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Personaggi e interviste

Tuona Alessandro Gassmann: No a raduni fascisti nel teatro dedicato a mio padre!

Alessandro Gassmann chiede la rimozione del nome del padre, Vittorio, dal Teatro Condominio di Gallarate, dopo che la struttura ha ospitato un evento dell’estrema destra. La vicenda solleva interrogativi sull’uso degli spazi culturali pubblici e sull’eredità dei grandi artisti italiani.

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    Il Teatro Condominio di Gallarate, fondato nel 1862 come Teatro Sociale, è stato per decenni un punto di riferimento culturale nella provincia di Varese. Dopo anni di chiusura, nel 2006 è stato riaperto e intitolato a Vittorio Gassman, uno dei più grandi attori italiani del 900. La scelta di dedicare a lui il teatro è stata un omaggio alla sua straordinaria carriera e al suo contributo al teatro italiano.

    La polemica: un evento controverso accende gli animi

    Recentemente, il Teatro Condominio ha ospitato il Remigration Summit, un convegno organizzato da gruppi di estrema destra. La scelta di utilizzare una struttura pubblica intitolata a un artista noto per i suoi valori antifascisti ha suscitato indignazione. In particolare, Alessandro Gassmann, figlio di Vittorio, ha espresso il suo disappunto, chiedendo la rimozione del nome del padre dal teatro.

    La reazione di Alessandro Gassmann: una questione di coerenza

    Alessandro Gassmann ha dichiarato: “L’estrema destra si incontri dove vuole, ma non nella sala intitolata a Vittorio. I nostri parenti uccisi dai nazifascisti”. Le sue parole riflettono una profonda preoccupazione per l’uso degli spazi pubblici e per la memoria storica. Per Gassmann, associare il nome del padre a un evento di estrema destra è inaccettabile e contraddice i valori che Vittorio ha sempre rappresentato.

    Il dibattito pubblico, tra libertà di espressione e rispetto della memoria

    La vicenda ha acceso un acceso dibattito sull’uso degli spazi culturali pubblici. Da un lato, c’è chi sostiene la libertà di espressione e l’uso delle strutture pubbliche da parte di tutti i gruppi, indipendentemente dalle loro ideologie. Dall’altro, c’è chi ritiene che ospitare eventi di estrema destra in luoghi intitolati a figure simbolo dell’antifascismo sia una mancanza di rispetto per la memoria storica e per i valori democratici.

    Una riflessione sull’eredità culturale

    La richiesta di Alessandro solleva interrogativi importanti sull’eredità culturale e sulla gestione degli spazi pubblici. È fondamentale che le istituzioni riflettano sull’uso delle strutture culturali, garantendo che siano coerenti con i valori che rappresentano. In un’epoca in cui la memoria storica è spesso messa in discussione, preservare l’integrità dei luoghi simbolo della cultura italiana è più importante che mai.

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      Personaggi e interviste

      Marcella Bella sbotta a Ballando con le Stelle: “Mi hanno dato dell’ubriaca e della smutandata. Ma a Barbara D’Urso non dicono nulla!”

      Durante la puntata, Marcella Bella si lascia andare a un durissimo sfogo contro i giudici, accusandoli di favoritismi e pregiudizi. Poi l’abbraccio improvviso di Barbara D’Urso, che la sorprende alle spalle e trasforma la scena in un inatteso siparietto televisivo.

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        Il palco di Ballando con le Stelle non smette mai di regalare colpi di scena, ma stavolta l’incidente diplomatico è servito sul divano della sala delle stelle. Marcella Bella, visibilmente irritata, si è lasciata andare a un fiume di parole contro la giuria del programma e, nel farlo, ha tirato in ballo anche Barbara D’Urso, senza sapere che la conduttrice si trovava proprio dietro di lei.

        Tutto è successo durante il post-esibizione. La cantante, reduce da un ballo che non aveva convinto i giudici, si è sfogata con tono amaro e diretto: «Mi hanno detto che sembravo ubriaca, una di quelle mamme che vanno alle feste dei bambini e si ubriacano. Mi hanno tolto l’entusiasmo. Mi hanno dato dell’ubriaca e della smutandata. Anche a Barbara si sono viste le mutande ma non le hanno detto niente. Pensavo glielo facessero notare».

        Un attacco che ha lasciato di stucco i presenti, ma che ha avuto un esito inaspettato. Proprio mentre Marcella si lamentava, Barbara D’Urso è arrivata alle sue spalle, l’ha abbracciata con un sorriso e l’ha sorpresa in pieno sfogo. La cantante, accortasi della presenza della collega, ha cambiato subito tono e atteggiamento, sorridendole e dicendo: «Sei bravissima!».

        Un momento tra l’esilarante e il surreale, che il pubblico ha accolto con un misto di risate e imbarazzo. Ma Marcella non ha nascosto la propria frustrazione nei confronti della giuria: «Mi sono stufata di sentirmi dire certe cose. Hanno dei preconcetti nei miei confronti. Perché devo continuare a fare queste cose se tanto quei due scemi sono lì a prendermi in giro? Non c’è meritocrazia».

        Parole dure, che hanno diviso il pubblico in studio e sui social. C’è chi ha appoggiato la cantante, ritenendo eccessivi i giudizi ricevuti, e chi invece ha trovato il suo sfogo fuori luogo.

        Resta il fatto che Ballando con le Stelle si conferma anche quest’anno un mix esplosivo di danza, emozioni e polemiche. E se il ballo di Marcella non avrà convinto la giuria, di certo la sua performance verbale ha conquistato la serata.

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          Personaggi e interviste

          Flavio Insinna verso il ritorno in prima serata: per lui pronta la conduzione di “Ok! Il prezzo è giusto”

          Secondo le indiscrezioni, i vertici di Viale Mazzini avrebbero acquisito i diritti dello storico game show Mediaset condotto da Iva Zanicchi. Il debutto è previsto per la primavera 2026 con quattro puntate speciali prodotte da Fremantle.

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            C’è fermento nei corridoi di Viale Mazzini: il nome di Flavio Insinna torna al centro delle strategie Rai per la prossima stagione televisiva. Dopo la non fortunata parentesi su La7, il conduttore romano potrebbe presto rientrare in grande stile alla guida di un format storico della televisione italiana.

            Il progetto in questione è “Ok! Il prezzo è giusto”, il celebre game show che ha segnato un’epoca su Canale 5 e Rete 4 con la conduzione di Iva Zanicchi. Un titolo amatissimo dal pubblico, rimasto nella memoria collettiva per l’atmosfera spensierata e il ritmo incalzante delle sfide a colpi di offerte e stime.

            Secondo quanto trapela da ambienti Rai, l’azienda avrebbe deciso di acquistare i diritti del format – prodotto da Fremantle – con l’obiettivo di rilanciarlo in chiave moderna, puntando su un conduttore di esperienza, popolare e capace di instaurare un contatto diretto con il pubblico. Tutte caratteristiche che Insinna incarna perfettamente.

            Il progetto, inizialmente pensato per l’access prime time, avrebbe subito una virata verso la prima serata, con la realizzazione di quattro puntate evento previste per la primavera 2026. Una mossa che molti leggono anche come una risposta simbolica a Pier Silvio Berlusconi, visto che il format nacque proprio sotto l’egida Mediaset negli anni Ottanta.

            Dopo le imitazioni di Carlo Conti a Tale e Quale Show, l’attore e presentatore sembra dunque pronto a un nuovo capitolo professionale. Il programma, che unirebbe nostalgia e modernità, potrebbe rappresentare per lui una “fumata bianca” capace di restituirgli un ruolo di primo piano nel palinsesto Rai.

            In attesa dell’annuncio ufficiale, l’idea piace anche al pubblico, che sui social invoca il ritorno di un game show semplice e familiare. La sfida sarà quella di aggiornare il format senza snaturarne lo spirito, mantenendo quel clima di leggerezza che ha reso “Ok! Il prezzo è giusto” un cult della televisione italiana.

            Se la trattativa andrà in porto, Flavio Insinna tornerà dunque al centro della scena televisiva con un titolo che promette di unire generazioni diverse. Per ora, la parola d’ordine è prudenza, ma a Viale Mazzini si respira già aria di revival.

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              Personaggi e interviste

              “Sei raccomandata”: pioggia di insulti per Matilde Lucidi, la figlia di Bianca Balti. La replica: “Sono andata ai casting come tutte”

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                Ha solo diciassette anni, ma ha già imparato che il prezzo della visibilità è alto. Matilde Lucidi, la figlia di Bianca Balti, è finita nel mirino degli hater dopo la sua prima sfilata ufficiale. Appena apparsa in passerella, la giovane modella è stata sommersa da commenti velenosi sui social: “Sei raccomandata”, “Senza tua madre non ti avrebbe scelta nessuno”, “Un’altra figlia d’arte imposta a forza”.

                Un’ondata di critiche che ha spinto Matilde a rispondere in prima persona, senza filtri e con un tono che ricorda quello della madre: diretto, schietto e privo di timori. “Sì, sono andata ai cazzo di casting — ha scritto nelle sue storie Instagram —. Voi siete scemi. Smettetela di dire cazzate su cose di cui non sapete niente”.

                Una replica breve ma tagliente, che ha diviso il pubblico: c’è chi l’ha applaudita per il coraggio e chi, invece, le ha rimproverato di aver usato toni troppo duri. “Non deve giustificarsi”, ha commentato invece Bianca Balti, intervenendo a difesa della figlia: “Matilde è una ragazza che lavora, si impegna e merita rispetto. Io sono orgogliosa di lei e della forza con cui affronta le critiche”.

                Il caso è esploso proprio mentre Matilde stava vivendo uno dei momenti più importanti della sua giovanissima carriera. La sfilata — elegante, misurata, ma carica di emozione — rappresentava il suo debutto ufficiale nel mondo della moda, un passo inevitabile per chi è cresciuta tra backstage e set fotografici.

                Eppure, anche in un ambiente che da anni predica inclusività e body positivity, la parola “nepo baby” continua a pesare. Matilde Lucidi ne è la prova: un volto nuovo subito etichettato come “privilegiato”. Ma la risposta della giovane modella segna una svolta generazionale. Niente silenzi, niente sorrisi forzati. Solo una frase netta, rabbiosa e sincera. Perché — come ha scritto lei stessa — “le chiacchiere passano, ma il lavoro resta”.

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