Musica
Per alcuni è il “David Bowie della Maremma”, per noi è solo… Lucio!
Non ha vinto l’Eurovision 2025 ma ha conquistato il pubblico europeo con chitarra, delicatezza e un tocco glam. Lucio Corsi si piazza quinto ma i social lo incoronano star assoluta: c’è chi lo paragona addirittura a David Bowie e chi confessa di aver votato per l’Italia per la prima volta. Ecco perché, alla fine, Lucio ha davvero “fatto il duro” — a modo suo.

Che ci fa un cantautore toscano dall’aspetto totalmente alieno, voce sussurrata e chitarra al collo, sul palco più pop e kitsch d’Europa? Semplice: fa il botto! Lucio Corsi, classe 1993, da Orbetello con furore gentile, ha portato a Eurovision 2025 il brano Volevo essere un duro, ballata malinconica e poetica che tutti hanno amato durante l’ultimo Sanremo. I bookmaker lo davano per spacciato: terza fascia, zero fuochi d’artificio, troppa delicatezza per sfondare.
E invece? Quinto posto assoluto, quarto per le giurie, e una standing ovation digitale che continua a esplodere su Instagram, TikTok e Twitter/X.
I social europei lo adorano: “È la perla in una scatola di bigiotteria”
Sulla pagina ufficiale di Eurovision 2025, il video della performance di Lucio è uno dei più visualizzati e commentati. Oltre 160mila like e un’ondata di messaggi da fan stranieri che sembrano essersi innamorati, tutti insieme, del ragazzo toscano che canta con gli occhi bassi e il cuore in mano. Alcuni dei commenti più virali?
- “Ha suonato tre strumenti in tre minuti. Genio.”
- “Non voto mai, ma per l’Italia ho fatto un’eccezione. Amore dall’Australia.”
- “Finalmente qualcuno che canta piano. È come un sussurro tra mille urla.”
- “Un diamante tra glitter e laser.”
Insomma, la sobrietà ha vinto sullo show, almeno nei feed.
“David Bowie lo guarda dall’alto”: il paragone che infiamma il web
E poi, l’imprevisto (ma dolcissimo) paragone col Duca Bianco. Tra i commenti più apprezzati e condivisi, ce ne sono decine che evocano la buonanima di David Bowie.
C’è chi scrive:
- “Corsi è un Bowie italiano, con un’anima sincera.”
- “Sembra un incrocio tra Bowie, Leo Sayer e Gilbert O’Sullivan. Fenomeno.”
- “Spero che David Bowie l’abbia sentito da lassù.”
A Lucio, che nei suoi brani parla di ragni spaziali, nuvole poetiche e stranezze nostalgiche, il confronto non dispiacerà… anche se potrà sembrargli ovviamente pesantissimo. Chissà… forse anche Ziggy Stardust avrebbe apprezzato quel tocco vintage e quella malinconia lucente, tutta italiana.
L’Italia non vince, ma diffonde qualità
Corsi non ha portato l’Italia sul podio, ma ha dato al Paese un’immagine forte, coerente e diversa: un artista vero, lontano dagli eccessi, che si prende il rischio di non urlare, di non rincorrere l’applauso facile. Un cantautore che sceglie il sentire invece del colpire. E i fan internazionali l’hanno capito benissimo:
- “L’Italia manda sempre bellezza, anche se non vince.”
- “Che poesia! Vi ho votati dall’Ucraina.”
Eurovision 2025: chi ha vinto davvero?
Formalmente ha vinto l’Austria con “Wasted Love” di JJ.
Ma Lucio Corsi ha conquistato i cuori, le timeline, e forse anche un nuovo pubblico internazionale che lo seguirà oltre il palco dell’Eurovision. Perché alla fine, “essere un duro” non vuol dire fare la voce grossa. A volte basta una canzone tenera e una camicia vintage per diventare immortali nei cuori.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Musica
Sabrina Salerno senza filtri: “Mio marito amava Giorgia Meloni. Io? Ho venduto la mia fisicità. È stato marketing”
L’ex sex symbol racconta tutto: la scoperta del tumore, l’adolescenza segnata dallo sguardo maschile, i corteggiamenti delle star e quell’ammirazione del marito per la premier che non è passata inosservata

“Giorgia Meloni? Era l’amore di mio marito, in tempi non sospetti. L’ha sempre ammirata”. A dirlo, con il sorriso amaro di chi sa che le parole fanno rumore, è Sabrina Salerno, 57 anni e ancora capace di mandare in tilt le fantasie di generazioni intere. Ma dietro la femme fatale si nasconde molto di più: una donna che ha lottato con le unghie e con i tacchi a spillo per restare in piedi, anche quando la vita ha provato a metterla al tappeto. Come un anno fa, quando ha scoperto di avere un tumore al seno e ha affrontato l’intervento senza mai fermarsi. “Dopo 25 giorni ero in tournée in America. Undici voli, non amo chi si piange addosso” racconta oggi, ancora sotto terapia. “Vado in palestra tutti i giorni, serve a tenere a bada i dolori. Le endorfine aiutano, ma poi calano e ti prende un po’ così…”
“Io sex symbol? È stato marketing. Ho usato ciò che avevo”
A 12 anni gli uomini già la guardavano. All’inizio era spiazzante. “Poi ho capito che era attrazione sessuale. E ho deciso di usarla: ho venduto la mia fisicità, è stato marketing puro. Avevo quello e l’ho sfruttato”. Nessun romanticismo, tanta concretezza. “Con i ragazzi? Mai stata timida. A Miss Italia mi sentivo brutta. Mi ricordo la telefonata con mia madre: ‘Mi hai fatta male’. Ma poi ho ribaltato tutto”. È consapevole, tagliente, fiera. E oggi guarda Elodie con ammirazione. “Non è vero che si spoglia perché non sa cantare. È solo una scusa per attaccare una donna bella e talentuosa. Più ti esponi, più devi essere brava”.
“Giorgia era l’amore di mio marito. Ma non sono d’accordo con lei”
Il passaggio più spiazzante arriva parlando della premier: “Giorgia Meloni era l’amore di mio marito. La seguiva, la ammirava, diceva che ce l’avrebbe fatta. E infatti… ha vinto”. Nessun sospetto di tresche, solo una stima dichiarata. Lei però precisa: “Non la penso come lei su molte cose. Ma è una che si è fatta da sola. Tanto di cappello”.
Sandy Marton, Cecchetto, i vip respinti e l’autostima (tanta)
“Ho avuto corteggiatori famosi per ogni categoria: attori, cantanti, conduttori, anche star internazionali. Ma non li nomino. Ho pudore”. E se Sandy Marton – “di una bellezza pazzesca” – non la guardava neanche, ora probabilmente si mangia le mani. Claudio Cecchetto? “Entrai da lui strafottente e gli cantai Wild Boys. Quel treno dovevo prenderlo”.
Il successo arrivò presto, a 17 anni. “Ero una stronzetta presuntuosa”, dice ridendo. Ma anche consapevole. “Disse un giornalista: ‘Riuscirai ad avere successo come X?’. Io: ‘Ne avrò il triplo’”.
“Sono cambiata. Più cinica. Ma si supera tutto”
Oggi la Salerno è cambiata. “Non sono migliorata, sono più cinica. Ma ho imparato a essere indulgente con me stessa”. La felicità? “Non esiste. Sono attimi. Però ho accettato quello che mi è successo. È faticoso, ma si supera tutto”. E alla domanda se sia felice, risponde con la sincerità che la distingue: “Sul palco sì. Poi un po’ meno. Ma non mollo. Mai”.
Musica
Paura in hotel per Skin: “Un uomo ha tentato di entrare nella mia stanza fingendosi cameriere”
Skin è ancora sotto choc dopo un episodio che poteva avere conseguenze gravissime. La cantante britannica, icona rock e frontwoman degli Skunk Anansie, ha denunciato con un video sui social quanto accaduto il 2 luglio in un hotel: un uomo ha tentato di entrare nella sua stanza fingendosi un addetto al room service. L’obiettivo? Probabilmente derubarla. Ma la sua prontezza l’ha salvata.

Era da poco arrivata in albergo dopo 18 ore di viaggio. Alle sei del mattino, qualcuno ha bussato alla sua porta. “Diceva di essere del room service, ma ho capito subito che c’era qualcosa di strano”, racconta Skin nel video. L’uomo, dallo spioncino, le ha chiesto a che ora sarebbe uscita e quanto tempo sarebbe rimasta. “Domande strane, inquietanti”, dice la cantante.
Skin, nonostante la stanchezza, non si è fatta cogliere impreparata: ha insultato l’uomo, ha bloccato la porta con una sedia e lo ha messo in fuga. “Mi ha detto che sarebbe tornato tra un minuto. Non sapevo se lo avrebbe fatto davvero”, aggiunge.
La reazione dell’hotel
Il peggio, però, doveva ancora arrivare. Skin ha subito segnalato l’episodio alla direzione dell’hotel, ma la risposta dello staff è stata deludente. “Mi hanno detto di aver identificato la persona, ma che la sua versione non combaciava con la mia. Così l’hanno lasciato andare. Ma se non sapete chi è davvero, perché lo lasciate libero per la struttura?”, ha chiesto, indignata.
Un atteggiamento che l’ha spinta a pubblicare il video per denunciare pubblicamente l’accaduto. “Non è accettabile che chiunque possa fingere di lavorare in hotel e provare a entrare nella stanza di un ospite”, ha detto, invitando le strutture ricettive a investire di più nella sicurezza.
Fan in allerta, ma lei sta bene
Il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni in poche ore, con fan preoccupati ma solidali. Skin ha rassicurato tutti: sta bene, ma non intende dimenticare quanto accaduto. Un episodio che solleva interrogativi non solo sulla sua vicenda personale, ma anche su come venga tutelata — o meno — la sicurezza degli ospiti in strutture di alto livello.
Musica
Tony Effe finisce nei guai per una bestemmia sul palco: “Mi alzate ‘sto microfono o devo parlare in calabrese?”
Il filmato risale all’estate 2023, ma la bufera scoppia ora. Intemperanze, parolacce, bestemmie e doppi standard: il caso Tony Effe agita i fan sui social

Tony Effe ci ricasca. O meglio, viene inchiodato da un video che in queste ore sta facendo il giro di TikTok e Instagram: lo si sente lamentarsi col fonico durante un concerto al Trento Love Fest dell’agosto 2023, mentre impreca e bestemmia in mezzo al palco. “Oh, mi dovete alzare questo cazzo di microfono. Non so se parlo italiano o calabrese… microfono su, up, volume su”, urla Tony. Poi la bestemmia, netta, inequivocabile. E via con la musica.
A distanza di quasi un anno, il filmato riemerge e diventa virale proprio mentre il rapper sta cavalcando un momento di grande visibilità estiva. Il problema non è solo il contenuto, ma anche il tempismo: pochi giorni fa, proprio lui aveva rimproverato Side Baby, suo ex collega nella Dark Polo Gang, per aver bestemmiato sul palco durante un live.
Tony lo aveva affrontato davanti al pubblico, con tono da predicatore: “No, chiedi scusa a Dio davanti a tutti. Non si bestemmia!”. E Side si era inginocchiato metaforicamente: “Scusate ragazzi, è la seconda volta. Scusa Dio, perdonaci per tutte le nostre azioni”.
Il punto, ora, è che chi predicava il pentimento è finito nella stessa trappola. E sui social l’ironia si spreca. Qualcuno commenta: “Aspettiamo il video di Tony che si confessa da solo”, altri sono più duri: “Quanta ipocrisia in due minuti di live”.
Finora, Tony Effe non ha replicato. Nessuna story di chiarimento, nessuna scusa ufficiale. Forse aspetta che passi la bufera, o forse – come spesso accade – considera tutto parte dello show. Ma stavolta la figuraccia è notevole. E chi si era aspettato un Tony più maturo, adesso si chiede: “Ma allora, con chi ce l’aveva davvero quel giorno? Con Side Baby o con se stesso?”.
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