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Televisione

Achille Lauro e la tutina della memoria: quando i boomer del futuro diranno… io c’ero!

Achille Lauro sa come lasciare il segno. Ospite a Che Tempo Che Fa, il cantante ha regalato al pubblico un’inedita versione acustica e intima di Incoscienti Giovani, brano che ha presentato all’ultimo Festival di Sanremo. Con il suo solito mix di ironia e riflessione, ha raccontato il momento che sta vivendo: «Il contatto con il pubblico e la risposta della gente è la nostra benzina».

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    Durante la recente intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa, Lauro ha parlato del videoclip di Incoscienti Giovani, girato nella suggestiva cornice della Fontana di Trevi. «Un omaggio al grande cinema italiano degli anni ’60», ha spiegato, sottolineando come la sua musica sia un continuo intreccio di epoche e stili: «C’è dentro l’Ave Maria di Schubert, c’è Elvis Presley, c’è un po’ di tutto».

    La leggendaria mise di scena

    E se l’arte è memoria, anche Achille Lauro ha i suoi ricordi legati a Sanremo. Quando Fazio ha scoperto che il primo Festival che il cantante ricorda è quello del 1999, si è lasciato andare a un momento nostalgia: «Lo conducevo io, tu avevi 9 anni e io 35, non ci voglio pensare». Lauro, con il suo solito spirito ironico, ha ribattuto: «Il primo ricordo che ho di Sanremo è Anna Oxa che scende le scale con i jeans… Pensa tra vent’anni quando i ragazzini mi ricorderanno con la tutina!». E così è ufficiale: la tutina di Achille Lauro è già leggenda.

    Ornella Vanoni e la sua inesauribile verve

    A rendere la serata ancora più memorabile, ci ha pensato Ornella Vanoni. La cantante, da sempre affascinata dai personaggi fuori dagli schemi, ha accolto Lauro con la sua consueta ironia: «Quando ti ho visto in maglietta ho pensato che finalmente avevi trasgredito davvero!».

    La gag sull’età

    La conversazione è poi virata sull’età. Fazio ha scherzato dicendo a Lauro che non vede l’ora di compiere 65 anni, e lui ha confermato: «Sì, perché finalmente potrò tornare a parlare romano senza sensi di colpa e perché c’è una certa maturità». Fazio ha lanciato la sfida: «Vi do appuntamento qui fra 31 anni». A quel punto, Vanoni ha sfoderato la battuta perfetta: «Io sarò morta, ma va bene così, sono talmente stufa guarda… Poi con questa aria che tira al giorno d’oggi!». Risate e applausi del pubblico, perché se c’è una cosa che non invecchia mai, è la comicità tagliente di Ornella.

    Un’icona trasversale tra passato e futuro

    Tra battute, riflessioni e performance emozionanti, Achille Lauro si conferma uno degli artisti più originali della scena musicale italiana. E chissà, forse davvero, tra vent’anni, qualche ventenne dirà con nostalgia: «Io c’ero, quando la tutina di Achille Lauro è entrata nella storia».

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      Televisione

      Barbara d’Urso sotto accusa: la newsletter di Selvaggia Lucarelli scuote Ballando tra privilegi, vittimismo social e cachet miliionario

      Nella sua newsletter, Lucarelli critica l’idea della “demolizione psicologica” evocata da d’Urso e mette in fila privilegi, benefit e compensi che raccontano uno scenario molto diverso dal martirio mediatico.

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        Selvaggia Lucarelli è tornata a colpire. E con una newsletter lunga e molto dettagliata, ha rimesso Barbara d’Urso al centro del dibattito televisivo. Nessuna allusione vaga, ma una lettura impietosa del percorso della conduttrice a Ballando con le Stelle, dopo settimane di post criptici e messaggi social che evocavano un clima ostile, fatto di tensioni e malesseri. Per la giudice del programma, non c’è nessuna guerra psicologica: «Se trovava umiliante farsi giudicare, poteva starsene a casa», scrive, ricordando che d’Urso non è una vittima ma una professionista con una carriera e un conto in banca lontanissimi dall’idea di fragilità.

        La narrazione del martirio mediatico
        Al centro della polemica c’è soprattutto il racconto con cui la conduttrice sta vivendo l’esperienza. Secondo Lucarelli, l’ex regina di Canale 5 avrebbe scelto di trasformare un normale talent show in una saga personale di rivincita e sofferenza, quasi a voler suggerire al pubblico l’immagine di una donna isolata, giudicata con durezza e lasciata senza protezione.

        I presunti privilegi dietro le quinte
        Lucarelli ribalta il quadro: altro che demolizione, scrive, per d’Urso è stata predisposta una macchina di comfort e benefit degna di una star internazionale. Si parla di camerino privato separato dagli altri concorrenti, truccatori e parrucchieri non della Rai, alloggio considerato extralusso fornito dalla produzione e soprattutto un cachet definito «di centinaia di migliaia di euro». Un trattamento che, secondo la giudice, rende paradossale ogni sfogo sui social. «Ci sarebbero volontari disposti a farsi dire “che noia” per mezzo milione», scrive.

        Il nodo del racconto social
        La questione non riguarda il ballo. Né i voti. Né il talento. Ma la distanza enorme fra ciò che accade in studio e la narrazione pubblica costruita su Instagram. Lucarelli invita alla prudenza, perché alcune parole possono apparire sproporzionate, soprattutto quando pronunciate da chi riceve privilegi contrattuali che altri concorrenti non hanno mai visto.

        Nel frattempo, la diretta interessata tace. O meglio: parla senza parlare, attraverso citazioni, riflessioni e metafore. Ma il clima attorno allo show è cambiato. E la puntata di sabato, inevitabilmente, sarà seguita con più attenzione del solito: perché ora la pista narrativa non è più solo artistica. È politica, economica, mediatica.

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          Televisione

          Sanremo 2026, la vigilia del grande annuncio: Carlo Conti prepara il cast, tra certezze e grandi esclusi mentre il toto-nomi impazza

          A pochi giorni dalla comunicazione del conduttore e direttore artistico, cresce l’attesa sul cast della prossima edizione. Le candidature arrivate superano quota duecento. In pole Tommaso Paradiso, Angelina Mango e Fulminacci. Dubbi su Blanco, mentre alcuni big confermano il proprio no.

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            Sul palco dell’Ariston saliranno in tanti, ma non tutti. E soprattutto non quelli che oggi, fino all’ultimo minuto, sembrano far impazzire fan, discografici e social. Il conto alla rovescia verso il 30 novembre sta trasformando il silenzio di Carlo Conti in un’attesa febbrile. Perché il cast di Sanremo 2026 sarà annunciato allora, e da quel momento si aprirà un dossier lunghissimo fatto di aspettative, strategie e rischi.

            Le certezze (almeno sulla carta)
            La rosa dei papabili è ormai nota da settimane. In cima, Tommaso Paradiso, considerato tra i più probabili concorrenti. Molto vicini anche Fulminacci, Emma Nolde, La Nina e Anna Castiglia. Su Angelina Mango il clima è di ottimismo, su Blanco pesano ancora dubbi e valutazioni. Conti vorrebbe portare sul palco Elisa, anche se le trattative restano riservate.

            I ritorni eccellenti
            C’è chi potrebbe rientrare in gara dopo una vittoria o una lunga assenza. Fra questi spiccano Ermal Meta e Arisa, mentre tra i nomi circolati con insistenza figurano Elodie, Rkomi, Malika Ayane e Serena Brancale. Secondo indiscrezioni, si ragiona anche su una coppia d’effetto: Marco Masini e Fedez. L’obiettivo del direttore artistico è combinare grandi nomi e nuove voci, senza rinunciare a un equilibrio generazionale.

            Le rinunce che pesano
            Non tutti però hanno accolto l’invito. Fabrizio Moro e Alfa hanno confermato di non voler partecipare, così come Ernia. Emma non ci sarà, Noemi neppure, e Giorgia si è sfilata sia come cantante che come co-conduttrice. I Pooh restano ai margini, più vicini a un’ospitata che alla gara. Il quadro, a questo punto, è in continuo movimento.

            L’unica certezza, per ora, è il volume enorme delle candidature ricevute: oltre duecento. Una pressione che spiega la scelta di Conti di non ridurre il numero dei cantanti, come aveva ipotizzato in estate. Un festival così affollato non si improvvisa: immagini, suoni, equilibri, rapporti di forza, tutto va calibrato.

            Il grande appuntamento ora è fissato. Per capire chi ci sarà e chi resterà fuori, basta aspettare.

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              Grande Fratello Vip: Signorini prepara il ritorno con Maria De Filippi. Cast stellare e debutto nel 2026

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                A Mediaset si prepara la rivoluzione dei reality. Mentre Il Grande Fratello condotto da Simona Ventura stenta a conquistare il pubblico, l’attenzione si sposta già sul ritorno della versione Vip, che segnerà il grande rientro in prima serata di Alfonso Signorini.

                Il giornalista e conduttore, volto storico del format, è stato incaricato di celebrare i 25 anni di vita del reality show più longevo della televisione italiana. E per farlo, pare abbia deciso di puntare su un cast d’eccezione. Non sarà solo nella scelta: secondo Affari Italiani, Maria De Filippi lo affiancherà dietro le quinte, contribuendo alla selezione dei concorrenti. Una collaborazione inedita ma perfettamente logica, considerando il fiuto televisivo della regina di Canale 5.

                La coppia Signorini–De Filippi starebbe lavorando da settimane a una lista di nomi forti, capaci di restituire al format quello smalto che il pubblico dice di rimpiangere. La formazione del cast sarebbe ormai alle battute finali: i nuovi inquilini della Casa più spiata d’Italia verranno presto presentati a Mediaset ed Endemol.

                Sul fronte palinsesto, l’azienda starebbe valutando un cambio strategico. L’idea è far partire il Grande Fratello Vip nel marzo 2026, dopo il Festival di Sanremo, lasciando spazio a gennaio e febbraio a L’Isola dei Famosi, guidata da Veronica Gentili. Un modo per evitare l’effetto saturazione e distinguere nettamente le due produzioni.

                Il progetto si preannuncia come una grande operazione celebrativa. Signorini, forte del successo delle passate edizioni, vuole riportare in auge il fascino originario del reality, puntando su volti riconoscibili ma anche su storie nuove, capaci di emozionare.

                Intanto, la versione Nip di Simona Ventura prosegue tra ascolti altalenanti e dinamiche poco convincenti. La finale, secondo le ultime indiscrezioni, è fissata per il 15 dicembre 2025. Dopo quella data, toccherà a Signorini riconquistare il pubblico — e, stando alle premesse, lo farà in grande stile.

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