Calcio
Il “no” di Ranieri alla Nazionale fa il giro del mondo: una scelta di cuore per la Roma
Claudio Ranieri rifiuta la panchina della Nazionale Italiana per dedicarsi esclusivamente al suo ruolo nella Roma. Una decisione che fa discutere, ma che rafforza il legame eterno tra il tecnico e il club giallorosso. Ecco cosa è successo, le reazioni del mondo del calcio e i possibili scenari futuri con Gasperini protagonista.

Claudio Ranieri ha detto no alla FIGC. La proposta di assumere un doppio ruolo – CT della Nazionale e senior advisor della Roma – è stata rifiutata con eleganza e coerenza. Una decisione che ha immediatamente fatto il giro del mondo: dai tabloid inglesi ai principali quotidiani sportivi internazionali, tutti celebrano l’ennesimo atto d’amore di Ranieri per la Roma. La sua rinuncia alla Nazionale Italiana è molto più di una scelta professionale: è una dichiarazione d’amore eterna alla casacca giallorossa. Mentre il mondo del calcio osserva con rispetto e sorpresa, a Trigoria inizia una nuova era con Ranieri e Gasperini protagonisti. E i tifosi, ancora una volta, dicono grazie al loro eterno condottiero.
I tifosi romanisti lo esaltano sui social
I social network sono esplosi di messaggi di gratitudine e affetto: “La tua Nazionale sarà sempre la Roma”, scrive un utente. Un altro commenta: “Un vero romanista, grazie Claudio!”. C’è anche chi critica la FIGC per averlo chiamato: “Avrebbe rovinato una storia perfetta per allenare una squadra in crisi”.
La scelta di cuore e la visione futura
La proposta di un doppio incarico era già stata approvata dai Friedkin, ma Ranieri ha preferito non alimentare polemiche. La sua scelta dimostra una visione chiara: vuole dare il massimo nel nuovo ruolo dirigenziale a Trigoria, lavorando fianco a fianco con Gian Piero Gasperini, prossimo allenatore giallorosso. Una nuova sfida in cui sarà garante della proprietà americana.
Ranieri decisivo anche sul fronte mercato
Nelle ultime settimane Ranieri ha già fatto sentire il suo peso nei corridoi di Trigoria. È stato fondamentale nel riavvicinare l’agente di Mile Svilar alla società, favorendo il rinnovo del portiere serbo. Un segnale forte che testimonia quanto la sua figura sia già centrale nella Roma del futuro.
E ora? La FIGC riparte da Pioli o De Rossi
Il rifiuto di Ranieri ha spiazzato la FIGC. In pole per la panchina azzurra resta Stefano Pioli, ma attenzione anche a Daniele De Rossi, che sta guadagnando consensi. Non va esclusa neanche una soluzione interna con Corradi e Bonucci. Il domino delle panchine è solo all’inizio.
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Calcio
Icardi cancella Wanda Nara dalla pelle: al posto del volto della ex moglie spunta un lupo
Il bomber del Galatasaray dice addio anche ai tatuaggi dedicati all’ex compagna. Dove c’era il volto di Wanda ora compare un lupo, e la data del matrimonio diventa un viale alberato.

Mauro Icardi ha voltato pagina. Definitivamente. Non solo sul piano sentimentale, ma anche su quello più personale, inciso finora sulla sua pelle. L’attaccante del Galatasaray ha infatti coperto i tatuaggi dedicati a Wanda Nara, la donna che per anni è stata al centro della sua vita privata e professionale.
Il cambiamento è netto. Dove prima campeggiava il volto dell’ex moglie, oggi spicca il muso di un lupo. Un simbolo che sa di rinascita, forza e indipendenza. E non è l’unico ritocco: anche la data dell’anniversario di matrimonio è sparita, sostituita da un nuovo disegno, un viale alberato. L’opera porta la firma del tatuatore argentino Arturo Mendez Perez, tra i più richiesti in patria e amico personale del calciatore.
Icardi ha condiviso il risultato sui social, accompagnando le immagini con un laconico «Work in progress…». Una frase che dice molto: non si tratta solo di un aggiornamento estetico, ma di un vero percorso di riscrittura della propria identità. Una pelle nuova per una nuova fase della vita.
Il legame con Wanda Nara, a lungo vissuto sotto i riflettori tra passione e scandali, è ormai archiviato. Prima la separazione, poi le voci su nuove relazioni, e adesso l’eliminazione dei tatuaggi: il filo che li teneva uniti è stato reciso anche visivamente.
Il gesto, inevitabilmente, ha fatto discutere. I fan si dividono tra chi lo considera un atto di liberazione e chi lo legge come un colpo di spugna troppo drastico su un passato che, nel bene e nel male, ha segnato la carriera e la vita del calciatore. Ma Icardi sembra convinto: il capitolo Wanda è chiuso e a raccontarlo è il suo stesso corpo.
Un lupo al posto di un volto, un viale alberato che sostituisce una data. È così che Mauro Icardi ha scelto di ridisegnarsi: meno legato al passato, più proiettato su ciò che verrà.
Calcio
Italia travolgente, Gattuso in lacrime: «Dedico la vittoria alla mia povera moglie, so cosa le ho fatto passare»
Dopo il successo di Bergamo, il tecnico parla con il cuore in mano: la dedica alla moglie, il pensiero per i figli, l’emozione dell’inno e il peso della responsabilità. Ma anche la gratitudine verso i tifosi e la città che ha sostenuto la squadra.

Un 5-0 che vale molto più di tre punti. L’Italia di Gennaro Gattuso ha travolto l’Estonia a Bergamo e, oltre al risultato, ha ritrovato fiducia e calore. Con questa vittoria la Nazionale rimette in piedi le speranze di qualificazione diretta al Mondiale del prossimo anno, ma soprattutto mostra il carattere di un gruppo che non si arrende.
Gattuso, al termine della partita, non ha nascosto l’emozione. «Mi sono emozionato all’inno, questo sì, ma dopo non più» ha raccontato, spiegando come quella musica abbia il potere di riportarlo alla sua infanzia: «Sento sempre la voce di mia mamma quando mi chiamava dal balcone, mi emoziona sempre durante l’inno».
Poi, la dedica più intima. «Alla mia povera moglie, che mi sopporta dal 1997, dai tempi di Glasgow. So cosa le ho fatto passare da un cambio di panchina all’altro» ha confessato, lasciando trasparire tutto il suo lato familiare. Un pensiero che si allarga ai figli Gabriela e Francesco: «Sono persone che amo e che mi fanno stare bene».
Il ct non dimentica i tifosi, sottolineando il loro sostegno anche nei momenti meno brillanti del match: «Voglio ringraziare questi magnifici tifosi che a fine primo tempo, nonostante lo 0-0, non ci hanno fischiato ma ci hanno applaudito». Parole speciali anche per la città che ha ospitato la squadra: «Ringrazio la società Atalanta per come ci ha accolto, facendoci sentire a casa. Bergamo ci ha aiutato molto, e chi mi ha dedicato il coro alla fine».
Eppure, dietro il sorriso per la goleada, resta la consapevolezza del peso che porta sulle spalle: «Mi sento un peso incredibile, ma sto vivendo un sogno» ha ammesso.
Una notte da incorniciare, con un’Italia che non solo segna e convince, ma mostra anche un volto umano, quello del suo allenatore: un Gattuso che, dietro la corazza del guerriero, lascia spazio alle emozioni.
Calcio
“Sognando Beckham 2” è realtà: il calcio femminile torna sul grande schermo
La regista è pronta a riportare in campo Jess e Jules, protagoniste di una rivoluzione sportiva e culturale. Atteso nel 2027, il film potrebbe celebrare i 25 anni dell’originale. E David e Victoria Beckham potrebbero tornare… con un cameo.

Il tempismo non poteva essere più simbolico: mentre il calcio femminile vive una nuova era d’oro, con gli stadi europei pieni e il trionfo delle Leonesse agli Europei 2025, Gurinder Chadha conferma che Sognando Beckham avrà un seguito. Il film, uscito nel 2002 e diventato un manifesto dell’emancipazione sportiva e culturale delle donne, tornerà presto sul grande schermo con un nuovo capitolo.
“Abbiamo contribuito a cambiare le regole del gioco. Ora è il momento giusto per scoprire cosa è successo ai nostri personaggi”, ha dichiarato la regista anglo-indiana alla BBC. Chadha, che di recente ha presentato alcuni progetti al Festival di Cannes, ha spiegato che l’idea del sequel è nata appena un mese fa. “Non volevo fare un secondo film solo per nostalgia. Poi ho trovato una storia davvero potente. E ora sono ispirata come non mai”.
La sceneggiatura è ancora in fase di sviluppo, ma l’intento è chiaro: raccontare l’evoluzione del calcio femminile e, insieme, affrontare ancora una volta i pregiudizi che resistono. “Sì, molte cose sono cambiate. Ma c’è ancora chi pensa che le donne non dovrebbero giocare a calcio. Questo sequel serve a ricordare che il gioco non è mai davvero finito”, ha detto la regista a Deadline.
Il primo film, con Parminder Nagra e una giovanissima Keira Knightley, raccontava l’amicizia tra due ragazze inglesi con il sogno di diventare calciatrici professioniste. Bend It Like Beckham (titolo originale) incassò circa 60 milioni di sterline con un budget ridottissimo e diventò un caso mondiale, lanciando anche la carriera di Knightley.
Per il sequel, Chadha sta lavorando per riportare in scena i volti noti. “Keira e Parminder sanno del progetto, ma vorranno leggere la sceneggiatura prima di dire sì. E io voglio assicurarmi che ogni personaggio abbia una storia degna, con scene vere, non solo apparizioni”.
Tra i nuovi nomi coinvolti c’è Emma Hayes, ex allenatrice del Chelsea Women e attuale CT degli Stati Uniti, che collaborerà alla struttura della narrazione. “La sua conoscenza del calcio ad alti livelli è preziosissima”, ha sottolineato Chadha.
E a proposito di volti noti, difficile immaginare Sognando Beckham 2 senza almeno un’apparizione di David Beckham. Nel primo film, l’ex capitano della nazionale inglese appariva brevemente in una scena all’aeroporto, vera e propria icona per le protagoniste. Stavolta potrebbe esserci anche la moglie Victoria, ormai lanciatissima anche come personaggio televisivo, premiata di recente con un Emmy grazie alla docuserie Netflix sulla famiglia Beckham. Secondo fonti vicine alla produzione, un loro cameo sarebbe molto probabile.
L’obiettivo è far uscire il film nel 2027, in coincidenza con il 25° anniversario dell’originale e con la Coppa del Mondo femminile FIFA, che si svolgerà in Brasile tra giugno e luglio dello stesso anno. “Nel 2002 abbiamo detto alle ragazze che potevano avere tutto. È un messaggio che vale ancora oggi”, ha concluso la regista. “E forse, oggi più che mai, va ribadito con forza”.
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