Connect with us

Televisione

La seconda stagione di “Mercoledì” strizza l’occhio a Edward mani di forbice (e ai fan di Tim Burton)

Anthony Michael Hall entra nel cast insieme a Steve Buscemi, Billie Piper e Lady Gaga: la serie gotica con Jenna Ortega si arricchisce di presenze cult, tra riferimenti burtoniani e nuovi misteri.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Cosa succede quando la creatura più dark di casa Addams incrocia la strada con uno degli attori feticcio del cinema gotico anni ’90? Succede che Tim Burton – o chi per lui – mette a segno un colpo di casting che sa tanto di carezza nostalgica. Per la seconda stagione di Mercoledì, che debutterà su Netflix in due tranche (la prima il 6 agosto, la seconda il 3 settembre), arriva infatti Anthony Michael Hall. E chiunque abbia amato Edward mani di forbice – e chiunque abbia avuto una videocassetta consunta di Breakfast Club – non potrà restare indifferente.

    Hall, volto simbolo di una certa adolescenza cinematografica fragile e disfunzionale, ritrova così il sodale Tim Burton in un ruolo ancora top secret. Ma bastano nome e curriculum per infiammare i fan: dallo scapestrato di La donna esplosiva al nemico imbranato di Edward, la sua presenza promette un ritorno alle atmosfere gotiche e fiabesche che hanno reso Burton un’icona. E anche se stavolta firma solo da produttore esecutivo (dopo aver diretto diversi episodi della prima stagione), la sua impronta sulla serie resta inconfondibile.

    Hall non è l’unica sorpresa. Il nuovo cast è una lista della spesa per cinefili: Steve Buscemi, che non ha bisogno di presentazioni; Billie Piper, musa britannica dai mille volti; Noah Taylor, Owen Painter, Evie Templeton e, soprattutto, un pacchetto di guest star che profuma di evento. Da Lady Gaga (presenza confermata, anche se non si sa ancora in quale salsa) a Christopher Lloyd – il mitico zio Fester cinematografico che torna nel regno Addams da guest, chiudendo un cerchio emotivo per chi ha amato gli anni ’90.

    E poi Haley Joel Osment, Heather Matarazzo, Thandiwe Newton, Joanna Lumley, Frances O’Connor, Joonas Suotamo… un mix che pare fatto apposta per accontentare tutte le generazioni di spettatori, dal boomer che ricorda Absolutely Fabulous al postmillennial che mastica The Acolyte.

    Il cast storico resta al completo: Jenna Ortega, più che mai icona goth, Emma Myers, Joy Sunday, Catherine Zeta-Jones e Luis Guzmán nei ruoli dei genitori Addams, con zio Fester/Fred Armisen e Mano a garantire la dose di macabra ironia che ha reso la serie un fenomeno globale. E sì, anche il piccolo Pugsley è sopravvissuto alla prima stagione, pronto a tornare nel caos gotico che solo questa famiglia riesce a generare con tanta eleganza.

    Alla regia, accanto a Burton, ci saranno Paco Cabezas e Angela Robinson, mentre Alfred Gough e Miles Millar restano showrunner e produttori esecutivi. Accanto a loro, una scuderia di nomi già rodati: Jenna Ortega stessa (ormai non più solo interprete ma anche produttrice), Natalie Testa, Steve Stark, Karen Richards e via dicendo. Una squadra massiccia, a garanzia di una macchina narrativa che promette nuove svolte, nuovi misteri e – si mormora – un tono ancora più cupo, ma anche più pop.

    Dopo una prima stagione che ha macinato record, meme e visualizzazioni, Mercoledì si prepara dunque a un ritorno in grande stile. E se qualcuno pensava che non ci fosse più nulla da spremere dalla saga Addams, ecco una seconda stagione che dimostra il contrario: basta saper mescolare bene nostalgia, casting furbo e una protagonista capace di reggere l’intera baracca con un solo sopracciglio sollevato.

    Il mood? Gotico, grottesco, ironico e un filo sentimentale. Insomma: tutto quello che serve per tenere incollati allo schermo i vecchi fan di Burton e i nuovi adepti di Netflix. Da Edward mani di forbice in poi, nessuno sa farlo meglio.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Televisione

      Paolo Bonolis torna in prima serata su Canale 5: il grande rientro con “Taratata”, tra musica live, duetti imprevedibili e ospiti internazionali

      Mediaset richiama Paolo Bonolis per un evento in grande stile: il revival di “Taratata”, storico format già visto su Rai1 tra il 1998 e il 2001. Il programma porterà sul palco artisti italiani e internazionali, duetti dal vivo e ospiti del mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo. Una scommessa per riportare la musica live al centro del prime time.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Paolo Bonolis è pronto a tornare dove il pubblico lo ama di più: la prima serata su Canale 5. Un rientro atteso da tempo e ora ufficialmente previsto nel palinsesto tra gennaio e febbraio, quando il conduttore guiderà due serate evento dedicate alla musica dal vivo. Una scelta che segna anche una piccola rivoluzione: riportare nel prime time Mediaset un format cult come Taratata, titolo che molti ricordano per le sue performance spettacolari e per l’energia travolgente degli ospiti.

        Il progetto nasce dal desiderio di ridare spazio alla musica live, un genere spesso sacrificato alle logiche del palinsesto. Taratata torna così con tutto il suo carico di storia: la versione italiana andò in onda su Rai1 dal 1998 al 2001, portando sul palco cantanti italiani e internazionali pronti a mescolarsi in duetti imprevisti e arrangiamenti speciali. Bonolis, che allora ne era il padrone di casa, riprende oggi le redini dello show con la stessa verve di sempre.

        Un palco dove tutto può accadere
        Il cuore del programma resta identico alla sua tradizione: musica suonata dal vivo, esibizioni costruite apposta per lo show, ospiti che arrivano dal mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo per unirsi agli artisti in performance inedite. Nessun playback, nessuna scorciatoia: il format punta tutto sulla spontaneità, sulla miscela tra generi diversi e sulla capacità di Bonolis di creare caos organizzato e brillantezza televisiva.

        Una scelta strategica per Canale 5
        Il ritorno di Bonolis si inserisce anche in una fase di rinnovamento dei contenuti Mediaset, con la ricerca di programmi più eleganti, più forti dal punto di vista produttivo e capaci di attrarre pubblico di età differenti. Taratata risponde perfettamente a questa richiesta: è un format riconosciuto, internazionale, con una struttura capace di parlare anche ai più giovani.

        E mentre si avvicina la data della messa in onda, cresce la curiosità per la lista di artisti che saliranno sul palco: la promessa, dietro le quinte, è quella di portare nomi importanti della scena italiana e di affiancarli a ospiti stranieri che possano amplificare l’effetto sorpresa delle esibizioni.

        Bonolis torna così nel suo habitat naturale, pronto a trasformare due serate in un piccolo show-evento che mescola musica, ironia e spettacolo puro.

          Continua a leggere

          Televisione

          Giorgio Panariello cambia rete: colpo a sorpresa, il comico toscano pronto a passare a Mediaset

          Un cambio di casacca che fa rumore. Giorgio Panariello sarebbe pronto a lasciare la Rai per approdare a Mediaset, aprendo una nuova fase della sua carriera televisiva. Niente spin-off nip di Tale e quale show: in giuria arriva Massimo Lopez.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            A Natale, si sa, succedono anche queste cose. Tra palinsesti che si assestano e contratti che scadono, arriva il colpo di telemercato che non ti aspetti: Giorgio Panariello passa a Mediaset. Una mossa a sorpresa che, se confermata, segnerebbe un cambio di rotta importante per il comico toscano, reduce da anni di presenza stabile in Rai.

            Panariello sarebbe vicino alla firma con il Biscione, pronto a voltare pagina dopo una lunga stagione vissuta soprattutto nel ruolo di giurato a Tale e quale show. Un volto familiare del venerdì sera di Rai 1 che, improvvisamente, cambia scenario e apre a nuovi progetti, ancora tutti da scoprire.

            L’addio alla Rai senza strappi
            Non si tratta di una rottura rumorosa, ma di un passaggio naturale. Dopo diversi impegni sulla tv pubblica, Panariello sembra aver scelto di rimettersi in gioco, cercando stimoli diversi. Il segnale più chiaro arriva proprio da Tale e quale show: il comico non parteciperà allo spin-off “nip” condotto da Nicola Savino. Un’assenza che, fino a poco tempo fa, sarebbe stata difficile da immaginare.

            Al suo posto, in giuria, arriverà Massimo Lopez. Un cambio che certifica come il capitolo Rai sia, almeno per ora, chiuso senza polemiche ma con una decisione netta.

            Il richiamo del Biscione
            Mediaset, dal canto suo, si prepara ad accogliere un nome pesante della comicità italiana. Panariello porta con sé un pubblico trasversale, una carriera solida tra teatro e televisione e una riconoscibilità che resta altissima. Un profilo che si inserisce perfettamente nella strategia del Biscione, sempre più attento a rafforzare il proprio parco volti con artisti capaci di parlare a più generazioni.

            Non è ancora chiaro quale sarà il progetto che lo vedrà protagonista, ma l’operazione ha il sapore di una scommessa mirata: valorizzare un artista che, pur essendo amatissimo, negli ultimi anni ha giocato più in difesa che all’attacco.

            Nuovi progetti, nuova fase
            Per Panariello questo passaggio potrebbe rappresentare una vera ripartenza. Dopo l’esperienza da giurato, rassicurante ma anche ripetitiva, l’idea di un ritorno più centrale, magari con un programma cucito su misura, appare tutt’altro che improbabile. Mediaset potrebbe offrirgli quello spazio creativo che in Rai, negli ultimi tempi, sembrava più difficile da ritagliare.

            Un segnale per la tv italiana
            Il trasferimento del comico toscano è anche un segnale più ampio: il mercato televisivo resta fluido, e i grandi nomi continuano a muoversi. Tra Rai e Mediaset il confine non è mai stato così permeabile, e Panariello diventa l’ennesimo tassello di un risiko che non conosce pause, nemmeno sotto l’albero.

            Per ora si parla di firma vicina e di nuovi progetti in cantiere. Ma una cosa è certa: Giorgio Panariello a Mediaset non è solo un cambio di rete. È l’inizio di una nuova fase, tutta da raccontare.

              Continua a leggere

              Televisione

              Beppe Convertini e il “gobbo” inseparabile: a Uno mattina in famiglia nasce la battuta dietro le quinte

              Tra ironie di corridoio e sorrisi da studio, negli ambienti Rai si parla del rapporto strettissimo tra Beppe Convertini e il “gobbo”, l’addetto ai cartelli con il copione. Un legame diventato oggetto di battute durante Uno mattina in famiglia.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Negli studi Rai di via Teulada, dove le dirette si consumano tra rituali collaudati e piccole manie quotidiane, c’è una battuta che circola con sempre maggiore insistenza. Riguarda Beppe Convertini, volto rassicurante del weekend mattutino e padrone di casa di Uno mattina in famiglia, e il suo rapporto con il “gobbo”. Non quello elettronico, ma l’addetto ai cartelli con il testo del copione.

                Nulla di polemico, sia chiaro. Piuttosto un’ironia bonaria, di quelle che nascono quando un’abitudine diventa così evidente da trasformarsi in marchio di fabbrica. Convertini, raccontano, non se ne separa mai: il gobbo è la sua ombra, sempre a pochi passi, pronto a suggerire ogni passaggio della scaletta.

                Dai saluti iniziali a quelli finali
                La scena, dicono, si ripete identica a ogni puntata. Dai saluti iniziali fino a quelli conclusivi, l’addetto ai cartelli resta incollato al conduttore, accompagnandolo in ogni fase della trasmissione. Un supporto costante, quasi coreografico, che non sfugge agli occhi di chi lavora in studio e di chi passa nei corridoi.

                È da qui che nasce la battuta, pronunciata a mezza voce: Convertini sarebbe “gobbo dipendente”. Un’espressione che strappa sorrisi e che racconta più una sicurezza cercata che una debolezza reale. In tv, soprattutto in diretta, l’appiglio al copione è spesso una garanzia.

                Una sicurezza da diretta mattutina
                Uno mattina in famiglia è una macchina complessa: tempi serrati, cambi di argomento continui, ospiti, collegamenti e improvvisazioni controllate. In questo contesto, affidarsi al gobbo umano diventa una forma di controllo, una rete di protezione che permette di mantenere ritmo e ordine.

                Convertini, del resto, è noto per il suo stile preciso, misurato, mai sopra le righe. Avere sempre sott’occhio il testo significa non lasciare nulla al caso, soprattutto in un programma che vive di equilibrio tra informazione, intrattenimento e leggerezza.

                Dietro le quinte, tra ironia e routine
                Negli studi di via Teulada nessuno parla di problema. Anzi. L’ironia sul “legame indissolubile” tra il conduttore e il gobbo rientra nella normale vita di redazione, fatta di soprannomi, osservazioni e piccole leggende interne. Quelle che non arrivano mai in onda, ma che contribuiscono a costruire il clima di lavoro.

                Alla fine, il gobbo resta lì, fedele e silenzioso, e Convertini continua a guidare la trasmissione con il suo stile. Se poi qualcuno sorride vedendoli muoversi insieme come una coppia rodata, fa parte del gioco. In tv, anche le abitudini diventano spettacolo.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù