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Spettacolo

Priscilla Presley sotto accusa: “Ha accelerato la morte di Lisa Marie per denaro”

L’avvocato di Priscilla parla di accuse “oltraggiose e infondate”. Intanto resta aperta la disputa sulla gestione del patrimonio di Lisa Marie, che comprende Graceland.

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Priscilla Presley

    Nuove ombre si allungano sul nome di Priscilla Presley. L’ex moglie di Elvis, oggi 79 anni, è stata trascinata in tribunale da due ex soci in affari. Brigitte Kruse e Kevin Fialko hanno depositato una causa civile presso la Corte Superiore di Los Angeles. L’accusa è pesantissima: secondo i querelanti, Priscilla avrebbe “accelerato” la morte dell’unica figlia Lisa Marie Presley. Scomparsa nel gennaio 2023 a soli 54 anni dopo un arresto cardiaco, allo scopo di mantenere il controllo del fondo fiduciario familiare e del marchio Presley.

    Kruse e Fialko, ex dirigenti della società Priscilla Presley Partners, sostengono che la donna fosse consapevole della volontà della figlia di escluderla dalla gestione del patrimonio. E che, poche ore dopo il ricovero in ospedale, avrebbe acconsentito a interrompere il supporto vitale contro la sua volontà. Una versione che, se confermata, configurerebbe uno dei casi più clamorosi di presunto complotto familiare a Hollywood.

    La richiesta di risarcimento è da capogiro: almeno 50 milioni di dollari. Ma l’avvocato di Priscilla, Marty Singer, ha già replicato con fermezza, definendo le accuse “un’infamia” e “un tentativo di screditare una donna che ha sempre agito con amore nei confronti della figlia”.

    La vicenda si inserisce in un contesto già burrascoso. Alla morte di Lisa Marie, unica erede del patrimonio di Elvis, si è aperta una dura battaglia legale tra Priscilla e la nipote Riley Keough, attrice e figlia maggiore di Lisa Marie. Il patrimonio in questione non è solo economico ma anche simbolico. Comprende Graceland, la celebre residenza di Elvis a Memphis, stimata decine di milioni di dollari.

    Dopo mesi di scontri, nel 2023 è stato raggiunto un accordo extragiudiziale: Riley Keough è stata confermata come unica beneficiaria del fondo fiduciario. Mentre Priscilla ha ottenuto una liquidazione di circa un milione di dollari, il rimborso delle spese legali e il diritto di essere sepolta accanto all’ex marito a Graceland.

    La nuova causa, però, riporta la tensione in primo piano. Se da una parte i querelanti puntano a dimostrare che l’ex moglie del Re del Rock abbia agito con secondi fini. Dall’altra il team legale di Priscilla annuncia battaglia e parla di “accuse costruite ad arte per ottenere visibilità e denaro”.

    In attesa che il tribunale si esprima, resta un dato certo. Il nome dei Presley continua a essere circondato da conflitti e sospetti, a distanza di quasi mezzo secolo dalla morte del Re del Rock.

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      Televisione

      Scontro infuocato a Ballando con le stelle: Marcella Bella replica a Selvaggia Lucarelli, “Chi ha detto che una donna della mia età deve sparire?”

      Selvaggia Lucarelli l’ha punzecchiata: «Ti sei costruita un personaggio forte e indipendente, ma poi ti mostri fragile e dipendente dai giudizi». Marcella non ci sta: «Una donna della mia età ha il diritto di sentirsi viva, bella e sexy. Non devo chiedere il permesso a nessuno».

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        Il sabato sera di Ballando con le stelle non delude mai in fatto di scintille, e stavolta la pista è diventata un ring verbale tra Marcella Bella e Selvaggia Lucarelli. Dopo l’esibizione della cantante, la giurata non ha risparmiato la sua lingua tagliente: «Sei diventata famosa negli ultimi mesi per il tormentone “forte, tosta, indipendente”, e poi ti riveli dipendente dai giudizi. Non siamo paraculi, non devi allargare il discorso. La verità è che tu ci stai giocando con l’essere sexy, e fai bene, ma poi non puoi sentirti offesa».

        Una stoccata che ha infiammato lo studio e spiazzato la stessa Marcella, che ha risposto con tono fermo ma visibilmente irritato: «Io non gioco con niente. Ho 72 anni e non mi vergogno di mostrarlo. Chi ha detto che una donna della mia età deve sparire, smettere di essere sensuale o di piacere?».

        Applausi dal pubblico, con Milly Carlucci che ha tentato di riportare la calma mentre gli altri giurati sorridevano imbarazzati. Selvaggia, però, non ha arretrato di un passo: «Io ti apprezzo, ma la coerenza è un’altra cosa. Se decidi di stare in gioco, devi accettare anche le critiche. Non puoi chiedere libertà e poi offenderti quando qualcuno te la riconosce».

        Marcella ha replicato con eleganza, ma il tono era quello di chi non ha intenzione di farsi mettere in un angolo: «Io mi sento libera e coerente, e non permetterò a nessuno di farmi sentire fuori posto. Essere una donna matura non significa dover chiedere scusa per la propria femminilità».

        Il pubblico si è schierato con lei, applaudendo la sua risposta fiera. Tra sguardi tesi e sorrisi diplomatici, la serata ha dimostrato ancora una volta che Ballando non è solo una gara di ballo, ma anche un’arena dove il confine tra spettacolo e verità si fa sottilissimo.

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          Televisione

          Belen Rodriguez a Ballando con le stelle, Samuel Peron punge il collega: «La coreografia poteva essere fatta meglio. Con me avrebbe ballato diversamente»

          Belen aveva ammesso di aver sbagliato qualche passo, ma a La Volta Buona Samuel Peron ha difeso la collega scaricando la responsabilità sul suo maestro: «La coreografia non era all’altezza. Se l’avessi fatta io, sarebbe andata diversamente».

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            La partecipazione di Belen Rodriguez a Ballando con le stelle come “ballerina per una notte” era attesa come uno degli eventi clou della puntata, e la showgirl argentina non ha deluso le aspettative. Elegantissima, si è esibita con Yuri Orlando sulle note di Thinking Out Loud di Ed Sheeran, in un passo a due romantico e sensuale.

            Al termine dell’esibizione, Belen — sempre autoironica — ha commentato con la sua solita schiettezza: «Com’è andata? Insomma, bene dai, però ci sono rimasta male per il fatto che ho sbagliato due passi». Un piccolo inciampo che non ha guastato l’atmosfera, ma che ha scatenato il dibattito nei giorni successivi.

            A riaccendere il caso ci ha pensato Samuel Peron, storico ballerino del programma, intervenuto a La Volta Buona. Con la sua eleganza tagliente, ha difeso Belen ma ha anche lanciato una frecciata al collega: «La coreografia poteva essere fatta in maniera migliore di com’è stata montata», ha detto. E poi, con un sorriso ironico ma eloquente, ha aggiunto: «Se io avessi fatto ballare Belen, l’avrei fatta ballare meglio. Questo è ovvio».

            Una battuta che ha fatto il giro dei social, dividendo il pubblico tra chi ha trovato la critica legittima e chi l’ha interpretata come un colpo basso verso Orlando. Peron, però, ha precisato: «Non è una polemica, ma Belen è una donna con grande musicalità e presenza scenica, bastava valorizzarla diversamente».

            Dal canto suo, la Rodriguez ha evitato di alimentare la tensione, limitandosi a ringraziare il pubblico per l’affetto e a commentare su Instagram con un sorriso: «Mi sono divertita tanto, anche se ho sbagliato qualche passo. La prossima volta andrà meglio».

            Un piccolo inciampo, dunque, trasformato in caso televisivo. Ma Belen, come sempre, ne è uscita con la sua arma più efficace: la leggerezza.

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              Musica

              Al Bano: «Io e Romina come i Coma Cose? Ma per carità, siamo agli antipodi. Non solo nel canto, anche nel look»

              Al Bano Carrisi racconta di essere stato invitato a esibirsi con i Coma_Cose durante la serata delle cover a Sanremo, ma rifiutò: «Non volevo tornare all’Ariston dalla finestra. Non abbiamo nulla in comune, né nello stile né nella vita».

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                «Io e Romina come i Coma_Cose? Ma per favore!». Al Bano Carrisi, raggiunto dall’Adnkronos mentre si gode qualche giorno di vacanza a Zagabria con i nipotini, non ci sta a sentirsi paragonare al duo indie milanese che ha appena annunciato la separazione artistica e sentimentale. «Non abbiamo nulla in comune – chiarisce –. Due stili musicali e due storie professionali completamente diverse. Chi ha inventato questa similitudine cercava solo un titolo ad effetto».

                La scintilla è nata dopo la notizia dell’addio tra Fausto Lama e California, coppia sul palco e nella vita, spesso indicata come i “nuovi Al Bano e Romina” per il loro legame trasformato in musica. Ma il Leone di Cellino San Marco frena subito ogni parallelismo romantico: «Con i Coma_Cose siamo agli antipodi, non solo nel canto ma anche nel look e nello stile di vita. Io e Romina siamo nati in un’altra epoca, in un mondo musicale completamente diverso. Questo non significa che siamo migliori di loro, ma semplicemente che non c’è alcuna somiglianza».

                Il cantante svela anche un retroscena curioso sul Festival di Sanremo. Durante la scorsa edizione, quando i Coma_Cose stavano scegliendo la canzone per la serata delle cover, il maestro Enrico Melozzi – direttore d’orchestra per il duo – avrebbe contattato proprio Al Bano per sondare la possibilità di una sua partecipazione. «Mi avevano proposto di cantare insieme, ma ho rifiutato – racconta Carrisi –. Non solo perché facciamo generi musicali completamente diversi, ma anche perché Carlo Conti non mi aveva voluto in gara e non mi andava di tornare all’Ariston dalla finestra».

                Alla fine, Fausto e California si esibirono con Johnson Righeira in L’estate sta finendo, brano simbolo degli anni Ottanta. «Li ho seguiti da lontano e sono bravi nel loro genere – riconosce Al Bano – ma il paragone con me e Romina non ha senso. Noi abbiamo costruito una carriera internazionale, fatta di melodie e sentimenti universali, loro appartengono a un mondo più di tendenza, giovanile, urbano. È tutta un’altra storia».

                Parole che chiudono con garbo ma decisione la porta a un parallelismo mai davvero fondato. «Auguro ai Coma_Cose di ritrovarsi, se vorranno – conclude il cantante –. Ma certe etichette lasciamole ai giornalisti. Io e Romina siamo un’altra musica».

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