Televisione
Boom per Ballando con le stelle: fuori i primi sei nomi dei concorrenti
La nuova stagione del famoso show di Rai 1 si preannuncia spettacolare con un cast stellare e molte sorprese. Più puntate, budget aumentato e la consueta giuria per una sfida entusiasmante contro la concorrenza.
Milly Carlucci ha deciso di fare le cose in grande per la 19esima edizione di “Ballando con le Stelle”. Con l’inizio anticipato a settembre, lo show avrà due puntate in più rispetto alle stagioni precedenti e un budget incrementato per affrontare la concorrenza di Maria De Filippi e “Tú sí que vales”. Confermata la giuria composta da Ivan Zazzaroni, Fabio Canino, Carolyn Smith, Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto, Milly Carlucci sta lavorando a un cast di alto livello.
Ballando con le stelle, ecco i primi nomi del cast
Tra i nomi già trapelati, Nina Zilli è stata confermata come una delle prime concorrenti. Accanto a lei, la leggendaria nuotatrice Federica Pellegrini ha accettato di partecipare allo show, promettendo esibizioni indimenticabili. Altri partecipanti inclusi sono Luca Barbareschi, Massimiliano Ossini, Marina Morgan ed Enrica Bonaccorti, rendendo il cast della nuova stagione davvero stellare.
Una stagione speciale
Questa edizione non baderà a spese e punterà a fare le cose in grande. Quest’anno, infatti, lo show di Rai 1 partirà già a settembre (si parla del 21 o del 28) per “battagliare” fin da subito negli ascolti con Maria De Filippi e Tú sí que vales. Milly Carlucci avrà a disposizione più appuntamenti (due puntate in più rispetto alle passate stagioni) e, ovviamente, un maggiore budget. Ecco perché la conduttrice – confermata senza esitazioni la giuria composta da Ivan Zazzaroni, Fabio Canino, Carolyn Smith, Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto (“Squadra che vince non si cambia” ha dichiarato Milly a Estate in diretta) – sarebbe al lavoro per ottenere un cast di livello.
I nuovi volti
La scorsa settimana è trapelata l’indiscrezione sulla prima concorrente di Ballando 2024, vale a dire Nina Zilli. Come svelato Andrea Laffranchi nel corso della puntata del podcast Pezzi, infatti, Milly Carlucci si sarebbe assicurata la cantante per la prossima stagione dello show, ma non solo. Stando a quanto rivelato, la conduttrice sarebbe riuscita a convincere anche “la divina” Federica Pellegrini, autentica leggenda del nuoto italiano. Inoltre, mezzo cast sarebbe già stato deciso. Oltre ai super nomi di Nina Zilli e Federica Pellegrini – dati quasi per certi – infatti, Milly Carlucci avrebbe già firmato altri concorrenti: “Dandolo Flash! primi sei concorrenti di Ballando. Sarà bombastico il cast di Ballando con le Stelle della prossima stagione con Nina Zilli, Luca Barbareschi, Massimiliano Ossini, Marina Morgan, Enrica Bonaccorti, ci sarà anche, come dago-anticipato da Candela, Federica Pellegrini”.
Questa edizione si preannuncia come una delle più entusiasmanti e competitive, con Milly Carlucci pronta a regalare al pubblico spettacolo e divertimento. Non resta che attendere settembre per vedere in pista i nuovi concorrenti di “Ballando con le Stelle 2024”.
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Televisione
“Terrazza Sentimento”, la docu-serie che riapre la ferita Genovese: sesso, droga, potere e caduta libera nella Milano tossica
Condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato una 18enne nel suo attico milanese, l’ex imprenditore è al centro della docu-serie “Terrazza Sentimento”: ricostruzioni digitali delle feste, testimonianze delle ragazze e uno sguardo sulla Milano del denaro facile e della notte estrema.
Una terrazza con vista Duomo, vassoi di droga, notti infinite e la figura di un uomo che passava dal palcoscenico delle startup alla voragine. “Terrazza Sentimento”, la docu-serie Netflix in uscita mercoledì, riapre una pagina recente e dolorosa della cronaca italiana: l’ascesa e il crollo di Alberto Genovese, imprenditore simbolo della Milano “up” e poi condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato una 18enne nel suo superattico nell’autunno 2020.
L’uomo, il mito (e il baratro)
L’ultima immagine lo mostra diverso, svuotato, quasi irriconoscibile. Ma la serie — ideata da Alessandro Garramone, scritta con Davide Bandiera e Annalisa Reggi, diretta da Nicola Prosatore — non indulge e non mitizza. Racconta una discesa agli inferi, un mondo costruito sul denaro e sulla fascinazione del potere, dove gli eccessi diventano regola e la realtà si distorce fino a implodere.
La Milano che corre e si consuma
Milano è coprotagonista. Città del lavoro spinto e del divertimento sfrenato, del software e della polvere bianca, del networking e del buio dietro i vetri fumé. “Una carica batterica enorme”, la definisce Garramone. Non un semplice sfondo, ma un habitat: la capitale dell’efficienza che di notte ribalta i codici e flirta con l’abisso.
Le ragazze, da ombre a voci
Al centro ci sono anche loro: le ragazze delle feste. Non più sagome giudicate e archiviate, ma testimonianze che tornano a farsi carne e voce. “Allora furono giudicate, quasi colpevoli — ricorda l’autore — ma erano la parte fragile. Potevano essere le nostre figlie, le nostre sorelle”. Una scelta narrativa e morale che sposta l’attenzione dalla voyeuristica cronaca nera alla responsabilità collettiva.
AI e ricostruzioni: capire, non mostrare
Nessuna immagine originale delle telecamere di “Terrazza Sentimento”. Le scene sono state ricostruite digitalmente grazie all’intelligenza artificiale. “Ci serviva far capire, non mostrare”, spiegano gli autori. Un ulteriore segno di distanza da qualunque tentazione estetizzante.
Oltre il caso, una società allo specchio
Genovese resta il protagonista, inevitabilmente. Ma la docu-serie si allarga, mostrando un ecosistema: investitori incantati, influencer affacciate sulla “bella vita”, complici silenziosi, una Milano che stappa champagne e chiude gli occhi. Non una biografia autorizzata — sottolineano i creatori — bensì un racconto della perdizione individuale e collettiva.
Il risultato è un viaggio nella parte nascosta del glamour digitale, dove l’idea di successo scivola fino a diventare abuso, e la caduta di un uomo trascina con sé l’immagine di un’intera scena. Perché, come ricordano gli autori, “in quella storia, a un certo punto, un po’ tutti si sono persi”.
Televisione
Miriam Leone: «Essere madre non significa dimenticare sé stesse»
L’attrice catanese, ospite di Verissimo, si racconta con emozione tra set, maternità e nuove consapevolezze. Mamma del piccolo Orlando, nato nel dicembre 2023, Miriam Leone parla dell’amore come forza che arricchisce, non che annulla.
Miriam Leone, 40 anni, torna in televisione per parlare non solo di cinema, ma di vita vera. Ospite del salotto di Verissimo per presentare il suo nuovo film, Amata, l’attrice siciliana si è aperta con sincerità sul suo primo anno da mamma del piccolo Orlando, nato il 29 dicembre 2023 dal marito Paolo Carullo, musicista e manager.
Con la dolcezza e la profondità che la contraddistinguono, ha raccontato il cambiamento radicale che la maternità ha portato nella sua esistenza: «L’amore per un figlio è una scoperta immensa – ha confidato – ma non deve cancellarti. Solo se resti felice come donna puoi davvero trasmettere gioia a tuo figlio. Dare amore è più importante che riceverlo».
La sorpresa sul set e la paura di rivelarsi
L’attrice ha scoperto di essere incinta in un momento particolarmente intenso della sua carriera, mentre era impegnata sul set della serie Miss Fallaci, in cui interpreta la leggendaria giornalista italiana. «Avevo paura – ha raccontato – perché in molte scene dovevo fumare tantissimo. Cercavo di proporre soluzioni diverse al regista, di cambiare qualcosa, ma non potevo ancora dire che aspettavo un bambino».
Una tensione durata fino al quarto mese, quando ha finalmente potuto condividere la notizia con la troupe. «Le sarte, però, l’avevano già capito», sorride Miriam. «Mi hanno confessato che da settimane allargavano gli abiti. È stato un momento tenero, perché mi sono sentita protetta e accolta».
Una maternità vissuta con libertà e verità
Nonostante l’entusiasmo, l’attrice non nasconde la complessità dell’esperienza: «Sulla maternità ci sono ancora molti tabù. Noi donne abbiamo paura di dire che siamo stanche, che abbiamo bisogno di aiuto, o semplicemente che non tutto è come ce lo aspettavamo. Ma parlarne è fondamentale. Io stessa ho capito quanto sia importante fare domande, affidarsi a chi può supportarci davvero».
Leone invita a un racconto più onesto e sfaccettato della maternità, lontano dagli stereotipi: «Non dobbiamo essere madri perfette, ma presenti. E dobbiamo imparare a volerci bene anche nei giorni in cui ci sentiamo fragili. Essere mamma non significa perdersi, ma conoscersi di più».
Una carriera in equilibrio tra arte e famiglia
Diventata un volto amatissimo del cinema e della televisione italiana, da 1992 a Diabolik, Miriam Leone non ha mai nascosto il desiderio di conciliare la carriera con la vita privata. Oggi, tra un set e un biberon, l’attrice racconta di aver trovato un nuovo ritmo: «Ho imparato a dire qualche “no”, a prendermi il mio tempo. Orlando è la mia priorità, ma anche il mio mestiere è parte di me. Credo che una madre felice sia il miglior esempio per un figlio».
Il film Amata, nelle sale da ottobre 2025, segna per Leone un ritorno intenso e maturo. Diretto da Laura Morante, il film esplora proprio il tema dell’amore materno e della libertà femminile. «È stato emozionante lavorare su un ruolo così vicino a ciò che sto vivendo – racconta –. Ho potuto mettere nel personaggio la mia verità di donna e di madre. E forse è per questo che oggi mi sento più autentica che mai».
Un messaggio alle mamme (e alle donne)
L’intervista si conclude con una riflessione che sembra racchiudere il suo nuovo equilibrio: «A tutte le donne direi di non avere paura di chiedere aiuto, di condividere, di essere imperfette. L’amore di una madre è una forza, non una gabbia. Solo se siamo felici possiamo crescere figli felici».
Con la sua voce calma e sincera, Miriam Leone dimostra ancora una volta di essere non solo un talento versatile, ma anche una donna capace di trasformare ogni esperienza in occasione di crescita e ispirazione.
Un messaggio di autenticità e coraggio, che parla a chiunque cerchi un modo per restare sé stesso anche nei momenti in cui la vita cambia tutto.
Televisione
Affari Tuoi corre ai ripari: anteprima lampo e nuova strategia per battere Scotti. De Martino sotto pressione nella sfida tv dell’anno
Il confronto quotidiano tra Stefano De Martino e Gerry Scotti si fa sempre più acceso. Dopo settimane di equilibrio e prime crepe negli ascolti, la Rai rilancia: mini-segmento d’apertura per trattenere il pubblico e costruire il traino sin dall’accensione del prime time. L’obiettivo è fermare l’ascesa di Canale 5 e riequilibrare la battaglia dello slot più conteso della tv.
La sfida dell’access prime time è tornata ad essere quel ring televisivo in cui si gioca tutto. Da una parte Affari Tuoi con Stefano De Martino, dall’altra La Ruota della Fortuna guidata dal francobollo umano della televisione italiana, Gerry Scotti. Pubblico calamitato all’ora di cena, telecomandi incandescenti, centimetri di share che possono spostare equilibri editoriali e umori aziendali.
Per settimane si è parlato di testa a testa, poi la curva ha iniziato a oscillare e qualcuno a Viale Mazzini ha deciso che serviva un cambio di passo. Così arriva la scelta: una breve anteprima prima della puntata tradizionale, qualche minuto capace – nelle intenzioni – di trattenere il pubblico e accompagnarlo dentro il gioco dei pacchi. Una mossa già rodata altrove, ora importata per blindare l’avvio serale del primo canale.
De Martino, da par suo, non si scompone. In un’intervista recente aveva usato una metafora gentile: «Io e Gerry siamo come due commercianti sulla stessa strada. Alziamo la serranda e facciamo il nostro». Ora però il negozio Rai cambia vetrina, consapevole che la concorrenza sta brillando e che restare fermi non è un’opzione. Il pubblico, da sempre arbitro supremo, ha premiato l’allegria vintage della ruota e l’autorità bonaria di Scotti, capace di parlare a generazioni intere senza sforzo.
L’anteprima di Affari Tuoi nasce per scaldare l’atmosfera, agganciare chi sta ancora sbrigando l’ultima forchettata di cena, far partire prima il ritmo. È un modo per dire: siamo qui, restate con noi. Dietro la scelta c’è l’idea che ogni secondo, ormai, valga una porzione di share. E che in tv, quando la sfida è serrata, più che correre bisogna non smettere mai di pedalare.
Resta da vedere come reagirà il pubblico. Se l’operazione convincerà gli spettatori, riconsegnando stabilità allo show, o se alimenterà la guerra silenziosa tra due conduttori che – almeno in pubblico – si scambiano cordialità, ma sanno bene che ogni sera, davanti allo schermo, si gioca un pezzetto di futuro.
Perché è nel minuto in cui accendiamo la tv che si decide tutto: e questa stagione, tra pacchi, vallette e ruote che girano, promette di essere una delle più combattute degli ultimi anni. E chissà che la piccola anteprima non diventi la scintilla che sposta l’ago della bilancia. In fondo, sul ring dell’access, vince chi riesce a far sentire gli spettatori a casa un secondo prima degli altri.
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