Connect with us

Musica

Lily Allen: “Volevo morire dopo il divorzio. Ma stavolta mi sono salvata da sola”

Dopo mesi difficili, Lily Allen ritrova equilibrio e forza nella terapia e nella musica: “Mi sono fatta ricoverare per scelta. Ho capito che chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza.”

Avatar photo

Pubblicato

il

Lily Allen

    A volte la rinascita comincia nel momento più buio. Lily Allen, 40 anni, lo sa bene. La cantante britannica, nota per brani come Smile e The Fear, ha deciso di raccontarsi senza filtri in un’intervista a British Vogue, rivelando quanto sia stato devastante il divorzio dall’attore David Harbour, star della serie Netflix Stranger Things.

    “Volevo morire”, confessa l’artista. “Stavo per perdermi di nuovo tra alcol e droghe. Dopo sei anni di sobrietà, il dolore della separazione stava per trascinarmi indietro.”

    Il crollo dopo la separazione

    Allen e Harbour si erano sposati nel 2020, in piena pandemia, con una cerimonia intima a Las Vegas. Dopo quattro anni insieme, il matrimonio è naufragato lo scorso dicembre. “David mi ha tradita per tre anni con una donna più giovane”, rivela la cantante, spiegando che l’infedeltà è stata “una ferita profonda, difficile da accettare”.

    Durante la crisi, Lily racconta di aver ricominciato a lottare contro un disturbo alimentare che l’aveva già accompagnata in passato. “La sofferenza mi ha fatto perdere il controllo. Mi sono accorta che cercavo di nuovo rifugio nelle vecchie abitudini autodistruttive: un bicchiere in più, un pensiero di troppo. È stato un periodo terribile.”

    La decisione di chiedere aiuto

    A salvarla, questa volta, è stato un atto di consapevolezza. “Mi sono resa conto che stavo crollando. Ho deciso io stessa di ricoverarmi in clinica. È stato un passo fondamentale: le altre volte l’avevano fatto contro la mia volontà, ma adesso sapevo di aver bisogno di fermarmi.”

    Allen descrive l’esperienza come “un percorso di lucidità”. “La forza non è fingere che vada tutto bene, ma riconoscere che non lo è. Mi sono detta: prenditi una pausa, non puoi continuare così.”

    Il ritorno alla musica

    Oggi, dopo mesi di terapia e meditazione, la cantante è tornata a lavorare al suo nuovo album, atteso entro il prossimo anno. “Scrivere mi ha aiutato a guarire”, ammette. “Nelle canzoni parlo di dolore, ma anche di accettazione. Ho messo in musica la confusione, la rabbia e la fragilità di quei mesi.”

    Allen, che ha due figlie adolescenti avute dal primo matrimonio con Sam Cooper, spiega di voler essere “un esempio di resilienza”. “Voglio che le mie figlie capiscano che si può sopravvivere anche quando tutto sembra crollare. Che si può chiedere aiuto e tornare a vivere.”

    “Adesso voglio capire me stessa”

    Nonostante le ferite, la cantante non rinnega il passato. “Con David non è stato tutto negativo”, racconta. “Abbiamo condiviso momenti belli. Provo compassione per lui: alla fine, soffriamo tutti.”

    Oggi il suo obiettivo è uno solo: ritrovare se stessa. “Ho 40 anni e le mie priorità sono cambiate. Voglio capire come sono arrivata fin qui, affrontando anche il rapporto complesso con mio padre. La terapia mi sta aiutando a sbrogliare la matassa.”

    Una rinascita consapevole

    Lily Allen appare più forte, determinata a non lasciarsi definire dalle cadute del passato. “Le droghe e l’alcol erano la mia fuga, ma ora so che non posso scappare da me stessa. La vera forza è restare e affrontare il dolore.”

    Il sorriso, quello della ragazza ribelle che negli anni Duemila scalava le classifiche britanniche, sembra tornato. Ma questa volta è diverso: è il sorriso di chi ha toccato il fondo e ha deciso di risalire, passo dopo passo, con la musica come ancora di salvezza.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Britney Spears confessa: «Ho subito un danno cerebrale». E attacca l’ex marito Kevin Federline: “Vuole solo guadagnare dal mio dolore”

      Nel memoir in uscita, Federline l’accusa di violenza e abuso di droghe. Lei replica: «Mi spaventa la rabbia con cui parla di me». Una nuova guerra di parole riaccende la battaglia tra i due ex coniugi più discussi di Hollywood.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

      britney spears

        Britney Spears torna al centro della scena con una confessione che ha scioccato i suoi fan. In un lungo post pubblicato su Instagram, la cantante di Toxic ha rivelato di aver subito «un danno cerebrale» in seguito a un trauma vissuto negli anni più bui della sua carriera, quelli raccontati nel libro The Woman in Me.

        «Per quattro mesi non ho potuto muovermi liberamente. Il mio corpo e la mia mente non comunicavano più», scrive Britney accanto a una foto che la ritrae a cavallo. «Le mie ali sembravano spezzate. Credo di aver subito un danno cerebrale molto tempo fa, ma oggi mi sento fortunata a essere viva». Parole che descrivono un periodo di paralisi fisica e psicologica, culminato in un lento ritorno alla consapevolezza di sé.

        La popstar, oggi 43 anni, non cita esplicitamente episodi o responsabili, ma il momento scelto per la rivelazione non è casuale. Il suo ex marito Kevin Federline sta per pubblicare il memoir You Thought You Knew, nel quale promette di “raccontare la verità” sulla loro relazione. Nel libro, Federline descrive la Spears come instabile e pericolosa, accusandola di comportamenti violenti e di aver fatto uso di cocaina persino durante l’allattamento. Tra le rivelazioni più inquietanti, il racconto di una notte in cui Britney avrebbe vegliato i figli «con un coltello in mano».

        Federline sostiene di aver temuto per la sicurezza dei bambini e di aver cercato aiuto, ma la cantante non ci sta. In un messaggio pubblicato sui social, ha replicato duramente: «Kevin vuole solo guadagnare dal mio dolore. Se ami davvero qualcuno, non lo umili. Mi spaventa la rabbia con cui parla di me». Poi aggiunge: «Nessuno può immaginare quanto sia stato peggio di così».

        Britney e Kevin si erano sposati nel 2004, separandosi tre anni dopo. Dal loro matrimonio sono nati Sean Preston e Jayden James, oggi ventenni. Dopo anni di battaglie legali e la lunga vicenda della tutela che l’ha privata della libertà per oltre un decennio, la tensione tra i due non si è mai spenta.

        Il nuovo libro di Federline, in uscita questa settimana, promette di riaprire vecchie ferite e di rilanciare la saga più tormentata dello showbiz americano. Ma Britney, con la sua confessione inattesa e dolorosa, sembra voler dire una cosa soltanto: nonostante tutto, è ancora viva. E pronta a difendere la propria verità.

          Continua a leggere

          Musica

          Sanremo 2026, cast dimezzato e nostalgia alle stelle: tra crollo degli ascolti e polemiche social il Festival cambia pelle

          Spotify segna un crollo del 45% sugli ascoltatori mensili e le certificazioni si dimezzano. Una linea più di nicchia accende critiche e timori: per molti Sanremo rischia di somigliare a un talent, mentre cresce il coro che invoca il ritorno di Amadeus.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Sanremo 2026 si presenta con un cast che non divide: spacca in due. La prima edizione dell’era Carlo Conti dopo il regno amadeusiano arriva con un paradosso evidente. Da una parte i 30 artisti scelti rappresentano un cambio di rotta netto, quasi una reazione al modello “all-star” costruito negli ultimi anni. Dall’altra, i numeri raccontano un ridimensionamento mai visto: gli ascoltatori mensili complessivi su Spotify crollano a 29,4 milioni, quasi la metà rispetto ai 52,8 del 2025. Anche le certificazioni confermano il trend: 330 dischi di platino contro i 695 dello scorso anno. È un ritorno ai livelli del 2022 e del 2023, quando Sanremo era meno dominato dallo streaming e più ancorato alla tradizione della scoperta.

            Conti sembra voler riportare il Festival allo spirito originario, puntando su artisti più di ricerca che di impatto mediatico. Un gesto quasi controcorrente in un momento in cui le piattaforme digitali dominano il consumo musicale. Ma non tutti la prendono bene. Sui social si parla apertamente di cast “da talent”, di line-up troppo di nicchia, di scelte che non intercettano il grande pubblico. E come riflesso pavloviano arriva la nostalgia: “Ridateci Amadeus”, scrivono in molti, trasformandolo in un’icona pop da liberare da uno scantinato immaginario.

            Eppure non manca chi invita alla calma. Enzo Mazza, ceo di FIMI, ricorda che il vero banco di prova sarà lo streaming post-Festival. È lì che si misurerà la forza delle canzoni, non nella popolarità iniziale dei loro interpreti. Negli ultimi anni, brani considerati “minori” alla vigilia sono diventati successi enormi, spesso ribaltando pronostici e gerarchie.

            Resta però un dato culturale: per molti italiani il Festival non è solo musica, ma un rituale collettivo, un osservatorio sul Paese. E vedere così pochi nomi “pesanti” in gara alimenta il timore che Sanremo perda centralità, trasformandosi in un trampolino per emergenti più che in una consacrazione per star già affermate. È una paura diffusa, che riflette la trasformazione dell’industria musicale e l’erosione di un immaginario comune.

            Ora la responsabilità passa alle canzoni. Se il cast riuscirà a conquistare pubblico e piattaforme con la forza della scrittura e delle interpretazioni, la scelta di Conti apparirà come un gesto coraggioso, non come un passo indietro. Se invece gli streaming post-Festival confermeranno la debolezza dei dati preliminari, la svolta verrà inevitabilmente messa in discussione.

            Una cosa però è certa: Sanremo 2026 arriva al pubblico già carico di tensioni, nostalgie e aspettative contrastanti. E mai come quest’anno il verdetto non spetta agli algoritmi, ma all’Ariston.

              Continua a leggere

              Musica

              Dieci canzoni per accendere lo spirito delle feste: la playlist perfetta per il Natale

              Una selezione di canzoni che mescola tradizione e modernità, ideali per riempire la casa di atmosfera natalizia, accompagnare una cena, un viaggio o semplicemente una serata di relax.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

              la playlist perfetta per il Natale

                Quando si avvicina dicembre, una delle prime cose che facciamo per entrare nello spirito delle feste è cercare la musica giusta. Le canzoni natalizie hanno un potere unico: riportano alla mente ricordi, rituali familiari e sensazioni di calore che nessun’altra colonna sonora sa evocare. Preparare una playlist, dunque, è quasi un gesto rituale. Ma quali brani scegliere per creare l’atmosfera perfetta?

                Dai classici americani alle hit internazionali più recenti, alcune canzoni sono diventate veri e propri pilastri del Natale contemporaneo. Molte di esse, infatti, registrano ogni anno nuovi record di ascolti, segno che la tradizione musicale legata alle feste è viva e continua a rinnovarsi.

                1. “All I Want for Christmas Is You” – Mariah Carey

                Pubblicata nel 1994, è ancora oggi uno dei brani più ascoltati al mondo durante il periodo natalizio, tanto da raggiungere spesso la vetta delle classifiche internazionali.

                2. “Last Christmas” – Wham!

                Un altro evergreen, uscito nel 1984 e rimasto uno dei simboli più pop del Natale. La sua melodia malinconica ma irresistibile è ormai immancabile in ogni playlist.

                3. “It’s the Most Wonderful Time of the Year” – Andy Williams

                Classico del 1963, richiama in pochi secondi tutto ciò che associamo alle feste: luci, riunioni familiari e gioia condivisa.

                4. “Jingle Bell Rock” – Bobby Helms

                Vivace e immediatamente riconoscibile, dal 1957 è la scelta perfetta per dare una spinta di energia ai momenti di festa.

                5. “Santa Tell Me” – Ariana Grande

                Tra le hit natalizie moderne più amate, uscita nel 2014, unisce pop contemporaneo e atmosfera brillante, diventando rapidamente un nuovo classico.

                6. “Rockin’ Around the Christmas Tree” – Brenda Lee

                Registrata quando Brenda Lee aveva solo 13 anni (1958), è tornata in auge negli ultimi anni grazie ai social e alle playlist digitali.

                7. “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” – Dean Martin

                Una delle melodie più iconiche legate all’inverno: romantica, rilassante e perfetta come sottofondo per una serata in casa.

                8. “Feliz Navidad” – José Feliciano

                Brano del 1970 diffusissimo a livello globale, unisce lingua inglese e spagnola e porta con sé un’energia contagiosa.

                9. “Underneath the Tree” – Kelly Clarkson

                Pubblicata nel 2013, è considerata una delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni, grazie alla sua produzione brillante e alla voce potente della cantante.

                10. “White Christmas” – Bing Crosby

                È il singolo più venduto di sempre nella storia della musica (dato Guinness World Records). Un capolavoro intramontabile che chiude la playlist con eleganza.

                Questa selezione unisce stili diversi e decenni lontani, dimostrando quanto la musica natalizia riesca a superare il passare del tempo mantenendo intatto il suo fascino.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù