Sport
Elkann: “Vincere a Monza, davanti ai nostri tifosi, è un’emozione che non ha eguali nella Formula 1”
Charles Leclerc riporta la Ferrari alla vittoria a Monza, regalando ai tifosi un trionfo che segna la rinascita del Cavallino Rampante. Il Presidente John Elkann esprime l’emozione e l’orgoglio per questo successo storico.

Cinque anni di attesa e finalmente la magia si è ripetuta. Charles Leclerc, al volante della sua Ferrari, ha trionfato nel Gran Premio d’Italia 2024, regalando ai tifosi un’emozione indimenticabile all’Autodromo Nazionale di Monza. Questo successo, il sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1, segna un momento storico per la Scuderia Ferrari, che ha finalmente ritrovato la via della vittoria davanti al proprio pubblico, dopo un periodo di difficoltà seguito all’ultimo trionfo di Leclerc a Montecarlo.
Il Presidente John Elkann non ha nascosto la sua gioia: “Vincere a Monza, a casa nostra, è un’emozione unica. Questa vittoria è per tutti i nostri tifosi che ci sostengono sempre e che oggi hanno sospinto Charles negli ultimi giri di gara. Complimenti a tutta la squadra, che ha lavorato bene sotto ogni aspetto, mettendo la Ferrari in condizione di dare il meglio.”
Monza, da sempre considerata il “tempio della velocità,” ha ancora una volta visto il Cavallino Rampante tornare a correre da protagonista, dimostrando che la passione e la determinazione della Scuderia possono superare ogni ostacolo. Per i tifosi, questa vittoria non è solo un successo sportivo, ma una vera e propria rinascita della leggenda Ferrari.
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Calcio
Juric e Di Francesco a rischio già prima del via: per i bookmaker le prime panchine traballano
Ivan Juric e Eusebio Di Francesco guidano la lista degli allenatori in bilico: entrambi a quota 2 per un addio entro Natale. Ma secondo i bookmaker anche il neo tecnico dell’Inter Cristian Chivu potrebbe non durare fino al panettone, mentre in tanti lottano per evitare la retrocessione con il fiato corto delle società sul collo.

Manca ancora il fischio d’inizio della Serie A e già i bookmaker scaldano i listini delle panchine traballanti. In cima alla classifica dei più a rischio c’è Ivan Juric, appena insediato a Bergamo dopo stagioni complicate alla Roma e al Southampton. L’allenatore croato, per i quotisti, potrebbe non arrivare a Natale: l’ipotesi esonero o dimissioni vale 2 volte la posta su William Hill. Stessa sorte, stesso coefficiente, per Eusebio Di Francesco, chiamato a guidare il Lecce in un’annata che si preannuncia in salita.
Ma non è finita. Anche Cristian Chivu, scelto dall’Inter per raccogliere l’eredità più scomoda del campionato, rischia di bruciare le tappe. Su Planetwin365 la sua uscita di scena entro il 25 dicembre è scesa in pochi giorni da quota 5 a 4, segno che i bookmaker fiutano già l’aria pesante ad Appiano Gentile.
A insidiare Juric e Di Francesco nella corsa al primo esonero c’è anche Davide Nicola, incaricato di salvare la neopromossa Cremonese: il suo addio anticipato si gioca a 2,25. Poco più su, a 2,50, il quartetto formato da Carlos Cuesta (Parma), Alberto Gilardino (Pisa), Fabio Pisacane (Cagliari) e Paolo Zanetti (Hellas Verona). Tutti tecnici che partono con l’obiettivo minimo della salvezza e un margine d’errore praticamente inesistente.
Tra le quote più ghiotte spunta quella di Fabio Grosso: il suo divorzio dal Sassuolo, fresco di promozione, è offerto a 2,75. Una dimostrazione che nessuno, nemmeno chi arriva da una cavalcata vincente in Serie B, può sentirsi davvero al sicuro.
La lavagna dei bookmaker, insomma, fotografa un calcio italiano sempre più impaziente: prima ancora dei gol, a fare notizia sono le panchine già bollenti.
Tennis
Sinner ko a Cincinnati, il mistero del malore: torta di compleanno, aria condizionata o virus intestinale?
Un compleanno festeggiato con torta panna e fragole, un brindisi fuori programma, i soliti colpi micidiali dell’aria condizionata americana e l’ombra di un virus intestinale. Sono queste le ipotesi sull’improvviso malore che ha costretto Jannik Sinner a dire basta nella finale di Cincinnati.

Non è la sconfitta in sé a fare rumore, ma il motivo. Jannik Sinner a Cincinnati non ha perso contro Carlos Alcaraz: è stato battuto da un nemico invisibile. Il suo ritiro dopo appena cinque game resta un giallo. Che cos’ha messo ko il numero uno d’Italia, bianco in volto e incapace di muoversi?
Gli indizi riportano al giorno prima, quando ha compiuto 24 anni. Gli organizzatori del torneo lo hanno festeggiato con una torta di panna e fragole, un brindisi e qualche foto. Un gesto di routine che però per un atleta di livello può trasformarsi in trappola. Basta una fragola non lavata o un cucchiaio di crema rimasto troppo fuori dal frigo per scatenare un’intossicazione alimentare.
C’è poi l’altra pista, quella americana per eccellenza: l’aria condizionata. Onnipresente negli hotel, nei ristoranti e persino negli spogliatoi, con getti gelidi che colpiscono a tradimento. Non sarebbe la prima volta che un atleta paga il conto di un colpo d’aria, trasformato in dolori muscolari e malessere generale.
Infine, l’ipotesi del virus intestinale. Un’infezione che non guarda classifiche né ranking, capace di annientare chiunque con nausea e debolezza. E chi ha visto Sinner domenica lo racconta pallido, con lo sguardo perso, come chi lotta con uno stomaco in rivolta.
Niente ginocchia, niente caviglie, niente schiena. Stavolta non c’entra la meccanica del corpo, ma la chimica. «Da domenica non mi sentivo bene, speravo di migliorare nella notte e invece sono peggiorato» ha ammesso lui, quasi a confermare che il problema fosse interno, non muscolare.
La finale è durata ventitré minuti, ma il giallo del malore resta. A New York Sinner dovrà difendere il titolo e scrollarsi di dosso l’incubo di Cincinnati. Intanto resta l’immagine di un campione che, per una torta, un condizionatore o un virus, ha visto incepparsi la sua macchina perfetta.
Sport
“Physical: da 100 a 1” sbarca in Italia: sfida estrema con Federica Pellegrini e Jury Chechi
Il reality internazionale arriva su Netflix con una versione italiana tutta muscoli, sudore e celebrità. Tra i 100 concorrenti in gara anche Tania Cagnotto, Elisabetta Canalis, Mirco Bergamasco e Luis Sal. In palio il titolo di atleta definitivo

L’Italia è pronta a mettersi alla prova con una nuova sfida targata Netflix. Si chiama “Physical: da 100 a 1”, ed è l’adattamento italiano del celebre format coreano “Physical: 100”. Diventato un fenomeno mondiale grazie al suo mix adrenalinico di sport, spettacolo e resistenza. Il reality, prodotto da Endemol Shine Italy. Sarà presto disponibile sulla piattaforma streaming e promette di portare sullo schermo una competizione fisica ad altissimo tasso di spettacolarità.
A contendersi il titolo saranno 100 concorrenti, scelti tra atleti professionisti, sportivi emergenti e volti noti dello spettacolo. Pronti a mettersi in gioco in prove estreme che testeranno ogni aspetto del loro corpo e della loro mente. Solo uno, alla fine, riuscirà a superare ogni sfida e conquistare la vittoria.
Tra i partecipanti spiccano nomi illustri dello sport italiano: Federica Pellegrini, regina del nuoto, il leggendario ginnasta Jury Chechi, la tuffatrice olimpica Tania Cagnotto. L’ex rugbista Mirco Bergamasco, l’ex calciatore e volto tv Alvise Rigo, e Elisabetta Canalis, oggi anche atleta di kickboxing. A sorprendere il pubblico ci sarà anche il creator Luis Sal, seguitissimo sui social.
Le selezioni sono state rigorosissime: più di 1.000 candidati contattati, 187 colloqui online, 130 ore di provini e 137 incontri finali in presenza. I partecipanti hanno età comprese tra i 22 e i 60 anni, e provengono dai mondi più disparati: triathlon, lotta greco-romana, football americano, skeleton, fino a sport meno convenzionali come l’Hyrox o il Calcio Storico Fiorentino.
Il programma, ambientato in una scenografia imponente firmata da Marco Calzavara e accompagnato dalla fotografia di Ivan Pierri, punta a ricreare l’atmosfera di un’arena moderna, dove forza fisica e strategia si fondono in un unico grande show. Il team creativo è guidato da Roberta Briguglia e Tommaso Marazza, con un gruppo di autori che comprende nomi esperti del settore televisivo.
Dopo il successo delle versioni statunitense e asiatica, Netflix consolida così il suo investimento nei reality ad alta intensità, aprendo la prima edizione italiana di un franchise internazionale di grande richiamo. “Physical: da 100 a 1” non è solo un gioco a eliminazione, ma un vero e proprio test di determinazione, resilienza e spirito di squadra. E per chi guarda da casa, uno spettacolo tutto da vivere.
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