Connect with us

Musica

Donatella Rettore attacca Venditti: «Ce l’ha con Angelina e Annalisa, ce l’aveva anche con me!»

Donatella Rettore si scaglia contro Antonello Venditti, accusandolo di criticare le nuove generazioni di artisti come Angelina Mango e Annalisa. Rettore ricorda come Venditti avesse avuto problemi anche con lei in passato.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Donatella Rettore, iconica cantante italiana nota per il suo spirito ribelle e la sua musica innovativa, ha recentemente lanciato una dura critica contro il collega Antonello Venditti. In un’intervista, Rettore ha espresso il suo disappunto per le parole di Venditti rivolte ai giovani artisti italiani, tra cui Angelina Mango e Annalisa. Secondo Rettore, Venditti avrebbe criticato ingiustamente questi talenti emergenti, mostrando un atteggiamento ostile che lei stessa ha sperimentato in passato.

    Le accuse di Rettore

    Rettore ha dichiarato che Venditti dovrebbe “stare zitto” e smettere di denigrare i nuovi artisti che stanno cercando di farsi strada nel panorama musicale. La cantante ha ricordato come, agli inizi della sua carriera, anche lei fu bersaglio di critiche da parte di Venditti, che sembrava avere difficoltà ad accettare i cambiamenti nel mondo della musica. “Stia zitto” ha esclamato Rettore, sottolineando che le sue parole sono rivolte a difesa di quei giovani che con passione e talento cercano di affermarsi.

    Un passato di tensioni

    La tensione tra Rettore e Venditti non è una novità. Già in passato, i due artisti avevano avuto attriti. Rettore ha raccontato episodi in cui Venditti avrebbe mostrato atteggiamenti critici nei suoi confronti, non riconoscendo il valore della sua musica e delle sue innovazioni artistiche. Questa storia di incomprensioni si ripete ora con Angelina Mango e Annalisa, che si trovano a dover affrontare le stesse difficoltà.

    La difesa dei giovani artisti

    Nel suo intervento, Rettore ha voluto ribadire l’importanza di sostenere i giovani talenti, piuttosto che ostacolarli. Ha sottolineato come il panorama musicale abbia bisogno di rinnovarsi continuamente e che ogni generazione debba avere la possibilità di esprimersi e trovare il proprio spazio. Le critiche ingiuste e i pregiudizi, secondo Rettore, non fanno altro che danneggiare l’intero settore.

    Una questione di rispetto

    Alla base delle parole di Rettore c’è un invito al rispetto reciproco tra gli artisti, indipendentemente dall’età o dalla carriera. Ha affermato che ogni musicista, sia esso un veterano o un giovane emergente, merita rispetto per il proprio lavoro e per i propri sforzi. “La musica è di tutti” ha concluso Rettore, esortando Venditti a rivedere le sue posizioni e a sostenere con entusiasmo le nuove generazioni.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Tiziano Ferro, “Sono un grande”: il ritorno della verità dopo la tempesta

      Pubblicato il 24 ottobre con Sugar Music, Sono un grande racconta due anni di vita vissuta tra crisi, ansia, amore e paternità. “Mi vergogno di alcune parole, ma non le ho cambiate. La verità è il mio unico obbligo verso chi mi ascolta.”

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

      Tiziano Ferro

        Tiziano Ferro torna con un nuovo album e una nuova consapevolezza. Sono un grande — uscito oggi, venerdì 24 ottobre — è il settimo lavoro in studio dell’artista, anticipato dal singolo Cuore rotto. Un disco intimo e coraggioso che segna non solo il passaggio a una nuova etichetta, la Sugar di Caterina Caselli, ma anche l’inizio di una fase personale diversa, dopo il divorzio dall’ex marito Victor Allen e anni di silenzio forzato.

        Il cambio di etichetta, spiega Ferro all’Ansa, è nato quasi per caso: “Io e Universal ci siamo accorti che il contratto era scaduto… come il latte”, racconta con ironia. “Nessuno se n’era accorto, né io né loro. E così quello che doveva succedere, non è successo.”

        Ma questo disco, nato “quasi per caso”, è diventato la sua forma di terapia. “Dentro c’è tutto ciò che è accaduto in questi due anni, un grande disastro ma non solo”, spiega il cantautore in una nota. Le undici tracce di Sono un grande parlano di amore finito, attacchi di panico, paura e speranza, e lo fanno con una sincerità a tratti spiazzante.

        Nel brano Quello che si capisce, Ferro lascia spazio alla rabbia e alla delusione: “Ci sono frasi molto forti, alcune delle quali oggi un po’ mi imbarazzano, ma non le ho volute cambiare”, ammette. “Volevo che il racconto restasse vivo e reale.” I versi — “Chiamali i soccorsi se hai il coraggio, spiegagli questi anni da ostaggio” — sono un ritratto diretto e vulnerabile del dolore che segue la fine di un amore.

        Il titolo dell’album, Sono un grande, non è un atto di presunzione, ma un modo per ritrovare forza dopo l’autodistruzione. “Non è megalomania,” spiega Ferro. “È più un autoconvincimento, un modo per ricordarmi che se sono ancora qui, forse un motivo c’è.”

        In Fingo e spingo, l’artista riflette invece sul rapporto con la fama: “La tua gente ti aspetta e ti rispetta con la stessa voglia del primo giorno… c’è chi si fida di te, che tu li possa curare.” Una frase che rivela tutto il peso di chi è diventato, nel tempo, una figura di riferimento per molti fan.

        La lotta con l’ansia è raccontata in 1-2-3, un brano uptempo che trasforma l’esperienza del panico in energia musicale: “Conto fino a tre, non svengo più,” canta, rievocando le tecniche che usa davvero per gestire le crisi.

        Il disco si chiude con un tocco di tenerezza in Le piace, dedicata alla figlia Margherita: “Quando crolla dal sonno su me e crollo anch’io… quando ballo e lei balla, però non si sa mai.”

        Intervistato da Il Messaggero, Ferro ha parlato apertamente anche del rapporto con l’ex marito: “Siamo in buoni rapporti, nessuna guerra. Potrei portare via i bambini, ma sarebbe cattiveria, e non me la sento.” Parole che confermano la volontà di non trasformare la fine di un amore in un campo di battaglia.

        Oggi Tiziano vive a Los Angeles, dove si occupa dei figli e continua a scrivere: “Mi ritrovo incastrato qui, come un cretino,” dice con amarezza, “ma forse da questo silenzio è nato l’album più sincero della mia vita.”

        Con Sono un grande, Tiziano Ferro chiude un cerchio e ne apre un altro. Dopo la tempesta, non c’è trionfo né redenzione: solo un uomo che prova, finalmente, ad accettarsi per quello che è.

          Continua a leggere

          Musica

          Annalisa sulla chirurgia estetica: «Non ho ancora fatto niente, perché ho paura»

          In un’intervista a Vanity Fair, Annalisa si racconta: dai quarant’anni alla paura del tempo che passa, dal matrimonio “ramingo” con Francesco Muglia al desiderio, forse non biologico, di maternità. Parla anche di chirurgia estetica, gelosia e presente musicale che non vuole fermarsi.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

          Annalisa

            Quando Annalisa annuncia un titolo come Ma io sono fuoco, non lo fa per caso: l’immagine evoca trasformazione, passione e potenza. E infatti il nono album della cantante, in uscita il 10 ottobre 2025, è presentato come una rinascita creativa dopo il singolo di lancio “Maschio”.

            Il progetto già registra attese elevate: alcune date nei palazzetti sono già sold out, tra cui quelle milanesi e la prima tappa a Jesolo.
            Quando le chiedono degli stadi, la risposta è netta ma prudente: «Non sarebbe stata una tappa bruciata: non sono una ragazzina, sto sulle scene da 15 anni. Gli stadi sono per me una strategia da pianificare con serietà, un bel traguardo a cui non smettere di guardare».

            Quarant’anni, tempo e paura

            Appena compiuti i 40 anni, Annalisa ammette che il passaggio dell’età le pesa. «Alla fine sono uscita a cena con i miei genitori e mio marito per togliermi il pensiero del compleanno», racconta, senza grandi festeggiamenti perché l’idea stessa di celebrare le creava “ansia da prestazione”.

            Sul fronte dell’aspetto esteriore, dichiara di non aver mai fatto ricorso alla chirurgia estetica: «Non ho ancora fatto niente, perché ho paura. Però sono favorevole». Spiega che le dispiace quando vede ragazze bellissime che “già da giovani cambiano i connotati”, sebbene sottolinei che non sono “cazzi suoi”.

            Un matrimonio “ramingo” e la casa che è più un punto di ritorno

            Casata tra Genova (dove lavora Francesco), Milano (dove lavora lei) e Carcare (il suo luogo d’origine), la routine della coppia è definita “raminga”. «Lì mi scarico e ricarico. Sono “Annalisa e basta”: la gente non mi ferma per strada».

            Tra le mura domestiche, cucina, pulizie e quotidianità fanno parte del suo mondo. Dice che le arepas — piatto sudamericano simile alla piadina — sono tra le sue specialità, assaporate anche durante l’adattamento alla dieta per la celiachia.

            Riguardo alla gelosia reciproca, la cantautrice ammette che entrambi sono “un pochino gelosi”, ma che si tengono a un equilibrio: «Siamo pari».

            La maternità: non un obbligo, una scelta

            Annuncia con decisione che non sente pressione di dover diventare mamma solo perché sposata. Tuttavia, le voci su una sua possibile gravidanza sono state spesso al centro del gossip, tanto che lei ha dovuto smentire con ironia più di una volta. «Ho finito per parlarne più di quanto avrei voluto».

            Quando le viene chiesto se adotterebbe, risponde con convinzione: «Sarebbe una decisione importantissima, che prenderei volentieri con tutto il cuore e tutta la mente».

            Secondo lei, serve tanto tatto quando si parla di maternità, perché “spesso le donne stesse sono troppo leggere” nell’affrontare un tema così delicato.

            Musica, aspettative e progetto creativo

            Ma io sono fuoco contiene 11 tracce e include collaborazioni significative, come quella con Marco Mengoni nel brano Piazza San Marco, uscito come secondo singolo il 5 settembre 2025.
            Il singolo Maschio, rilasciato l’8 maggio 2025, è invece il primo estratto del progetto: un pezzo che gioca con l’identità e la rottura degli stereotipi di genere.

            Il tour “Capitolo I”, che partirà il 15 novembre da Jesolo, attraverserà i principali palasport italiani fino a dicembre. Alcune date risultano già sold out.

            Intervistata, Annalisa ammette che l’ansia da palco è parte del gioco: «Più impegni ho, più l’ansia scende».

            Con Ma io sono fuoco, Annalisa propone qualcosa di più di un nuovo disco: un affondo emotivo nel sé che cambia. Tra fragilità e battiti, il progetto diventa manifesto di chi vuole restare attiva anche quando tutto sembra scricchiolare.

            Il desiderio di maternità, la paura del tempo, il desiderio di indipendenza artistica e la voglia di non rinunciare ai propri spazi si intrecciano in un racconto che è quotidiano e universale. Il palcoscenico – sia esso palazzetto o sogno stadio — è il luogo in cui Annalisa vuole continuare a raccontarsi, con fuoco.

              Continua a leggere

              Musica

              Madonna, la confessione choc: «Ho pensato al suicidio durante la battaglia per mio figlio Rocco»

              La regina del pop ricorda i giorni del Rebel Heart Tour tra tribunali e camerini: «Mi ritrovavo a terra, a piangere. Pensavo fosse la fine del mondo». Oggi i rapporti con Rocco sono sereni: «Grazie al mio percorso spirituale ho imparato a capire e a perdonare».

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

              Madonna

                Quando Madonna parla di sé, non usa mezze misure. Nel corso dell’ultima puntata del podcast On Purpose, la cantante americana ha sorpreso i fan con un racconto inedito e doloroso. «Ci sono stati momenti nella mia vita in cui volevo tagliarmi le braccia… ho davvero contemplato il suicidio». Parole pronunciate con lucidità, che riportano a uno dei periodi più difficili della sua vita privata. la battaglia legale per l’affidamento del figlio Rocco, avuta con l’ex marito, il regista britannico Guy Ritchie.

                Madonna, oggi 67 anni, ha ricordato quanto fosse devastante esibirsi sul palco mentre fuori scena lottava tra carte legali e avvocati. «Durante il Rebel Heart Tour mi ritrovavo sdraiata sul pavimento del camerino a piangere. Pensavo che fosse la fine del mondo. Non era il fallimento del matrimonio a ferirmi di più, ma la possibilità concreta di perdere mio figlio. Era come se mi uccidessero».

                Una battaglia iniziata nel 2015
                Madonna e Guy Ritchie si erano sposati nel 2000, anno in cui nacque Rocco. La loro unione finì ufficialmente nel 2008, ma fu sette anni dopo che esplose la vera disputa. A 15 anni, Rocco decise di trasferirsi a Londra con il padre, innescando un braccio di ferro giudiziario. Dopo mesi di tensioni e udienze, nel 2016 si arrivò a un accordo che permise al ragazzo di restare nel Regno Unito.

                «Qualcuno che cerca di portarmi via mio figlio… era come se la mia vita si ripetesse», ha spiegato Madonna, ricordando di aver perso sua madre quando era bambina. «Non riuscivo ad accettarlo e questo mi causava una sofferenza enorme. Non riuscire ad accettare le cose ci fa soffrire tutti».

                Il percorso spirituale e il rapporto ritrovato
                Madonna è madre di sei figli (due biologici, quattro adottivi) e oggi racconta di avere un buon rapporto con Rocco, che oggi ha 25 anni e vive a Londra. «Grazie a Dio non mi sento più così. Ho dovuto continuare a studiare e proseguire il mio percorso spirituale, che mi ha aiutato a capire che il nemico era dentro di me. Avevo bisogno di imparare alcune lezioni e ora, col senno di poi, me ne rendo conto, ma all’epoca no. Ora sono felice di dire che sono davvero molto amica di mio figlio. Allora pensavo che fosse la fine del mondo».

                Queste parole confermano quanto, per la star, la pratica spirituale e l’introspezione siano diventate strumenti fondamentali per superare il dolore. Un messaggio di resilienza che Madonna ha condiviso pubblicamente non solo per raccontare una ferita personale, ma anche per ricordare che persino dietro la vita scintillante di una superstar possono nascondersi momenti di disperazione.

                Oltre l’immagine della popstar
                Negli ultimi anni Madonna ha più volte parlato apertamente della maternità e del rapporto con i figli, rivendicando il suo ruolo di madre “imperfetta ma presente”. L’intervista al podcast On Purpose segna però una nuova tappa: una confessione a cuore aperto su pensieri suicidari mai rivelati prima.

                Una testimonianza che apre una finestra su un tema più ampio, quello del benessere mentale nelle situazioni di stress estremo. La cantante, pur tra mille difficoltà, è riuscita a trasformare quella sofferenza in crescita personale. «Grazie a Dio ho avuto una vita spirituale», ha detto, «e questo mi ha salvato».

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù