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Tennis

La Kalinskaya riappare sui social: ma con Sinner si sono davvero lasciati?!?

Sembrerebbe già finita la romantica storia d’amore fra i colleghi tennisti Jannik e Anna. Una presunta crisi sulla quale incomberebbe la presenza della ex di lui, l’influencer Maria Braccini.

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    Anna Kalinskaya torna a farsi sentire sui social. La tennista russa è tornata a postare su Instagram dopo alcuni giorni di silenzio, pubblicando una storia sul suo profilo. Ancora niente su Jannik Sinner (i due secondo le indiscrezioni potrebbero essersi lasciati).

    Quel like sospetto di Anna

    Ad alimentare i rumors di crisi tra Sinner e Anna Kalinskaya sarebbe spuntato anche un like galeotto che la tennista ha lasciato al commento di una ragazza: «Jannik non apprezza, tutto qui. Ho augurato ad Anna di incontrare una persona che la apprezzi. I fan di Sinner possono calmarsi, può incontrare chi vuole». Un segnale preciso che potrebbe confermare quanto scritto dai media russi nelle ultime settimane, che parlavano con insistenza della presunta rottura tra i due tennisti.

    Addio alla sua amica Vesnina

    Nel frattempo la giocatrice moscovita ha dedicato un post social alla collega e amica Elena Vesnina, che si è ritirata da poco. La Vesnina, vincitrice della medagli d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro e ben tre titoli Slam in doppio in carriera, ha di recente annunciato il ritiro nei giorni, venendo omaggiata durante un torneo di esibizione di San Pietroburgo. Nel video di tributo trasmesso durante la cerimonia tanti i messaggi registrati di tutti i tennisti russi di primo piano, Anna Kalinskaya compresa.

    Che su Instagram ha pubblicato il video dell’evento, a cui ha aggiunto un cuore e l’emoticon di una faccina che piange, esprimendo il suo affetto e il rispetto per la collega che ha deciso di appendere la racchetta al chiodo, unitamente alla tristezza per il suo addio al circuito.

    La ex di Sinner in tribuna a Torino

    Secondo il sito Very Inutil People, a Torino l’influencer Maria Braccini, fidanzata di Sinner fino a inizio 2024, è stata beccata in seconda fila alla Inalpi Arena durante la finale contro l’americano Taylor Fritz. Non è chiaro se Braccini e Sinner si siano incontrati o meno, è probabile però che la ex si sia almeno congratulata con lui per la vittoria.

    Lo zampino della Braccini?

    Nel frattempo, recenti gossip suggeriscono che Sinner e Anna Kalinskaya si siano presi la classica “pausa di riflessione”, mettendo in stand by la loro relazione. Potrebbe esserci lo zampino dell’ex fidanzata dietro questa decisione? Difficile dirlo per ora, anche perchè i due non hanno mai smentito le voci, alimentando ulteriormente la curiosità.

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      Tennis

      “Metti i tappi alle orecchie, Jannik!”: il consiglio di Connors a Sinner

      Alla vigilia di Wimbledon, Jimmy Connors avverte Sinner: “Ti esaltano in un attimo, ma ti buttano giù ancora più in fretta”.

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        Jannik Sinner si prepara a scendere sull’erba di Wimbledon con il peso di due sconfitte recenti e un carico di aspettative che potrebbe far tremare anche i più solidi. Ma a tendere la mano al numero uno del mondo arriva un consiglio prezioso, firmato Jimmy Connors. L’ex leggenda americana, otto volte vincitore Slam, ha dedicato un passaggio del suo podcast “Advantage Connors” al tennista altoatesino. Il messaggio è chiaro: “Tappati le orecchie, non ascoltare nessuno, non leggere nulla. Fatti i fatti tuoi”.

        Connors sa bene di cosa parla

        A 27 anni, quando sembrava già al tramonto, fu dato per finito. “Dicevano che ero troppo vecchio, che gli altri erano più forti. Se dai retta a queste cose, ti butti giù da solo”, ha raccontato. Ecco perché invita Sinner a isolarsi dal rumore di fondo, a non farsi travolgere dalle critiche dopo la finale persa al Roland Garros contro Alcaraz e l’uscita a sorpresa ad Halle per mano di Bublik. “Ti portano in alto in un attimo, ma sono ancora più veloci a farti cadere”, ha detto Connors, con la schiettezza di chi ha vissuto sulla propria pelle la pressione mediatica. Il messaggio è chiaro: Jannik deve restare concentrato solo sul suo tennis, senza farsi distrarre da chi oggi lo esalta e domani lo mette in discussione. Nonostante le recenti battute d’arresto, Connors crede che Sinner sia pronto per Wimbledon. “Ha avuto una settimana per adattarsi all’erba, e so che sarà pronto. Non ho dubbi”, ha aggiunto. Il campo, del resto, è il rifugio naturale di Jannik, il luogo dove ritrova il sorriso e la fiducia.

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          Tennis

          Al prossimo torneo di Wimbledon pioveranno soldi e alcune novità epocali: giudici di linea addio

          L’edizione 2025 del celebre torneo sull’erba si preannuncia tra le più ricche e innovative di sempre. Il montepremi cresce del 7% rispetto al 2024, arrivando a sfiorare i 63 milioni di euro. I vincitori del singolare maschile e femminile porteranno a casa 3,5 milioni ciascuno. Tra novità tecnologiche, modifiche agli orari e progetti urbanistici in sospeso, il torneo più prestigioso del tennis mondiale si rinnova mantenendo intatto il suo fascino.

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            L’All England Club ha annunciato un sostanzioso aumento del montepremi per l’edizione 2025 di Wimbledon, che raggiunge la cifra di 53,5 milioni di sterline (oltre 62,9 milioni di euro). L’incremento del 7% risponde direttamente alle richieste dei giocatori, che da tempo invocano una redistribuzione più equa dei profitti dei tornei del Grande Slam.

            Più premi per tutti

            I vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile riceveranno 3 milioni di sterline a testa, circa 3,5 milioni di euro, con un balzo dell’11% rispetto alla scorsa stagione. Anche i primi turni diventano più remunerativi: chi accede al main draw guadagnerà almeno 66.000 sterline (oltre 77.000 euro), un aumento del 10% rispetto al 2024.

            I motivi dell’aumento: pressione dai giocatori

            Il tema della redistribuzione dei ricavi è al centro del dibattito tennistico internazionale. Ad aprile scorso, venti top player hanno inviato una lettera congiunta ai quattro tornei dello Slam, richiedendo una quota maggiore dei ricavi complessivi. Debbie Jevans, presidente del torneo, ha ribadito: “Siamo determinati a garantire un compenso equo ai giocatori. In 10 anni, Wimbledon ha raddoppiato il montepremi e quest’anno cresce ancora del 7%”. Tuttavia, sottolinea che il problema del tennis è sistemico: “I giocatori affrontano stagioni estenuanti e infortuni crescenti. Siamo pronti a dialogare con i tour per trovare soluzioni condivise”.

            Addio ai giudici di linea: arriva il sistema elettronico

            Una delle grandi novità tecnologiche di Wimbledon 2025 è la rimozione dei giudici di linea. Le chiamate saranno gestite in tempo reale da un sistema elettronico, già adottato da altri tornei ATP e WTA. L’Open di Francia, però, resiste ancora all’automazione. Per garantire la sicurezza operativa, l’All England Club ha annunciato che 80 ex giudici di linea saranno comunque presenti come assistenti di campo, pronti a intervenire in caso di malfunzionamento del sistema.

            Orari aggiornati e grandi lavori in sospeso

            A partire da quest’anno, le finali di singolare si disputeranno alle ore 16:00 locali, due ore più tardi rispetto al tradizionale orario. Una scelta pensata per favorire le audience globali e armonizzare gli slot televisivi. Dietro le quinte, però, Wimbledon è alle prese con un progetto molto più ambizioso: l’espansione del Wimbledon Park, che prevede la costruzione di 39 nuovi campi in erba. Il piano è però bloccato da una controversia legale: una revisione giudiziaria è prevista per l’8 e 9 luglio, durante la seconda settimana del torneo, mentre una decisione definitiva sul trust del terreno non arriverà prima del gennaio 2026.Fra

            Fra tradizione e innovazione

            Wimbledon 2025 si prepara a offrire uno spettacolo sportivo senza precedenti, combinando montepremi da record, tecnologia avanzata e una forte attenzione ai bisogni dei giocatori. Nonostante le polemiche e i ritardi legati all’ampliamento dell’impianto, il torneo più iconico del tennis mondiale continua a evolversi nel segno della tradizione britannica e dell’innovazione globale.

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              Tennis

              Roland Garros: di nuovo addio per Berrettini, quando il fisico dice sempre “no”

              Matteo Berrettini salta per il quarto anno consecutivo il Roland Garros. L’infortunio agli obliqui, accusato agli Internazionali di Roma, costringe ancora una volta il tennista romano a fermarsi. Tra lacrime, rassegnazione e ironia amara, il campione continua a lottare con un corpo che sembra tradirlo proprio nei momenti chiave.

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                Matteo Berrettini non ci sarà al Roland Garros 2025. Per il quarto anno consecutivo, il talento azzurro sarà assente dallo Slam parigino, teatro dell’ultimo acuto nel 2021 con i quarti di finale contro Novak Djokovic. L’ennesimo stop arriva dopo il ritiro agli Internazionali di Roma, dove Berrettini aveva abbandonato il campo in lacrime contro Casper Ruud, a causa di un nuovo fastidio agli obliqui.

                L’infortunio eterno: gli obliqui maledetti

                “Anche i dottori sono stanchi di vedermi”, ha confessato lo stesso Berrettini a Roma. Il problema agli obliqui non è nuovo: è il filo rosso (anzi, nero) che lega tutte le sue ultime stagioni. Un infortunio subdolo, recidivo, che lo ha costretto a lunghi stop e a dolorosi rientri-lampo. Un tormento che lo tiene lontano dai campi proprio quando servirebbe più continuità, ritmo, fiducia.

                Un corpo che tradisce il talento

                Non è la motivazione a mancare, tantomeno la voglia di lottare. Berrettini è sempre tornato, a testa alta, pronto a rimettersi in gioco. Ma ogni volta che prova a ricostruire, arriva un nuovo crollo. Il fisico dice “no” proprio quando il gioco inizia a ritrovare fluidità. È come se ogni stagione fosse una partita infinita tra speranza e disillusione.

                Roland Garros: un tabù dal 2021

                L’ultima apparizione di Matteo a Parigi resta quella del 2021, con la sconfitta dignitosa contro Djokovic. Da allora, solo assenze. Il Roland Garros è diventato una specie di miraggio: sempre desiderato, mai raggiunto. Un paradosso per uno come lui, che sulla terra rossa aveva mostrato margini e ambizioni da top player.

                E adesso?

                Le prossime settimane saranno cruciali per capire se e come potrà riprendere la stagione. Berrettini punta a curarsi, con l’ennesima riabilitazione. Ma la domanda resta sospesa: quanto può resistere un campione quando è il proprio corpo il primo avversario?

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