Musica
10 luglio: il concerto di Adele a Monaco (ESCLUSIVO)
Oramai sta diventando un’abitudine. Qualche tempo fa i Killers, durante un loro show alla 02 Arena di Londra, smisero temporaneamente di suonare per guardare gli ultimi minuti della semifinale degli Europei di calcio Inghilterra-Olanda. Lo scorso 4 agosto, invece, nel corso della seconda data di Monaco di Baviera, la popstar britannica Adele ha sospeso per qualche minuto lo spettacolo per vedere insieme al pubblico la finale femminile dei 100 metri, vinta dal’atleta dell’Isola di Santa Lucia Julian Alfred.
Collegata con Parigi
La cantante di Easy on Me ha trasmesso la gara di 11 secondi sul grande schermo per tutti i 75.000 presenti all’Arena, soprannominata Adele’s World, costruita su misura per la sua residency iniziata venerdì scorso. L’arena fatta realizzare da Adele in Baviera è dotata di un palco da record lungo 200 metri e altro 30. Il maxischermo a forma di pellicola, lungo 220 metri, è il più grande mai utilizzato in una location all’aperto.
Le nostre immagini esclusive dell’ultimo concerto tedesco
Adele in Germania si è esibita in totale con 4 appuntamenti conclusi con il concerto dello scorso 10 agosto, prima di riprendere i Weekends With Adele al Colosseum at Caesars Palace di Las Vegas a ottobre. Lo show tedesco del 10, caratterizzato da una scaletta di oltre due ore rappresenta la prima volta in Europa a distanza di otto anni dell’artista britannica. Noi eravamo presenti con una nostra inviata, Gaia Sala, che ha risportato a casa le immagini dell’evento, delle quali vi proponiamo un estratto, totalmente esclusivo!
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Musica
Fedez, strofe al veleno contro Schlein e Sinner: «Ha l’accento di Hitler». Bufera social e ombre sui concerti di Milano

Provocatore per mestiere, Fedez torna a incendiare il dibattito. A pochi giorni dai concerti del 19 e 20 settembre al Forum di Assago, il rapper ha pubblicato una storia Instagram con un conto alla rovescia che anticipa l’uscita del nuovo brano. Strofe che hanno fatto subito discutere.
Dopo l’attacco diretto a Essemagazine, arrivano le rime che prendono di mira politica e sport. «Avete sentito cos’ha detto Elly Schlein? “Io condanno Israele ma ho tanti amici ebrei”», recita un passaggio che già basta ad accendere il fuoco. Poi il colpo più duro, quello che ha fatto il giro del mondo: «L’italiano ha un nuovo idolo si chiama Jannik Sinner, purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler».
La reazione è immediata. Sui social migliaia di utenti accusano il rapper di cattiveria gratuita, mentre i tifosi del tennista altoatesino parlano di insulto inaccettabile. La polemica diventa talmente travolgente da costringere Fedez a intervenire a La Zanzara. «Non è un attacco a Sinner, ma al fanatismo italiano. È ironia», si difende, salvo poi aggiungere un’altra frecciata: «Sta a Monaco, non paga le tasse qui ed è molto più ricco di me».
Incalzato da Cruciani, ammette che anche lui, se potesse, lo farebbe subito. Una battuta che però non smorza i toni, ma li alimenta. Perché nel frattempo cresce il sospetto che questa miccia accesa serva anche a riportare attenzione su due concerti che non hanno registrato il sold out annunciato.
A lanciare l’allarme è stata Selvaggia Lucarelli, che nella sua newsletter ha smontato le dichiarazioni trionfali di giugno: il primo Forum risulta chiuso, ma il secondo ha ancora biglietti disponibili. Non solo: su TicketOne è sparita l’opzione “scelta in pianta”, mossa che secondo la giornalista serve a celare i posti invenduti.
Il risultato? Da ore non si parla d’altro. Che sia un calcolo di marketing o un passo falso poco importa: Fedez, ancora una volta, ha scelto la polemica come megafono. E la sua voce, tra applausi e insulti, continua a rimbombare ovunque.
Musica
Alfa, 25 anni e 20 dischi di platino: «Siamo una generazione viva, non di sdraiati. Dopo il feat con Manu Chao, scriverò il disco più bello»
Sei tappe tra Barcellona e Colonia, un’estate senza sosta e l’obiettivo dichiarato di fermarsi a dicembre per dedicarsi a un nuovo progetto: «Voglio crescere, non correre a vuoto».

Andrea De Filippi, in arte Alfa, a 25 anni è già un nome centrale della nuova musica italiana. Nell’ultima estate ha inanellato un successo dietro l’altro: venti dischi di platino, il feat con Manu Chao che ha dominato le radio, concerti ovunque e il compleanno festeggiato in corsa. Ora guarda avanti, pronto a partire con il suo primo tour europeo e deciso a non farsi etichettare come l’ennesimo volto effimero della generazione Z.
«Passiamo per quelli connessi al telefono ma sconnessi dalla realtà», dice. «Invece anche noi abbiamo una coscienza di classe e i modi per interessarci del mondo». Parole che suonano come una presa di posizione, quasi un manifesto. Non a caso, il suo percorso sembra correre in equilibrio tra immediatezza pop e cantautorato, tra leggerezza e consapevolezza.
Il brano A me mi piace, realizzato con Manu Chao, resta la sorpresa più grande. Non solo un incontro di generazioni, ma un esperimento che ha trovato un riscontro straordinario, trasformandosi nel singolo più trasmesso della stagione. Una collaborazione che Alfa definisce «un sogno che si è materializzato».
Adesso il futuro immediato è in Europa. Dal 30 settembre via a una mini tournée di dieci giorni: Barcellona, Parigi, Bruxelles, Londra, Amsterdam e Colonia. Non palasport, ma club da 300 spettatori. «Sarà una gita di classe più che un tour: dieci giorni in van con la mia band, con cui suono da sei anni. Una follia, ma voglio recuperare un po’ di incoscienza musicale, suoneremo guardando la gente negli occhi».
Tra un palco e l’altro, c’è sempre Genova, la sua città. Proprio lì incontrerà il pubblico a Repubblica Insieme, occasione speciale per chiudere un’estate che definisce «senza respiro». Poi il vero obiettivo: fermarsi. «A dicembre mi stoppo davvero – promette – e nel 2026 voglio scrivere il disco più bello della mia carriera».
Un programma semplice nella sua ambizione: correre, cadere, rialzarsi, e saper scegliere il momento giusto per mettere un punto. Perché, dice Alfa, «sono giovane e mi ricarico in fretta, ma anche io ho bisogno dei miei tempi».
Musica
Noemi, dal talento alla resilienza: “Il dolore mi ha insegnato a sciogliere i nodi”
La cantante romana sarà giurata nella nuova edizione di Io Canto Family, in onda dal 16 settembre su Canale 5. In un’intervista ha raccontato la sua battaglia contro la derealizzazione e la sua visione della musica e della vita.

Non più solo voce, ma anche esempio di forza personale. Noemi, 42 anni, tra le interpreti più amate del panorama italiano, si prepara a un nuovo capitolo televisivo: sarà infatti nella giuria del talent Io Canto Family, accanto a Patty Pravo e ad altri volti della musica italiana. Prima del debutto in tv, però, l’artista ha scelto di raccontarsi a cuore aperto in un’intervista a La Stampa, svelando le difficoltà che ha affrontato e la strada che l’ha portata a trasformare le fragilità in risorse.
La battaglia contro la derealizzazione
Noemi ha rivelato di aver sofferto di un disturbo neurologico poco conosciuto, la derealizzazione: «All’improvviso non riuscivo più a mettere a fuoco la realtà intorno a me. Mi sentivo come un fantasma in un mondo ovattato. Era il corpo che mi costringeva a guardarmi dentro». Un blocco che l’ha costretta a fermarsi, ma anche ad affrontare ciò che cercava di ignorare.
Nessun vittimismo, però: la cantante ha trasformato quel momento in un’occasione di crescita. «Le difficoltà ci insegnano chi siamo. Nel buio sei solo, perché solo tu puoi cambiare ciò che non va. Se eviti il dolore diventa un’armatura pesante, se lo affronti impari a crescere».
La riflessione sull’arte e sul mercato discografico
Dalle sue esperienze personali Noemi trae una visione più ampia sul mondo della musica. «Molti giovani artisti oggi si trovano in crisi: il mercato non concede loro il tempo di costruire un’identità. Si lavora sul singolo, nella logica del “buona la prima o tutti a casa”. È naturale che qualcuno crolli», osserva.
La cantante sottolinea anche come la musica stia rischiando di ridursi a semplice intrattenimento. «Adoro Lady Gaga e i tormentoni estivi, ma credo che una canzone debba anche far riflettere. Non tutto può esaurirsi in un ballo da spiaggia».
Un cambiamento personale radicale
Noemi non nasconde di aver compiuto scelte profonde anche sul piano personale. «Sono sempre stata una giovane vecchia, rigida e discreta. Ora però sono stanca: ieri ero quadrata, oggi ho deciso di essere tonda», afferma con una metafora che ben rappresenta la sua voglia di leggerezza e rinnovamento.
Dalla pubblicità al successo in musica
La carriera di Noemi non è stata immediata. Prima del debutto musicale, la sua presenza sul piccolo schermo si era notata quasi per caso, in uno spot televisivo. Oggi invece è tra le voci più riconoscibili della scena italiana, con un percorso che unisce il pop d’autore a collaborazioni prestigiose e numerose partecipazioni al Festival di Sanremo.
Il nuovo ruolo da giurata a Io Canto Family rappresenta un’ulteriore tappa di una carriera che non ha mai smesso di evolversi. Non solo artista, ma anche donna capace di raccontare le proprie vulnerabilità senza paura, trasformandole in un messaggio di forza e autenticità.
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