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Personaggi e interviste

Mara Venier e il nuovo show sull’amore over 60: «L’età non conta, l’amore è sempre amore»

Mara Venier presenta Le stagioni dell’amore, un programma dedicato a chi non smette di credere nell’amore nonostante l’età. La voce narrante sarà proprio lei, accompagnando uomini e donne mature in incontri romantici ricchi di emozione, speranza e riscoperta. Un nuovo viaggio sentimentale che promette di toccare il cuore del pubblico

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    Mara Venier si prende anche il sabato, dopo la consueta domenica, con un nuovo show pensato per gli over 60 e dedicato alle sfide e alle meraviglie dell’amore maturo. Le stagioni dell’amore, questo il titolo del programma, è uno spazio romantico che si prefigge di dare nuove speranze a uomini e donne di una certa età, ancora pronti a innamorarsi. Come ha spiegato a TV Sorrisi e Canzoni, Mara Venier è particolarmente legata a questo progetto: «In ogni puntata c’è un protagonista, un uomo o una donna di età matura che crede ancora nell’amore e vuole ricominciare ad amare».

    Il format si presenta come un’esperienza unica: ogni protagonista incontrerà tre possibili “anime gemelle” con l’aiuto degli “avatar”, ragazzi che impersoneranno i protagonisti e i pretendenti quando erano giovani, indossando abiti ispirati agli anni della loro giovinezza. L’incontro avverrà su un treno speciale, nella cosiddetta “carrozza degli appuntamenti”, un ambiente che riporta subito al fascino dei tempi passati.

    Mara Venier sarà la voce narrante del programma, una sorta di confidente che commenterà dalla sala d’aspetto i momenti salienti e più emozionanti degli incontri. «Ho deciso di fare questa piccola cosa perché è un programma di cuore», ha confessato la conduttrice, sottolineando quanto l’idea di riscoprire l’amore, anche dopo esperienze difficili, le stia a cuore. «L’amore è amore, l’età non conta. Alcune storie sono anche drammatiche, di fallimenti e di lutti. Ma l’idea di poter ricominciare è meravigliosa».

    Tra follie d’amore e sogni giovanili

    Non è solo l’amore a legare Mara Venier a questo programma. La conduttrice ha parlato di “follie per amore” riferendosi alla sua lunga relazione, durata ventiquattro anni con lo stesso uomo, e di come questo sentimento sia per lei fonte di ispirazione anche nelle relazioni con i suoi nipoti, che spesso si confidano con lei. A chi le chiede quale attrice sceglierebbe per interpretare se stessa a vent’anni, Mara risponde senza esitazione: «Matilda De Angelis, senza dubbio. Perché è pazza come lo ero io alla sua età. Solo che io pazza lo sono rimasta per tutta la vita».

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      Marisa Laurito senza freni: “Arbore è di un altro pianeta, De Martino non scherziamo. E da Milly Carlucci non tornerei mai”

      Laurito ripercorre l’amicizia con Proietti, lo scontro con Arbore che la riportò da Bali, la stoccata a De Martino e il no definitivo a Milly Carlucci. Nessun rimpianto per la maternità: “È stata una scelta di libertà”.

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        Marisa Laurito ha attraversato palco, cinema, televisione e ora anche le arti visive, aggiudicandosi il premio Schippers allo Spoleto Art Festival. “Mi piace cimentarmi in ogni campo creativo”, racconta al settimanale Oggi, dove rievoca alcune delle figure più decisive della sua carriera. Su Gigi Proietti è affettuosa e diretta: “Terrò sempre il suo libro sul tavolino del salotto. ‘Senza Marisa, non vale’. Era un uomo puro, tormentato dal rigore. La mia stella polare”.

        Il grande litigio con Arbore a Bali

        Non manca il ricordo di Renzo Arbore, maestro e amico con cui però la scintilla si trasformò in scontro frontale. “Gli sarò sempre debitrice. Ma litigammo selvaggiamente, quando mi costrinse ad abbandonare il mio amore di Bali”. Laurito racconta di essersi innamorata di un giovane francese e di aver pensato di trasferirsi lì. “Renzo, con atteggiamento quasi paterno, mi rovescia addosso insulti di ogni ordine e grado. Riteneva fosse follia. Tanto disse e tanto fece che mi costrinse a rientrare in Italia”.

        De Martino? “Bravo, ma non scherziamo”

        La Laurito non si tira mai indietro quando si tratta di giudizi televisivi. Su Stefano De Martino, conduttore di Affari Tuoi, va dritta: “L’hanno paragonato ad Arbore. Non scherziamo, dai. Stefano è bravo, ma Renzo è di un altro pianeta”. Una stoccata netta, che arriva da chi l’universo arboriano lo conosce bene.

        La frecciata a Milly Carlucci e una scelta di vita

        Ancora più decisa la valutazione su Ballando con le stelle: “Non parteciperei mai più al suo programma, è totalmente privo di ironia”. Nessun rimpianto invece per la maternità: “Sono felice di non aver avuto figli. È stata una scelta di libertà”. E nel ricordo trova spazio anche Luciano De Crescenzo: “Per me era un papà e un figlio insieme. Si arrabbiava se non gli cucinavo gli spaghetti. Parlo e canto ancora con lui e con Gigi”.

        Un racconto senza filtri, come solo la Laurito sa fare.

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          Personaggi e interviste

          Fiorello punge Carlo Conti: “È subdolo, ha preso cantanti con nomi corti per andare più veloce”. E il web si scatena

          Una battuta nata a Viva Rai2 diventa virale e accende il clima da pre-Sanremo. Fiorello ironizza sulla mania di Conti per l’efficienza, mentre il pubblico si divide tra chi ride e chi intuisce un retroscena più profondo su come cambia la macchina del Festival.

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            Fiorello non perde il vizio di sparigliare le carte. Durante una delle sue mattinate romane, lo showman ha commentato la nuova squadra di Carlo Conti per il Festival con una battuta delle sue: «Carlo è subdolo: a lui non importa dei cantanti o delle canzoni, lui deve fa’ veloce. Ha scelto cantanti con nomi corti». Una manciata di parole e il web si è acceso, trasformando l’ennesima ironia di Fiorello in un piccolo caso social.

            L’ossessione della velocità secondo Fiorello

            La battuta non è solo un gioco di stile. Dentro c’è quella lettura affettuosamente cattiva che Fiorello riserva agli amici di sempre. Conti, noto per la precisione svizzera con cui costruisce scalette e tempi televisivi, diventa così il bersaglio ideale. L’idea che la lunghezza del nome possa influire sulla durata del Festival è talmente assurda da diventare irresistibile, e proprio per questo ha fatto centro.

            La risposta del pubblico: risate e interpretazioni

            Sui social le reazioni si sono moltiplicate: c’è chi l’ha vista come la solita presa in giro bonaria tra due fuoriclasse della tv e chi ha voluto leggerci un commento più ampio sull’edizione di Sanremo che sta per arrivare. Una parte del pubblico ha addirittura iniziato a stilare classifiche parallele su quali nomi garantiscano “massima resa nel minor tempo”, mentre altri hanno ricordato le interminabili serate del passato, trasformando la battuta in un rimedio contro i traumi televisivi collettivi.

            L’amicizia che permette tutto

            La verità è che Fiorello può permettersi questo e altro. Il suo rapporto con Carlo Conti è fatto di confidenza, stima e quel tipo di complicità che autorizza la presa in giro. Il Festival è ancora lontano, ma la temperatura dell’attesa cresce anche grazie a momenti come questo, in cui l’ironia diventa il miglior teaser possibile. E, scherzi a parte, la sensazione è che Samremo stia già correndo veloce… nomi corti o meno.

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              Roberta Bruzzone lascia Ore 14: addio “definitivo” per presenze sgradite e tensioni interne. Ora approda da Matano su Rai 1

              Roberta Bruzzone ha deciso di chiudere in modo definitivo la sua esperienza a Ore 14. La criminologa avrebbe mal sopportato alcune presenze fisse in studio e rapporti ormai tesi con il conduttore Milo Infante. Ora si sposta su Rai 1, da Alberto Matano, per un ruolo stabile a La Vita in Diretta.

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                Roberta Bruzzone cambia rotta e lo fa senza troppi giri di parole. La criminologa, volto noto dei programmi di approfondimento, ha lasciato in modo «definitivo» Ore 14, il talk pomeridiano di Rai 2 condotto da Milo Infante. Una scelta che arriva dopo settimane di indiscrezioni e che, anche se non accompagnata da comunicazioni ufficiali, trova conferme concrete nel suo immediato approdo a La Vita in Diretta, dove diventerà presenza fissa accanto ad Alberto Matano.

                Dietro l’addio ci sarebbe un clima ormai irrimediabilmente deteriorato. Fonti vicine al programma parlano di “presenze sgradite” che Bruzzone avrebbe tollerato sempre meno: in particolare la figura di Umberto Brindani, giornalista e opinionista fisso del talk. A infastidirla non sarebbe stata la sua persona, ma l’eccessiva vicinanza — percepita o reale — a figure che in passato sono state al centro di contese legali e mediatiche con la criminologa. Una situazione diventata col tempo insostenibile.

                A complicare il quadro, i rapporti non proprio sereni con Milo Infante. I due, secondo chi lavora dietro le quinte, avrebbero avuto più di uno scontro, anche acceso, su impostazione delle puntate, gestione degli ospiti e linea editoriale. Divergenze che sarebbero diventate terreno di frizione quotidiana, tanto da convincere Bruzzone che restare in quella cornice non fosse più possibile.

                Il passaggio a Rai 1 segna così una svolta. Matano ha da sempre un rapporto professionale solido con la criminologa e La Vita in Diretta è uno dei programmi che più valorizza l’analisi tecnica dei casi di cronaca. Il nuovo spazio le permetterà di intervenire in un contesto meno conflittuale e con una linea narrativa più vicina al suo stile.

                Per Ore 14 si apre invece una fase delicata. L’uscita di Bruzzone priva il talk di uno dei volti più riconoscibili e discussi dell’approfondimento pomeridiano, mentre resta in sospeso il tema delle dinamiche interne che hanno portato alla rottura. Nessuno, al momento, commenta ufficialmente. Ma il silenzio, come spesso accade in televisione, dice già molto.

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