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Musica

Damiano David e Giorgia Soleri, la verità sul loro addio

Dopo anni di apparente intesa, la fine della relazione tra Damiano David e Giorgia Soleri ha alimentato polemiche e sospetti. Tra baci rubati e dichiarazioni a mezzo social, i due ex fidanzati hanno raccontato la loro verità, chiarendo che non c’erano tradimenti, ma un’intesa ormai diversa. E mentre Damiano oggi si dice “profondamente innamorato” della nuova compagna Dove Cameron, Giorgia ha rivendicato la loro scelta di vivere una relazione non monogama e di proteggere la privacy di un amore che, alla fine, non ha retto alla prova del tempo e della fama.

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    Ribattezzati dalla stampa come “i fidanzati dei Maneskin”, Damiano David e Giorgia Soleri hanno catalizzato per anni l’attenzione di fan e giornali, fino a quando la loro storia è arrivata a una brusca conclusione. Dopo sei anni insieme e tante battaglie condivise, la coppia ha annunciato la separazione, ma non sono mancati i retroscena e le voci maliziose che li hanno travolti.

    La fine della relazione è arrivata come un colpo di scena, ma anche come qualcosa di inevitabile, viste le vite intense e distanti dei due protagonisti. Damiano, oggi impegnato nella sua carriera solista dopo il successo con i Maneskin, e Giorgia, attivista e scrittrice, si sono trovati a vivere un rapporto sempre più difficile da mantenere.

    Le polemiche si sono accese dopo che hanno fotografato Damiano mentre baciava un’altra ragazza in un locale. Uno scatto che ha fatto il giro del web, suscitando l’immediata reazione del cantante, che ha scelto di chiarire la sua posizione sui social: “Sono molto dispiaciuto sia uscito questo video, non era come volevamo gestire la situazione ed è stato un mio errore. Io e Giorgia abbiamo deciso di lasciarci da ormai qualche giorno quindi non ci sono stati tradimenti di nessun tipo”.

    Una spiegazione che ha calmato, ma non del tutto spento, il clamore. Giorgia Soleri ha confermato che la loro relazione non era monogama, ma ha anche espresso amarezza per la mancanza di discrezione: “Non considero l’esclusività un valore, motivo per cui la relazione tra me e Damiano era, di comune accordo, non monogama. Avevo chiesto però un po’ di discrezione nelle nostre vite pubbliche”.

    Nonostante tutto, i due ex fidanzati hanno ribadito di essere rimasti legati da un affetto profondo, anche se le strade si sono separate. E intanto Damiano ha ritrovato la serenità accanto a Dove Cameron, attrice americana con cui vive oggi un amore che definisce “profondo e stabile”.

    In un’intervista recente a La Stampa, Damiano ha confessato di essere stato travolto dalla rottura con Giorgia: “Quella rottura mi ha atterrato. Mi sono sentito perso e depotenziato. Non sapevo chi fossi”. Ma ha anche aggiunto: “L’arrivo di una nuova relazione, stabile come quella che ho tutt’ora, è stata importante anche per il disco perché sono profondamente innamorato”.

    Un finale che restituisce un quadro più sereno: Damiano e Giorgia hanno chiuso un capitolo, ma senza rancori. E mentre il gossip continua a parlarne, loro hanno scelto di lasciarsi alle spalle il rumore e di guardare avanti.

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      Musica

      Manuel Agnelli e l’addio a X Factor: il leader degli Afterhours svela i motivi del suo no a Sky e critica la scena musicale italiana

      Manuel Agnelli racconta la sua scelta di abbandonare X Factor dopo sei edizioni, nonostante un’offerta economica incredibile da parte di Sky. “Non riuscivo più a vivermi la vita, troppi impegni”, dice. Poi la stoccata alla scena musicale italiana: “Oggi le classifiche sono dominate da sterco”. Senza risparmiare i rapper che “raccontano periferie che non esistono” e gli influencer: “Io ho fatto i soldi, molti più di loro, perché da 40 anni rompo i coglioni”.

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        “Sky mi ha offerto una cifra incredibile per restare a X Factor”, racconta Manuel Agnelli, con la franchezza di chi non ha mai temuto di dire la sua. “Sono convinto che c’è chi avrebbe fatto cose turche per una somma simile, ma ho detto no”. È così che il frontman degli Afterhours, uno dei musicisti più rispettati della scena italiana, spiega la decisione di lasciare il talent di cui è stato giudice per sei edizioni.

        Un addio non dovuto a rancori o screzi, ma a un’esigenza di tornare a respirare: “Non riuscivo più a vivermi la vita, troppi impegni e rifare il talent nel mezzo del tour teatrale Lazarus di David Bowie e quello degli Afterhours che sta partendo e andrà avanti per un po’ sarebbe stato sfiancante”.

        Agnelli non rinnega il valore dell’esperienza televisiva: “Da X Factor ho ricevuto tantissimo: visibilità, tranquillità economica, la possibilità di aprirmi un locale e organizzare una rassegna musicale come Carne Fresca, suoni dal futuro”. Ma ammette: “Mai mi sarei aspettato di diventare un personaggio. Una volta ho persino menato uno del pubblico perché mi aveva tirato un chewing-gum”.

        Ora, però, la priorità è la musica vera. Per festeggiare i vent’anni di Ballate per piccole iene, Agnelli ha riunito la band storica e dal 26 giugno partirà un tour di 19 date, affiancato anche da band emergenti selezionate nella sua rassegna.

        E parlando di musica, Agnelli non usa mezzi termini: “Stiamo vivendo da un ventennio in uno dei peggiori periodi musicali che io ricordi. Per dare un nome a quello che domina le classifiche bisognerebbe usare la parola sterco”. Non è solo un attacco generico, ma un invito a guardare oltre i numeri e le mode. “Di giovani con talento ce ne sono tantissimi, ma devono avere il coraggio di emergere. Le case discografiche devono smettere di essere schiave dei numeri”.

        E la stoccata finale la riserva al mondo urban: “Molti rapper raccontano di una periferia che si è presa gli spazi: tutte cazzate. Io ho fatto i soldi e molti di più di tanti urban minchioni e influencer, perché da 40 anni rompo i coglioni”. Un’ultima dichiarazione di intenti che conferma la visione intransigente e senza compromessi di un artista che non ha mai temuto di sfidare il sistema.

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          “Mamma mi dà ancora la paghetta”: Mauro Repetto torna a farci ballare e riflettere col suo sogno italiano

          Mauro Repetto, l’ex compagno di banco e di hit di Max Pezzali negli indimenticabili 883, è tornato con un nuovo singolo dance. Dopo anni tra cinema, teatro e fughe all’estero, oggi vive il suo “Italian Dream” con consapevolezza, ironia e un pizzico di follia. Dai giorni di gloria pop alla voglia di fare spettacolo con intelligenza: ecco il ritratto di un artista fuori dagli schemi che non ha mai smesso di crederci. Neanche quando la mamma gli corrisponde ancora la paghetta…

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            A 56 anni, Mauro Repetto non si è seduto sugli allori del passato. Dimenticate l’etichetta di “quello strano degli 883”: oggi è un performer maturo, creativo e pieno di energia. Il nuovo singolo, DJ Sole, è un inno all’estate, alla leggerezza, alla libertà. “Canto come un attore canta in scena”, spiega. “Non è la voce che conta, ma l’energia che ci metti dentro”.

            Dal sogno americano all’“Italian Dream”: la fuga, il ritorno, la rinascita

            Un tempo è scappato in America per inseguire il cinema. Oggi dichiara senza esitazioni: “La mia dimensione è l’Italia”. Dopo anni tra Hollywood e Parigi, Repetto ha trovato in patria la vibrazione giusta. “Voglio fare spettacolo in tutte le forme, portare emozione, riflessione e ironia. Orvieto oggi mi dà le stesse vibes che da ragazzo trovavo in Beverly Hills”.

            Il teatro, la serie su Sky e quel tour con l’Uomo Ragno

            Dopo il successo del tour teatrale Alla ricerca dell’Uomo Ragno, quasi sempre sold out, Mauro si prepara a tornare sul palco con uno spettacolo satirico, leggero ma profondo, in cui non mancheranno musica e intelligenza artificiale. “Sarà una favola sociopolitica, una specie di Black Mirror in chiave italiana”, anticipa. E intanto, la serie Sky ha riacceso i riflettori su di lui, mettendo in luce “quell’energia che tutti a Pavia conoscevano”.

            La verità sulla felicità e… la paghetta di mammà

            Sì, la mamma gli dà ancora la paghetta, e lui lo racconta senza filtri. “Un po’ mi vergogno, ma è il suo modo per restare mamma. E io lo accetto con gratitudine e un sorriso”. Racconta anche della sua felicità genuina negli anni degli 883: “Stavo nella mia parte, quella scritta dal marketing, ma ci stavo bene. Era naif, autentico, a volte persino surrealista”.

            Il consiglio ai giovani artisti: “Allenatevi alla normalità”

            A chi sogna la musica, il cinema o lo spettacolo, Repetto dice: “Coltivate il talento, ma anche la capacità di essere normali. Il successo è effimero, la serenità no”. Parole che suonano come un manifesto, più attuali che mai.

            Repetto & Pezzali: amici prima che colleghi

            E con Max Pezzali? Il legame è sempre forte, ma non si parla di lavoro. “Solo di cazzate”, dice Mauro ridendo. Un’amicizia vera, fuori dal business, nata sui banchi di scuola e rimasta immutata nel tempo.

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              Rkomi e Bresh annullano i tour estivi: che sta succedendo nell’urban italiano?!?

              Rkomi e Bresh annullano improvvisamente i loro tour estivi, lasciando migliaia di fan a mani vuote e con più domande che risposte. Tra motivi organizzativi, presunto “bullismo” sanremese e un possibile cambio di rotta verso concerti più intimi, vi raccontiamo cosa sta succedento.

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                Martedì 3 giugno, i fan di Rkomi hanno ricevuto una mail da TicketOne che annunciava l’annullamento di tutte le date del tour estivo. Nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’artista, né post, né storie. Solo un silenzio social che sa tanto di “ghosting artistico”. Nel frattempo, però, Rkomi promuove la sua partecipazione al Tim Summer Hits di Roma e al Wonderlast Festival di Gubbio. Quindi, più che un ritiro dalle scene, sembra un “ci vediamo solo dove mi pare”.

                Anche Bresh si ritira: niente “Marea”, restano solo le onde del web

                Stessa sorte per Bresh, che ha fatto evaporare il suo “Marea Tour” senza nemmeno lasciare una conchiglia come indizio. Le date di Cinquale, Benevento e Bari sono ufficialmente annullate. Quelle di Senigallia, Alba e Montesilvano risultano “non disponibili”, un’etichetta ambigua che fa impazzire i fan: sold out o ghost tour?

                Motivi ufficiali? Nessuno. Ma le teorie si sprecano

                Al momento, la spiegazione più gettonata è quella dei “motivi organizzativi”, spesso sinonimo elegante di “biglietti venduti a rilento”. Le voci parlano di un cambio di strategia: addio ai grandi palazzetti, benvenuti i concerti nei club, più intimi e gestibili. Bresh, però, ha già annunciato alcune date nei PalaSport per l’autunno. Rkomi invece ha cancellato tutto: Unipol Arena, Forum di Assago e Palazzo dello Sport, tutti out.

                Sanremo, stress e social: la variabile psicologica

                Nel caso di Rkomi, entra in gioco anche l’aspetto emotivo. Dopo essere arrivato penultimo a Sanremo con il brano “Decrescendo”, l’artista milanese ha raccontato di aver vissuto un’esperienza tutt’altro che idilliaca:

                «È stato come una forma di bullismo. Fortunatamente non mi ha toccato troppo, ma non è stato affatto carino».

                Dichiarazioni fatte a Gianluca Gazzoli nel podcast BSMT, che gettano un’ombra di stress e delusione sul rapporto dell’artista con il palco e il pubblico.

                Si riparte da zero?

                Rkomi e Bresh restano due degli artisti più seguiti della scena urban italiana. Ma questi annullamenti, tra silenzi e misteri, aprono un nuovo capitolo: il pubblico è davvero cambiato? I palazzetti sono diventati troppo grandi per certi artisti? Oppure siamo davanti a una nuova strategia di comunicazione… molto silenziosa? Nel dubbio, i fan aspettano, ricaricando costantemente la pagina di TicketOne.

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