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Con l’incidente in bici Jovanotti ci ha rimesso un sacco di soldi

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    L’incidente in bicicletta è costato caro a Lorenzo Jovanotti: nel 2023 un milione in meno di guadagni da parte delle due società che fanno capo a lui. Un calo considerevole rispetto all’anno prima, causato dal suo fermo forzato dai concerti. La rottura del femore di un anno fa si è rivelato un bel problema, non solo sanitario.

    Un drastico calo dei fatturati

    La caduta in bicicletta a Santo Domingo gli è costato molto caro: 6,5 milioni di fatturato in meno. E oltre un milione di guadagno in meno per il suo personale portafoglio.

    Fermo a letto

    Un brutto inconveniente che l’estate scorsa gli costò la frattura di clavicola e femore, costringendolo a rimanere immobile per mesi con le stampelle. A gennaio scorso una nuova operazione, resasi necessaria per riallineare l’osso. Costretto all’inattività per lungo tempo. La conseguenza è naturale: meno ricavi dalle esibizioni live e meno guadagni. Non solo. Altre perdite potrebbero aggiungersi nel 2024, dopo che è stato spostato al 2025 il tour nazionale indoor nei palasport.

    I numeri delle due cosietà parlano chiaro

    Il cantante ha due srl (e delle quali cui è socia anche la moglie), Soleluna e Yo company. La prima nel 2023 ha fatturato 1,6 milioni di euro a dispetto dei 2,7 dell’anno precedente, con un utile di 547 mila euro contro gli 853 mila euro del 2022. La Yo company ha registrato un vero e proprio crollo di ricavi: 640 mila euro rispetto ai 6,1 milioni di euro del 2022. Gli utili sono così scesi da 842 mila a 139 mila euro. Jovanotti ha deciso di far restare gli utili nelle società come riserva straordinaria.

    Sicurezza su due (o quattro ruote)

    Jovanotti lo conosciamo, è un uomo di carattere e sapà certamente trovare il bandolo della matassa per riappianare la situazione. L’artista ha avuto la fortuna di uscire da questo incidente solo con alcune fratture, è importante però che tutti i ciclisti prendano sul serio la propria sicurezza e adottino comportamenti responsabili sulla strada. La sicurezza stradale è un tema che riguarda tutti, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Rispettare le regole e prestare attenzione al proprio ambiente possono fare la differenza tra un viaggio sicuro e un incidente potenzialmente grave.

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      Musica

      Marco Mengoni accende i rumor su Sanremo: “Una vita intensa, ora aspetto la seconda”. E sul ritorno al Festival come ospite…

      Sedici anni di carriera, un trionfo all’Ariston nel 2023 e ora un nuovo capitolo alle porte. Mengoni racconta il suo momento artistico, parla di “vite che cambiano” e non smorza i sospetti su un possibile ritorno a Sanremo: “Perché no?”. Tra attesa, strategie e quell’aura da eterno perfezionista, il pubblico già sogna un bis.

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        Marco Mengoni gioca a nascondino con le aspettative, come solo lui sa fare. A pochi mesi dal Festival di Sanremo targato Carlo Conti, l’artista rimette in circolo un’idea che i fan accarezzavano da tempo: rivederlo sul palco dell’Ariston. E basta una frase, pronunciata con la sua solita calma disarmante, per far riesplodere i rumor. “Quante vite in sedici anni di carriera? Una, ma molto intensa. E quindi adesso aspetto la seconda”, racconta, lasciando intendere che qualcosa bolle in pentola.

        Il riferimento al Festival è stato inevitabile. Mengoni, che nel 2023 ha conquistato il pubblico con Due vite, non dice mai troppo, ma nemmeno troppo poco. “Tornare a Sanremo? Perché no?! Dipende sempre dal progetto. Sono quello dell’ultimo momento, quindi non lo so… ma mai dire mai”. Un non-no che assomiglia parecchio a un sì, soprattutto considerando l’affetto smisurato che lega il cantante al palco che più di una volta ha segnato la sua carriera.

        La sensazione è quella di un artista in piena metamorfosi. Mengoni parla del suo percorso come di un ciclo che si è chiuso e di un altro che sta iniziando: una seconda vita, appunto. Una ricerca continua, che passa per la musica ma anche per il modo di raccontarsi, di stare sul palco, di dare un senso nuovo a un repertorio già iconico.

        Carlo Conti, da parte sua, non ha mai nascosto la stima per Mengoni e sicuramente non gli dispiacerebbe averlo come ospite o presenza speciale. E il pubblico sarebbe già lì ad accoglierlo, forte del ricordo dell’esibizione perfetta che lo ha reso uno dei protagonisti assoluti dell’ultimo decennio sanremese.

        Per ora, nessun contratto, nessuna conferma, nessuna indiscrezione concreta. Solo una frase che vale più di un indizio: “Non so cosa succederà”. Ed è esattamente quando Mengoni non sa cosa succederà che succede qualcosa.

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          Musica

          Jalisse fuori da Sanremo per la 29esima volta: la «maledizione» continua e il duo ironizza sui social tra palloncini e spaghetti aglio e olio

          Alessandra Drusian e Fabio Ricci non superano la selezione per la 29esima volta consecutiva. La reazione? Un video ironico in cui gonfiano palloncini con il numero “29” stampato sopra e commentano la lista del Tg1 con autoironia. “La saga continua!”, scherza Alessandra, mentre Fabio propone gli spaghetti aglio e olio per consolarsi.

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            È ormai un rito: Carlo Conti annuncia i Big e l’Italia intera controlla automaticamente se i Jalisse ce l’hanno fatta. La risposta, anche per il 2026, è un’altra volta “no”. Per la ventinovesima volta consecutiva, Alessandra Drusian e Fabio Ricci restano fuori dal Festival che nel 1997 li incoronò con Fiumi di Parole. Un’assenza diventata talmente ricorrente da sembrare una tradizione parallela della kermesse.

            La lista dei 30 nomi letta in diretta al Tg1 scorre veloce, ricca di debutti, grandi ritorni e sorprese. Ma dei Jalisse neanche l’ombra. E loro, invece di prendersela, scelgono ancora una volta la strada dell’ironia.

            Il video della (ennesima) esclusione
            Seduti sul divano, con il Tg in sottofondo, i due aspettano l’elenco di Conti come fosse un esame. Alessandra, forse per scaricare la tensione, soffia dentro palloncini colorati. Fabio segue la diretta con occhi concentrati, sperando forse in un miracolo dell’ultimo secondo.

            Quando l’elenco arriva al termine e la conferma dell’assenza è evidente, i Jalisse alzano due palloncini già gonfiati con il numero “29”: un gesto che vale più di mille parole. «E la saga continua!», esclama Alessandra, trasformando l’ennesima delusione in una gag da social. Loro, almeno, il senso dell’umorismo non l’hanno perso.

            L’ironia che salva tutto
            Fabio prova a sdrammatizzare: «Annamose a fa’ due spaghetti aglio e olio», ormai signature phrase delle loro esclusioni dal Festival. Ma neanche il comfort food lo salva: Alessandra lo blocca subito, ricordandogli che «ho i panni da stendere, Fa’». Il ritorno alla quotidianità, tra palloncini e bucato, è il finale perfetto.

            Un siparietto che conferma quello che i fan amano di loro: una tenacia infinita e una leggerezza rara.

            Verso il “cifra tonda”?
            Alessandra scherza: «Dai che arriviamo cifra tonda il prossimo anno». E chissà: dopo 29 no consecutivi, il trentesimo potrebbe diventare un evento più commentato della lista dei Big stessa.

            La “maledizione Jalisse” continua. Ma almeno loro l’hanno trasformata in una saga pop tutta da seguire.

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              Musica

              Fedez e Marco Masini di nuovo insieme a Sanremo 2026: il ritorno della coppia più inattesa (e discussa) dell’Ariston

              Il duo torna all’Ariston dopo il terzo posto tra i duetti nel 2025. Tra polemiche, stili opposti che si incastrano e un passato da prime pagine, Fedez e Masini sono pronti a riportare sul palco un sodalizio che unisce due generazioni e due mondi musicali lontanissimi. E il brano del 2026 è avvolto nel mistero.

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                Era uno di quei nomi che circolavano ovunque da settimane, praticamente “garantiti” in ogni lista del totonomi. Ora è realtà: Fedez e Marco Masini saranno in gara insieme al Festival di Sanremo 2026. Un ritorno in coppia che nasce dalla scintilla accesa nella scorsa edizione, quando si erano esibiti durante la serata delle cover con una versione rivisitata di Bella stronza, conquistando il terzo posto e — soprattutto — l’attenzione generale.

                Quella performance aveva fatto discutere prima ancora di andare in onda. D’altronde, quando c’è Fedez di mezzo, le polemiche bussano alla porta anche senza invito. Tra il divorzio da Chiara Ferragni, i rumors sulla presunta relazione con Angelica Montini e l’ombra dei riferimenti nascosti nel testo, la cover era diventata un evento pop ancora prima di essere suonata.

                La cover che ha cambiato tutto
                Nella versione presentata all’Ariston nel 2025, le parti più problematiche del brano originale erano state eliminate, mentre le nuove barre aggiunte da Fedez avevano trasformato quella che era una scarica punk sentimentale in un momento di malinconia contemporanea. Il pubblico aveva apprezzato, Masini aveva riportato in vita un suo classico senza tradirlo, e la coppia — improbabile ma irresistibile — aveva trovato una sua chimica.

                Da lì il passo è stato breve: rimettersi insieme per tornare in gara come veri Big.

                Due mondi che si incontrano di nuovo
                «Si riparte da qui», ha scritto Fedez sui social. Per lui sarà la terza partecipazione da concorrente, dopo il secondo posto del 2021 in coppia con Francesca Michielin e il quarto del 2025 con Battito. Masini, invece, è un veterano: per lui si tratta della decima volta, con due vittorie all’attivo — Disperato nel 1990 tra i Giovani e L’uomo volante nel 2004 tra i Big.

                Quello tra Fedez e Masini è un incrocio generazionale curioso: un rapper abituato a dominare la conversazione pubblica e un cantautore che ha costruito la carriera tra voce graffiante e storie di vita. Due linguaggi diversi, due idee di musica lontane. Ed è proprio questa la scintilla che li rende una coppia perfetta da palcoscenico.

                Il brano del 2026? Segretezza assoluta
                Sul pezzo che porteranno in gara non trapela nulla. Nessun indizio, nessuna anticipazione, solo la certezza che Fedez difficilmente starà sul palco senza far parlare. E Masini, con 35 anni di carriera alle spalle, è l’uomo perfetto per tenere insieme l’imprevedibilità del collega con la solidità di un interprete che ha imparato a far convivere tormento e ironia.

                La combinazione potrebbe diventare una delle più esplosive del Festival.

                La coppia da tenere d’occhio
                Tra Big di lungo corso, rapper in ascesa, idoli di TikTok e ritorni storici, il duo Fedez–Masini è il ponte tra passato e presente che mancava al cast. Una scelta che conferma la volontà di Carlo Conti di costruire un Festival capace di unire pubblici diversi e di lasciare spazio a contaminazioni inattese.

                La domanda che tutti si fanno è una sola: sorprenderanno come nel 2025 o andranno oltre?

                La risposta arriverà sul palco dell’Ariston. E conoscendoli, non sarà certo una risposta timida.

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