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Musica

Halsey infiamma i VMAs con una performance esplosiva insieme a Victoria De Angelis

Halsey e Victoria De Angelis hanno conquistato il pubblico dei VMAs con un’esibizione memorabile che ha unito il talento della cantante americana con l’energia della bassista italiana, consolidando il successo internazionale di entrambe.

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    La UBS Arena di Elmont, a New York, è stata il teatro della quarantunesima edizione dei Video Music Awards, un evento che celebra i migliori video musicali dell’anno. Tra le molte star che si sono esibite durante la serata, Halsey ha lasciato un segno indelebile con una performance travolgente del suo nuovo singolo “Ego”, accompagnata dalla bassista dei Måneskin, Victoria De Angelis.

    La collaborazione tra Halsey e Victoria De Angelis ha rappresentato uno dei momenti più alti della serata. Il nuovo brano di Halsey, “Ego”, è un’anticipazione del suo attesissimo album THE GREAT IMPERSONATOR, in uscita il 25 ottobre. La scelta di portare sul palco la talentuosa bassista italiana non è stata casuale: Victoria, che ha recentemente debuttato come solista con il singolo “GET UP BITCH! Shake ya ass” in collaborazione con Anitta, ha già dimostrato la sua versatilità e il suo impatto nella scena musicale internazionale.

    Il tour da DJ di Victoria, iniziato nel marzo 2024, ha toccato città come New York, Chicago, Berlino e Ibiza, e ha visto la bassista esibirsi in set che combinano la sua estetica underground con un’energia trascinante. Il suo stile unico, che fonde influenze musicali dal baile funk alla bouncy techno, si è sposato perfettamente con l’intensità della performance di Halsey ai VMAs.

    La collaborazione tra Halsey e Victoria non è solo un tributo al successo globale dei Måneskin, ma anche un chiaro messaggio di girl power. La decisione di Halsey di condividere il palco con Victoria De Angelis è stata un segno di sostegno e di celebrazione del percorso musicale della bassista, contribuendo a proiettare il suo nuovo progetto solista su un palcoscenico internazionale.

    La performance ha ricevuto un’accoglienza entusiastica, confermando il talento di entrambe le artiste e la loro capacità di creare momenti memorabili, che restano impressi nella memoria del pubblico. Con il loro impatto, Halsey e Victoria De Angelis hanno dimostrato ancora una volta che la musica è un potente veicolo di espressione e collaborazione.

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      Musica

      Patty Pravo si confessa: “Io e Riccardo Fogli? Non sono assolutamente la Yoko Ono italiana!”

      La liaison con Riccardo Fogli è cosa nota… ma la Pravo rispedisce al mittente le accuse di essere stata lei la causa della rottura di lui con i Pooh.

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        Finalmente sono stati svelati i retroscena dell’abbandono dei Pooh da parte di Riccardo Fogli. O almeno questa è la versione di Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Che ha risposto per le rime all’ex fidanzato e collega. Non sentendosi minimamente responsabile della crisi che portò il suo ex ad abbandonare la band, nel 1973.

        La versione di Fogli davanti a Mara Venier

        Vediamo prima cos’aveva affermato Fogli durante un’intervista in tema. Il cantante toscano aveva dichiarato: “È successo che io mi ero fidanzato con Nicoletta, Patty Pravo. La storia iniziò quando io ero ancora sposato con Viola Valentino, e le prime settimane abbiamo fatto tutto di nascosto. Poi iniziarono a uscire i primi articoli. Né io né Nicoletta parlavamo con la stampa ovviamente, ma poi la questione divenne una cosa sempre più grande e grave. Viola mi cacciò di casa. E Patty era una donna troppo nota, stava diventando troppo invadente per il gruppo. La verità è che molto amichevolmente con tanto affetto i miei migliori amici mi hanno detto questa faccenda si complica si parla di te e di Nicoletta, si mescola questa cosa e non va bene mi è stato chiesto che cosa decidi?”.

        Ha fatto tutto lui, io non c’entro nulla

        Trascorre un po’ di tempo e la Pravo replica in questo modo: “Non c’entro niente con il suo abbandono. Anzi, mi sarebbe piaciuto fosse rimasto. Era un gruppo meraviglioso, che faceva pezzi bellissimi. Perché avrei dovuto dirgli di andarsene? Ipotizzo che all’origine dell’addio ci fosse un desiderio di intraprendere una carriera solista. Ha deciso lui”. Ammettendo sul finale di trasmissione “Io non sono una ragazza fedelissima” in merito alla separazione con Fogli, con il quale si sposò simbolicamente in Scozia nell’anno nel quale lasciò la band di Facchinetti e compagni.

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          Musica

          Per la Vanoni la laurea fa 90… e la consegna diventa uno show dei suoi

          A 90 anni Ornella Vanoni riceve la laurea honoris causa alla Statale di Milano e trasforma la cerimonia in uno spettacolo indimenticabile. Tra aneddoti su Gino Paoli e risate con Fazio, Littizzetto e Mahmood, la diva dimostra che il talento (e l’ironia) non hanno età.

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            Mercoledì scorso, l’Università Statale di Milano ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Musica, Culture, Media e Performance a una delle icone più amate dello spettacolo italiano: Ornella Vanoni. Non un evento qualunque, ma una vera e propria festa, in perfetto stile Vanoni: elegante, irriverente, piena di storie da raccontare.

            Applausi e ospiti vip: tutti pazzi per Ornella

            Ad applaudirla in aula magna c’erano tanti amici e colleghi del mondo dello spettacolo, da Fabio Fazio a Luciana Littizzetto, fino al cantante Mahmood, che le ha anche portato un bouquet di fiori. L’atmosfera era quella dei grandi eventi, ma con l’energia leggera e disarmante che solo Ornella sa creare.

            “Era un ragazzo bruttino…”: gli aneddoti che fanno storia

            Nel suo discorso, la cantante ha fatto ridere e commuovere il pubblico. Ha ricordato il suo primo incontro con Gino Paoli, raccontato con quella schiettezza che è ormai il suo marchio di fabbrica: “Era un ragazzo bruttino che suonava malino. Gli chiesi: ‘Mi scrivi una canzone?’ E lui disse ‘Sì’. Era Paoli. Scrisse Senza fine”. E da lì, in effetti, non finì più”.

            “Io un ego non ce l’ho, lo sto ancora aspettando”

            Tra un applauso e l’altro, la Vanoni ha ironizzato su sé stessa e sul mondo dello spettacolo. “Ci sono artisti con ego pazzeschi. Io? Lo sto ancora aspettando, forse è tardi!”, ha detto ridendo. Poi, con tenerezza, ha aggiunto: “I miei sarebbero impazziti di gioia nel sapere che ho una laurea”.

            Musica e parole: un amore lungo una vita

            “La musica è meravigliosa”, ha dichiarato nel finale del suo intervento. “È un valore aggiunto alla parola, e per me che sono una cantante è tutto. Sempre alla musica tornavo”. Un atto d’amore verso l’arte che l’ha accompagnata per oltre 70 anni di carriera, tra palcoscenici, dischi e rivoluzioni musicali.

            Laureata sì, ma regina lo era già

            La laurea ad honorem non è solo un titolo simbolico, ma un riconoscimento alla carriera, alla voce, allo stile e al carattere unico di Ornella Vanoni. Con la sua solita classe e un’ironia che non conosce rughe, ha dimostrato che si può brillare sempre, anche tra i banchi dell’università. E mentre il mondo applaude, Ornella si conferma – ancora una volta – la vera diva senza fine.

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              Musica

              Adolfo Durante: la voce – e tanto di barba – che celebra e reinventa il mito di Mina

              Con l’uscita del nuovo EP “Suprema – Ultimo Atto”, Adolfo Durante conquista il pubblico reinterpretando Mina con una sensibilità unica e sorprendente. Una carriera in ascesa, tra riconoscimenti, collaborazioni prestigiose e uno stile inconfondibile che fonde passione, tecnica e identità artistica.

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                Fino a maggio 2025, il suo era conosciuto solo agli appassionati della musica d’autore. È stato il nuovo talent show di Amadeus, Like a Star, a far emergere tutto il suo potenziale. La sua interpretazione intensa e credibile del repertorio di Mina ha lasciato pubblico e giuria senza parole, garantendogli la vittoria nella prima puntata e un posto nella finale.

                Un omaggio tra innovazione e rispetto

                Il nuovo EP Suprema – Ultimo Atto segna una tappa fondamentale nella carriera del cantante mantovano. La raccolta propone cover di Mina dagli anni Ottanta a oggi, affiancate dal brano inedito Solo la pioggia, firmato da Graziano Accinni e Alessandro Hellmann. Una ballata intrisa di nostalgia e ironia, resa ancora più intensa dalla produzione curata da Alberto Lombardi, con cui Durante ha stretto un profondo sodalizio artistico.

                Una carriera costruita con passione e coerenza

                Durante debutta nei primi anni Duemila, distinguendosi per la sua versatilità tra jazz, rock e musica d’autore. Il suo primo album “Libertà” (2015), prodotto da Enrico Andreini, contiene brani importanti come Per quanto bella sei, firmato da Oscar Avogadro. Con il brano Libertà vince il premio Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty, dando il via a una collaborazione con Amnesty International che prosegue negli anni.

                Impegno civile e sperimentazione musicale

                Dal 2017, l’incontro con Lombardi e Hellmann inaugura un nuovo corso artistico. Singoli come È questa la notte e Stella affrontano temi come l’immigrazione e le spose bambine, ottenendo riconoscimenti nei festival musicali e spazio nei cinema. Il progetto Nell’attesa di un bacio (2019) e il raffinato Questione di corde (2020) testimoniano la continua evoluzione di Durante, che riesce a fondere impegno sociale e qualità interpretativa.

                “Giorni sospesi” e l’evoluzione rock

                Nel 2022 arriva “Giorni sospesi”, un EP più energico che affronta il tema della pandemia con lucidità e forza espressiva. Tra i brani spicca L’alieno, interpretato con Gabriele Morini e selezionato per la 25ª edizione di Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty.

                Tra arte e performance: la poetica di Adolfo Durante

                Nel 2022 e 2023 pubblica i singoli Quanto amore c’è e La vita che va, con videoclip ricercati e narrativi. In particolare, nel video de La vita che va, la drag queen Peperita interpreta il tempo in una chiave poetica e felliniana, sottolineando il forte legame tra musica e performance teatrale nella visione artistica di Durante.

                Adolfo Durante reinventa Mina: l’incontro tra rispetto e originalità

                Il suo è molto più di un semplice tributo: è un atto d’amore artistico, un’operazione rischiosa e affascinante. Adolfo Durante riesce nell’impresa di rendere omaggio a Mina senza imitarla, reinterpretandola con una voce potente, calda e personale. Il risultato è un EP che unisce fedeltà e innovazione, capace di emozionare anche i più scettici.

                Una voce destinata a lasciare il segno

                Dalla vittoria televisiva alla pubblicazione di Suprema – Ultimo Atto, Durante si conferma come uno degli artisti più originali e coraggiosi del panorama musicale italiano. Con una voce che sfida le etichette e una visione artistica ben definita, il “cantante con la barba che canta Mina meglio di Mina” è oggi molto più di una rivelazione: è una certezza.

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