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Speciale Festival di Sanremo 2025

San Valentino a Sanremo: le coppie più belle del Festival 2025, tra baci e dichiarazioni d’amore

Dal red carpet ai baci sul palco, tanti vip hanno scelto la cornice dell’Ariston per celebrare il giorno degli innamorati. Damiano David e Dove Cameron, Coma_Cose, Bianca Guaccero e Giovanni Pernice: ecco tutte le coppie protagoniste di questo Sanremo tra romanticismo e spettacolo

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    Quest’anno San Valentino si è intrecciato con il Festival di Sanremo, regalando una serata speciale dedicata non solo alla musica, ma anche all’amore. Se il palco dell’Ariston ha ospitato le cover e i duetti, nelle poltrone del teatro e sul red carpet sono state le coppie vip a rubare la scena. Tra baci, dichiarazioni romantiche e momenti memorabili, ecco una carrellata delle coppie più belle di questo Sanremo 2025.

    Coma_Cose: l’amore che conquista il palco
    Non possiamo che partire dai Coma_Cose, la coppia che ha scelto di condividere non solo la vita ma anche il palco. Fausto Lama e California, alias Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, si sono sposati il 3 ottobre 2024 a Milano. Quest’anno tornano all’Ariston per la terza volta con Cuoricini, dopo aver cantato il loro amore con Fiamme negli occhi nel 2021 e L’addio nel 2023.

    Damiano David e Dove Cameron: super ospiti e romanticismo
    Il frontman dei Måneskin, Damiano David, è stato il super ospite della seconda serata del Festival. In platea, a fare il tifo per lui, la fidanzata Dove Cameron, modella e attrice, seduta accanto al fratello del cantante. I due stanno insieme da poco più di un anno. «Sanremo, dove le magie accadono», ha scritto Damiano su Instagram, postando alcune foto della serata.

    Bianca Guaccero e Giovanni Pernice: amore sul red carpet
    Tra le coppie più romantiche di questo Festival c’è Bianca Guaccero, conduttrice del PrimaFestival, e Giovanni Pernice, ballerino palermitano. I due hanno regalato un bacio sul red carpet del Vanity Fair Party. «Mi hai ricordato che l’amore è una cosa semplice», ha scritto Guaccero su Instagram.

    Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli
    Presenza fissa del DopoFestival, Selvaggia Lucarelli ha condiviso il Festival con il compagno Lorenzo Biagiarelli. Insieme da otto anni, la coppia si è goduta il clima sanremese tra musica e passeggiate romantiche.

    Alessandro Cattelan e Ludovica Sauer
    Anche Alessandro Cattelan, conduttore del DopoFestival, ha potuto contare sul supporto della moglie Ludovica Sauer. La coppia, che ha due figlie, Nina e Olivia, si è conosciuta nel 2008 durante una partita dell’Inter a San Siro e da allora non si è più lasciata.

    Elettra Lamborghini e Afrojack
    Tra le protagoniste della terza serata del Festival c’è stata Elettra Lamborghini, co-conduttrice insieme a Carlo Conti. In platea, ad applaudirla, il marito Afrojack, che Elettra ha presentato a Carlo Conti con una frase memorabile: «Vieni Carlo che te lo presento!».

    Tony Effe e Giulia De Lellis: presto un matrimonio?
    Tra le coppie più chiacchierate del Festival ci sono Tony Effe e Giulia De Lellis. Insieme dall’estate scorsa, i due sembrano più affiatati che mai. Alcuni rumors parlano già di una proposta di matrimonio imminente.

    Rose Villain e Sixpm: un San Valentino speciale
    Rose Villain è in gara con Fuorilegge, ma a Sanremo c’è anche suo marito, il produttore Sixpm. Per San Valentino, Andrea Ferrara, questo il vero nome di Sixpm, ha dedicato alla moglie una dolce storia su Instagram.

    Simone Cristicchi e Amara: amore in musica
    Simone Cristicchi e Amara (nome d’arte di Erika Mineo) formano una coppia solida dal 2019. Durante la serata delle cover, hanno emozionato il pubblico cantando insieme La cura di Franco Battiato.

    Katia Follesa e Simon Le Bon: il bacio a sorpresa
    Non sono una coppia nella vita, ma hanno regalato uno dei momenti più divertenti del Festival. Katia Follesa, co-conduttrice della terza serata, ha raggiunto Simon Le Bon sul palco in abito da sposa e ha strappato al frontman dei Duran Duran un bacio sulle labbra. «Mi sono quasi limonata Simon Le Bon», ha esultato Katia.

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Quando Sanremo si trasforma in una sitcom, con Bresh nel ruolo principale!

      Duetto con Cristiano De Andrè da rifare tre volte, backstage infuocato, bodypack volanti e amici in after party a petto nudo: il Festival di Bresh è stato più un reality che una gara canora.

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        Se Sanremo fosse una serie TV, quella di Bresh sarebbe stata la puntata più movimentata. Ospite del podcast Supernova di Alessandro Cattelan, il rapper genovese ha raccontato la sua indimenticabile (per vari motivi) esibizione alla serata cover del Festival 2025. Il duetto con Cristiano De André sulle note di Creuza de mä? Ripetuto ben tre volte. Prima per un microfono spento. Poi per un bodypack caduto. Infine, probabilmente, per un esaurimento collettivo dietro le quinte.

        “Conti voleva andare spedito, ma non poteva”

        Dopo il secondo fallimento tecnico, Bresh racconta: “C’è stato un tafferuglio serio alla genovese, abbastanza sanguigno”. Dietro le quinte, tra un cavo e una bestemmia, pare che i toni si siano alzati. Il commento sul conduttore Carlo Conti è tutto un programma: “Voleva andare spedito, ma non poteva. I suoi capelli sono diventati bianchi in un attimo”. Capelli che, per dovere di cronaca, erano già piuttosto bianchi da anni.

        L’importante è il gruppo, anche se viene in after, senza maglia

        A rendere la settimana sanremese ancora più surreale ci hanno pensato gli amici di Bresh, portati a Sanremo come una vera squadra di calcio. “Quindici persone, solo numeri 10”, ha detto. La sua fidanzata Elisa Maino? Presente. L’appartamento affittato per il clan? Pagato da lui. E la dirigenza Sony a colazione? Costretta ad assistere all’arrivo di amici in modalità “post-rave a torso nudo”. Se questo non è spirito ligure, non sappiamo cosa lo sia.

        Nessun interesse per l’hype, solo vacanza e caos

        Bresh ha tenuto a precisare che i suoi amici “non gliene fregava un ca**o di niente dell’hype”. Nessuna voglia di apparire, solo relax. E magari un po’ di caos organizzato. Per lui, la vera vittoria è stata portarsi dietro un pezzo di casa, tra focaccia e after party, microfoni difettosi e discussioni tra fonici e autori.

        Ariston, ovvero… il bello dell’imprevisto

        Alla fine, la terza esibizione è andata. Bresh e De André hanno salvato la performance e fatto pace con l’audio. Ma a rimanere nella storia non sarà l’intonazione, bensì il dietro le quinte. Dove Conti perdeva la pazienza – forse anche un paio di diottrie – e Bresh faceva del Festival la sua personale vacanza collettiva. A Sanremo si viene per la musica, sì, ma anche per ricordare che l’imprevisto è il vero spettacolo.

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          Sanremo dice addio al Festival? La Rai punta su Torino per la rivoluzione della musica italiana

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            Per decenni, dire “Sanremo” ha significato dire “Festival della Canzone Italiana”. Ma questa associazione potrebbe presto diventare un ricordo. La decisione del Comune di Sanremo di indire una gara per l’organizzazione del Festival ha fatto infuriare la Rai, che ora lavora a un piano alternativo: portare la kermesse in un’altra città, trasformandola in un evento musicale senza più radici liguri.

            Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, la Rai starebbe valutando Torino come nuova sede della manifestazione. Il capoluogo piemontese, già apprezzato per l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest nel 2022, sarebbe la location perfetta per garantire continuità all’evento. Il cambio di città porterebbe con sé anche un cambio di nome: non più “Festival di Sanremo”, bensì “Festival della Musica Italiana”.

            La decisione è tutt’altro che definitiva, ma la tensione tra la Rai e il Comune di Sanremo è ormai evidente. Il servizio pubblico attende di conoscere i dettagli della delibera con cui la città ligure ha istituito il bando di gara, ma nel frattempo sta lavorando per garantirsi un’alternativa sicura, senza più il rischio di restare senza casa.


            Sanremo vuole più soldi, la Rai si guarda intorno

            Alla base dello scontro c’è una questione economica: il Comune di Sanremo ha alzato la base d’asta per la concessione della manifestazione a 6,5 milioni di euro l’anno, rispetto ai 5 milioni dell’attuale accordo. Oltre a questo, la nuova convenzione impone alla Rai l’obbligo di realizzare altri quattro programmi televisivi in città, ampliando l’impegno economico dell’azienda.

            Queste condizioni non sono piaciute ai vertici di Viale Mazzini, che hanno deciso di studiare un’alternativa. L’ipotesi di spostare l’evento a Torino non è campata in aria: la città piemontese dispone di strutture moderne e di un’esperienza recente nell’ospitare eventi musicali di caratura internazionale.

            Ma la questione è anche politica e legale. Il Comune di Sanremo ha preso questa decisione dopo che il TAR della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival alla Rai, rendendo necessaria una gara pubblica. Il prossimo 22 maggio si discuterà il ricorso al Consiglio di Stato, ma la Rai non può permettersi di aspettare passivamente il verdetto.


            Cosa succederà ora?

            L’idea che il Festival possa abbandonare Sanremo dopo oltre 70 anni lascia increduli molti appassionati di musica e televisione. La Rai, dal canto suo, non può rinunciare a un evento che genera un giro d’affari enorme, con oltre 65 milioni di euro di raccolta pubblicitaria solo nell’ultima edizione.

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              Marco Masini e Fedez, la verità su Sanremo: «Con Bella stronza eravamo soli contro tutti»

              Marco Masini torna a parlare del suo Sanremo e del duetto con Fedez, tra critiche, censure e rinascita artistica. «Bella stronza? Abbiamo portato a casa un risultato incredibile». Nel podcast del rapper, il cantautore ripercorre la sua carriera tra accuse di sessismo, istigazione alla violenza e il periodo in cui era stato messo da parte dall’industria musicale. «Ma tutto passa, come le polemiche sui social».

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                La partecipazione di Marco Masini a Sanremo 2025 al fianco di Fedez ha acceso un dibattito acceso ancora prima che i due salissero sul palco dell’Ariston. La scelta della cover da eseguire nella serata dei duetti, Bella stronza, ha scatenato polemiche per il suo testo diretto, accusato negli anni di essere sessista e misogino. A questo si è aggiunto il gossip, con i più maliziosi che hanno collegato la scelta della canzone alla situazione sentimentale del rapper, reduce dalla rottura con Chiara Ferragni.

                Ora, a distanza di settimane, Masini ha ripercorso quell’esperienza nel podcast Muschio Selvaggio, condotto da Fedez e Mr Marra, parlando non solo del Festival, ma anche della sua carriera, delle accuse che lo hanno segnato e del suo lungo periodo di allontanamento dall’industria musicale.

                «Con Bella stronza eravamo soli contro tutti»

                Durante l’intervista, Masini ha difeso il brano portato a Sanremo, sottolineando il successo ottenuto: «Eravamo soli contro tutti e abbiamo portato a casa un bellissimo risultato. Ma poi l’abbiamo portato a casa dopo, perché è l’unica cover che oggi è in classifica». Un’affermazione che sottolinea come, al di là delle critiche, la canzone abbia conquistato il pubblico, raggiungendo i vertici dello streaming e delle radio.

                Il cantautore ha poi ripercorso i suoi esordi, ricordando il Festival del 1990, quando vinse tra le Nuove Proposte con Disperato. «È stato pazzesco, perché in un attimo mi sono ritrovato da musicista e autore per altri artisti a essere sul palco di Sanremo davanti a dieci milioni di persone».

                Ma quel successo segnò anche l’inizio di un periodo complicato, fatto di censure e accuse pesanti. Disperato, infatti, venne attaccata per i suoi riferimenti considerati espliciti e Masini fu accusato addirittura di istigazione alla droga e alla violenza.

                Le censure e il periodo nell’ombra

                Se gli anni ‘90 furono segnati da una serie di hit di successo, la situazione cambiò dopo la vittoria sanremese del 2004 con L’uomo volante. Da lì in poi, Masini si trovò sempre più isolato nel panorama musicale, fino a scomparire quasi del tutto dalle scene. «Per un periodo nessuno mi chiamava più, ero stato messo ai margini. Ma nella mia mente c’era la convinzione che comunque queste cose passano, come passa una notizia sui social: oggi ti travolgono, domani c’è già qualcos’altro».

                Nel tempo, l’artista ha imparato a vedere le cose con più distacco e a rimettersi in gioco. A Fanpage aveva spiegato: «Bisogna evitare il vittimismo. È sbagliato attribuire tutte le colpe agli altri. Il nemico più grande da fermare sei tu stesso. Devi lavorare su di te, senza farti prendere dal panico».

                Oggi Marco Masini è tornato protagonista, con una carriera che continua a rinnovarsi e una nuova generazione di fan che lo riscopre. Sanremo, nonostante le polemiche, è stato un punto di svolta e il duetto con Fedez ha dimostrato che il suo repertorio è ancora attuale. Critiche o meno, la musica ha vinto.

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