Connect with us

Musica

Jovanotti apre il PalaJova Tour con una grande festa: “Si riparte!”

Jovanotti, dopo un lungo periodo di stop forzato, è tornato sul palco con una nuova avventura musicale, inaugurando il suo tour “PalaJova 2025” alla Vitrifrigo Arena di Pesaro. Un ritorno spettacolare, carico di energia, emozioni e di quella magia che solo lui sa trasmettere. Scopriamo come Jova ha incantato il suo pubblico in un’esperienza multisensoriale senza precedenti.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Lorenzo Cherubini, meglio conosciuto come Jovanotti, ha inaugurato la sua attesissima tournée “PalaJova 2025” con un concerto che ha lasciato il pubblico senza fiato. Dopo due anni di stop forzato a causa di un incidente avvenuto a Santo Domingo, il cantautore ha debuttato alla Vitrifrigo Arena di Pesaro con la sua “data zero”. Non solo una performance musicale, ma un vero e proprio show che ha abbracciato tutti i sensi, trasformando il palasport in un luogo magico dove musica, luci e immagini hanno dato vita a una festa unica.

    La “rifioritura” di Jovanotti

    Jovanotti non ha solo riaperto le porte del suo tour, ma ha voluto celebrare il suo ritorno attraverso un potente simbolo di rinascita: la fioritura. Le parole di Etty Hillesum, scritte nei suoi diari durante i giorni più drammatici della sua vita, sono state il faro di questa nuova fase artistica di Lorenzo: “Fiorire!”. E proprio questa parola ha attraversato il suo spettacolo, diventando il leitmotiv di uno show che ha commosso e ispirato il pubblico. “Siamo di nuovo in fiore. Si riparte”, ha detto Jovanotti, raccogliendo l’entusiasmo di una folla che lo ha atteso per due lunghi anni.

    Lo stage, fra tecnologia e natura

    Il palco del “PalaJova 2025” è stato un capolavoro di design e tecnologia. La scenografia, sobria ed essenziale, ha lasciato spazio a un maxi schermo che ha proiettato immagini artistiche create dall’intelligenza artificiale, dando vita a mondi fantastici e surrealisti. Volti che si trasformano, fiori che sbocciano, luci che danzano in perfetta sincronia con la musica: ogni elemento visivo è stato pensato per immergere il pubblico in una dimensione diversa, un viaggio sensoriale che ha sorpreso e conquistato

    Musica e magia, il concerto come esperienza sensoriale

    Jovanotti ha promesso una “festa tra amici” e ha mantenuto la parola. Non si è trattato solo di un concerto, ma di un’esperienza che ha unito la potenza del rock con la magia di un’atmosfera unica. La musica, sempre al centro dello spettacolo, ha viaggiato tra ballad e medley funk, con il pubblico che ha partecipato attivamente, cantando, ballando e applaudendo a ogni singolo pezzo. La sua band, la “J street band”, composta da musicisti eccezionali come Saturnino, Adriano Viterbini e Christian Rigano, ha contribuito a creare un sound potente e coinvolgente che ha reso la serata ancora più speciale.

    Performer instancabile

    Sul palco, Jovanotti non si è mai fermato. La sua energia è stata contagiosa, saltando, ballando e incitando il pubblico a seguire il suo ritmo. Tra un brano e l’altro, ha dedicato momenti di riflessione e commozione, come quando ha parlato della “stupefacenza” dell’essere di nuovo live, un concetto che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Ogni canzone è stata un’esplosione di energia: da “L’ombelico del mondo” a “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, passando per “Mi fido di te” e “L’estate addosso”, ogni brano è stato accolto con un entusiasmo incredibile.

    La scaletta, fra vecchio e nuovo

    La scaletta del concerto ha incluso oltre 30 brani, una selezione perfetta per un ritorno in grande stile. Non sono mancati i grandi successi del passato, come “Mezzogiorno”, “Le tasche piene di sassi” e “I love you baby”, ma anche cinque nuovi pezzi, tra cui “Montecristo”, “Fuorionda” e “Un mondo a parte”. Quest’ultimo, in particolare, ha catturato l’attenzione del pubblico con il suo tema centrale: l’amore, che Jovanotti ha raccontato come una costante nelle sue canzoni. Un amore che, come il sole, è sempre presente e che Jova ha fatto splendere sopra Pesaro durante il suo show.

    Simbolo di speranza e rinnovamento

    Tra i momenti più emozionanti del concerto, c’è stato quello dedicato alla poesia di Mariangela Gualtieri, proiettata sul grande schermo: “Che cosa sono i fiori?”. I fiori, simbolo di vita e rinnovamento, sono stati un elemento ricorrente nello spettacolo, con dieci giganteschi fiori che si muovevano sopra la testa del pubblico, creando un’atmosfera magica e poetica. Questi fiori, illuminati da luci colorate, hanno aggiunto un tocco di surrealismo e bellezza, facendo sentire ogni spettatore parte di un’opera d’arte in continuo cambiamento.

    Il futuro

    Con il suo ritorno al PalaJova, Jovanotti ha aperto un nuovo capitolo della sua carriera. Non è solo un concerto, ma un viaggio di crescita, rinnovamento e speranza, che il cantautore ha condiviso con il suo pubblico. Con cinquanta date in programma e trentasette già sold out, il tour “PalaJova 2025” si preannuncia come uno degli eventi musicali più attesi del 2025. Jovanotti ha dimostrato di essere più vivo che mai, pronto a far esplodere l’energia della primavera in ogni palasport che toccherà.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Stash dei The Kolors: “Le mie figlie dormono nel lettone e mi fanno riposare solo 2 ore a notte”

      Ospite di Silvia Toffanin insieme ai The Kolors, Stash svela la quotidianità familiare con la compagna Giulia Belmonte e le figlie: “Nel lettone con noi, sembrano kung fu panda”. E risponde anche alla domanda ironica di Fru sul significato della loro hit sanremese.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Stash, frontman dei The Kolors, è stato ospite di Verissimo nella puntata di domenica 16 marzo, insieme alla sua band. Il cantante, reduce dal successo al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Tu con chi fai l’amore”, si è aperto con Silvia Toffanin raccontando non solo il lato professionale, ma anche quello personale e familiare.

        Stash, infatti, ha parlato con affetto delle sue due bambine, Grace e Imagine, nate rispettivamente nel 2020 e nel 2022 dalla relazione con la compagna Giulia Belmonte. Un amore che ha arricchito la sua vita, ma che lo mette quotidianamente alla prova, soprattutto sul fronte del riposo. “Stanotte ho dormito solo due ore, per questo porto gli occhiali rosa”, ha scherzato il cantante, riferendosi agli accessori scelti per l’intervista.

        Nel salotto di Verissimo, Stash ha raccontato di aver abituato le figlie a dormire nel lettone, una scelta che oggi si ripercuote sulle sue ore di sonno: “Ho fatto l’errore di non metterle nella culla fin da subito, così ora ci troviamo tutti e quattro nel lettone e loro prendono sempre più spazio. Ma ci godiamo questi momenti, io le chiamo kung fu panda per le posizioni che assumono di notte”, ha raccontato con un sorriso.

        Ma non è tutto. A movimentare l’atmosfera in studio ci ha pensato Fru, il comico e membro dei The Jackal, che è intervenuto con un video messaggio rivolto ai The Kolors. La domanda, tanto ironica quanto maliziosa, ha strappato più di una risata: “Nel ritornello della vostra canzone dite ‘sale come un ascensore’. Ma cosa sale come un ascensore? Spero di trovare una risposta”.

        L’imbarazzo di Silvia Toffanin è stato immediato, ma Stash ha saputo mantenere il tono leggero, rispondendo con una battuta: “Libera interpretazione, sicuramente una metafora. Qualsiasi cosa, anche l’emozione di vederti, quel fuoco che sale. Ognuno può vederci quello che desidera”. Un momento che ha divertito il pubblico in studio, ma che ha portato la conduttrice a ricordare al cantante che si trovava in “fascia protetta”.

        Tra impegni musicali e vita da papà, Stash si conferma una figura amata dal pubblico, capace di far sorridere anche raccontando le notti insonni passate tra biberon e coccole sotto le coperte.

          Continua a leggere

          Musica

          Indimenticabile Whitney Houston: è sua la più bella canzone degli anni ’90

          La rivista Forbes ha scelto la canzone più rappresentativa degli anni Novanta, un decennio di grandi trasformazioni, anche nel mondo della musica.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            L’impatto di quegli anni sulla nostra società è ancora evidente. Nel corso di quel decennio, il mondo è stato testimone di cambiamenti radicali che hanno influito sulla cultura popolare, la tecnologia e lo stile di vita di milioni di persone. Il cinema propone film iconici come Pulp Fiction e Titanic. La moda si aggiorna con l’avvento del grunge e dello stile hip-hop, mentre le serie TV come Friends e Beverly Hills 90210 si trasformano in veri e propri fenomeni di culto.

            La tecnologia ci rende tutti più vicini

            Un periodo segnato anche da una grande innovazione tecnologica, con la diffusione di Internet che rivoluziona il modo in cui le persone comunicano e accedono alle informazioni. I computer personali diventano sempre più accessibili e i cellulari iniziano a diffondersi a macchia d’olio. Altro momento significativo l’avvento dei CD musicali e DVD, che sostituiscono i vecchi supporti come i vinili e le VHS.

            Grandi evento politico-sociali

            La caduta del Muro di Berlino nel 1989 segna la fine della Guerra Fredda e ha portato all’unificazione della Germania. Nel 1991, l’Unione Sovietica si scioglie e numerosi stati acquisiscono l’indipendenza. Inoltre, nel 1997, si verifica il tristemente noto incidente mortale di Diana Spencer, Principessa del Galles, che scuote il mondo intero. La lotta per i diritti civili progredisce in maniera significativa, con battaglie per l’uguaglianza di genere e i diritti LGBTQ+.

            Che musica ascoltavamo

            Decennio di trasformazioni anche nel settore musicale. Con l’hip hop che acquista popolarità e diventa meno “spensierato”, interessato a raccontare la vita dei neri in America che anche allora vivevano in situazioni difficili. Parallelamente, il rock si incupisce e il grunge, l’hard rock e il metal si arricchiscono di nuove sonorità, ampliando il loro pubblico di estimatori. L’elettronica conosce un più largo utilizzo, influendo sul modo in cui la musica veniva pensata, prodotta ed eseguita. Analizzando questo variegato panorama, la rivista Forbes ha stilato una classifica delle 50 canzoni più belle degli anni Novanta.

            In testa alla classifica

            La canzone migliore dei 90s è I Will Always Love You cantata da Whitney Houston, uscita sul mercato nel 1992. “L’interpretazione di Whitney Houston del singolo di Dolly Parton I Will Always Love You – questa l’opinione espressa da Forbes – ha conquistato il pubblico con la sua profondità emotiva e la sua incredibile abilità vocale. La canzone, presente nel film The Bodyguard, ha trascorso 14 settimane da record in cima alla classifica Hot 100. L’emozionante interpretazione della Houston e l’intramontabile messaggio d’amore e di perdita della canzone ne hanno fatto un classico”.

            La versione originale di dolly parton
            La Houston dal vivo nel 1999
              Continua a leggere

              Musica

              Buon compleanno Elvis… ma tanti auguri anche a Luciano Ligabue: sono 65!

              Tanto rock e celebrazioni varie per i 65 anni del rocker di Correggio, a 30 anni dall’uscita del suo iconico album “Buon Compleanno Elvis”.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Il 13 marzo 2025, Luciano Ligabue ha festeggiato il suo 65º compleanno, segnando un traguardo significativo nella sua carriera musicale. Quest’anno ricorre anche il 30º anniversario del suo iconico album Buon Compleanno Elvis, pubblicato nel 1995. Per celebrare queste importanti ricorrenze, sono state organizzate diverse iniziative speciali che coinvolgeranno i fan in tutta Italia.

                Un cofanetto celebrativo

                Per commemorare il trentennale di Buon Compleanno Elvis, Ligabue ha annunciato l’uscita di un cofanetto speciale intitolato Buon Compleanno Elvis 1995-2025. Questo progetto comprende sette dischi che offrono oltre sei ore di musica, tra cui versioni riarrangiate, demo inediti e registrazioni live. Il cofanetto sarà disponibile dal 18 aprile 2025 e rappresenta un’opera completa che ripercorre la genesi e l’evoluzione di uno degli album più influenti della musica italiana.

                Eventi live: la notte di certe notti

                In aggiunta al cofanetto, Ligabue ha organizzato due concerti speciali denominati La Notte di Certe Notti. Il primo si terrà il 21 giugno 2025 presso la RCF Arena di Reggio Emilia, nota anche come Campovolo, a vent’anni dal suo storico concerto in quella location. Il secondo evento è previsto per il 6 settembre 2025 nella suggestiva cornice della Reggia di Caserta. Questi concerti celebreranno sia il compleanno dell’artista sia l’anniversario dell’album, offrendo ai fan l’opportunità di rivivere le emozioni delle sue canzoni più amate.

                Un anno di celebrazioni per il rocker di Correggio, da svelare un po’ alla volta

                Il 2025 si preannuncia come un anno ricco di eventi per Ligabue e i suoi sostenitori. Oltre alle iniziative già menzionate, sono in programma ulteriori sorprese che verranno svelate nel corso dell’anno. L’artista ha espresso la sua gratitudine ai fan per il continuo supporto e ha sottolineato come queste celebrazioni rappresentino un modo per condividere insieme i traguardi raggiunti in oltre tre decenni di carriera musicale.

                Forse non tutti sanno che…

                Questa icona del rock italiano vanta una serie di curiosità poco note che lo rendono ancora più interessante. Ad esempio, pochi sanno che prima di sfondare nella musica ha svolto moltissimi lavori, tra cui operaio, magazziniere e persino conduttore radiofonico. Si è cimentato anche con il cinema: nel 1998 ha diretto Radiofreccia, un film ispirato alle sue esperienze giovanili, che ha riscosso grande successo di critica e pubblico. Inoltre, Ligabue è anche uno scrittore affermato: il suo primo libro, Fuori e dentro il borgo, è una raccolta di racconti brevi che vinse il premio Elsa Morante nel 1997. Un’altra chicca riguarda la sua passione per il calcio: tifosissimo dell’Inter, ha giocato per anni nella Nazionale Cantanti. E forse non tutti sanno che il suo soprannome da ragazzo era “Liga”, nato molto prima del successo. Un nomignolo che persiste anche oggi. Un artista poliedrico, insomma, ben oltre la musica!

                Con le iniziative che si stanno mettendo in campo in questo periodo, Ligabue conferma il suo ruolo centrale nella scena musicale italiana, offrendo ai fan vecchi e nuovi l’occasione di celebrare insieme a lui una carriera costellata di successi e momenti indimenticabili.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù