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Musica

Lucio Corsi e il trend virale di TikTok: tutti volevano essere dei duri!

Lucio Corsi, con il suo brano “Volevo essere un duro”, sta diventando una delle canzoni più ascoltate e virali su TikTok. La sua melodia, ironica e riflessiva, ha conquistato milioni di utenti, che hanno iniziato a usarla per creare contenuti ironici e divertenti, spesso incentrati sulla propria vulnerabilità. Tra i tanti che si sono lasciati conquistare dal trend, c’è anche Chiara Ferragni, che ha deciso di unirsi al gioco, mostrando il suo lato più sensibile. Scopriamo come la canzone di Lucio Corsi ha spopolato sui social e come l’influencer ha partecipato al trend con un video molto ironico.

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    Lucio Corsi ha creato un vero e proprio fenomeno con la sua canzone “Volevo essere un duro”, un pezzo che ha riscosso un successo inaspettato. Da quando il cantante toscano ha presentato il brano al Festival di Sanremo, la sua melodia è diventata una delle colonne sonore più utilizzate su TikTok, la piattaforma di social media più popolare tra i giovani. La canzone parla di come spesso si cerchi di apparire duri e insensibili, ma poi si ceda facilmente all’emotività e alla sensibilità, un messaggio che risuona con molti.

    La rete è piena di “aspiranti duri”

    Su TikTok, gli utenti stanno utilizzando il brano per creare contenuti che esplorano la loro vulnerabilità con un tono ironico. Si tratta di un mix perfetto di umorismo e introspezione che ha conquistato i cuori di migliaia di persone. I video più popolari includono animali domestici che mostrano affetto, studenti che si lamentano delle difficoltà scolastiche e giovani che ridono di sé stessi per le loro emozioni. Il trend si è diffuso velocemente, conquistando una vasta audience.

    Chiara Ferragni unisce la sua vulnerabilità al trend

    Una delle influencer più seguite al mondo, ha deciso di unirsi al trend di Lucio Corsi su TikTok, portando con sé una dose di ironia e autenticità. La Ferragni ha recentemente pubblicato un video in cui, con un sorriso ironico e il pollice alzato, ammette di commuoversi facilmente. Il testo che accompagna il video è un chiaro riferimento alla canzone: “Volevo essere un duro, piango per qualsiasi video qui su TikTok in cui si percepisce la minima emozione a 37 anni”.

    Abbattendo le barriere dell’immagine

    Il video ha avuto un enorme successo, diventando rapidamente virale. Chiara, con la sua immagine pubblica di donna di successo e sempre perfetta, ha deciso di abbattere le barriere e mostrare una parte più vulnerabile di sé. Questo gesto ha avuto un forte impatto sui suoi follower, che hanno apprezzato la sincerità e l’umiltà dell’influencer, un valore che spesso risulta difficile da trovare nei social media.

    Il suo lato sensibile sui social media

    Non è la prima volta che Chiara Ferragni mostra il suo lato più sensibile sui social. L’influencer ha spesso condiviso momenti di fragilità e vulnerabilità, affrontando le difficoltà della vita con grande apertura. Nel suo post su Instagram, ad esempio, ha scritto: “Due persone vulnerabili trovano sempre il modo di ricollegarsi”, una frase che in molti hanno interpretato come una riflessione sulla sua relazione con Fedez e i recenti momenti difficili che hanno attraversato insieme. Il video di Chiara Ferragni su TikTok non solo ha fatto parte del trend legato alla canzone, ma ha anche contribuito a creare una discussione più ampia sulla vulnerabilità nelle figure pubbliche. In un mondo in cui spesso le celebrità mostrano solo la loro facciata perfetta, Chiara ha scelto di abbracciare la propria sensibilità, mostrando che anche le persone famose possono essere emotive e fragili.

    Un trend che unisce

    La canzone di Lucio Corsi e il video di Chiara Ferragni mettono in luce un tema sempre più presente sui social media: la vulnerabilità. In un contesto digitale dove spesso si enfatizza la perfezione e il successo, questi contenuti ironici e sinceri sono un segnale di cambiamento. Le persone, infatti, sembrano essere più propense a seguire modelli che celebrano l’autenticità, piuttosto che quelli che promuovono l’immagine di una vita senza imperfezioni. “Volevo essere un duro” è diventato più di una semplice canzone: è il simbolo di un movimento che incoraggia gli utenti a mostrare il proprio lato più umano, a ridere di sé stessi e a non temere di apparire vulnerabili. Chiara Ferragni, con il suo video, ha dimostrato che anche le personalità più pubbliche possono essere autentiche e sensibili. Questo messaggio ha reso la canzone di Lucio Corsi ancora più potente, trasformandola in un inno di libertà emotiva.

    Il successo che va oltre i social

    Il fenomeno “Volevo essere un duro” non si limita a TikTok. La canzone di Lucio Corsi ha raggiunto milioni di ascolti su tutte le piattaforme di streaming musicale, portando l’artista toscano a una notorietà mai vista prima. Il successo del brano ha anche attirato l’attenzione di altre celebrità e influencer, che hanno iniziato a usare la canzone nei loro contenuti, ampliando ulteriormente la sua visibilità. Il fatto che anche Chiara Ferragni, una delle figure più seguite e influenti sui social, abbia partecipato a questo trend, dimostra come il tema della vulnerabilità stia conquistando sempre più terreno nella cultura popolare. La canzone di Corsi è diventata un simbolo di autenticità, capace di unire persone di tutte le età e di tutti i background.

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      Musica

      La nuova vita, dopo Sanremo, per Maria Tomba: “Oggi so chi voglio essere”

      La carriera di un artista, soprattutto dopo due esperienze come X Factor e Sanremo, può essere piena di sfide e incertezze. la talentuoso cantante, reduce da esperienze importanti, ora affronta il futuro, cercando di costruire una carriera solida e appagante, senza lasciarsi influenzare dalle aspettative esterne.

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        Quando si termina un percorso come quello di X Factor – e anocra di più un’esperienza sanremese – la realtà può risultare molto diversa dalle aspettative iniziali. La giovane artista parla apertamente della difficoltà di dover fare i conti con il “dopo” di realtà così intense. In particolare, nella canzone Dirty No, descrive le sue emozioni e le riflessioni che l’hanno accompagnata: «All’inizio avevo tante aspettative, ma poi ho capito che le cose possono prendere direzioni impreviste». Questo periodo di transizione, che includeva anche una pausa tra la fine di X Factor e l’esperienza di Sanremo, le ha permesso di riflettere su se stessa e sul suo percorso artistico. «Mi è servito molto per riorganizzare le idee e fare ordine», confessa, evidenziando quanto sia stato fondamentale prendersi una pausa per comprendere meglio le proprie priorità.

        Per molti era la “pigiamona cicciona”

        ​Maria Tomba ha dovuto confrontarsi con episodi di body shaming sin dall’infanzia. Fin da bambina, la sua corporatura formosa è stata oggetto di critiche, specialmente durante la pratica di discipline come la danza classica e la ginnastica artistica, dove era richiesta una certa fisicità. Questi giudizi negativi, provenienti anche da compagni di classe, l’hanno segnata nel tempo, alimentando insicurezze riguardo al proprio corpo. Un esempio emblematico è stato un commento sui social che la definiva “pigiamona cicciona”. Tuttavia, Maria ha trasformato queste esperienze dolorose in forza creativa. Il suo brano Goodbye (voglio Good Vibes), presentato al Festival, è nato in un momento di particolare insicurezza fisica. La scrittura della canzone si è rivelata terapeutica, aiutandola a prendere consapevolezza di sé e a promuovere un messaggio di accettazione e indipendenza. Sottolineando l’importanza di andare oltre le apparenze e le maschere sociali, invitando a liberarsi dalle cattive vibrazioni e a rimanere fedeli ai propri valori. Il suo look distintivo, caratterizzato dall’uso del pigiama, simboleggia la libertà di essere se stessi, indipendentemente dal giudizio altrui. Oggi, grazie alla musica e all’arte, Maria si sente finalmente in pace con sé stessa, ridendo delle critiche passate e abbracciando la propria unicità.

        Affrontare il futuro senza troppe aspettative

        Guardando al futuro, la cantante non si lascia sopraffare dalle aspettative, preferendo concentrarsi su ciò che può controllare. Il suo album è uscito con grande soddisfazione, anche se il focus non è sulla fama o sul successo immediato, quanto sulla serenità e sull’impegno costante. «Cerco di non aspettarmi troppo dal futuro, preferisco concentrarmi su una cosa alla volta. Spero che arrivino tante belle energie, e che il mio percorso artistico possa essere arricchito da esperienze significative», spiega.

        In giro per il mondo grazie all’Ariston

        Una delle prossime sfide che l’attende è il World Tour che la vedrà impegnata insieme agli altri artisti delle Nuove Proposte del Festival. In programma, tappe in Canada e negli Stati Uniti, un’esperienza che la entusiasma molto. «Non vedo l’ora di partire. Sarà un’occasione per crescere ancora di più», afferma con entusiasmo.

        La crescita personale

        In un mondo musicale che spesso può sembrare incerto, è fondamentale non perdere mai di vista i propri obiettivi e rimanere fedeli alla propria visione. Entrambi gli artisti dimostrano come, purtroppo o per fortuna, il percorso non sia mai lineare. Le sfide, i momenti di pausa e le difficoltà sono parte del viaggio. In fondo, ogni passo, anche il più incerto, contribuisce alla crescita personale e artistica. Mentre si preparano per i loro nuovi progetti, entrambi si concentrano sull’essere autentici e su come trasformare ogni esperienza in un’opportunità per evolvere e fare un passo avanti.

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          Musica

          Tiziano Ferro e il bodyshaming: “Quando ero ciccione”

          Il suo soprannome da ragazzo era “cicciabomba”, un nomignolo che è rimasto impresso nei ricordi del popolare cantante, in una vita fatta non solo di successi discografici. . Oggi non è solo un cantante di fama ma anche una persona che ha imparato a convivere con le proprie vulnerabilità, confrontandosi a viso aperto con le proprie ombre e trasformandole in punti di forza.

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            Attraverso la sua musica, ma anche con il suo impegno nel sociale e la sua generosità caratteriale, Tiziano Ferro ha saputo farsi voler bene. E tanto. Oggi il suo viaggio prosegue sulle ali del successo, con nuovi traguardi da raggiungere e una carriera che, oltre ai riconoscimenti, è segnata da una consapevolezza maturata nel tempo: la vittoria più grande è sempre quella si riuscire a rimanere fedeli ai propri principi.

            Cercare sempre di superarsi: questo è il segreto

            In questi vent’anni di carriera, il bambino inizialmente grasso e con le gambe a X ha imparato una lezione che lo accompagna ancora oggi: le conquiste fondamentali sono quelle ottenute quando si supera se stessi.

            Celebrando il suo rpimo singolo di successo

            E’ trascorso oramai del tempo da quando l’artista, all’epoca 41enne, fresco di nomina come membro votante della giuria dei Grammy Awards, festeggiava un’importante tappa nella sua carriera: i vent’anni dal lancio del suo primo album Rosso Relativo. Una carriera iniziata con un brano diventato una grande hit, Xdono, che ha segnato la sua crescita sia musicale che come uomo. Per celebrare quel ricordo, oggi Tiziano pubblica un post che suona come un ritorno al passato, di quel un bambino “cicciottello e con le gambe a X”.

            Grazie a tutti, anche a chi non c’è più

            In occasione del ventennale di Xdono, ha voluto ringraziare le persone che gli sono state vicino: Victor, quello he oggi è il suo ex marito, il suo cane Beau (scomparso nell’agosto 2020), la sua città natale e tutti coloro che lo hanno sostenuto nel corso degli anni. Ma non ha mancato di fare riferimento anche ai momenti più bui, quelli in cui si è sentito perso o tradito. Ringraziando anche i suoi detrattori per le critiche che l’hanno visto protagonista e che hanno contribuito, in un certo senso, alla sua crescita.

            La sua fanbase lo adora

            Gli estimatori di Tiziano, in un mondo dove la fama è spesso volatile e l’esposizione mediatica può essere spietata, rappresentano una comunità di persone che lo ha sostenuto e amato incondizionatamente. «Non mi sono mai sentito giudicato, ferito o tradito da chi mi segue», ha scritto Tiziano.

            Una vittoria inattesa contro tutti i pregiudizi

            Nel post condivide anche un aneddoto che risale a una gara di pattinaggio a rotelle, quando da bambino si ritrovò a competere contro il pregiudizio e la derisione altrui. «Ricordo bene quel giorno», scrive Ferro, «due mamme che, prima della gara di velocità, dissero ad alta voce: ‘Guarda il ciccione poverello, con quelle gambe a X‘». Nonostante tutto, il piccolo Tiziano si lanciò nella gara senza esitare, fino a trionfare arrivando primo al traguardo. Un risultato che suscitò una reazione maligna dalle stesse mamme che, gelose, coniarono uno nuovo soprannome: “Cicciabomba”. Eppure, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, Tiziano vinse.

            Ha vinto anche contro la dipendenza dall’alcol

            Certe esperienze non si dimenticano, anzi… ti forgiano. Tiziano ha fatto tesoro di quella sua infanzia fatta di insicurezze e sfide continue. «Conservo ancora le gambe a X», scherza, «e quel passo da disagiato». Ma è chiaro che, oltre alle caratteristiche fisiche, ha mantenuto intatta la sua determinazione e la sua capacità di superare le difficoltà, un aspetto che lo ha accompagnato fino a oggi e gli ha permesso di essere l’artista che è. Nel corso degli anni, il cantante ha affrontato periodi di grande difficoltà, che lo hanno visto lottare anche contro la dipendenza da alcol, un problema che ha raccontato apertamente, ringraziando pubblicamente l’aiuto ricevuto dall’orgnizzazione Alcolisti Anonimi.

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              Musica

              “Dopo il 1 aprile la chiudo qui”: Bugo dice addio alla musica… e non è uno scherzo

              il cantautore Bugo annuncia il ritiro dalla musica con un ultimo concerto all’Alcatraz di Milano il 1° aprile. L’artista ripercorrerà la sua carriera e promette sorprese. In un’intervista a Rockit spiega i motivi della sua scelta e conferma che scomparirà anche dai social. Ecco la sua storia e le sue dichiarazioni.

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                Cristian Bugatti, in arte Bugo, ha annunciato il ritiro definitivo dalla musica. Il cantautore, noto per il suo stile unico e per la sua carriera che ha attraversato oltre due decenni, saluterà il pubblico con un ultimo concerto all’Alcatraz di Milano il 1° aprile 2025. Il titolo dello show, “Mi sono rotto i coglioni… ma per fortuna che ci sono io”, unisce uno dei suoi primi successi con il titolo del suo ultimo album, tracciando un simbolico filo conduttore della sua avventura musicale.

                La sorpresa dei fan

                L’annuncio ha sorpreso molti fan, soprattutto per l’apparente ironia della data scelta, il 1° aprile, ma l’artista ha ribadito che non si tratta di uno scherzo. I biglietti per l’evento sono ancora disponibili online e si prevede una serata speciale con momenti inaspettati e ospiti a sorpresa.

                I motivi del ritiro: “Scomparirò anche dai social”

                In una recente intervista a Rockit, Bugo ha spiegato le ragioni dietro la sua decisione, lasciando trasparire una certa amarezza nei confronti del mondo della musica attuale. Ha dichiarato che da tempo rifletteva sull’addio e che ormai non trova più stimoli nel panorama musicale. “Ultimo concerto, ultimo disco, scomparirò anche dai social. È come se fossi morto artisticamente”, ha affermato con convinzione.

                Nessun rimpianto

                Il cantautore ha sottolineato di non avere rimpianti: “Quello che ho avuto, l’ho cercato e l’ho voluto”. Attualmente, la sua vita ruota attorno alla famiglia e agli spostamenti per lavoro della moglie, con cui vive tra Bruxelles e altre città. “Non mi lego alle cose, mi lego alle persone, che in questo caso sono mia moglie e i miei figli”, ha spiegato.

                Sanremo, Morgan e la musica di oggi: le sue opinioni senza filtri

                Nell’intervista, Bugo non ha evitato di parlare del suo rapporto con la popolarità e di alcuni momenti chiave della sua carriera, come la celebre lite con Morgan a Sanremo 2020, che ha generato il famoso meme “Dov’è Bugo?”. “Volevo provare cos’era e mi è pure andata bene. Il bordello che è successo mi ha fatto capire cos’è la popolarità”, ha raccontato senza rancore.

                Le critiche alla scena di oggi

                Non ha risparmiato critiche al panorama musicale attuale, lamentando l’ossessione per le visualizzazioni e i ritorni forzati di vecchie glorie: “Questa cosa delle views sta diventando ridicola. Sembra che se non ho un milione di views non ci sia qualità”. Ha citato anche gli Oasis, una delle sue band preferite, definendo il loro tour di reunion “il segnale che il rock è morto”.

                Una carriera tra sperimentazione e indipendenza

                Bugo ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ‘90, prima con la band Quaxo e poi come solista. Dopo un’esperienza come operaio in fonderia, pubblica il primo singolo “Questione d’eternità” nel 1999. Il successo arriva nel 2002 con l’album “Dal lofai al cisei”, che segna il passaggio alle major discografiche. Negli anni seguenti sperimenta nuovi suoni e stili, introducendo elementi elettronici e contaminazioni pop. Dopo un periodo di pausa, torna con “Nessuna scala da salire” nel 2016, un disco che arriva in testa alle classifiche di vendita. Seguono due partecipazioni al Festival di Sanremo, quella del 2020 con Morgan e quella del 2021 con il brano “E invece sì”, accompagnata da polemiche sulla stampa di settore. L’ultimo album, “Per fortuna che ci sono io”, è uscito nel 2024 e segna la chiusura definitiva della sua carriera musicale.

                Un addio veramente definitivo?

                Il ritiro di Bugo sembra essere senza possibilità di ripensamenti. Tuttavia, il mondo della musica ci ha abituati a ritorni inaspettati e cambi di rotta improvvisi. Sarà davvero l’ultima volta che vedremo Bugo su un palco? Per ora, l’artista sembra convinto della sua decisione: il 1° aprile all’Alcatraz rappresenterà il suo saluto al pubblico. I fan, nel frattempo, si preparano a tributargli un’ultima grande serata, celebrando una carriera che ha lasciato il segno nel panorama musicale italiano.

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