Televisione
Arianna David debutta come stylist coach ne La Porta Magica su Rai 2
L’ex Miss Italia edizione 1993 entra nella squadra della trasmissione La Porta magica, condotta da Andrea Delogu. Per lei il tuolo di stylist coach. In ogni puntata a tre persone comuni viene offerta la possibilità di superare limiti personali o realizzare sogni rimasti nel cassetto.
 
																								
												
												
											Lo scorso ottobre Rai 2 ha inaugurato La Porta Magica, il nuovo programma condotto da Andrea Delogu che pone al centro storie di persone comuni pronte a trasformare un aspetto della loro vita. Domani, mercoledì 11 dicembre, sarà una data speciale: debutta ufficialmente Arianna David, che si unisce al team di esperti nel ruolo di stylist coach.
Un volto noto della televisione italiana
Ex Miss Italia 1993, Arianna David ha alle spalle una carriera televisiva ricca e variegata. In passato, ha condotto programmi di successo sia per Rai che per Mediaset, consolidandosi come un volto noto dello spettacolo italiano. Attualmente è una presenza fissa come opinionista in diversi programmi Rai. Ora, con La Porta Magica, aggiunge una nuova esperienza al suo percorso professionale.
Un viaggio nella trasformazione personale
Il format, prodotto da CastaDiva per il Daytime Rai, è guidato da Angelo Mellone, direttore della Direzione Intrattenimento DayTime. Il progetto vede la collaborazione del team di CastaDiva, sotto la direzione generale di Massimo Righini, e coinvolge esperti di vari ambiti per realizzare sogni e trasformazioni. Ogni puntata offre a tre protagonisti la possibilità di superare limiti personali o realizzare sogni rimasti nel cassetto. Accanto alla conduzione carismatica di Andrea Delogu, spiccano figure professionali come chef, psicologi, architetti, personal trainer e stylist.
Il debutto di Arianna: un viaggio tra sogni e sostenibilità
La prima puntata con Arianna David vedrà una protagonista che desidera trasformarsi in Audrey Hepburn, una delle icone di eleganza più amate al mondo. Successivamente, nel corso delle puntate, altre protagoniste si trasformeranno in Madonna, la regina del pop e in Raffaella Carrà, icona intramontabile dello spettacolo italiano. Con il supporto della Sartoria Rai, delle Sarte e della redazione de La Porta Magica, Arianna creerà look unici utilizzando esclusivamente abiti di seconda mano. “Il bello del mio personaggio è che noi usiamo tutti i vestiti di seconda mano, non abiti firmati o costosi,” spiega Arianna, sottolineando il messaggio di sostenibilità che il programma vuole trasmettere.
I mercati rappresentano una risorsa importante
Il processo di trasformazione inizia nei mercati: “I girati la mattina vengono fatti nei mercati, dove troviamo praticamente tutte le cose che poi usiamo in puntata. È importante far capire al pubblico che ci si può vestire bene con pochi soldi.”Una porta verso il cambiamento
La Porta Magica non è solo un programma di intrattenimento, ma una finestra sull’Italia, che racconta sogni, difficoltà e successi. La porta in studio, simbolo del cambiamento, accoglierà i protagonisti al termine del loro percorso, quando finalmente si sentiranno trasformati e più sicuri di sé.
Appuntamento a domani
Non resta che sintonizzarsi domani alle 17:00 su Rai 2, per scoprire come Arianna David, con il suo tocco personale e la sua esperienza televisiva, realizzerà i sogni delle protagoniste, rendendo la magia del cambiamento realtà.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Televisione
Marcella Bella contro i giudici di Ballando con le stelle: lo sfogo rovente della cantante scatena polemiche
Dalla televisione al botta e risposta pubblico: lo sfogo di Marcella Bella contro i giudici di Ballando con le stelle — con accuse di mortificazione e frasi forti — riporta al centro il dibattito sul tono del confronto televisivo e sui limiti tra critica professionale e attacco personale.
 
														Parole che squarciano la calma: Marcella Bella si scaglia con veemenza contro i giudici di Ballando con le stelle, definendo quello che riceve «accanimento» e ribadendo un senso di umiliazione personale. «Questo accanimento nei miei confronti comincia ad essere grave. Io mi sento mortificata…Mi tagliano la testa? Mi sputano addosso? Mi lanceranno le monetine appresso? Mi hanno detto che ho gli occhi tristi, ma quali occhi tristi? Io sono incazzata nera. Gli metterei le dita negli occhi a questi qui, a tutti e cinque». Sono parole forti, che non lasciano spazio a mediazioni emotive: la cantante mostra frustrazione e rabbia, e il caso è già alimento per pagine social e tavoli televisivi dove il teatrino del giudizio incontra la sensibilità dell’artista.
Il contesto: performance, critiche e reazioni
In un talent-show il confronto è parte del format: i giudici valutano, commentano, anche in termini ruvidi; i concorrenti si espongono e accettano la platea. È però inevitabile che certe precisazioni generino attrito. Quando a esprimersi è una figura conosciuta come Marcella Bella, le parole diventano notizia: non soltanto per il contenuto dello sfogo, ma per la questione più ampia che pone — dove tracciare il confine tra critica professionale e offesa personale? E come devono comportarsi talent e giurie in uno spazio pubblico che amplifica ogni frecciatina?
Polemiche e responsabilità del piccolo schermo
Il linguaggio dello spettacolo è spesso teatrale, volutamente esasperato per produrre share e commenti. Resta però la domanda: quanto spazio va lasciato all’aggressività verbale, e quanto alle scuse o alle chiarificazioni? Le reazioni a caldo, come quella di Marcella Bella, mettono in luce una dinamica fragile: da un lato l’attrazione per il conflitto mediatico, dall’altro il rischio di superare il limite della dignità personale. In questo senso, la vicenda non si esaurisce in un battibecco tra platee televisive: solleva riflessioni su come si costruisca il racconto dello spettacolo e su chi debba farsi carico dei toni — il conduttore, la produzione, la giuria o gli stessi protagonisti.
Per ora la dichiarazione di Marcella Bella resta un segnale chiaro: la tensione è alta e il confronto, televisivo e sociale, è destinato a proseguire. Il resto lo dirà la prossima puntata e, probabilmente, le eventuali repliche pubbliche dei diretti interessati.
Televisione
Gerry Scotti incorona Samira Lui: «Non è una valletta, è una co-presentatrice». E La Ruota della Fortuna trova la sua nuova regina
Gerry Scotti spende parole di grande stima per Samira Lui, protagonista con lui a La Ruota della Fortuna. «Non è una valletta», dice, ribaltando i cliché e sottolineando come l’ex Miss stia diventando un volto amato soprattutto dalle donne.
 
														Gerry Scotti ha deciso: Samira Lui non è più soltanto la “bella accanto al conduttore”. È una co-presentatrice. Punto. Il re del preserale lo dice senza giri di parole, cogliendo l’occasione per ribaltare un’etichetta antica quanto la tv generalista: «Lei è il prototipo della nuova protagonista femminile in televisione. Fa finta di cavalcare il ruolo della valletta, ma non lo è. È una co-presentatrice e con grande umiltà, fidandosi di me, passo passo sta conquistando il favore delle persone».
Scotti, che negli anni ha affiancato nomi e volti poi diventati iconici, sembra vedere in Samira un’evoluzione naturale della figura femminile nel game show: meno decorativa, più complice. Una presenza che accompagna, commenta, interagisce e porta ritmo.
Oltre il luogo comune “bella e basta”
Non è un mistero: Samira Lui, ex Miss Italia, ha sempre lottato contro la percezione di “bellezza e poco altro”. Ma sul set de La Ruota della Fortuna sta costruendo un ruolo diverso, tra sorriso gentile e sicurezza. E Gerry la difende e la valorizza: «Quando una è bella è facile che piaccia agli uomini e meno alle donne. Al contrario, ho l’impressione che Samira piaccia molto alle signore».
Una frase che racconta bene l’obiettivo: conquistare il pubblico femminile — da sempre il più esigente e fedele nel daytime tv. Samira, insomma, non cerca la scorciatoia della simpatia forzata né il ruolo-maschera della “ragazza da copertina”. Preferisce ascoltare, osservare, imparare e restare elegante. Una scelta che paga.
La Ruota riparte dalle persone
Nel rilancio di un format storico, la scommessa è tutta sulla relazione con chi guarda. E qui la coppia funziona: Scotti, marchio di garanzia di casa Mediaset, e Samira, volto giovane ma già riconoscibile, costruiscono una dinamica nuova senza rompere le liturgie del gioco. È tv tradizionale, ma con un codice leggermente aggiornato: il conduttore guida, la co-conduttrice accompagna, la platea applaude.
In un’epoca in cui i talent e i grandi show spesso fagocitano le personalità, La Ruota della Fortuna rimane un’oasi di semplicità luminosa. E dentro quell’equilibrio, Samira Lui sta trovando un posto tutto suo. Con più sostanza che slogan, più sorrisi che urla, più grazia che teatralità.
La benedizione di Gerry è arrivata. Il resto, come sempre, lo deciderà il pubblico. E per ora, la ruota sembra girare dalla sua parte.
Televisione
Netflix, domina Il Mostro di Firenze: la serie shock sul killer delle coppiette è la più vista in Italia
La nuova serie dedicata al Mostro di Firenze vola in cima alle visualizzazioni e guida una settimana dominata da storie forti, tra delitti irrisolti, podcast, rabbini single e amori complicati. Con lei, al debutto, anche Nobody Wants This, la rom-com con Kristen Bell e Adam Brody che mescola ironia e differenze culturali.
 
														True crime in vetta: l’Italia guarda l’orrore che fa parte della sua storia
Nell’ultima settimana — dal 20 al 26 ottobre — Netflix fotografa un’Italia che sceglie l’oscurità. Il Mostro di Firenze è la serie più vista nel Paese, superando ogni altro titolo e conquistando la prima posizione. Un debutto che conferma quanto la cronaca nera italiana continui a esercitare una fascinazione magnetica. La serie ricostruisce le indagini sul caso che ha terrorizzato la Toscana e l’intero Paese tra anni Sessanta e Ottanta, uno dei capitoli più bui della storia giudiziaria italiana. Un racconto che tocca ferite ancora aperte, ma che il pubblico continua a voler esplorare. Non solo per curiosità, ma per quel bisogno collettivo di capire, di guardare in faccia il male e fare i conti con il proprio passato.
Il romanticismo sorprende: Kristen Bell e Adam Brody conquistano
Accanto all’oscurità trova spazio la leggerezza. L’altra grande novità della settimana è Nobody Wants This, serie romantica con Kristen Bell e Adam Brody che debutta direttamente ai vertici della Top 10. La trama mette al centro una podcaster agnostica che parla di sesso e un rabbino single. Due mondi lontani che si incontrano tra differenze culturali, famiglie ingombranti e una complicità inattesa. È una storia contemporanea, ironica e tenera, che Netflix propone mentre l’autunno invita a coprirsi di plaid e a cercare sorrisi nei racconti sentimentali.
Una Top 10 tra contrasti e identità italiane
La settimana racconta una tendenza chiara: l’Italia si divide tra chi ama la tensione del reale e chi preferisce la leggerezza dell’immaginazione. Il Mostro di Firenze e Nobody Wants This sono due estremi della stessa necessità: affrontare le ombre o dissolverle per qualche ora. Due mondi diversi, due pubblici che si incrociano, e forse il ritratto di un Paese che davanti allo schermo cerca la stessa cosa che nella vita: emozione e rifugio.
In cima alle classifiche Netflix, questa settimana, convivono paura e speranza. Un contrasto che dice molto non solo su cosa guardiamo, ma su chi siamo.
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