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Televisione

Ecco perchè Stefano De Martino piace di più di Amadeus

Una volta tanto la Rai fa la scelta giusta: perso Amadeus lo sostituisce con Stefano De Martino e gli ascolti si impennano. I perchè di questa tendenza piuttosto inaspettata.

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    Perso Amadeus, emigrato al canale Nove, in pochi avrebbero scommesso che il nome di Stefano De Martino sarebbe stato quello giusto per sostituirlo. La fascia di access prime time (tra le 20.30 e le 21.30, dopo il tg, tanto per capirci) rappresenta da tempo la collocazione più ambita per gli investitori pubblicitari.

    Il prime time, dove si fattura…

    Uno specifico slot nel quale la Rai raccoglie molti soldi, perchè in quella fascia si concentra il maggior numero di spettatori. Salvo rare ed isolate eccezioni, non esistono più programmi di prima serata che riescono a superare i 5 milioni di spettatori. Forse solo Sanremo. E’ coi game show che ogni sera si toccano vette di strategico fatturato per l’azienda. Un ambito – bisogna essere obiettivi – nel quale per anni Amadeus ha spadroneggiato, nel quale sembrava impossibile che qualcuno riuscisse a fare altrettanto.

    Un look che è diventato una sorta di divisa d’ordinanza

    Invece il buon Stefano ci è riuscito in pieno. Riuscendo a trasformare Affari Tuoi come un abito su misura per il suo stile un po’ guascone, mantenendo coerentemente il suo look distintivo: camicia bianca (che sottolineano il bicipite da ballerino), cravatta stretta e scura e il suo costante e solare sorriso.

    La verve napoletana al servizio dello stile nazionalpopolare

    Le sue cifre vincenti sono rappresentate dall’empatia nei confronti dei concorrenti e l’inevitabile astio nei confronti del Dottore, una pantomima in atto fin dagli esordi del programma, che funziona sempre. Ogni tanto qualche concessione alla sua cadenza napoletana d’origine, qualche battutina, qualche ammiccamento… e il successo nazionalpopolare è servito! Aggettivo che, se una volta suonava come offensivo, nel corso del tempo si è trasformato in una sorta di “medaglia al valore”, aspetto fondamentale per riuscire a bucare lo schermo conquistando la simpatia del telespettatore.

    Il telecomando rimane inattivo… almeno durante il suo game show

    De Martino è l’esempio perfetto del furbo conduttore bipartisan, piacione sia con gli uomini che con le donne. Anche se con le donne ha naturalmente gioco ancora più facile, con quella fama da latin lover che non guasta e il suo aitante aspetto. L’iconica casalinga di Voghera non può rimanere insensibile ai suoi ammiccamenti, per i quali il telecomando viene relegato nel cassetto.

    De Martino ti vende la tv

    Se non si fosse già disegnato il suo futuro come conduttore, De Martino sarebbe un televenditore perfetto. Possiede l’intelligenza e la vivacità di chi è cresciuto in strada, svolgendo i lavori più diversi (parcheggiatore, fruttivendolo, barista, cameriere e pure in un call center). La sua innata capacità di relazionarsi con la gente, alla quale ha sempre venduto qualcosa, è fra le sue chiavi vincenti più efficaci, senza mai apparire falso e di maniera.

    Uomini e donne… tutti dalla sua parte

    Paragonato a professionisti come Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Carlo Conti e anche Amadeus.. la partita è vinta prima del fischio d’inizio! Le conquiste — o presunte tali — del sex symbol De Martino nel mondo del gossip giocano ulteriormente a favore delle sue quotazioni, con entrambi i sessi. Gli uomini vorrebbero essere come lui, le donne vorrebbero, vorrebbero….


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      Televisione

      Belve apre ai non famosi: Francesca Fagnani lancia il casting per la gente comune

      L’annuncio è arrivato nel finale della prima puntata della nuova stagione: “Cerchiamo persone autentiche, con storie vere, curiose o coraggiose”. Candidarsi è semplice: basta scrivere alla redazione e raccontare la propria esperienza.

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        Francesca Fagnani cambia le regole del gioco. Belve, il talk cult di Rai 2, apre ufficialmente ai non famosi. Dopo aver portato nello studio nomi di primo piano — da Maria De Filippi a Belen Rodriguez, passando per politici e imprenditori — la conduttrice ha annunciato una rivoluzione: anche la gente comune potrà diventare protagonista delle interviste più temute (e desiderate) della tv italiana.

        L’annuncio è arrivato durante la prima puntata della nuova stagione, andata in onda il 28 ottobre 2025, e ha subito catturato l’attenzione del pubblico. «Vogliamo ascoltare storie vere, persone autentiche, capaci di emozionare e sorprendere con la loro esperienza di vita», ha spiegato Fagnani, sottolineando come Belve voglia ora allargare il suo sguardo oltre la celebrità.

        Non più solo vip e personaggi noti, ma uomini e donne comuni, pronti a raccontarsi con sincerità e coraggio davanti alle sue domande dirette, spesso spiazzanti. Un cambio di prospettiva che trasforma il programma in una sorta di specchio del Paese reale, dove a essere messo a nudo non è solo il personaggio, ma l’essere umano.

        Per partecipare al casting basta inviare una mail all’indirizzo belveprovini@rai.it, scrivendo i propri dati e una breve descrizione della propria storia personale. La redazione valuterà ogni candidatura e contatterà i prescelti per un primo colloquio conoscitivo.

        Chi verrà scelto potrà vivere l’esperienza più iconica del programma: sedersi sul celebre sgabello davanti a Francesca Fagnani e rispondere alle sue domande “senza rete”. Niente copioni, niente filtri, solo verità e presenza scenica.

        Un esperimento televisivo che punta a restituire spazio alle storie comuni, quelle che spesso restano fuori dai riflettori ma che raccontano meglio di qualsiasi reality cosa significa essere “belve” nella vita di tutti i giorni.

        E, conoscendo Francesca Fagnani, c’è da scommettere che anche i nuovi protagonisti — famosi o meno — non avranno scampo davanti al suo sguardo affilato e curioso.

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          Francesca Fagnani: «Ho invitato Papa Francesco, ma dissero che non era possibile». E su Maria De Filippi: «Le sarò sempre grata»

          «È un atto di generosità, l’ho corteggiata a lungo» racconta la Fagnani. Tra gli ospiti anche Belen e Rita De Crescenzo: «Non si giudica prima di ascoltare». E sulle donne in tv: «Mai vittimista, esistono gli strumenti per ribellarsi».

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            «Non svelo nulla, vedrete tutto stasera». Francesca Fagnani sorride, ma dietro il riserbo c’è una grande soddisfazione: Maria De Filippi sarà l’ospite più attesa della nuova stagione di Belve. Il volto simbolo di Canale 5, per la prima volta, siederà nello studio di Rai2. «Sono onoratissima di vederla entrare in studio» confessa la conduttrice. «Accettare il mio invito è stato un atto di grandissima generosità. Le sarò sempre grata. L’ho corteggiata a lungo… ma sono una che ha invitato persino Sua Santità».

            L’invito al Papa e la conquista di Maria
            Già, Papa Francesco. «Dal Vaticano mi risposero con una lettera, dicendo che non era possibile. Peccato» racconta ridendo. Il tono è quello ironico e schietto che ha reso celebre la conduttrice. Dopo il successo delle scorse stagioni, Belve torna con una formula fedele a se stessa: interviste taglienti, empatia e curiosità sincera. E una padrona di casa che non si nasconde dietro la compostezza televisiva.

            Belen, Rita De Crescenzo e i nuovi volti di “Belve”
            Ad aprire la stagione sarà Belen Rodriguez, che la Fagnani descrive come «una donna intelligente, con tanti registri diversi». Nella stessa puntata ci sarà Rita De Crescenzo, scelta che ha già fatto discutere. «È giusto intervistare un personaggio divisivo raccontandone anche le ombre. Viene a titolo personale, non a nome di una comunità» precisa. «Ha avuto una vita segnata da violenza, abbandono e droga, ma ha trovato un suo riscatto. I giudizi si danno dopo, non prima».

            Politici in fila, Barbara D’Urso esclusa
            «Negli anni sono aumentate le autocandidature, anche tra i politici» spiega. «Hanno capito che Belve è una vetrina diversa, dove mostrare le fragilità può renderti più umano. Ma preferisco evitare di virare sulla politica: ci sono già due programmi che lo fanno il martedì».
            Quanto a Barbara D’Urso, la conduttrice taglia corto: «Quest’anno no, è già molto esposta con Ballando con le stelle. Preferisco volti meno presenti in tv».

            Sul ruolo delle donne nel piccolo schermo, la Fagnani è netta: «Non abbraccio mai un approccio vittimistico. Se esiste una tentazione di relegarle a ruoli marginali, esistono anche tutti gli strumenti per ribellarsi».

            E intanto Belve è pronta a graffiare ancora, tra confessioni, scomode verità e un’ironia che — come lei — non si fa mai addomesticare.

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              Rita De Crescenzo shock a Belve: «Sono stata violentata da tre ragazzi»

              Un’intervista cruda e surreale, tra momenti di commozione e gag irresistibili. Rita si difende dalle accuse di spaccio e sogna un film con Christian De Sica: «Sono passata dalle stalle alle stelle. La gente mi tiene come una Madonna».

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                La nuova stagione di Belve si apre con una delle ospiti più controverse del momento: Rita De Crescenzo, 46 anni, tiktoker napoletana da milioni di follower e un passato che sembra scritto per un film. Davanti a Francesca Fagnani, la “showget” (come si definisce lei) mette a nudo le ferite della sua vita, alternando confessioni drammatiche a momenti di comicità irresistibile. «Sono passata dalle stalle alle stelle», dice con orgoglio. «La gente mi tiene come una Madonna».

                Ma dietro il personaggio sopra le righe si nasconde una storia segnata da abusi e dipendenze. «Ho avuto un figlio a 13 anni», racconta con voce ferma. «Mia madre era ricoverata per schizofrenia. La mia infanzia è stata bruttissima: trent’anni di droga e psicofarmaci». Fagnani non si ferma e chiede qual è il ricordo più doloroso. Rita abbassa lo sguardo: «Quando sono stata violentata da tre ragazzi di colore alla stazione centrale di Napoli. In quel momento ho capito che se non avessi smesso con la droga sarei morta».

                Un racconto crudo, senza filtri, che spiazza il pubblico e restituisce l’immagine di una donna sopravvissuta ai propri inferni. «Oggi vivo da sette anni», spiega. «La mia vita comincia da quando ho smesso con la droga. Sto studiando, vengono a farmi lezioni a casa. Voglio crescere mentalmente».

                La conduttrice le ricorda i processi ancora aperti: De Crescenzo è imputata per spaccio di droga (fu arrestata nel 2017) e per diffamazione nei confronti di un deputato e di un ristoratore. Lei nega con forza: «Ho sempre detto che ho fatto uso di sostanze, ma non ho mai spacciato». Poi aggiunge: «Non mi vergogno del mio passato. Serve per far capire che nella vita si può cambiare».

                E tra una confessione e l’altra, emerge anche il lato più surreale della tiktoker che – nonostante tutto – riesce a far ridere Fagnani e il pubblico. «Il mio sogno è girare un film con Christian De Sica, magari un bel cinepanettone napoletano», dice sorridendo. «Io lo adoro da sempre». La giornalista la incalza: «Che trama immagina?». «Una commedia di Natale!», risponde entusiasta, mentre il pubblico esplode in una risata.

                Non manca il momento cult della serata: il racconto della presunta parentela con Massimo Ranieri, che secondo lei deriverebbe dalla nonna “Giuseppa di Zazzariello”. Fagnani prova a seguirla, ma l’intreccio genealogico si perde tra aneddoti e risate. «È una lontana parentela, ma c’è», insiste Rita.

                E quando parla di politica, l’assurdo torna a bussare alla porta. «Il mio sogno sarebbe portare la gente del popolo a votare. Organizzerei dei pullman e andrei casa per casa». «Ma non c’è bisogno dei pullman, si vota sotto casa», la corregge Fagnani. Lei replica, serissima: «Io invece li organizzo lo stesso».

                Tra candore e caos, dolore e ironia, Rita De Crescenzo ha firmato una delle interviste più forti di questa stagione televisiva. La donna che dice di aver “vissuto solo sette anni” ha spiazzato tutti, mostrando che dietro la “tiktokana” che balla e urla nei video c’è un passato di ferite e una sorprendente voglia di riscatto.

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