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Televisione

Pier Silvio Berlusconi sorprende Silvia Toffanin nel gran finale di “This Is Me”

Tra le anticipazioni, la presenza di Pier Silvio Berlusconi, che ringrazierà Maria De Filippi per i successi di “Amici”. Sul palco anche Elodie, Ornella Vanoni e Beppe Vessicchio per un finale memorabile.

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    Mercoledì 4 dicembre andrà in onda l’attesissima ultima puntata di “This Is Me”, il programma condotto da Silvia Toffanin che celebra la scuola di “Amici di Maria De Filippi”. Per il gran finale, sono previsti ospiti di spicco e una sorpresa emozionante: Pier Silvio Berlusconi, compagno della Toffanin e amministratore delegato di Mediaset, sarà in studio per rendere omaggio al lavoro della De Filippi, sottolineando i traguardi straordinari raggiunti dal talent.

    Un evento stellare

    La puntata conclusiva si preannuncia carica di emozioni e talento. Tra gli ospiti annunciati ci saranno grandi protagonisti del passato e del presente di “Amici”: la ballerina Giulia Pauselli, il cantante Enrico Nigiotti, l’ex vincitore Alberto Urso, il coreografo Kledi Kadiu e il maestro Beppe Vessicchio. Non mancheranno Elodie, ormai icona della musica pop italiana, e il ballerino Dustin Taylor.

    Super ospiti e tributo alla De Filippi

    A impreziosire la serata, ci saranno anche i super ospiti Ornella Vanoni, Noemi e Geppi Cucciari, pronti a regalare momenti indimenticabili. Il punto più atteso sarà però l’intervento di Pier Silvio Berlusconi, che salirà sul palco per ringraziare pubblicamente Maria De Filippi per il suo contributo al successo di “Amici”, un programma capace di battere record e conquistare il cuore di milioni di italiani.

    Un finale da non perdere

    Con performance artistiche, ospiti d’eccezione e il tributo a una delle figure più amate della televisione italiana, l’ultima puntata di “This Is Me” promette di chiudere in bellezza, celebrando la storia e l’eredità di “Amici”. L’appuntamento è per mercoledì 4 dicembre, in prima serata.

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      Televisione

      Enzo Paolo Turchi: “Mi chiamavano gay perché ballavo. Succede ancora, ma molto meno. Il palco mi ha salvato dalla fame e dal dolore”

      Ha danzato con Raffaella Carrà, fatto innamorare il pubblico di tutto il mondo e resistito a una vita che non gli ha risparmiato nulla. Enzo Paolo Turchi, oggi 74 anni, riceve il Premio Arte in Danza a Cava de’ Tirreni e si racconta senza filtri: “Questo riconoscimento vale doppio, perché viene dalla mia terra. È qui che ho iniziato a ballare, da scugnizzo dei Quartieri Spagnoli”.

      “Mi chiamavano ricchione perché ballavo”

      L’infanzia è stata un campo di battaglia: “Mi chiamavano ‘ricchione’ quando scendevo in strada. Succede ancora oggi, ma molto meno. A volte è colpa di messaggi sbagliati: la danza non è femminile, è forza, disciplina e sacrificio.” A otto anni lavorava in una bisca per venti lire al giorno, “per potermi comprare un panino”. Poi la tragedia: “Le mie due sorelline, Flora e Fausta, morirono schiacciate da un carrarmato. Dopo, mia madre impazzì. Io rimasi solo e piangevo ogni notte. Ancora oggi non riesco a stare senza la mia famiglia accanto.”

      Carrà, Falana e la gelosia

      La consacrazione arriva con Raffaella Carrà e il mitico Tuca Tuca: “Nacque per scherzo a casa di Raffaella. Durante le prove i dirigenti Rai dissero che era osceno. Alla fine ci concessero una puntata e fu un trionfo. Quando Sordi chiese di ballarlo con lei, lo portammo in tutto il mondo.” Sulla loro intesa, Turchi resta vago: “Sono affari nostri. Ma sì, quando mi fidanzai con Lola Falana, Raffaella non mi parlò più. Poi mi richiamò e ripartimmo insieme per una tournée.”

      Il mestiere e la polemica

      Ancora oggi non risparmia critiche al piccolo schermo: “A Ballando con le Stelle non potrei fare il giudice, lì sono opinionisti. La danza è una cosa seria, servono dieci anni di studio, non tre mesi di prove.”

      Una vita da romanzo

      Nel suo lungo percorso, Turchi ha lavorato con Sinatra, Liza Minnelli, Julio Iglesias e Barry White: “Dovevo ballare su una sua base, invece lo trovai lì al pianoforte. Mi tremavano le gambe.” Oggi vive con Carmen Russo, la loro figlia Maria e una pensione da 900 euro: “Quando lo dissi non parlavo per me, ma per tutti i ballerini. È un mestiere che ti toglie tutto, ma ti regala l’eternità di un applauso.”

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        Ha danzato con Raffaella Carrà, fatto innamorare il pubblico di tutto il mondo e resistito a una vita che non gli ha risparmiato nulla. Enzo Paolo Turchi, oggi 74 anni, riceve il Premio Arte in Danza a Cava de’ Tirreni e si racconta senza filtri: “Questo riconoscimento vale doppio, perché viene dalla mia terra. È qui che ho iniziato a ballare, da scugnizzo dei Quartieri Spagnoli”.

        “Mi chiamavano ricchione perché ballavo”

        L’infanzia è stata un campo di battaglia: “Mi chiamavano ‘ricchione’ quando scendevo in strada. Succede ancora oggi, ma molto meno. A volte è colpa di messaggi sbagliati: la danza non è femminile, è forza, disciplina e sacrificio.” A otto anni lavorava in una bisca per venti lire al giorno, “per potermi comprare un panino”. Poi la tragedia: “Le mie due sorelline, Flora e Fausta, morirono schiacciate da un carrarmato. Dopo, mia madre impazzì. Io rimasi solo e piangevo ogni notte. Ancora oggi non riesco a stare senza la mia famiglia accanto.”

        Carrà, Falana e la gelosia

        La consacrazione arriva con Raffaella Carrà e il mitico Tuca Tuca: “Nacque per scherzo a casa di Raffaella. Durante le prove i dirigenti Rai dissero che era osceno. Alla fine ci concessero una puntata e fu un trionfo. Quando Sordi chiese di ballarlo con lei, lo portammo in tutto il mondo.” Sulla loro intesa, Turchi resta vago: “Sono affari nostri. Ma sì, quando mi fidanzai con Lola Falana, Raffaella non mi parlò più. Poi mi richiamò e ripartimmo insieme per una tournée.”

        Il mestiere e la polemica

        Ancora oggi non risparmia critiche al piccolo schermo: “A Ballando con le Stelle non potrei fare il giudice, lì sono opinionisti. La danza è una cosa seria, servono dieci anni di studio, non tre mesi di prove.”

        Una vita da romanzo

        Nel suo lungo percorso, Turchi ha lavorato con Sinatra, Liza Minnelli, Julio Iglesias e Barry White: “Dovevo ballare su una sua base, invece lo trovai lì al pianoforte. Mi tremavano le gambe.” Oggi vive con Carmen Russo, la loro figlia Maria e una pensione da 900 euro: “Quando lo dissi non parlavo per me, ma per tutti i ballerini. È un mestiere che ti toglie tutto, ma ti regala l’eternità di un applauso.”

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          Televisione

          Telecinco oltre ogni limite: mentre Pier Silvio ripulisce Mediaset in Italia, in Spagna esplode il caso della scena più esplicita mai vista in tv

          In Spagna succede l’impensabile: Claudia Martinez e il tentatore Gerard Moreno protagonisti di una scena di passione integrale a “La Isla de las Tentaciones”, la più esplicita di sempre. Il tutto proprio mentre Pier Silvio Berlusconi porta avanti la sua missione di ripulitura d’immagine di Mediaset. La distanza tra ciò che vede il pubblico italiano e ciò che accade sulle reti spagnole del Biscione diventa improvvisamente enorme.

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            Qualcuno avverta Pier Silvio Berlusconi, davvero. Perché mentre lui mette ordine in casa Mediaset, limando il trash, addolcendo i toni e spingendo su uno stile più “elegante”, dall’altra parte della frontiera è successo il finimondo. Nelle reti spagnole del Biscione, infatti, è andata in onda la scena più esplicita mai vista nella storia del loro reality più caldo: La Isla de las Tentaciones, versione iberica del nostro Temptation Island.

            Missione antitrash fallita

            La missione ripulitrice del buon Pier Silvio — quella di dare una nuova dignità televisiva alle reti fondate da suo padre — si scontra dunque con una realtà parallela, molto meno candida. Perché in Spagna, tra mare, tentazioni e telecamere, è stato superato ogni limite. Lì non si parla di allusioni, sospiri o piumoni sospetti: si parla di una scena integrale trasmessa in prima serata.

            I protagonisti dello scandalo

            La sequenza incriminata vede coinvolti Claudia Martinez e Gerard Moreno. Lei tentata, lui tentatore. Due volti che già sapevano come accaparrarsi l’attenzione del pubblico, ma stavolta hanno scritto un capitolo destinato a rimanere nella storia del programma. Nessun taglio, nessun fraintendimento: l’episodio è stato descritto dagli stessi media spagnoli come il momento più esplicito mai mostrato nel format.

            La contraddizione gigante che investe il Biscione

            Il punto, però, non è solo la scena in sé, ma il cortocircuito internazionale in cui Mediaset è finita. Da una parte l’Italia del “nuovo corso”, con Pier Silvio Berlusconi deciso a evitare scivoloni trash, a moderare linguaggi, a proporre una tv più soft. Dall’altra, Telecinco che manda in onda un reality pronto a infrangere qualsiasi barriera.

            Una distanza che rischia di trasformarsi in un caso di immagine, perché i due volti del Biscione — quello italiano e quello spagnolo — ora sembrano incompatibili. E le clip della famosa scena hanno già fatto il giro dei social, riportando tutta l’attenzione proprio su ciò da cui Pier Silvio sta cercando di allontanarsi.

            La Isla, tra scandali e ascolti

            La Isla de las Tentaciones non è nuova ai colpi di scena — in passato non ha certo brillato per sobrietà — ma questa volta ha superato anche le aspettative del suo pubblico, abituato alle dinamiche più incandescenti. La scelta di mandare tutto in onda senza filtri ha scatenato polemiche, commenti, meme e prese di posizione da parte degli opinionisti spagnoli.

            Nel frattempo, in Italia, lo scandalo rimbalza con una domanda inevitabile: può davvero il Biscione ripulirsi se a pochi chilometri di distanza va in onda il suo esatto opposto?

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              Televisione

              Paolo Bonolis torna in prima serata su Canale 5: il grande rientro con “Taratata”, tra musica live, duetti imprevedibili e ospiti internazionali

              Mediaset richiama Paolo Bonolis per un evento in grande stile: il revival di “Taratata”, storico format già visto su Rai1 tra il 1998 e il 2001. Il programma porterà sul palco artisti italiani e internazionali, duetti dal vivo e ospiti del mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo. Una scommessa per riportare la musica live al centro del prime time.

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                Paolo Bonolis è pronto a tornare dove il pubblico lo ama di più: la prima serata su Canale 5. Un rientro atteso da tempo e ora ufficialmente previsto nel palinsesto tra gennaio e febbraio, quando il conduttore guiderà due serate evento dedicate alla musica dal vivo. Una scelta che segna anche una piccola rivoluzione: riportare nel prime time Mediaset un format cult come Taratata, titolo che molti ricordano per le sue performance spettacolari e per l’energia travolgente degli ospiti.

                Il progetto nasce dal desiderio di ridare spazio alla musica live, un genere spesso sacrificato alle logiche del palinsesto. Taratata torna così con tutto il suo carico di storia: la versione italiana andò in onda su Rai1 dal 1998 al 2001, portando sul palco cantanti italiani e internazionali pronti a mescolarsi in duetti imprevisti e arrangiamenti speciali. Bonolis, che allora ne era il padrone di casa, riprende oggi le redini dello show con la stessa verve di sempre.

                Un palco dove tutto può accadere
                Il cuore del programma resta identico alla sua tradizione: musica suonata dal vivo, esibizioni costruite apposta per lo show, ospiti che arrivano dal mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo per unirsi agli artisti in performance inedite. Nessun playback, nessuna scorciatoia: il format punta tutto sulla spontaneità, sulla miscela tra generi diversi e sulla capacità di Bonolis di creare caos organizzato e brillantezza televisiva.

                Una scelta strategica per Canale 5
                Il ritorno di Bonolis si inserisce anche in una fase di rinnovamento dei contenuti Mediaset, con la ricerca di programmi più eleganti, più forti dal punto di vista produttivo e capaci di attrarre pubblico di età differenti. Taratata risponde perfettamente a questa richiesta: è un format riconosciuto, internazionale, con una struttura capace di parlare anche ai più giovani.

                E mentre si avvicina la data della messa in onda, cresce la curiosità per la lista di artisti che saliranno sul palco: la promessa, dietro le quinte, è quella di portare nomi importanti della scena italiana e di affiancarli a ospiti stranieri che possano amplificare l’effetto sorpresa delle esibizioni.

                Bonolis torna così nel suo habitat naturale, pronto a trasformare due serate in un piccolo show-evento che mescola musica, ironia e spettacolo puro.

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