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Personaggi e interviste

Mery Esposito l’influencer di TikTok da un milione di follower con la passione per il teatro

Con oltre un milione di follower su TikTok e Instagram, Mery Esposito è diventata una delle influencer più amate grazie ai suoi video comici. Ma la sua vera ambizione è il teatro, dove spera di mostrare un lato più profondo di sé, lontano dai riflettori dei social.

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    Mery Esposito, 29 anni, è una figura emergente nel panorama social italiano. Nata a Marano, Napoli, Mery ha iniziato a costruire il suo successo sui social media, diventando rapidamente una delle influencer più amate grazie alla sua verve comica e ai suoi video che raccontano con ironia le piccole manie della vita quotidiana. “Gioco a padel, ma non sono una chiattilla,” si legge nella sua biografia sui social, un modo autoironico per presentarsi al pubblico che l’ha seguita con affetto fin dai suoi primi passi su TikTok e Instagram.

    Ma il percorso di Mery nel mondo dello spettacolo è iniziato molto prima del successo sui social. Fin da piccola, infatti, la sua passione per la recitazione si è manifestata grazie alle influenze familiari: “Se ci sono riuscita lo devo al fatto che da piccola ho vissuto assieme a mia nonna Teresa, che era una grande appassionata delle sceneggiate di Mario Merola e delle commedie sentimentali di Nino D’Angelo. Entrambi i generi erano dati continuamente sui canali privati, e io ci mettevo poco ad imparare a memoria tutte le battute e a ripeterle ossessivamente a parenti e amici…”.

    Questa passione l’ha portata, negli anni, a cercare la propria strada nel teatro. Dapprima dietro le quinte, come scenografa e costumista, poi sul palco, come attrice. “Ben presto mi sono accorta che stare dietro le quinte non mi bastava più, volevo anch’io il contatto diretto con il pubblico,” racconta Mery. La svolta è arrivata con un provino superato con Benedetto Casillo, un nome di spicco nel teatro napoletano, che ha segnato l’inizio della sua carriera da attrice.

    Ma farsi largo nel mondo dello spettacolo, specialmente a Napoli, non è stato facile. Per mantenere viva la sua passione per la recitazione, Mery ha fatto di tutto: dall’animatrice nelle feste dei bambini al cabaret. Tuttavia, è stato il mondo dei social a darle la prima grande visibilità. Nel 2021, ha iniziato a postare video comici su Instagram e TikTok, conquistando un pubblico sempre più vasto. “Tutto è iniziato per caso, con un video che pensai di condividere con i miei amici per puro divertimento in occasione di un San Valentino. Scrissi e interpretai un piccolo sketch che metteva a confronto i singles e le coppie. Il video divenne virale,” ricorda Mery con un sorriso.

    Da lì è nata la saga della Mery comica, una serie di video in cui l’influencer interpreta una fidanzata nevroticamente gelosa, capace di far sorridere e riflettere. “Ma ora sento il bisogno di andare oltre i social, di mostrare al pubblico un lato di me che nei video comici rimane nascosto,” spiega Mery.

    Infatti, la sua ambizione è quella di affermarsi anche come attrice teatrale, dove sente di poter esprimere appieno il suo talento: “TikTok e Instagram sono un ottimo veicolo per raggiungere una certa popolarità, ma rischiano anche di intrappolarti in un personaggio, nel mio caso comico, che non ti rappresenta del tutto. E questa cosa un po’ mi limita. Chi mi riconosce per strada si aspetta sempre e solo che sia la persona spiritosa dei video. Ma non è così: quando sogno di fare l’attrice, in realtà, sogno di essere come Sophia Loren e Lina Sastri, magari a contatto diretto con il pubblico, non solo una battutista per i reel dei social.”

    Mery Esposito ha un futuro radioso davanti a sé, e mentre continua a far sorridere i suoi follower, il suo sguardo è puntato su un obiettivo ben più grande: conquistare il teatro e diventare un’attrice a tutto tondo, capace di emozionare non solo con l’ironia, ma anche con profondità e sentimento.

    Foto di Roberto Jandoli

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      Personaggi e interviste

      Fiorello dopo il furto nella villa romana: «In Italia stare bene è una colpa, c’era gente che tifava per i ladri.»

      Nel dialogo social con Fabrizio Biggio, Fiorello ha mostrato ironia e rabbia: «Hanno rubato a casa mia e qualcuno ha gioito. Io? Vado avanti, a ottobre torno con La Pennicanza».

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        Rosario Fiorello è tornato a parlare ai suoi fan dopo un’estate movimentata, segnata dal furto subito nella sua villa romana. In una diretta Instagram con Fabrizio Biggio, lo showman ha alternato leggerezza e amarezza, raccontando l’episodio che ha fatto discutere non solo per l’entità del bottino, ma anche per le reazioni di una parte del pubblico.

        Il colpo risale ad agosto, quando i ladri hanno approfittato della sua assenza per introdursi in casa e portare via gioielli, orologi e pietre preziose per un valore superiore ai 300 mila euro. A dare l’allarme è stata una collaboratrice domestica, ma all’arrivo dei carabinieri i malviventi erano già spariti con il bottino. Una brutta sorpresa, che Fiorello ha scelto di raccontare non tanto per i beni sottratti, quanto per ciò che è accaduto dopo.

        «C’era gente che tifava per i ladri che hanno rubato a casa mia. In Italia stare bene è una colpa», ha detto durante la diretta. Una frase che fotografa bene il sentimento di frustrazione per quei commenti che, invece di esprimere solidarietà, hanno puntato il dito contro il suo benessere. Fiorello, però, ha usato l’arma che meglio lo rappresenta: l’ironia. «Hanno rubato solo cose, non mi hanno rubato l’anima. Hanno pure pulito, dopo», ha aggiunto, strappando una risata nonostante la situazione.

        La chiacchierata con Biggio è stata anche l’occasione per aggiornare il pubblico sui prossimi progetti. Confermato il ritorno de La Pennicanza, il programma cult di Rai Radio2 che tornerà in onda a ottobre. «In questo vecchiume che c’è in giro noi siamo una ventata d’aria fresca. I più giovani fanno cose più vecchie di noi che siamo vecchi, dobbiamo tornare», ha commentato, scherzando sulla voglia di riportare un po’ di brio nell’etere.

        Non solo radio. All’orizzonte ci sarebbe anche una possibile apparizione agli ATP Finals di Torino a novembre, un’occasione per mescolare sport e spettacolo come solo lui sa fare. Intanto, dopo il furto e le polemiche, Fiorello prova a lasciarsi tutto alle spalle, con il solito mix di ironia e resilienza che da sempre lo accompagna sul palco e nella vita.

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          Personaggi e interviste

          Emma Marrone risponde all’hater che la invita a fare figli “alla vecchia maniera”: “Servono le ovaie che non ho”

          Emma Marrone si confessa: la difficoltà di concepire un figlio e il tabù della procreazione medicalmente assistita in Italia. Alle insinuazioni sull’adozione o sul “metodo tradizionale”, la risposta è tagliente e commovente.

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            Emma Marrone torna a parlare apertamente del suo desiderio di maternità e delle difficoltà che ha incontrato nel realizzarlo. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, la cantante ha raccontato il suo rapporto con un tema delicato, segnato da esperienze personali dolorose: “In Italia devo rinunciare per forza. Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno e quindi non posso. E per l’adozione, senza un marito, la strada è chiusa”.

            Le dichiarazioni hanno suscitato un’ondata di solidarietà, ma anche commenti spiacevoli. Un utente su X, con toni superficiali, ha scritto: “Cara Emma Marrone, ti stimo molto ma, per fare un figlio, c’è anche la ‘vecchia maniera’, eh? Poi, se proprio vuoi diventare genitore, si può pensare anche all’adozione (ma non so se ci sono difficoltà)”.

            La risposta di Emma non si è fatta attendere ed è stata tanto tagliente quanto illuminante: “Caro tesoro bello, per la ‘vecchia maniera’ servono le ovaie che non ho. Vabbè dai, ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo”.

            Una battaglia personale

            Emma non ha mai nascosto il suo passato segnato dalla malattia. Già in un’intervista a Le Iene, aveva raccontato il momento drammatico in cui scoprì di avere un tumore alle ovaie. “Ero andata ad accompagnare una mia amica per una visita ginecologica. Lei mi convinse a fare un controllo, così, per scrupolo. La dottoressa cambiò espressione e da lì è stato un inferno”.

            Quella battaglia si è ripetuta più volte, fino all’intervento che le ha salvato la vita ma l’ha privata delle ovaie. “Ho affrontato tutto con coraggio, ma so cosa ho perso. E nonostante questo, trovo ancora persone che si permettono di giudicare o dare consigli non richiesti”.

            Un desiderio che resta vivo

            Nonostante le difficoltà, Emma non ha mai nascosto il suo desiderio di diventare madre, anche se le opzioni in Italia sembrano limitate. Parlando di fecondazione eterologa, ha ammesso: “Dovrei pagare e non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione e non possono permetterselo. È un tema che andrebbe affrontato con più attenzione e meno giudizi”.

            Sull’adozione, la cantante ha sollevato una questione cruciale: “In Italia, se non hai un marito, l’adozione è praticamente impossibile. È una strada che tante donne single vorrebbero percorrere, ma le porte restano chiuse”.

            Un tema che divide

            La vicenda di Emma Marrone accende ancora una volta i riflettori sulle difficoltà che le donne incontrano quando si tratta di realizzare il proprio desiderio di maternità in Italia. Tra i limiti normativi, i tabù culturali e le esperienze personali dolorose, il percorso spesso si trasforma in una battaglia solitaria e complessa.

            Emma, con la sua forza e la sua schiettezza, continua a sensibilizzare l’opinione pubblica, offrendo un punto di vista sincero e toccante su un tema che riguarda tante donne, spesso silenziosamente.

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              Veronica Gentili: “Le critiche? Nessuno mi rompe le scatole quanto me stessa. E dopo L’Isola non dico più ‘mai’”

              Dall’esordio al cinema con Come te nessuno mai alla tv, dai talk alla politica, fino al reality più discusso: Veronica Gentili rivendica il suo percorso “spurio” e annuncia nuove sfide. Tra fragilità, insicurezze e un desiderio di maternità, ammette: “Non devo più dire ‘questo non lo farò mai’”.

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                Veronica Gentili torna a vestire la divisa nera delle Iene. Da oggi la giornalista e conduttrice riprende le redini del programma cult di Italia 1, pronta a riabbracciare inchieste e servizi corrosivi dopo l’esperienza da padrona di casa de L’isola dei famosi. Un passaggio che, più di altri, l’ha esposta ai commenti taglienti del pubblico e degli addetti ai lavori.

                «Le critiche? Se sei abituata a tormentarti da sola, quello che ti danno gli altri lascia il tempo che trova. Nessuno riesce a rompermi le scatole quanto me stessa», afferma con il sorriso. Un’autocritica feroce, la sua, che spiazza chi la vede sempre sicura e tagliente davanti alle telecamere. «Sono piena di fragilità – confessa –. Quello che mi manca davvero è la spensieratezza: mi faccio mille problemi per tutto e per tutti».

                Il bilancio dell’Isola, però, resta per lei positivo: «Ho dato un mio stile distintivo e gli ascolti, considerando il contesto, erano buoni». Non un passo falso, dunque, ma una deviazione nel suo percorso che oggi rivendica. «All’inizio non volevo neanche farlo – ricorda –. Poi ho pensato: non devo dire mai ‘questo non lo farò’. E infatti ho contraddetto me stessa».

                La metamorfosi è nel suo dna. Nata come attrice – esordì al cinema in Come te nessuno mai di Muccino – Gentili ha alle spalle un diploma all’Accademia Silvio d’Amico. Ma sul set, racconta, si è accesa un’altra esigenza: «Sentivo che mancava un pezzo. Non bastava recitare, volevo anche dire la mia. E così è arrivata la politica, il giornalismo, la tv di inchiesta».

                Un percorso che rivendica come “spurio” e che affonda le radici in una famiglia altrettanto eclettica: «Mio padre avvocato diventato dirigente Rai, mia madre mercante d’arte, mio fratello fisico prestato alla computer science, mia sorella psicologa. Nessuno di noi è nato e morto nello stesso quadrato».

                Coraggio o autostima? «Coraggio, che spesso diventa imprudenza. Ma è così che sono cresciuta». Anche nelle scelte private, come ammette, la regola è sempre una: non accontentarsi. Oggi, però, il pensiero corre altrove. «All’ordine del giorno semmai potrebbe esserci un figlio – rivela –. Lo desidero da tempo ma l’ultimo periodo è stato molto doloroso per via della morte di mio padre».

                E se un domani fosse la politica a chiamarla? Veronica non si sbilancia: «A oggi non mi interessa. Ma non dirò mai più ‘non lo farò mai’. Ho imparato che la vita sorprende. L’Isola lo ha dimostrato».

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