Musica
Zucchero e il dolore che lo ha cambiato: «Depresso dopo il divorzio, ora canto per rinascere»
«Ero depresso, avevo perso tutto. Solo la musica mi ha salvato». Zucchero si racconta: dal divorzio al legame con Paul Young, dalle critiche degli inizi all’affetto per la nonna Diamante. Ora torna sul palco, tra Spirito DiVino e nuove emozioni da condividere.

Un mulino nella campagna, un’amicizia salvifica, una canzone che ancora oggi lo mette in imbarazzo. Zucchero Fornaciari torna con sei concerti estivi, un album ristampato e tanta voglia di raccontarsi. Ma senza nascondere le ferite.
«Ero depresso, non volevo più esibirmi», dice a proposito del periodo che ha preceduto Spirito DiVino, ora ripubblicato in vari formati. Il dolore per il divorzio lo aveva travolto: «Mi mancava la mia famiglia. Il restauro del mulino mi ha salvato». È lì che Zucchero ha ricominciato a scrivere, a vivere, a tornare sé stesso.
Nel frattempo, l’amicizia con Paul Young ha avuto un ruolo fondamentale. «Sua moglie è morta, lui si è trovato solo con quattro figli. Era il mio stesso periodo buio. Ci siamo sostenuti, consolati». Da quel legame è nata la scelta di cantare insieme I See A Darkness, simbolo della luce ritrovata dopo la tempesta.
Ma anche oggi, con duetti internazionali come quello con Russell Crowe e la riedizione di Discover, Zucchero non dimentica le sue fragilità. «Andare in tour in un mondo pieno di guerre e dolore è faticoso. Ma il mio mestiere è fingere, come diceva Pessoa. Fingere per non arrendersi».
Tra i ricordi più teneri, la voce della nonna Diamante: «Alla fine della canzone c’è una signora anziana che la imita. Mia nonna mi chiamava così, mentre giocavo a pallone. Non ho mai smesso di sentirla vicino».
E Donne? La canta ancora? «Mi vergogno un po’, fare “dududù” a 70 anni mi sembra assurdo. Ma magari la rifaccio, in un altro modo…».
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Musica
Renato Zero re degli incassi: batte Vasco, Ultimo e Fedez con 17,8 milioni e punta a un nuovo record nel 2025
Con 17,8 milioni di euro di fatturato nel 2024, l’etichetta indipendente di Renato Zero supera tutti i big della musica italiana. Meno brillante però il guadagno netto: 859 mila euro, lontano dai 2 milioni dell’anno precedente.

Altro che Vasco, Ultimo o Fedez: il numero uno della musica italiana, quando si parla di fatturato, si chiama Renato Zero. A dirlo non sono i fan, ma il bilancio 2024 della sua Tattica srl, etichetta indipendente e macchina perfettamente rodata che ha gestito ogni dettaglio del tour dell’anno scorso. Un giro d’Italia in 14 città che ha spinto i ricavi fino a quota 17 milioni e 862 mila euro, contro i 13,8 milioni del 2023. Una crescita vertiginosa che consolida il primato di Renato davanti a giganti come Vasco Rossi e Fedez – quest’ultimo con entrate diversificate anche fuori dal mondo musicale.
Il rovescio della medaglia? L’utile netto. Dopo la corsa del fatturato, il guadagno effettivo si ferma a 859.370 euro, decisamente meno degli oltre 2 milioni messi a segno dodici mesi prima. Colpa dei costi di produzione del tour, curato in ogni minimo aspetto e capace comunque di registrare il tutto esaurito nella maggior parte delle date.
A gonfiare le entrate anche lo sfruttamento online del catalogo editoriale, la vendita di prodotti fonografici e due contributi Covid a fondo perduto da 58.722 euro ciascuno, incassati tra febbraio e marzo 2024. Una strategia, quella digitale, su cui la società ha investito sempre più risorse, ottenendo “brillanti risultati”, come si legge nella nota integrativa.
Ma Zero non si ferma alla musica. A Roma possiede un ufficio, tre case, pertinenze e nuovi permessi edilizi tra centro storico e Camilluccia. E il 2025 potrebbe superare il record: il fratello, nella relazione al bilancio, parla di una programmazione in linea con i piani di rilancio nazionale legati al Pnrr, con un nuovo tour dal vivo in varie città italiane. Obiettivo dichiarato: consolidare il trono del Re dei sorcini anche sul fronte economico.
Musica
Angelo Desideri trionfa al “The Busking Contest 2025”: l’arte di strada conquista Lavagna
L’edizione 2025 del primo concorso italiano dedicato ai musicisti di strada conferma la sua forza: pubblico da record, qualità artistica altissima e un entusiasmo che attraversa la Liguria

È il torinese Angelo Desideri il vincitore della quarta edizione di “The Busking Contest”. Il primo concorso italiano interamente dedicato ai cantautori e performer di strada. Il giovane artista ha conquistato la giuria con una proposta originale e carica di emozione, portando a casa il Premio Cappello, dal valore di 1.000 euro. Oltre all’accesso a tre palchi di rilievo nazionale: il Ferrara Buskers Festival Preview, il festival “Di Strada in Strada” in Emilia-Romagna e “Di Piazza in Piazza” in Calabria.
A completare il successo, Desideri riceve anche la menzione speciale “Roberto Pettinaroli”. Riconoscimento assegnato all’artista con il più marcato stile cantautorale, in omaggio al compianto giornalista ligure legato al progetto fin dalla sua nascita.
Tra i 18 finalisti selezionati, anche altri nomi si sono distinti. Il duo Musica Muta, classificatosi al secondo posto, ha ricevuto il Premio “Di strada in strada” e il Premio CIV. Consegnato dal Consorzio Commercianti di Lavagna, che garantirà loro una performance all’evento estivo “Musica e Gusto”, in programma a luglio 2026.
Il Premio “Busker Zueno”, dedicato ai talenti emergenti, è stato assegnato al giovanissimo Ema, che si esibirà al “Zueni Festival” di Chiavari il prossimo 27 settembre.
A decretare i vincitori, una giuria di altissimo profilo composta da Gennaro De Rosa (direttore artistico di Music for Change). Enrica Corsi (fondatrice del Premio Bindi e del Festival della Parola Reloaded) e Andrea Cerrato, cantautore e content creator da oltre 1 milione di follower.
La finale 2025, ospitata nella suggestiva Piazza Guglielmo Marconi a Lavagna, ha segnato un nuovo record di partecipazione. Migliaia di spettatori hanno seguito le varie tappe del contest. Da Rapallo a Chiavari, per poi vivere un’ultima serata memorabile, arricchita dalla performance esplosiva di Andrea Cerrato come ospite speciale.
«La risposta del pubblico è stata straordinaria. L’entusiasmo e l’affetto dimostrano quanto questo format stia diventando una pietra miliare nella scena culturale ligure», ha commentato Cance, direttrice artistica del contest. «Il percorso itinerante ha mostrato come la musica di strada riesca davvero a unire persone, generazioni e territori diversi attraverso un linguaggio universale fatto di talento, passione e autenticità».
The Busking Contest si conferma così un evento di riferimento nel panorama musicale indipendente italiano. Capace di far emergere nuove voci, valorizzare il territorio e regalare emozioni autentiche sotto il cielo delle piazze.
Musica
Annalisa compie 40 anni: dalla bocciatura a X Factor al trono del pop italiano
Da ragazza respinta ai provini di X Factor a regina delle classifiche: la parabola di Annalisa Scarrone è una storia di talento, tenacia e intuizioni vincenti. Oggi festeggia il suo compleanno con un nuovo album in arrivo, un duetto con Marco Mengoni e la consapevolezza di aver trasformato ogni ostacolo in successo.

Annalisa compie oggi 40 anni, e il suo compleanno ha il sapore di un nuovo inizio più che di un bilancio. Con una voce potente, un repertorio di hit che hanno dominato le classifiche e una carriera costruita passo dopo passo, la cantante savonese è ormai una certezza del pop italiano.

Il traguardo arriva in un momento di grande fermento: questo autunno uscirà il suo nuovo progetto discografico, Ma io sono fuoco, anticipato dal duetto con Marco Mengoni, Piazza San Marco, in arrivo il 5 settembre. Due tasselli che confermano una stagione d’oro per l’artista, capace di trasformare ogni singolo in un fenomeno virale.




Il viaggio musicale di Annalisa Scarrone, classe 1985, inizia presto. A otto anni studia chitarra classica, a 14 si avvicina al canto con la maestra Danila Satragno. Prima ancora della popolarità televisiva, è già autrice e frontwoman della band rock Malvasia, poi ribattezzata Le Noire. Quando il gruppo si scioglie nel 2008, lei non si arrende e continua a inseguire il suo sogno.
Paradossalmente, il primo “no” della sua carriera arriva da X Factor: Annalisa non supera i provini. Ma il rifiuto diventa carburante. Tre anni dopo entra ad Amici di Maria De Filippi e nel 2011 conquista il secondo posto e il premio della critica, aprendo la porta a un percorso che non si fermerà più.
Dai primi album fino alla consacrazione come regina dei tormentoni estivi, Annalisa ha saputo reinventarsi senza perdere identità. Brani come Bellissima (2022), Mon Amour e Disco Paradise (2023), Euforia (2023), Sinceramente e Storie brevi con Tananai (2024) hanno scandito la sua ascesa, fino al recente Maschio (2025), che l’ha riportata ai vertici dello streaming e delle radio.
Oggi Annalisa guarda avanti con la stessa determinazione di sempre. A 40 anni, la sua carriera dimostra che il talento vince sulle porte chiuse e che la tenacia, nella musica come nella vita, può trasformare un rifiuto in un trionfo.
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