Musica
Doppio sold out per Brunori Sas, Milano celebra la consacrazione definitiva del grande cantautore
Milano si prepara a vivere due serate storiche con Brunori Sas: il successo sanremese “L’albero delle Noci” e brani iconici come “La verità”, “Per due che come noi” e “Canzone contro la paura”. Sul palco otto musicisti, scenografie eleganti e una consacrazione che sa di definitiva affermazione artistica.

Il Forum di Assago è pronto a celebrare una tappa fondamentale nella carriera di Brunori Sas, consacrandolo definitivamente tra i più grandi cantautori della musica italiana contemporanea. Il doppio sold-out registrato per le date di stasera e domani (30 e 31 marzo) rappresenta ben più di un semplice successo commerciale: è l’attestato definitivo del percorso straordinario compiuto da Dario Brunori, partito con umiltà e determinazione dalla Calabria e oggi simbolo indiscusso di una generazione musicale capace di emozionare e far riflettere.
Reduce dal trionfo sanremese che gli ha regalato il podio con il brano intenso e toccante “L’albero delle Noci”, Brunori Sas torna sul prestigioso palco milanese con un concerto che racchiude l’essenza stessa della sua poetica musicale: un intreccio di ironia, delicatezza, profondità e introspezione. Un racconto in musica che tocca le corde più intime del pubblico, portandolo in un viaggio di emozioni autentiche, arricchito dall’inconfondibile capacità dell’artista di creare momenti di autentica connessione umana.
Il tour 2025, iniziato a metà marzo, ha già incantato numerose città italiane, ma le date di Assago segnano il culmine emotivo ed artistico di questa straordinaria tournée. La scaletta scelta da Brunori è un sapiente equilibrio tra il presente, rappresentato dai brani del nuovo album come “Per due che come noi” e l’acclamata “Canzone contro la paura”, e il passato, con pezzi entrati ormai nella memoria collettiva quali “La verità”, “La vita com’è” e “Il morso di Tyson”.
L’allestimento scenico curato da Francesco Trambaioli e Daniele Serra crea un’atmosfera intima e poetica, con un palco concepito come un raffinato carillon-teatro che mette al centro la musica, le parole e la profonda umanità del cantautore. Gli arrangiamenti sofisticati sono frutto della direzione musicale di Riccardo Sinigallia, che guida una band composta da otto eccezionali polistrumentisti, capaci di dare nuova vita a ogni brano attraverso strumenti come violino, violoncello, mandolino, trombe e vibrafono.
Ma ciò che rende unico ogni concerto di Brunori Sas è la sua capacità di instaurare un dialogo diretto e spontaneo con il pubblico, inframmezzato da battute ironiche, improvvisazioni musicali e racconti di vita quotidiana. Non un semplice live, dunque, ma un’esperienza di condivisione sincera e profonda, che si rinnova ogni sera davanti a un pubblico sempre più vasto e appassionato.
Queste due date milanesi, con il Forum di Assago colmo in ogni ordine di posti, saranno il simbolo concreto della definitiva affermazione di Brunori Sas. Una consacrazione artistica che giunge nel luogo-culto della musica italiana e internazionale, confermando che ormai Brunori appartiene di diritto alla storia recente della canzone d’autore italiana. Due serate che promettono di restare scolpite nel cuore di chi ci sarà, consegnando definitivamente Brunori Sas all’Olimpo dei grandi cantautori.
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Musica
Concertone del 1 Maggio… su, coraggio! E’ una succursale di Sanremo, con qualche birra in più
Il Concertone di Roma torna come da tradizione il 1° maggio, ma ormai più che una festa dei lavoratori sembra il dopolavoro ufficiale di Sanremo. Achille Lauro, Giorgia, Elodie e compagnia bella: un cast che fa sembrare Piazza San Giovanni il backstage dell’Ariston. Sempre meno Woodstock, sempre più festival.

C’era una volta il Concerto del Primo Maggio era il regno degli slogan sudati, delle magliette dei Clash e di Che Guevara… e dei soundcheck eterni. Ora? Sembra di assistere a una terza serata di Sanremo con il dress code “casual trasandato”, dove i protagonisti si passano il microfono come se fossero ancora all’Ariston. Sul palco di Piazza San Giovanni ci saranno infatti Achille Lauro, Giorgia, Elodie, Gazzelle, Ghali, The Kolors, e chi più ne ha più ne metta. Praticamente mancavano solo Amadeus e una standing ovation a caso, ed eravamo a posto.
La Lineup: un’abbuffata di Sanremo (e derivati)
Quest’anno il cast del Concertone sembra uscito direttamente da una riunione degli ex studenti del Festival:
Achille Lauro con le sue messe glam-rock;
Giorgia, regina della voce (e degli hashtag emozionali);
Elodie, sempre in bilico tra pop e popstar mondiale;
Gazzelle e Ghali, che ormai fanno Sanremo anche quando vanno a comprare il latte.
E poi ancora Carl Brave, Leo Gassmann, Fulminacci, Franco126… È come il cenone di Natale: trovi anche i cugini che non vedi da un po’, ma sai che prima o poi si sarebbero rifatti vivi.
Chi presenta
A presentare quest’orgia musicale-sociale saranno Noemi, Ermal Meta e BigMama. Tre cantanti per introdurre una sfilata di altri cantanti. Originale, vero? A dare il tocco “profondo” arriva poi Vincenzo Schettini, il professore-influencer che su Instagram spiega la fisica meglio di Einstein. Evidentemente qualcuno ha pensato: “Mettiamoci anche un po’ di scienza, che fa curriculum!”.
Dove vederlo: preparate i popcorn (o gli energy drink)
Il Concertone sarà trasmesso su Rai 3, Rai Radio2, RaiPlay e Rai Italia. L’evento parte alle 13.30 e finirà verso mezzanotte, con l’unico vero miracolo laico: sopravvivere a 10 ore di musica live senza addormentarsi né trasformarsi in un meme. L’anteprima inizia alle 15.15, poi si alternano tre blocchi di diretta. Nel mezzo, artisti emergenti come Cordio, Diniche e Fellow cercheranno disperatamente di strappare due applausi tra un’entrata di Elodie e un’uscita di Achille Lauro vestito da angelo punk.
Festa dei lavoratori… e dei festivalieri fuori sede
Insomma, l’evento che una volta era la festa della musica impegnata è diventato la gita di fine corso dei protagonisti di Sanremo. E noi, fedeli spettatori, saremo lì a commentare sui social i look improbabili, le stecche epiche e le solite dichiarazioni impegnate (“la pace nel mondo”, “l’ambiente”, “l’amore vince sempre”) mentre stappiamo l’ennesima birretta sul divano. Ma va bene così: dopotutto, se l’Italia è un paese di santi, poeti e suonatori di Sanremo… almeno il Primo Maggio ce lo meritiamo rumoroso e un po’ autoironico.
Musica
Alle prove del tour 2025 che farà nuovamente tremare gli stadi: quello di Vasco!
Il “Vasco Live 2025” si avvicina e con lui il ritorno di una band ormai leggendaria. Conferme, novità e un’anticipazione inedita sulla scaletta: eccovi tutti i dettagli sui musicisti che accompagneranno il Blasco nel tour dell’estate.

Il conto alla rovescia per il “Vasco Live 2025” è ufficialmente iniziato. Le prove sono entrate nel vivo al Cromie di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, quartier generale scelto da Vasco Rossi per mettere a punto gli ultimi dettagli prima del debutto. Attraverso i suoi canali social, il rocker di Zocca ha già regalato ai fan qualche gustosa anticipazione: video e foto che svelano volti noti e piccole sorprese sulla formazione che lo accompagnerà nei concerti in programma per l’estate.
La band, una squadra che non si cambia
Vasco non ha dubbi: squadra che vince non si tocca. Infatti, anche per il tour 2025 ha deciso di confermare in blocco i musicisti già visti sul palco lo scorso anno. A dirigere la band sarà ancora una volta Vince Pastano, chitarrista e direttore musicale, considerato l’erede spirituale di Guido Elmi, storico collaboratore di Vasco scomparso nel 2017. Accanto a Pastano ci saranno:
Stef Burns alle chitarre elettriche
Andrea Torresani al basso e cori
Alberto Rocchetti alle tastiere e ai cori
Donald Renda alla batteria (subentrato nel 2024 a Matt Laug)
Antonello D’Urso alla programmazione, chitarra acustica e cori
Roberta Montanari ai cori
Andrea Ferrario (sax), Tiziano Bianchi (tromba) e Roberto Solimando (trombone) alla sezione fiati.
Una formazione solida e affiatata, capace di regalare quella potenza sonora che è ormai marchio di fabbrica dei concerti del Blasco.
Il ritorno del Gallo: una guest speciale per i fan storici
Tra le presenze più emozionanti del tour ci sarà anche quella di Claudio “il Gallo” Golinelli, bassista storico della band di Vasco. Dopo i problemi di salute che lo hanno tenuto lontano dal palco dal 2018 (e un trapianto di fegato affrontato nel 2020), Golinelli tornerà come special guest per alcune tappe, regalando un’emozione unica ai fan di lunga data.
Una scaletta da brivido
I fan più attenti hanno colto un’altra chicca nei video delle prove: in sottofondo a una clip si sente chiaramente Mi si escludeva, brano tratto dall’album Nessun pericolo… per te del 1996. Già a gennaio Vasco aveva parlato di un pezzo “molto interessante”, rivisitato con un nuovo arrangiamento, che avrebbe avuto un significato speciale in questo periodo storico. Sarà proprio questa la sorpresa della scaletta 2025?
Un’estate live tutta da vivere
Con una band di altissimo livello, un frontman sempre carico e una scaletta che promette emozioni e sorprese, il Vasco Live 2025 si annuncia come uno degli eventi musicali più attesi dell’estate. Non resta che prepararsi a cantare a squarciagola sotto il cielo degli stadi italiani, insieme a Vasco e alla sua straordinaria squadra.
Musica
La nuova vita dell’ex Suor Cristina, con una punta di sottile nostalgia
Cristina Scuccia, l’ex suora più pop della TV italiana, racconta come Papa Francesco l’abbia ispirata a uscire dal convento… per entrare in un talent show. Tra nostalgia di abiti religiosi, successi pop e qualche riflessione spirituale.

Dall’Ave Maria al Tuca Tuca… può essere un attimo. Se qualcuno vi avesse detto che una suora sarebbe salita sul palco di The Voice grazie a un consiglio del Papa, probabilmente avreste immediatamente pensato a una barzelletta. E invece no: è successo davvero! Cristina Scuccia, alias l’ex Suor Cristina, lo confessa all’Adnkronos:
“Ho partecipato a ‘The Voice’ grazie a Papa Francesco. Diceva che i veri pastori devono puzzare di pecore, non di muffa!”.
Tradotto dal “bergogliese”: meglio rischiare e sporcarsi le mani che rimanere chiusi nel convento ad accumulare ragnatele spirituali. Cristina ha preso la palla al balzo… e pure il microfono.
Un album per il Papa (e magari pure un selfie)
La carriera di Suor Cristina parte in grande stile: vincere The Voice nel 2014, team J-Ax (sì, proprio quello dei tatuaggi e delle rime da strada), e poi regalando il suo primo album direttamente a Papa Francesco.
“Ricordo che lui ascoltava tutti con attenzione. Gli raccontai del talent e gli diedi il mio disco”
Il Papa che chiama al telefono e scende in strada (altro che Vaticano 2.0)
Cristina ricorda con affetto l’effetto “boccata d’ossigeno” portato da Bergoglio. Un Papa che preferisce le scarpe comode alle pantofole dorate e che telefona direttamente ai fedeli: altro che segreteria vaticana! “Tutto quello che ha fatto è stato spiazzante”, racconta Scuccia.
Nostalgia canaglia… e pure un po’ mistica
Anche se oggi Cristina si esibisce senza velo, confessa che ogni tanto la nostalgia dell’abito da suora si fa sentire:
“Mi manca l’abito, anche se non il convento. Mi manca Gesù”.
In fondo, cambiare look non significa cambiare fede. E lei, tra una canzone e l’altra, si interroga ancora su come viverla nel mondo dello spettacolo. Per lei niente ritorno al convento in vista, ma tante nuove strade da esplorare.
Dall’Isola dei Famosi” a Io Canto: una seconda vita pop, con qualche inciampo
Dopo aver lasciato il velo nel 2022, Cristina non si è fatta mancare nulla: singoli pop, talent show e persino una naufragata a L’Isola dei Famosi.
“Questa seconda vita mi piace, anche se mi sembra di averne già vissute miliardi”
In cerca di serenità e, magari… di un contratto discografico migliore
Oggi Cristina cerca di ascoltare quella vocina interiore che chiama “serenità”, anche se il mercato musicale non è esattamente un convento di clausura.
“Laddove sento pace, resto. Dove non c’è serenità, dico: ‘non è opera di Dio’ e cambio strada”.
E noi siamo sicuri che, che sia su un palco, su una spiaggia tropicale o su un marciapiede romano, Cristina continuerà a sorprenderci.
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