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Per Vasco una “vita spericolata”, anche da settantenne

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    Bibione si trasforma per una notte nella capitale del rock italico, ospitando la data zero del tour Vasco Live 2025. La sera prima, solo per gli iscritti al suo fan club, si è svolto un evento speciale. Una doppia occasione che ha richiamato migliaia di fan da tutta Italia, confermando il legame speciale tra il Komandante e questa graziosa località balneare veneta.

    Una scelta di cuore per Vasco

    Non è la prima volta che il rocker di Zocca sceglie Bibione per inaugurare un tour. Già nel 2024, la località aveva accolto con entusiasmo la data zero, attirando oltre 25.000 spettatori. Il successo di quell’evento ha spinto l’artista a tornare anche nel 2025, trasformando Bibione in una vera e propria “Vasco City” per una notte.

    Concerto come al solito memorabile

    Vasco si è esibito davanti al suo popolo, proponendo una scaletta che ha abbracciato l’intera carriera dell’artista. Tra i brani eseguiti, spiccano Vita spericolata (eseguita in apertura), Gli spari sopra, Siamo solo noi e l’immancabile Albachiara come bis finale. Uno show, dedicato al concetto di “vita vissuta”, durato oltre due ore e mezza, con momenti di grande intensità emotiva e coinvolgimento da parte del pubblico. Che ai suoi concerti non è mai solo spettatore ma più che mai parte integrante.

    Albachiara sul finale dell’evento per il fan club

    Durante il concerto ha detto rivolgendosi al pubblico:

    «La vita siete voi che siete fotografie di vita vissuta, ostinata e spericolata»

    Un messaggio di pace attraverso la musica

    Durante l’esibizione, Vasco ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Noi siamo contro la guerra, contro ogni guerra. La musica è contro la guerra”. Parole che hanno risuonato con forza tra i presenti, sottolineando l’impegno dell’artista nel promuovere valori di pace e unità attraverso la sua musica.

    Prossime tappe del tour

    Dopo Bibione, il “Vasco Live 2025” proseguirà con una serie di concerti in tutta Italia, tutti sold out. Le prossime date includono:

    • 31 maggio e 1° giugno: Torino, Stadio Olimpico
    • 5 e 6 giugno: Firenze, Visarno Arena
    • 11 e 12 giugno: Bologna, Stadio Renato Dall’Ara
    • 16 e 17 giugno: Napoli, Stadio Diego Armando Maradona
    • 21 e 22 giugno: Messina, Stadio San Filippo
    • 27 e 28 giugno: Roma, Stadio Olimpico

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      Greta Thunberg in rotta per Gaza: il coraggio naviga controvento

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        L’attivista Greta salpa per Gaza: la voce del clima si unisce a quella della pace. È partita dal porticciolo catanese di San Giovanni Li Cuti la Madleen, un’imbarcazione di 18 metri appartenente alla ong Freedom Flotilla, con a bordo undici attivisti. Greta ha definito la traversata una «missione civile con l’obiettivo simbolico di rompere l’assedio» che stringe la Striscia.

        Risvegliano le coscienze

        Dopo aver scelto il silenzio sul palco dell’Etna Comics, la Thunberg ha invece deciso di intervenire prima dell’imbarco, spiegando le ragioni del suo viaggio: «Sono qui perché, se esiste ancora un frammento di coscienza, dobbiamo lottare per la libertà della Palestina».

        I governi non devono essere complici del genocidio

        Con la caratteristica kefiah sulle spalle, ha pronunciato parole dure e accorate: «Questa missione è per il popolo palestinese, che da anni subisce fame, pulizia etnica e un’aggressione genocida da parte di Israele. E tutto questo con la complicità dei nostri governi, delle istituzioni, delle multinazionali e dei media». E ha aggiunto: «Il rischio di questa traversata non è nulla in confronto al silenzio assordante che accompagna un genocidio».

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          Il duo Amoroso-Brancale ci riprova dopo Sanremo… ed è subito tormentone!

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            Dopo il successo del magistrale duetto sanremese su If I Ain’t Got You, Alessandra Amoroso e Serena Brancale riaccendono la miccia della collaborazione con Serenata, un brano che sa di estate ma anche di gelosia, orgoglio e voglia di voltare pagina. Altro che dichiarazioni d’amore sotto al balcone: qui la serenata si fa… a chi la comprende!

            Tra pizzica e sirtaki: un sound che fa girare la testa

            Si tratta di un mix esplosivo di pop contemporaneo, venature jazz, groove mediterraneo e suggestioni greche. Una canzone che danza tra la Puglia (terra d’origine di entrambe le artiste) e il Mar Egeo, perfetta per tramonti sul mare e notti col cuore in subbuglio.

            Testo e significato: il cuore in frigo e le parole al vento

            Il testo, diretto e tagliente, racconta una relazione finita tra accuse e rimpianti. “Mi hai messo il cuore in frigo con il vino che ora è aceto” è la frase-manifesto di chi ha smesso di accettare bugie. Il ritornello si trasforma in un grido liberatorio: niente serenate sotto casa, solo la libertà di dirsi la verità.

            Tutto tranne che una canzone d’amore

            Con Serenata, le due donne ribaltano il cliché romantico e lo trasformano in un atto di forza emotiva. Una “non serenata” che racconta quanto si può essere forti anche quando si è delusi. E che forse è meglio ballare da sole, ma con stile.

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              Tra fede e digitale: perché Francesco è ancora ovunque

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                Emblematico è il fenomeno dei numerosi video realizzati con l’intelligenza artificiale che vedono protagonista Papa Francesco, a testimonianza di quanto la sua figura continui a risuonare nell’immaginario di tutti. Anche se generati digitalmente, questi contenuti rappresentano un desiderio profondo di rivederlo, ascoltarlo ancora, sentirlo vicino. Segno che il suo pontificato non è solo storia ma memoria viva ed ispirazione per il presente e il futuro della Chiesa. La fantasia di questo ennesimo creator lo immagina in Paradiso, mentre incontra una serie di personaggi fra i più diversi: Martin Luther King, la Regina Elisabetta, John Lennon e George Harrison dei Beatles, Steve Jobs, Elvis Presley ed altri.

                Un faro in questi tempi oscuri

                Bergoglio senza dubbio resterà una figura profondamente incisa nella memoria dei fedeli per gli anni a venire, non solo per il suo ruolo istituzionale, ma per la forza del suo carisma e la radicalità evangelica con cui ha vissuto il pontificato. Il suo stile diretto ed informale, la scelta di vivere la Chiesa come “ospedale da campo”, la predilezione particolare e costante per gli ultimi, hanno segnato una svolta nel cuore di milioni di credenti e non credenti. Anche ora che un nuovo pontefice guida la Chiesa, l’immagine di Papa Francesco continua ad accompagnare il cammino spirituale di molti, come un faro che illumina la fede quotidiana con semplicità e autenticità.

                Non è nostalgia… è ricordo che ispira

                La sua capacità di comunicare coi gesti più che con le parole, il sorriso mite ma deciso, le sue prese di posizione coraggiose su pace, ambiente, giustizia sociale, hanno dato corpo a una visione della Chiesa vicina, compassionevole, presente nel mondo reale. Il suo ricordo va inteso non come nostalgia… ma come ispirazione viva. Le sue omelie, i suoi messaggi, le sue scelte di vita, persino i suoi momenti divertenti rappresentano punti di riferimento per milioni di cattolici.

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