Musica
Una fan sviene, Al Bano tenta di svegliarla con la sua voce: altro che defibrillatore…
Durante un concerto a Carbonia, una donna sviene tra il pubblico e Al Bano tenta di rianimarla… con la voce. Il cantante, in pieno spirito “alla Al Bano”, urla il nome della spettatrice svenuta, trasformando il momento in una scena virale. E nel frattempo annuncia un nuovo concerto in Russia.
Quando la realtà supera la sceneggiatura. Sabato scorso, piazza Roma a Carbonia è stata teatro non solo di musica, ma anche di un episodio decisamente surreale. Durante l’esibizione di Al Bano per la 29ª edizione de Il Sulcis Iglesiente Espone, una donna tra il pubblico è svenuta. In attesa dei soccorsi, chi avrebbe mantenuto la calma? Nessuno. Tranne Al Bano, che ha deciso di intervenire a modo suo: “Deborah! Svegliati!”, ha gridato con un acuto degno di Felicità.
Deborah è il tenore pugliese: la scena è virale
Mentre gli spettatori si allarmavano, Al Bano ha chiesto il nome della spettatrice e ha tentato un approccio a metà tra l’eroico e l’assurdo: cantarle addosso. Non c’è conferma che Deborah sia tornata cosciente grazie al do acuto, ma il video è diventato virale. Per fortuna, non sono state riportate conseguenze gravi, quindi si è potuto scherzare sull’episodio. Lo stesso Al Bano ha commentato: “Ho capito perché è caduta, perché non c’è Fausto Leali”. Comico? Grottesco? Dipende dal tono con cui lo leggi.
Quando il concerto diventa commedia all’italiana
Non è la prima volta che Al Bano regala momenti “epici” ai suoi concerti. Con l’entusiasmo di un ventenne e la voce di un monumento nazionale, l’artista di Cellino continua a essere un protagonista assoluto dello spettacolo italiano. Anche a 82 anni, riesce a trasformare uno svenimento in uno sketch virale. E nel frattempo, si prepara per un’altra esibizione che promette di far discutere.
Concerto per la pace e polemiche annunciate: Al Bano vola in Russia
La notizia arriva proprio in coda all’episodio di Carbonia: Al Bano ha annunciato un concerto a San Pietroburgo il 20 giugno, insieme a Iva Zanicchi. Un “concerto per la pace” che – come era prevedibile – scatenerà più di una polemica in Italia. Ma lui, come sempre, tira dritto: “Non temo critiche, chi ama la pace deve agire”. E magari anche cantare. A prescindere dal contesto geopolitico.
Tra il sacro e il profano: il mito Carrisi che non smette di stupire
Che si tratti di cantare in Russia o di risvegliare Deborah con una raffica di acuti, Al Bano continua a navigare tra leggenda popolare e cronaca virale. È questa la sua forza: una voce che resiste al tempo e una personalità che sfugge a ogni logica. Se la musica è medicina per l’anima, forse anche per la pressione bassa può fare qualcosa.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Musica
Dove riposerà ora Brian Wilson: paradiso o inferno? God only knows…
Il mondo della musica dice addio a una leggenda che, con la sua arte, ha fatto sognare la California a milioni di persone. Wilson ha insegnato al mondo che anche la fragilità può diventare armonia e che il dolore può generare dtraordinaria bellezza. Con la sua scomparsa, non perdiamo solo un artista, ma un pezzo di cultura musicale del Novecento, che rimane viva nelle sue note, tra spiagge, nostalgia e infinite “Good Vibrations”.

Il geniale fondatore dei Beach Boys, è scomparso all’età di 82 anni. Musicista visionario e pioniere del pop-rock, ha rivoluzionato il suono degli anni ’60 con melodie indimenticabili e innovazioni tecniche di straordinaria inventiva. Malgrado un’esistenza segnata da profonde fragilità personali, Wilson ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Tra i commossi tributi dei suoi compagni di band e l’eredità immortale di capolavori come Pet Sounds, il suo nome rimane simbolo di un sogno americano che continua a risuonare tra le onde del tempo.
Un addio che commuove il mondo della musica
A stroncarlo, un disturbo neurocognitivo simile alla demenza, reso noto all’inizio di quest’anno. La notizia ha scosso il mondo della musica, generando una serie di tributi toccanti da parte dei suoi compagni storici di band e da figure iconiche del panorama musicale. Al Jardine, cofondatore dei Beach Boys e amico d’infanzia di Wilson, ha espresso il suo dolore con parole toccanti:
“Mi sentirò sempre fortunato ad averti avuto nella nostra vita. Eri un gigante umile che mi faceva sempre ridere. Ti sei riunito a Carl e Dennis, e ora cantate di nuovo quelle bellissime armonie.”
Anche Mike Love e Bruce Johnston hanno ricordato come, insieme a Brian, regalarono al mondo il sogno americano di libertà, ottimismo e gioia:
“La sua eredità vivrà attraverso le sue canzoni e nei nostri ricordi.”
L’uomo che fece sognare la California
Brian Wilson non era solo la voce e l’anima dei Beach Boys: era un compositore geniale che, pur non avendo mai davvero cavalcato le onde con un surf, riuscì a tradurre in musica l’essenza della California. Dai primi successi come I Get Around e Help Me, Rhonda fino alla perfezione armonica di Good Vibrations, Wilson ha trasformato il pop in arte. Durante il periodo d’oro della band (1962-1966), i Beach Boys infilzarono 13 hit nella Top 10 di Billboard, diventando il simbolo musicale di una generazione. Il suo capolavoro, Pet Sounds (1966), ha influenzato i Beatles e cambiato per sempre il modo di concepire un album.
Paul McCartney dichiarò:
“È stato Pet Sounds a farmi perdere la testa. Nessuno è davvero istruito musicalmente finché non ha ascoltato quell’album.”
Genio fragile: tra ombre, abusi e rinascita
Dietro la genialità di Wilson si nascondeva un’anima tormentata. Vittima di abusi paterni, afflitto da crisi di panico e da una fragilità mentale crescente, Brian si allontanò dalle scene per rifugiarsi nello studio, tra eccessi di ogni tipo e isolamento forzato. Il controverso rapporto con lo psicoterapeuta Eugene Landy divenne quasi una prigionia, fino alla liberazione legale nel 1992. Ma la sua storia non finisce nel buio: nel 2004 completò Smile, l’album maledetto iniziato nel 1967 e poi abbandonato. Accanto a lui, Melinda Ledbetter, l’ex modella e venditrice di Cadillac che divenne la sua ancora di salvezza e moglie:
“Mi ha salvato la vita. Mi ha restituito fiducia e voglia di vivere.”
In pochi conoscono il rapporto della famiglia Wilson con Charles Manson
Un aspetto indiretto e inquietante era quello che legava i Wilson – più precisamente il fratello di Brian, anche lui membro dei Beach Boys – e Charles Manson, il famigerato criminale e leader della “Family” responsabile degli omicidi Tate-LaBianca nel 1969. Nel 1968, Dennis Wilson fece inconsapevolmente entrare Manson nella sua vita che, all’epoca, cercava di lanciare la sua carriera musicale. Dennis, affascinato dalla sua personalità carismatica e dal gruppo di donne che lo seguivano, lo ospitò per mesi nella sua villa a Sunset Boulevard, a Los Angeles. Manson e la sua “Family” si trasferirono nella casa di Dennis, causando danni enormi (si parla di oltre 100.000 dollari tra abusi di proprietà, spese, furti e distruzioni) e instaurando una presenza sempre più inquietante. Manson voleva diventare una rockstar. Incise alcune demo, e Dennis inizialmente tentò di aiutarlo, portandolo in studio e presentandolo ad alcuni produttori. I Beach Boys arrivarono persino a riarrangiare e pubblicare una sua canzone, Cease to Exist, ribattezzata Never Learn Not to Love, inclusa nel loro album 20/20 (1969). Tuttavia, non accreditarono Manson come autore, cosa che lo fece infuriare.
La rottura e le conseguenze
Quando Dennis iniziò a percepire il lato oscuro e minaccioso di Manson, anche sotto consiglio di Brian, tagliò i ponti. Non lo affrontò direttamente: cambiò casa senza dirgli nulla, lasciando l’abitazione con i Manson ancora dentro. Poco dopo, Manson si allontanò dal mondo della musica e virò verso la follia e la violenza che culminò negli omicidi dell’estate 1969.
Un’eredità musicale immortale
Anche dopo aver lasciato i Beach Boys negli anni ’80, Wilson non smise mai di fare musica. Tornò con la band nel 2012 per l’album That’s Why God Made the Radio, e recentemente aveva partecipato al documentario The Beach Boys di Frank Marshall, su Disney+, tornando simbolicamente sulla spiaggia di Malibu dove tutto era cominciato. La sua incredibile musica rimarrà eterna: non solo per i nostalgici del surf ma per tutti coloro che sanno riconoscere l’arte quando l’arte riesce a parlare al cuore.
Musica
Altro che “Bagno a mezzanotte”: ecco il cachet da bagno d’oro di Elodie
Fra look da passerella sexy e hit che spopolano ovunque, Elodie è oggi una delle artiste italiane più pagate e richieste. Dopo il clamoroso successo del concerto a San Siro, il suo cachet è letteralmente schizzato alle stelle. Ma quanto guadagna davvero per un concerto? Non è una cifra per comuni mortali…

Qualche giorno fa Elodie ha fatto la storia diventando una delle poche artiste italiane a esibirsi come headliner sul palco di San Siro. Uno show memorabile, sold out, con scenografie spettacolari, outfit iconici e un’energia da superstar internazionale. Un traguardo che non solo l’ha consacrata regina del pop italiano, ma ha anche dato una bella spinta verso l’alto al suo già generoso cachet.
Quanto guadagna Elodie per un concerto? Cifre da standing ovation
Secondo stime del settore, Elodie percepisce tra i 60.000 e i 70.000 euro per una singola esibizione dal vivo, ma il successo di San Siro potrebbe far lievitare ulteriormente la cifra. Per eventi privati o brand esclusivi si arriva facilmente a 100.000 euro a serata. Insomma, se voleste Elodie al vostro matrimonio… forse vi conviene optare per una playlist su Spotify.
Musica, moda e milioni: un business che non si ferma
Elodie non è solo una cantante. È un fenomeno di costume, un’icona di stile, un brand vivente. Ha collaborato con marchi di alta moda, è apparsa sulle più importanti copertine italiane ed è diventata testimonial per diversi brand di lusso. Tra concerti, campagne pubblicitarie e diritti d’immagine, le sue entrate annue superano il milione di euro. E la cifra è destinata a crescere: ogni outfit da red carpet diventa virale, ogni post sponsorizzato fa impazzire i social.
Diva sì, ma con i piedi per terra… su tacchi imperiosi
Nonostante la fama e i numeri da capogiro, Elodie resta un personaggio autentico. Parla apertamente di tematiche sociali, sostiene i diritti civili e ha sempre mostrato orgoglio per le proprie origini. È proprio questo mix tra schiettezza e glamour che la rende così amata nel panorama musicale italiano.
Canta, incanta… e incassa alla grande
Con il trionfo milanese ( si replica stasera a Napoli allo Stadio Maradona), Elodie ha mandato un messaggio chiaro: non è più una promessa, è una certezza. E con un cachet che fa girare la testa, ogni sua nota vale oro. Altro che bagno a mezzanotte… qui si nuota nel lusso a ogni battito di cassa.
Musica
Orietta Berti contro Fedez: “Sei peggiorato dopo il divorzio”
Durante la puntata del Pulp Podcast, Orietta Berti ha rimproverato Fedez per il linguaggio volgare e i suoi cambiamenti post-divorzio. Nonostante la frecciata, l’amicizia tra i due sembra salda

Orietta Berti non le manda certo a dire, nemmeno quando è ospite di un amico come Fedez. Durante l’ultima puntata del Pulp Podcast, la cantante ha puntato il dito contro il rapper milanese, rimproverandolo per i toni eccessivi e il linguaggio colorito. “Federico, sei peggiorato nel linguaggio” ha detto Orietta, con la sua consueta schiettezza. Un rimprovero che ha lasciato il segno, tanto che Fedez, con un sorriso amaro, ha replicato: “È il divorzio, Orietta”.
La frase, buttata lì con un tono apparentemente ironico, ha in realtà aperto uno squarcio su come Fedez sta vivendo questo periodo delicato. Il rapper, reduce dalla separazione da Chiara Ferragni, ha ammesso senza troppi giri di parole: “Eh, ma ha ragione”. Mr Marra, co-conduttore del podcast, ha tentato di alleggerire la tensione con qualche battuta, ma l’atmosfera è rimasta sospesa per qualche secondo.
Orietta Berti, da parte sua, ha mantenuto il suo stile materno e rassicurante. Ha ricordato a Fedez i momenti in cui parlava con dolcezza dei figli, ribadendo la sua stima: “Lui è un bravo ragazzo e rispetta il prossimo, come non fanno in questo ambiente”, ha detto Orietta. Un modo per dire che, al di là delle parolacce e dei modi diretti, il rapper rimane un uomo generoso e affettuoso.
Non è la prima volta che i due si confrontano, ma tra loro resta un’amicizia speciale. Già nel 2021, Orietta Berti e Fedez avevano condiviso il palco, insieme ad Achille Lauro, con la canzone Mille, un tormentone estivo che aveva scalato tutte le classifiche italiane. Il brano aveva sancito un’inedita alleanza tra generazioni e stili musicali, diventando un simbolo di leggerezza e ironia.
Oggi però, a distanza di tre anni, i rapporti tra Fedez e Lauro sembrano essersi raffreddati. Diverso invece il legame con Orietta, che nonostante le critiche affettuose continua a credere nel talento e nella bontà d’animo di Federico. “Lui è sempre stato rispettoso e generoso”, ha insistito la cantante, quasi a voler mettere una pezza sul momento di tensione.
Fedez, dal canto suo, ha incassato la stoccata con un sorriso, ma non ha nascosto come la separazione da Chiara Ferragni lo abbia segnato. Le sue parole, ironiche e sincere al tempo stesso, hanno confermato che dietro i riflettori si nasconde un periodo complicato. E Orietta, con la saggezza dei suoi 80 anni e la dolcezza di una nonna, sembra l’unica in grado di dirgli la verità senza fargli male davvero.
-
Gossip1 anno fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera11 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Sex and La City1 anno fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Speciale Olimpiadi 202410 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello9 mesi fa
Helena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Gossip1 anno fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Speciale Grande Fratello9 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Gossip11 mesi fa
La De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza