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Musica

Eurofestival, si va ad incominciare: forza Lucio!

Tutte le indicazioni per seguire Eurovision 2025. Date, programma e curiosità sul nostro artista Lucio Corsi e Michelle Hunziker che presenta la manifestazione.

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    L’attesa è finita: la 69ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolge da stasera fino al 17 maggio a Basilea, in Svizzera, presso la spettacolare St. Jakobshalle. Il programma prevede:

    Prima semifinale: oggi

    Seconda semifinale: giovedì 15 maggio

    Gran finale: sabato 17 maggio

    Domenica scorsa, invece, si è già svolta la cerimonia di apertura con il tradizionale Turquoise Carpet.

    Dove vedere Eurovision 2025: tv, streaming, radio, social

    Se ti stai chiedendo dove vedere Eurovision 2025, ecco tutti i canali ufficiali:

    In televisione

    Rai 2 trasmette le semifinali il 13 e 15 maggio alle 21:00

    Rai 1 trasmette la finale il 17 maggio sempre alle 21:00

    Rai 4K (canale 210 TivùSat o 101 DTT con TV HbbTV) offre la diretta in altissima definizione

    Online e in streaming

    RaiPlay per vedere tutte le serate in streaming gratuito

    YouTube ufficiale Eurovision per seguire le dirette in lingua originale

    In radio

    Rai Radio 2 commenta in diretta le tre serate anche in versione video (canale 202 DTT)

    Sui social

    TikTok, Instagram, Facebook e YouTube sono attivissimi con contenuti esclusivi, dietro le quinte e highlights.

    Chi rappresenta l’Italia: Lucio Corsi e la scelta dopo Sanremo

    A rappresentare l’Italia c’è Lucio Corsi, secondo classificato a Sanremo 2025 con la canzone Volevo essere un duro. Il vincitore, Olly, come tutti gli appassionati di musica sanno, ha declinato l’invito a causa di un tour già programmato, aprendo la strada a Corsi. L’artista toscano si esibirà durante la prima semifinale (in qualità di Big Five) e nella finale di sabato 17 maggio.

    I favoriti e il regolamento del concorso

    In gara ci sono 31 nazioni (la Moldavia si è ritirata per problemi economici). Solo i Big Five (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e il paese ospitante (Svizzera) accedono direttamente alla finale. Secondo le quote dei bookmaker Sisal, il favorito è il gruppo svedese KAJ, seguito da Austria e Francia. L’Italia di Lucio Corsi è vista come outsider, con una quota a 50.00. Attenzione anche a Gabry Ponte con la sua Tutta l’Italia, diventata famosa durant elo scorso festival sanremese, che gareggia per la Repubblica di San Marino.

    Michelle Hunziker e i conduttori di Eurovision 2025

    La conduzione dell’evento è affidata a Hazel Brugger e Sandra Studer, volti noti della tv svizzera e a Michelle Hunziker, protagonista della finale del 17 maggio. Pe noi italiani la telecronaca è affidata alla cantante BigMama insieme a Gabriele Corsi su Rai, mentre Diletta Parlangeli e Matteo Osso saranno le voci su Radio 2. A sorpresa, Topo Gigio annuncerà i voti della giuria italiana.

    Come votare: televoto e giurie internazionali

    Il sistema di voto prevede: giurie nazionali (solo in finale) e il televoto del pubblico via SMS o telefono. Il televoto è attivo durante ogni serata. L’Italia potrà votare solo durante la prima semifinale (13 maggio) e la finale (17 maggio). Dal 2003 possono votare anche i fan non europei, grazie al “Rest of the World vote”.

    Qualche curiosità: i vincitori italiani e la magia di Gigliola Cinquetti

    L’Italia ha vinto l’Eurovision 3 volte:

    1964: Gigliola Cinquetti con Non ho l’età

    1990: Toto Cutugno con Insieme: 1992

    2021: Måneskin con Zitti e buoni

    Gigliola Cinquetti, ospite nel 2022 a Torino, ha raccontato: «Il pubblico cantava con me dopo quasi 60 anni. Una grande emozione». Aneddoti a parte, l’Eurovision 2025 si preannuncia come un’edizione imperdibile: tra performance spettacolari, voti internazionali e un mix di musica, cultura e spettacolo. Ora che sai dove e come seguirlo, non ti resta che sintonizzarti e tifare per Lucio Corsi!

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      Musica

      Clementino torna con “Grande anima”: il nuovo album tra rap, spiritualità e amore per Napoli

      Dal 25 luglio esce Grande anima, il nuovo disco di Clementino, anticipato da due singoli intensi e carichi di significato. Un viaggio tra meditazione, viaggi, letture e ricordi familiari. Due le date live già annunciate: Milano e Napoli, per portare il suo racconto anche sul palco.

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        Il 25 luglio ha segnato il ritorno di Clementino con “Grande anima”, il nuovo album in uscita per Epic Records Italy/Sony Music Italy. Un titolo che è già un programma: non solo musica, ma un viaggio profondo nell’interiorità di un artista sempre più maturo, capace di fondere la potenza delle rime con la delicatezza dell’anima.

        Anticipato dai singoli Sorridi e vuoi fumare e Batte il cuore, il disco rappresenta il progetto più intimo e cantautorale della carriera di Clementino. Un album che parla di cadute e rinascite, di ricordi familiari e sogni conquistati con tenacia, il tutto immerso nella cornice irrinunciabile di Napoli, città madre e musa ispiratrice.

        Un disco tra meditazione, viaggi e libri

        “Grande anima” nasce da una miscela inaspettata di fonti: i viaggi compiuti negli ultimi anni, la pratica quotidiana della meditazione e la passione per la lettura hanno dato forma a un lavoro introspettivo e consapevole. Clementino si spoglia delle maschere del rap game e si mostra in tutta la sua verità, con testi che parlano anche di solitudine, fede e voglia di riscatto.

        Il risultato? Un’opera matura, stratificata, dove il rap incontra la melodia, la spiritualità si mescola alla strada e il ritmo si piega al cuore. Ogni brano è una tappa di un percorso emotivo che parla non solo all’orecchio, ma anche all’anima.

        “Grande anima” è già disponibile in pre-order

        Il disco sarà disponibile in più formati per i fan: CD, CD autografato, LP Gold e LP Gold autografato. Il pre-order è già attivo e i numeri fanno pensare a un successo annunciato.

        Il tour: due date speciali a Milano e Napoli

        Per celebrare il nuovo album, Clementino sarà in tour con due concerti-evento. Il 20 novembre sarà al Fabrique di Milano, mentre il 28 dicembre giocherà in casa, al Palapartenope di Napoli. Sul palco con lui una band d’eccezione e due breaker che promettono show spettacolari: Gino Rota e Salvatore Deflow.

        Clementino è pronto a raccontare la sua Grande anima dal vivo, con l’energia che da sempre lo contraddistingue. E stavolta, il viaggio parte dal cuore.

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          Musica

          Estate a tutto volume: la colonna sonora perfetta per le tue giornate al sole

          Ogni estate ha una sua hit, un suo ritmo, un suo tormentone. Ma più di tutto, ha una colonna sonora personale: quella che ti accompagna in spiaggia, in viaggio, in cucina, sotto la doccia e nei tramonti che ti fanno venire voglia di ballare.

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            Che estate sarebbe senza musica? Una granita senza ghiaccio, una sdraio senza ombrellone, un mojito senza menta. In spiaggia o in città, tra un bagno e un gelato, la musica è l’ingrediente segreto che trasforma le giornate più pigre in piccoli videoclip da ricordare. E no, non parliamo solo dei tormentoni che si infilano nella testa come sabbia nelle infradito, ma di tutte quelle canzoni che – per un motivo o per l’altro – finiscono per diventare la colonna sonora della tua estate.

            Il potere (magico) delle canzoni estive
            Ci sono brani che sembrano scritti apposta per luglio. Hanno ritmi leggeri, testi che parlano d’amore al chiaro di luna o di fughe improvvise verso destinazioni balneari. Alcuni ti fanno ballare anche se sei in fila al supermercato, altri ti strappano un sorriso al primo accordo. La verità è che la musica d’estate è più leggera perché lo siamo anche noi: con il cuore più aperto, la pelle abbronzata e la voglia di vivere al massimo.

            Dalle cuffiette alla piazza: la musica si fa condivisa
            L’estate è anche la stagione in cui la musica esce dalle stanze e diventa collettiva: la cassa Bluetooth in spiaggia, il dj set improvvisato alla grigliata, il concerto sotto le stelle. C’è chi torna ai vinili per darsi un tono vintage, chi crea playlist su Spotify con titoli creativi (“Sabbia e bassi potenti” o “Cocktail & Cuoricini”), chi rispolvera gli anni ’90 e chi si butta sulle novità del momento. Ma tutti, proprio tutti, ballano. Anche quelli che giurano di avere due piedi sinistri.

            Ogni luogo ha il suo suono
            L’estate in macchina ha bisogno di canzoni da finestrino abbassato e volume a palla. In spiaggia ci vogliono beat rilassanti o dance tropicale. In casa, mentre prepari la caprese o metti il ghiaccio nel prosecco, servono canzoni lente, italiane, magari un po’ retrò. E poi ci sono i brani da sera, quelli che ti fanno venire voglia di ballare in terrazza o di guardare il cielo con gli occhi lucidi. Il bello? Puoi scegliere ogni giorno la tua colonna sonora.

            Torna il karaoke selvaggio
            Tra serate nei locali e feste tra amici, l’estate riporta in auge il karaoke selvaggio. Sì, quello in cui anche il più timido del gruppo si lancia in “Gente di mare” come fosse Bocelli. E va bene così: l’estate è fatta per stonare felici, ridere a crepapelle e cantare a squarciagola “Mambo Salentino” o “Sarà perché ti amo”. L’intonazione non conta, conta il cuore.

            Concerti, festival e sogni sotto le stelle
            L’estate è anche il momento perfetto per vivere la musica dal vivo. Dalle arene alle piazze di paese, dai grandi festival ai busker di strada: ogni palco all’aperto diventa un’occasione per sentirsi vivi. Ballare con sconosciuti, cantare tutti insieme, magari con un cocktail in mano e la pelle salata dal mare. È la magia dei concerti estivi: ti entrano nella pelle più del sole.

            La playlist dell’anima
            Alla fine, non è importante cosa ascolti, ma come ti fa sentire. Se una canzone ti riporta al primo bacio sulla spiaggia o a una corsa notturna tra i campi, allora è perfetta. La tua playlist estiva non deve piacere a nessuno, tranne che a te. Che siano vecchi successi dei Lunapop o l’ultimo pezzo latino appena uscito, l’importante è che ti faccia vibrare.

            In conclusione? Alza il volume. Sempre.
            Perché l’estate è breve, ma le canzoni che la accompagnano possono durare per sempre. E quando, tra qualche mese, sarai a scrollare foto con la sciarpa al collo, ti basterà riascoltare quella traccia per tornare lì: sotto il sole, con la pelle dorata e il sorriso stampato in faccia.
            Perciò: crea la tua playlist, balla anche da solo, canta a squarciagola e lascia che la musica faccia il suo dovere.
            Perché l’estate passa, ma i ricordi… quelli restano a tutto volume.

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              Musica

              Cristina D’Avena tra successi e ricordi: «Ai miei esami cantavano I Puffi. La scollatura? Mi rappresenta»

              Cristina racconta gli esordi con lo Zecchino d’Oro, l’aneddoto sull’esame di Chimica e il segreto di un successo che non l’ha mai allontanata dalle sue radici.

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                Cristina D’Avena, una vita fatta di musica, sogni e cartoni animati. In un’intervista a Il Giorno, l’amatissima cantante ha ripercorso le tappe della sua carriera, dagli esordi con lo Zecchino d’Oro fino al successo planetario delle sue sigle, senza dimenticare qualche curiosità inaspettata: come l’esame di Chimica in cui le fu chiesto di cantare la canzone dei Puffi.

                «Non capivo perché ai miei esami ci fosse sempre tanta gente. Mentre cercavo di concentrarmi sulle domande del professore, sentivo urlare ‘i Puffi, i Puffi’», ha raccontato Cristina, ricordando con un sorriso quel momento surreale della sua vita universitaria. «Mandavano tutto all’aria, ma non mi arrabbiavo: era solo il segno di quanto quella sigla fosse entrata nel cuore delle persone».

                E di strada ne ha fatta, come lei stessa ammette: «Quando incisi Bambino Pinocchio nel 1981, la mia massima aspirazione era cantare altre due o tre sigle. Oggi sono arrivata a oltre 750. Direi che posso ritenermi soddisfatta». Ma il successo, dice Cristina, non l’ha mai cambiata: «Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia che mi ha sempre fatta sentire Cristina, non Cristina D’Avena. E ho mantenuto stretti i legami con amici e famiglia, nonostante i tanti impegni».

                Cristina ricorda anche i suoi esordi, attribuendo il merito a una figura inaspettata: Suor Cellina, che suggerì a suo padre di iscriverla alle selezioni dello Zecchino d’Oro. «Mio papà, che era medico, mi portava spesso in ospedale. Cantavo per le suorine che lavoravano con lui, ed erano loro a chiamare i frati dell’Antoniano. Così sono finita nelle mani di grandi maestri come Padre Berardo e Mariele Ventre. È grazie a loro che sono diventata ciò che sono».

                Oggi Cristina è un’icona che riesce a parlare a diverse generazioni. E se qualcuno la accusa di essere troppo sensuale, lei risponde con ironia: «La scollatura? Sì, sono molto apprezzata… ma resto sempre la bambina che cantava per le suorine».

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