia in Provenza, a Brignoles. Durante l’estate, invece, si godono il Lago di Como nella storica Villa Oleandra, a Laglio. Parlano fluentemente italiano, inglese e persino un po’ di francese. La parentesi newyorkese sarà un’avventura, ma è improbabile che si prolunghi fino alla chiusura dello spettacolo, prevista per giugno.
L’ansia da debutto
Mentre Amal Clooney si prepara al suo nuovo incarico come visiting professor di Diritto internazionale all’Università di Oxford, George ammette di essere “terrorizzato” dall’imminente esordio teatrale: “Sono 40 anni che non salgo su un palco. Ma a 63 anni non è male uscire dalla propria zona di comfort”.
L’11 marzo, Amal e i bambini saranno al Winter Garden Theatre per la prima dello spettacolo. E chissà, magari il vero show sarà vedere George alle prese con la sua nuova vita da attore di Broadway
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Personaggi e interviste
I più piccoli hanno un nuovo idolo su YouTube: il suo nome è Carolina Benvenga
Il suo è un successo che parte da lontano. Dalla TV al web, Carolina Benvenga si è affermata come una delle figure più amate dell’intrattenimento per bambini. Il suo ultimo successo, il singolo Superpapi, ha conquistato YouTube, confermando la sua capacità di unire musica, teatro e digitale in un format perfetto per i più piccoli.

Carolina Benvenga è attualmente uno dei volti più amati della TV per bambini in Italia. Nata nel 1990 a Roma, la sua carriera ha preso il via con il programma La posta di YoYo su Rai Yoyo, che conduce dal 2012. Grazie al suo talento, è diventata il volto di Lo Zecchino d’Oro nelle ultime edizioni, guadagnandosi l’affetto di un pubblico sempre più ampio.
La svolta digital
Il suo percorso, però, non si è fermato alla televisione. Con l’avvento del digitale, Carolina ha saputo cogliere l’opportunità di espandere la sua presenza sul web, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno per bambini.
Superpapi, la hit che ha conquistato il “tubo”
L’ultimo exploit di Carolina Benvenga è Superpapi, una canzone dedicata alla festa del papà che ha scalato le classifiche di YouTube Italia. Il video ufficiale ha sfiorato il milione di visualizzazioni in una settimana, contendendosi la vetta della sezione musicale con artisti ben più noti. Non è un caso: la sua capacità di creare contenuti freschi e coinvolgenti per il pubblico più giovane è ormai un marchio di fabbrica. La sua discografia è in continua espansione: dopo tre album realizzati con Topo Tip, l’ultimo progetto Christmas Dance con Carolina ha consolidato ulteriormente il suo ruolo di artista per bambini.
Fra teatro e cartoni animati: un’artista a 360 gradi
Oltre alla musica e alla TV, Carolina Benvenga ha portato il suo talento anche a teatro, con due tour natalizi di grande successo dal titolo Un Natale Favoloso a Teatro. La sua versatilità l’ha resa una delle poche figure in grado di spaziare tra diversi media, mantenendo sempre alta l’attenzione dei piccoli spettatori. Di recente, ha anche prestato la voce al personaggio di Lucy in Cattivissimo Me 4, confermando la sua presenza anche nel mondo del doppiaggio.
Il paragone con cristina d’avena e il rapporto con i bambini
Con un canale YouTube da oltre 1,2 milioni di iscritti e video che superano i 60 milioni di visualizzazioni, Carolina Benvenga è spesso paragonata a Cristina D’Avena. Lei, però, riconosce la differenza: “Cristina è stata la voce delle nostre generazioni, io intrattengo i bambini come attrice, conduttrice e ballerina. Spero che un giorno i miei piccoli fan si ricorderanno di me e delle mie canzoni”.
Conscia della propria responsabilità
Il suo impegno nel mondo dell’intrattenimento per bambini non è solo una scelta artistica, ma anche una responsabilità: “Entrando nel mondo dei più piccoli devi fare scelte precise, perché loro ti vedono sempre nello stesso modo. Non puoi deluderli”. Grazie a questa filosofia, la Benvenga ha costruito un legame autentico con il suo pubblico, conquistando un posto speciale nel cuore di milioni di bambini e relativi genitori.
Televisione
Luciana Littizzetto al Papa: “Papix, ci hai fatto tremare! Non ti vogliamo emerito, il mondo ha ancora bisogno di te”
Littizzetto scrive al Pontefice colpito da problemi di salute: “Sei il nostro Batman, il nostro Ulisse. Senza di te ci manca il fiato, ma niente pensionamento anticipato!”. E lancia consigli e stoccate in perfetto stile torinese.

Quando Luciana Littizzetto prende carta e penna, il risultato è sempre un cocktail micidiale di ironia, affetto e cruda realtà. E la lettera indirizzata ieri sera a Papa Francesco, durante l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, non ha fatto eccezione. L’amatissima comica torinese ha confezionato un messaggio che è già diventato virale: un mix irresistibile di tenerezza, battute affilate e quella umanità che tanto contraddistingue sia lei che il destinatario della lettera, il Papa.
“Papix, ci hai fatto molto spaventare”, scrive Littizzetto allargando la familiarità fino a chiamare Francesco come fosse un nonno birichino. “Più aggiornamenti sulla tua salute che sulle Autostrade”, ironizza Luciana, scherzando sulla pioggia di bollettini medici che hanno tenuto con il fiato sospeso fedeli e non solo.
Ma non è solo una missiva di puro umorismo. Littizzetto ci infila dentro, come sa fare lei, una riflessione profonda sulla fragilità di un mondo allo sbando: Gaza distrutta, l’Ucraina senza pace, i potenti sempre più smarriti, e proprio adesso il Papa si ammala? “Ci siamo sentiti perduti, Papix”, lo rimprovera con dolcezza. Poi l’avvertimento in stile mamma torinese: “Non ti vogliamo emerito!”. Perché se c’è una cosa che Luciana non vuole proprio vedere è un Francesco in pensione.
E allora ecco la raffica di metafore geniali: Francesco come un Batman che ha lasciato Gotham al caos, o come un Ulisse che rinuncia al suo viaggio verso Itaca. Senza il Papa a illuminare il cammino, chi ci ricorderebbe che “la corruzione spuzza”? Chi ci aiuterebbe a non soccombere sotto la valanga di menzogne e superficialità che il mondo ci serve ogni giorno?
Luciana non si limita a fare l’elenco delle cose belle che il Pontefice rappresenta. Gli lascia anche qualche consiglio da vera “zia d’Italia”: meno sbattimenti sulla Papa-mobile, protezione dagli spifferi con un bel plaid, magari lavorato all’uncinetto da qualche cugina di Buenos Aires, e autotune obbligatorio per non affaticare la voce durante i discorsi ufficiali.
La chiusura è tutta un abbraccio, di quelli che solo lei riesce a rendere leggeri e intensi allo stesso tempo: “Stattene lì tranquillo e guarisci con calma. Ma non sparire!”. Perché in un mondo che sembra impazzito, il Papa di Lucianina – e di molti altri – non è solo una guida spirituale, ma una roccia, il “quinto punto cardinale” che ci aiuta a non perdere la bussola.
Con l’inconfondibile sarcasmo torinese e l’amore profondo di chi sa ridere anche quando c’è da piangere, Littizzetto ha trasformato una letterina al Papa in un messaggio che arriva dritto al cuore. E ci ricorda che, anche tra i dolori del mondo, un sorriso può fare miracoli.
Televisione
Striscia accusa: “Affari Tuoi è pilotato!”. Il sospetto su De Martino, Giusti e Insinna
Max Giusti aveva già lanciato l’allarme, Striscia conferma: “Non è casualità, ma un meccanismo che distribuisce premi rispettando una media economica”. Sotto accusa anni di edizioni e ora Stefano De Martino. “L’unica fortuna? Capitarci il giorno giusto”.

Affari Tuoi, il popolarissimo show di Rai 1 oggi condotto da Stefano De Martino, finisce nell’occhio del ciclone. A sganciare la bomba è Striscia la Notizia, che parla di un vero e proprio “sistema” in grado di pilotare le vincite all’interno del programma. Altro che aleatorietà, altro che pura fortuna: la trasmissione che fa sedere in studio concorrenti da tutta Italia sarebbe regolata da un meccanismo ben più controllato.
Il caso è esploso dopo una clamorosa dichiarazione di Max Giusti, ex volto storico della trasmissione, che ospite del podcast Tintoria ha ammesso che, ai suoi tempi, “si doveva rientrare assolutamente in un budget di 33 mila euro a puntata”.
Una rivelazione che stride con le parole dell’attuale “Dottore”, Pasquale Romano, autore del format, che a novembre aveva negato l’esistenza di tetti di spesa, difendendo il principio della casualità assoluta: “Le variabili di Affari Tuoi sono infinite, è un gioco basato solo sulla fortuna”, aveva dichiarato a La Verità.
Ma Striscia la Notizia ha deciso di andare a fondo. E secondo l’inchiesta trasmessa su Canale 5, il presunto “sistema” sarebbe attivo da anni, regolando in maniera chirurgica l’andamento delle vincite per non sforare mai una determinata media economica.
Dati alla mano, sotto la conduzione di Flavio Insinna il premio medio sarebbe rimasto incredibilmente stabile attorno ai 36 mila euro a puntata per quattro stagioni consecutive: 36.178 euro nel 2013/2014, 35.234 euro l’anno successivo, poi ancora 36.201 e 36.769 nelle due edizioni successive. Una precisione quasi svizzera che difficilmente si spiegherebbe solo con il caso.
“Affari Tuoi distribuisce ogni sera premi calibrati al centesimo per restare dentro una media predeterminata”, sostiene Striscia. Una conclusione che, se confermata, demolirebbe l’idea di un gioco puramente basato sulla sorte.
Ora l’attenzione si sposta sull’attuale edizione capitanata da Stefano De Martino: anche qui, il dubbio è che le “caselle fortunate” siano scelte in base al bilancio e non al fato.
“L’unica fortuna ad Affari Tuoi – commenta sarcastica l’inviata Rajae – è beccare la puntata giusta”. E mentre il pubblico resta spiazzato, non resta che attendere nuove rivelazioni su quello che sembra il caso televisivo del momento.
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