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Musica

Da oggi “Sapore di sale”, indimenticabile hit scritta da Gino Paoli, sa di… zucchero! (video)

“Dopo tanti giri con le case discografiche, e dopo aver lavorato con tanta gente, finalmente finisco per lavorare con due amici. Con persone con che stimo e che amo, come Caterina e Filippo, e quindi è come se fossi in famiglia”. Questo il comunicato che il cantautore genovese ha diffuso, dopo aver ceduto i master di alcune delle sue canzoni di maggior successo all’etichetta discografica Sugar della Caselli.

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    Con una bella operazione di mercato l’etichetta discografica Sugar amplia il suo catalogo attraverso l’acquisizione delle principali registrazioni fonografiche di Gino Paoli, insieme ad una parte del catalogo editoriale storico di Eclectic Music Group. Addolcendo così il sapore “salino” e a tratti aspro di un grande della canzone come il cantautore di Boccadasse, a suon di euro. Non si conosce per ora il valore della transazione ma è certo che non si tratterà di bruscolini, visto che parliamo di capisaldi della musica leggera. Con queste acquisizioni il gruppo si consolida ulteriormente come realtà capace di valorizzare le opere dei grandi maestri della musica di casa nostra, mantenendo uno sguardo attento alla scena contemporanea.

    Un bel pacchetto di grandissimi successi

    L’accordo finalizzato con Grande Lontra (così si chiama la società di proprietà della famiglia Paoli) comprende l’acquisto dei master di alcuni dei brani più famosi scritti ed interpretati dal grande cantautore genovese: interpretati da Gino Paoli quali: Matto come un gatto, Amori Dispari, Per una storia, Se, Appunti di un lungo viaggio, Che cosa c’è, Sapore di sale, La gatta e tanti altri. Un’operazione che evidenzia come la Sugar sia attiva nell’individuare e promuovere cultura musicale senza tempo. Con l’obiettivo di tramandare l’eredità artistica dei grandi protagonisti della musica italiana alle nuove generazioni.

    I pregressi positivi del cantautore con Filippo in SIAE

    Dice Paoli: “Agli affari è demandata mia moglie Paola, io vado a simpatia e istinto. Con Filippo Sugar ho già avuto modo di lavorare alla SIAE e ho potuto constatare quanto è in gamba.“ Paoli è stato eletto presidente della SIAE nel 2013, con un programma di lotta contro la pirateria, per favorire il diritto d’autore. All’inizio del 2015 si dimette dall’incarico in seguito alle accuse di presunta evasione fiscale dichiarando alla stampa: “Non ho commesso reati. Difenderò la mia dignità”, le sue parole in quella occasione. L’inchiesta in seguito è stata archiviata per avvenuta prescrizione.

    Un catalogo estremamente importante

    Con i brani scritti da Paoli si arricchisce in maniera significativa il catalogo di Sugar, che oggi spazia tra i grandi successi della musica cantautorale, pop, jazz, rock e sperimentale di tutti i tempi. Con al suo interno preziose opere che fanno capo alle diverse divisioni presenti all’interno del Gruppo: l’etichetta discografica Sugar Music, l’editore Sugar Music Publishing, la casa di produzione audiovisiva Sugar Play, la casa editrice e discografica di musica colta contemporanea SZ Sugar e la storica etichetta di colonne sonore Cam Sugar. Quest’ultima, inparticolare, vanta nel suo catalogo le più importanti colonne sonore del cinema italiano, tra cui La Dolce Vita, Amarcord, 8 1/2, Il Gattopardo e Il Postino.

    Tante canzoni di successo sono di sua proprietà

    Nel prestigioso catalogo di Sugar troviamo brani senza tempo come Gloria, Ti Amo, Self Control (tutte e tre scritte da Giancarlo Bigazzi), Azzurro e Prisencolinensinainciusol, insieme ad alcuni dei principali titoli, tra gli altri, di Andrea Bocelli, Paolo Conte, Umberto Tozzi, Elisa, Raf, Ligabue, Mia Martini e Lucio Battisti, fino ad arrivare ai più recenti Colapesce e Dimartino, Salmo, Madame, Sangiovanni e i Negramaro.

    La Sugar, principale indipendente italiana

    Si tratta di una label discografica e casa editrice musicale indipendente, italiana ma attiva a livello mondiale. Fu fondata a Milano nel 1989 da Caterina Caselli, dopo la vendita, alla Warner Music Group, della CGD, la storica casa discografica guidata per anni dal suocero della cantante, Ladislao Sugar. In seguito dal figlio di Ladislao, Piero Sugar, e poi dal nipote di Ladislao, Filippo Sugar. Una società che si è rapidamente affermata come la principale casa discografica indipendente in Italia, attualmente tra i più importanti editori musicali sul mercato nazionale ed europeo.

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      Musica

      Eros Ramazzotti compie 62 anni: gli auguri di Michelle Hunziker e Aurora, tra selfie, affetto e un nuovo album in arrivo

      Michelle Hunziker pubblica un selfie con la dedica “Auguri Ramazza”, Aurora scrive “al nonno più figo del mondo”. I social si riempiono di affetto per il cantautore, mentre lui svela la tracklist del nuovo disco Una storia importante, in uscita il 21 novembre.

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        Sessantadue anni e un’energia che sembra non conoscere il tempo. Eros Ramazzotti festeggia il compleanno con l’affetto dei fan, degli amici e soprattutto della sua famiglia, quella che non lo ha mai lasciato davvero. Martedì 28 ottobre, il cantante romano ha spento 62 candeline e i social si sono riempiti di auguri e ricordi che raccontano, più di ogni parola, il legame profondo che Eros continua a mantenere con chi lo circonda.

        Il messaggio più semplice, ma anche il più tenero, arriva da Michelle Hunziker, la donna con cui ha condiviso tredici anni di vita e una figlia. Un selfie insieme, un cuore rosso e due parole che dicono tutto: «Auguri Ramazza». Niente frasi di circostanza, solo la spontaneità di chi, nonostante il tempo e le strade diverse, ha mantenuto intatto l’affetto. Un piccolo gesto, ma dal valore enorme, che conferma ancora una volta la complicità serena che lega i due ex coniugi, uniti oggi dall’amore per la figlia Aurora e per il piccolo Cesare, il primo nipote di Eros.

        La dedica più emozionante, però, arriva proprio da Aurora Ramazzotti. La giovane conduttrice ha pubblicato una foto che ritrae il padre con in braccio il nipotino: «Auguri al nonno più figo del mondo», ha scritto, aggiungendo: «Ho questa immagine tatuata nel cuore». Una frase che sintetizza tutta la dolcezza di un rapporto fatto di affetto autentico, ironia e reciproca ammirazione.

        Nel giorno del suo compleanno, il cantautore è stato travolto dai messaggi di artisti e colleghi. Ultimo lo ha definito scherzosamente “papà” in un selfie insieme, mentre Andrea Bocelli ha pubblicato un video che li ritrae in un duetto dal vivo, ricordando “l’armonia inconfondibile” della sua voce. Tantissimi anche i fan che, in Italia e all’estero, hanno inondato i social di foto e video per celebrare una delle voci più riconoscibili della musica pop italiana.

        Ma Eros non si limita a ricevere: nel giorno della festa ha voluto fare un regalo lui al suo pubblico, annunciando la tracklist del nuovo album, “Una storia importante”, in uscita il 21 novembre. Un titolo che richiama uno dei suoi più grandi successi e suona come un manifesto di continuità: un modo per ribadire che, a sessantadue anni, la sua storia artistica è tutt’altro che finita.

        Negli ultimi tempi, Ramazzotti si è mostrato spesso in forma smagliante, tra concerti, viaggi e momenti familiari condivisi con la discrezione che lo contraddistingue. «La mia felicità oggi è vedere mia figlia madre e mio nipote crescere sereno», ha dichiarato in una recente intervista. Parole che, più di ogni altra cosa, raccontano l’uomo dietro l’artista.

        E mentre la sua voce continua a riempire stadi e cuori, Eros Ramazzotti spegne le sue candeline così: circondato da chi lo ama, fedele alla musica e con la stessa grinta di sempre. Perché, come canta da quarant’anni, «la vita è adesso».

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          Musica

          Cesare Cremonini furioso: «Una mia ex ha scritto un libro su di me senza neanche considerarmi». Lo sfogo a Cattelan

          «Le ho dato l’anima, l’ho amata e aiutata, ma ha scritto della mia vita intima senza avvisarmi», racconta Cremonini nel podcast di Alessandro Cattelan. Un racconto personale che rivela il lato più umano del cantautore bolognese.

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            Cesare Cremonini è abituato a trasformare il dolore in canzoni, ma questa volta il colpo lo ha lasciato senza parole. Nel podcast di Alessandro Cattelan, l’artista bolognese si è lasciato andare a una confessione inaspettata, raccontando la delusione vissuta dopo l’uscita del libro Che stupida ragazza, scritto dalla sua ex compagna Martina Margaret Maggiore.
            «Quest’anno è successo che una ragazza con cui sono stato, a cui ho dato l’anima, con la quale ho avuto un confronto umano importantissimo, ha scritto un libro e l’ha pubblicato raccontando la mia vita intima senza neanche considerarmi» ha detto con tono fermo ma amareggiato.

            Una ferita di fiducia
            Il cantante, da sempre riservato sulla sua vita privata, non nomina mai direttamente l’autrice, ma il riferimento è chiaro. «Le ho dedicato tantissimo tempo, cercando di aiutarla, di amarla, di stare bene con lei» spiega. Poi aggiunge: «Non è stata una questione di gossip o di immagine: è stato un tradimento umano, perché certe cose appartengono solo a due persone».
            Cremonini non alza i toni, ma lascia trapelare una delusione profonda, quella di chi si è sentito messo a nudo contro la propria volontà.

            Il rispetto oltre la fama
            Negli anni il cantautore ha sempre difeso il confine tra palco e vita privata, costruendo un rapporto di fiducia con il pubblico basato sulla sincerità artistica, non sull’esposizione personale. «Non cerco il perdono, cerco solo il rispetto» ha detto nel dialogo con Cattelan, lasciando intendere che il suo disagio nasce più dal gesto che dal contenuto.
            Lui, che di sé ha scritto molto — da Nessuno vuole essere Robin a Poetica —, non ha mai trasformato gli altri in materia narrativa.

            L’uomo dietro le canzoni
            Lo sfogo, arrivato in un momento di pausa tra un tour e l’altro, mostra un Cremonini più diretto, forse più fragile ma anche più vero. «Non c’è rabbia — conclude —, c’è solo la voglia di tornare a cantare senza sentirmi usato».
            Un sentimento che molti dei suoi fan hanno letto come l’ennesimo capitolo di una storia più grande: quella di un artista che, anche quando non scrive, continua a raccontarsi.

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              Musica

              Dieci canzoni per Halloween: da Michael Jackson a Lady Gaga, la colonna sonora perfetta per una notte da brividi

              Dal rock oscuro ai ritmi pop più inquieti: dieci brani che fanno ballare, tremare e brillare la notte del 31 ottobre.

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              Dieci canzoni per Halloween

                Quando il pop incontra il brivido

                Halloween è anche una questione di ritmo. Ci sono canzoni che bastano a evocare zucche illuminate, ombre e passi nel buio. Su tutte, Thriller di Michael Jackson, la più iconica di sempre: un mini-film in musica con il celebre monologo di Vincent Price. Poi Zombie dei Cranberries, che con la voce graffiata di Dolores O’Riordan racconta un dolore collettivo diventato inno dark.
                E nella playlist non può mancare The Dead Dance di Lady Gaga, una delle sue incursioni più cupe e teatrali, dove il ritmo elettronico incontra l’estetica del macabro con ironia perfetta per Halloween.

                Rock, metal e fuoco infernale

                Il lato più infernale della festa appartiene al rock. King of the Night Time World dei Kiss è pura energia notturna: chitarre incandescenti e un invito al peccato sotto le luci viola del palco.
                Segue Bark at the Moon di Ozzy Osbourne, la quintessenza dell’horror metal, un urlo alla luna che riassume il gusto gotico anni Ottanta. People Are Strange dei The Doors, con la voce ipnotica di Jim Morrison, resta invece il ritratto perfetto dell’alienazione: inquietante, magnetico, impossibile da ignorare.

                Dalle tenebre al dancefloor

                Chi vuole ballare può puntare su Disturbia di Rihanna, pop elettronico dal battito ossessivo, o su Bad Guy di Billie Eilish, che sembra scritta per una festa di Halloween contemporanea. Highway to Hell degli AC/DC aggiunge la dose giusta di ironia infernale, mentre Sympathy for the Devil dei Rolling Stones chiude il cerchio con la classe del rock immortale.
                Dieci brani, dieci mondi diversi: tra chitarre, synth e voci spettrali, la notte del 31 ottobre ha sempre una colonna sonora che vibra tra il peccato e la seduzione. Perché la paura, se ha ritmo, diventa irresistibile.

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