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Personaggi e interviste

Per la Bellucci il “part-time” alla nascita delle figlie fu la scelta migliore (video)

Una sua recente dichiarazione non lascia spazio a fraintendimenti: «Ho deciso di lavorare meno per veder crescere le mie figlie». Un’aspirazione più che lecita per un’attrice che in carriera è stata in grado di costruirsi un ruolo da icona.

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    Mettere da parte il lavoro per concentrarsi sulla famiglia. La scelta che Monica Bellucci, celebre attrice e attuale compagna del geniale regista Tim Burton,fece quando sono nate le sue due figlie Deva e Léonie, avute con l’ex marito e attore francese Vincent Cassel. Una star con la carta d’identità italiana, la casa in Francia e milioni di appassionati nei cinque continenti.
    Per anni è stata il sogno incontrastato degli italiani, una donna bellissima venuta dal mondo della moda – per D&G, Fendi e tante altre griffe importanti – capace di ritagliarsi uno spazio come attrice, trasformandosi in icona di femminilità e eleganza.

    Rallentare il ritmo per favorire la famiglia

    «Fortunatamente sono nate tardi – ha dichiarato alla testata francese Elle, diventata mamma per la prima volta a 40 anni. Una scelta, quella di rallentare per vederle crescere che, ancora oggi, non si pente di aver compiuto. E che, al contrario di quanto qualcuno potrebbe pensare, non ha messo minimamente a rischio la sua carriera.

    Per l’italiano medio lei è “Malèna”

    Nel 2000, con l’uscita nelle sale di Malèna di Giuseppe Tornatore, in cui interpreta una giovane donna siciliana caduta in disgrazia a causa della II guerra mondiale, la Bellucci ottiene l’affermazione definitiva nel cinema e una sempre maggiore popolarità in tutto il mondo. Ricordando quella fondamentale esperienza per la sua carriera ha affermato: “Al regista Giuseppe Tornatore devo moltissimo: è il mio ingresso nel cinema con un ruolo importante, dopo aver fatto dei ruoli più piccoli. Posso affermare che Malèna è il film grazie al quale poi mi hanno chiamato a lavorare a Hollywood, sul set del secondo episodio di Matrix, ad esempio e poi in altri film, come la Passione di Cristo di Mel Gibson. Quando Tornatore stava girando Baaria e mi ha chiamato per invitarmi sul set io mi sono precipitata senza neanche sapere cosa avrei fatto, ma per lui corro sempre“.

    Un rapporto splendido con le due ragazze avute dall’ex Cassel

    Oggi splendida 60enne, Monica vanta un bellissimo rapporto con la figlia Deva. Quest’ultima ha 20 anni e ha una carriera lanciata come modella. Mentre Léonie, la più giovane, vive a Parigi con lei e si sta preparando per iniziare l’università: «Alla sua età è piena di entusiasmo, ma lavora da quando ne ha 16 e si è presa il tempo per maturare – ha dichiarato l’attrice parlando della figlia – si è fatta strada lentamente e sono felice di vederla appassionata a quello che fa. Alla sua età io non ero professionale come lei».

    In coppia con Burton: un amore che ha sorpreso il pubblico

    La Bellucci ha avuto le due amatissime figlie dall’unione con Vincent Cassell. Dal 2023 coltiva una relazione stabile con il regista americano Tim Burton. «Se sto con lui è soprattutto perché la sua anima mi tocca – ha dichiarato in un’intervista – e sono molto felice di aver incontrato l’uomo, prima di tutto. È uno di quegli incontri che capitano raramente nella vita».

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      Christian Bale costruisce un villaggio da 22 milioni per tenere uniti i fratelli in affido: il suo progetto nel deserto della California

      Per Christian Bale non esiste ingiustizia più grande che vedere bambini divisi dal sistema di affido. Così, a Palmdale, nel cuore della California, sta nascendo un villaggio da 22 milioni di dollari progettato per tenerli insieme e offrirgli una nuova possibilità di vita, sotto lo stesso tetto.

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        Christian Bale, uno che potrebbe limitarsi a godersi i frutti dei suoi film milionari, ha deciso invece di investire tempo, denaro e visione in qualcosa di molto più concreto di un nuovo set hollywoodiano. A Palmdale, in California, l’attore sta costruendo Together California: un villaggio pensato per ospitare bambini in affido senza separarli da fratelli e sorelle. Un progetto dal valore complessivo di 22 milioni di dollari che, giorno dopo giorno, prende forma nell’assolato paesaggio del deserto.

        Bale conosce bene il sistema di affido degli Stati Uniti e ne ha più volte denunciato le fragilità, soprattutto quando costringe i minori a crescere lontani dai propri familiari. Per lui non è una statistica: è una ferita aperta. «Non c’è nulla di più doloroso per un bambino che essere separato da chi ama», ha ripetuto negli anni. Ed è proprio da questa convinzione che è nato il villaggio: un luogo sicuro dove i legami non si spezzano.

        Il progetto prevede abitazioni accoglienti, spazi verdi, centri educativi e un team di operatori specializzati. Un modello nuovo, pensato per ridurre i traumi e dare continuità affettiva ai piccoli ospiti. Quando sarà completato, Together California offrirà un ambiente stabile a decine di minori che oggi vivono in condizioni difficili o rischiano la separazione forzata.

        Bale segue personalmente ogni fase dei lavori, lontano dai riflettori, com’è nel suo stile. Nessuna conferenza stampa, nessun tappeto rosso: solo il rumore dei cantieri e un obiettivo chiaro. Perché per lui questo non è un progetto benefico da aggiungere al curriculum, ma una battaglia che tocca il cuore della sua idea di giustizia sociale.

        Nella città di Palmdale, questo villaggio è già considerato un piccolo miracolo che cresce giorno dopo giorno. Per i bambini che lo abiteranno, potrebbe diventare il luogo dove ricominciare, senza dover rinunciare alla cosa più preziosa che hanno: la propria famiglia.

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          Perché Gigi D’Alessio ha lasciato The Voice Senior: la verità dietro l’addio e le parole di Antonella Clerici che commuovono il pubblico

          Gigi D’Alessio lascia The Voice Senior per nuovi progetti televisivi dopo aver firmato l’esclusiva Mediaset. Antonella Clerici lo ha salutato in diretta con parole affettuose, sottolineando che non c’è stato alcun contrasto. Lui conferma: «Non ho girato le spalle a nessuno, cerco solo nuovi stimoli».

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            Quando The Voice Senior è tornato in onda, molti telespettatori hanno subito notato una grande assenza: quella di Gigi D’Alessio, coach storico del programma. A raccontare cosa sia davvero successo è stata Antonella Clerici, che in apertura di puntata ha voluto dedicargli un saluto affettuoso: «Gigi è stato con noi cinque anni, ha contribuito a rendere questo programma grande. Mi è dispiaciuto molto non riaverlo qui, ma ci siamo lasciati in totale armonia».

            Il motivo dell’addio: l’esclusiva con Mediaset
            La scelta di D’Alessio non nasce da tensioni o malumori. Il cantante, reduce da dieci edizioni complessive tra Senior e Kids, ha firmato un contratto in esclusiva con Mediaset. Da qui la decisione di dedicarsi a nuovi progetti, tra cui il concerto-evento Gigi & Friends – Sicily for Life e il nuovo show Gigi e Vanessa insieme con Vanessa Incontrada. Un cambio di rotta professionale che inevitabilmente lo allontana dal talent di Rai1.

            Le parole della Clerici: “È naturale cercare nuovi stimoli”
            Antonella Clerici ha raccontato che la decisione l’ha sorpresa, ma non sconvolta: «Dopo cinque anni può essere naturale voler cambiare strada. Rimane un legame vero, un’amicizia che durerà nel tempo». Il suo saluto in diretta ha confermato l’affetto reciproco e il rispetto professionale che li unisce. Nessuna polemica, nessuna frattura: solo un passaggio di testimone.

            Gigi chiarisce: “Non chiamatelo addio”
            Lo stesso D’Alessio, dopo l’annuncio ufficiale, ha voluto spegnere ogni rumor: «Sto bene sia di qua che di là. Non ho girato le spalle a nessuno. Dopo dieci edizioni cerco di non ripetermi: mi prendo un paio d’anni sabbatici». Parole chiare che raccontano la sua esigenza di rinnovamento, senza chiudere la porta a un futuro ritorno.

            Rocco Hunt e Nek al suo posto
            Al fianco di Clementino, Loredana Bertè e Arisa, le poltrone rimaste vacanti sono state assegnate a Nek e Rocco Hunt, accolti dalla Clerici come una ventata di novità. La conduttrice è convinta che sapranno trovare il loro spazio mantenendo lo spirito del programma.

            Tra voglia di cambiare, nuove sfide e tanto affetto reciproco, l’uscita di Gigi D’Alessio da The Voice Senior è una di quelle storie rarissime in tv: un addio senza strappi, con la promessa che le strade potranno incrociarsi ancora.

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              Cristina Plevani si riprende la sua storia: “Ho vinto due reality, perché dovrei vergognarmene? Nella prossima vita proverò col Nobel”

              Cristina Plevani, oggi voce fissa del Grande Fratello, racconta senza filtri il suo rapporto altalenante con il passato televisivo: per anni ha cercato di distanziarsi dall’etichetta, poi la svolta. “Ho vinto due reality, perché vergognarmi? In questa vita mi tengo il mio nome nella storia dei reality, nella prossima punterò al Nobel”. Un messaggio di autoironia, maturità e riconciliazione con sé stessa.

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                Cristina Plevani non è più solo “quella del reality”: è la donna che finalmente sceglie di dirlo ad alta voce, senza esitazioni, senza parentesi mentali, senza quel pudore che per anni l’ha frenata. Oggi, da opinionista del Grande Fratello, firma un post che è quasi un manifesto: ironico, diretto, liberatorio. «Sì, sono quella del reality. Anzi no: sono Cristina del Grande Fratello e Cristina dell’Isola dei Famosi. E li ho vinti entrambi».

                Un’etichetta che per anni ha pesato
                La Plevani racconta di aver vissuto per molto tempo una relazione complicata con la sua stessa identità pubblica. «A fasi alterne ero Cristina del… e altre volte volevo essere solo Cristina», scrive. Una sorta di oscillazione emotiva che nasceva dal bisogno di affrancarsi da un ruolo che, negli anni Duemila, era diventato quasi un marchio, un’etichetta totalizzante. «Come se giudicassi me stessa. E l’ho fatto».

                Il ribaltamento: “Perché dovrei vergognarmi?”
                Poi arriva la riflessione che segna il cambio di passo: «Ma cazzo, perché vergognarmi di aver vinto due reality? A distanza di 25 anni, tra l’altro». Una frase che ha il suono di una presa di posizione definitiva. Come se quel passato che per tanto tempo è stato un peso fosse diventato finalmente un pezzo di storia personale da portare con orgoglio.

                La battuta cult: “Nella prossima vita vincerò il Nobel”
                Come spesso accade con Cristina, il tutto si chiude con una battuta che è già diventata virale. «Nella prossima vita cercherò di vincere il Nobel, in questa mi limito ad avere il mio nome nella storia dei reality». Autoironia perfetta, consapevolezza piena, la capacità di ridere con — e non di — se stessa.

                Cristina oggi: un ruolo nuovo, la stessa autenticità
                Oggi la Plevani è una delle voci più apprezzate del Grande Fratello: diretta, concreta, senza fronzoli. Il pubblico ritrova in lei la sincerità dei primi reality, quella spontaneità che ha contribuito a renderla iconica. E questo nuovo racconto di sé stessa è una conferma: Cristina non ha più bisogno di scegliere tra “la del reality” e “solo Cristina”.
                È entrambe. E, per la prima volta, lo dice con orgoglio.

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