Gossip
I consigli di Belen a Cecilia prima delle nozze
Il matrimonio di Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser si preannuncia ricco di emozioni e sorprese, con tutta l’attenzione dei fan e dei media puntata su di loro. La data del 30 giugno si avvicina e i preparativi sono ormai agli sgoccioli.

Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser sono sempre più vicini al matrimonio. La data è fissata per il 30 giugno in Toscana. Dopo aver celebrato l’addio al nubilato in Andalusia con mamma Veronica, la sorella Belen e alcune amiche, Cecilia è stata ospite con Ignazio da Alessandro Cattelan nel programma “Da vicino nessuno è normale”. Durante la puntata, i futuri sposi hanno ricevuto consigli e condiviso numerosi aneddoti sul loro imminente matrimonio.
I consigli dei suoceri
Cecilia ha raccontato cosa le hanno chiesto e consigliato i suoi genitori, Veronica e Gustavo, poco prima del matrimonio: «È difficile, molto difficile, ma devo dire che sono proprio difficili come persone, mi fanno mille domande. Io sinceramente non so cosa rispondere. Mi chiedono se le spese per arrivare al matrimonio sono a carico nostro. Non mi sembra una domanda molto giusta. Mi chiedono come devono venire vestiti… Infatti mio papà mi aveva detto di non sposarmi per questo. Io non l’ho ascoltato. Anche mia mamma lo aveva detto». Ignazio Moser ha risposto ironicamente: «Pensavo di essere amato dalla sua famiglia, e invece…».
Il consiglio di Belen
Belen, ospite da Alessandro Cattelan in “Stasera c’è Cattelan”, ha condiviso il consiglio dato alla sorella minore per il matrimonio: «Non sposarti!». Anche in questo caso, Cecilia non ha ascoltato il consiglio e ha continuato per la sua strada: «Lei dice che sposarsi è da presuntuosi, ma io penso che la presuntuosa sia lei», ha concluso, riferendosi al matrimonio della showgirl in Argentina con Stefano De Martino.
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Personaggi
Alyssa Milano dice addio alle protesi al seno
A 52 anni l’ex star di Streghe racconta sui social la decisione di rimuovere le protesi mammarie: una scelta di libertà, autenticità e amore verso se stessa e sua figlia.

Alyssa Milano, attrice nota al grande pubblico per serie di culto come Streghe e Who’s the Boss?, ha condiviso con i fan una decisione importante: dire addio alle protesi al seno. A 52 anni, l’artista ha scelto di rimuovere l’impianto chirurgico che l’accompagnava da anni, raccontando il motivo con un lungo post su Instagram.
La star americana si è mostrata direttamente dallo studio del chirurgo Tim Neavin, documentando il momento con immagini e parole cariche di significato. “Voglio liberare il mio corpo da ciò che lo ha reso per troppo tempo un oggetto sessualizzato e abusato”, ha scritto, sottolineando come quella scelta non riguardi solo l’aspetto estetico, ma una presa di coscienza profonda.
Milano ha spiegato di aver creduto in passato che modificare il proprio corpo fosse l’unico modo per sentirsi amata, desiderata e riconosciuta. “Pensavo che il successo passasse anche da lì. Ora so che non è così”, ha dichiarato.
Un messaggio per sua figlia Bella
L’attrice ha voluto sottolineare che questa decisione è stata influenzata anche dal suo ruolo di madre. Alyssa è molto legata ai suoi due figli, Milo e Bella, e proprio pensando a quest’ultima ha scelto di dare un messaggio chiaro: liberarsi dalle pressioni estetiche e dagli stereotipi imposti dalla società. “Spero che mia figlia non debba mai sentirsi costretta a cambiare il suo corpo per piacere agli altri”, ha scritto.
Nel post, Milano ha citato come fonte di ispirazione Michelle Visage, personaggio televisivo e giudice di RuPaul’s Drag Race, che anni fa aveva raccontato pubblicamente il proprio percorso con la rimozione delle protesi mammarie.
“Mi sento ancora femminile e bella”
Il messaggio di Alyssa Milano non è un addio alla femminilità, ma al contrario un invito ad abbracciare un concetto più autentico di bellezza. “Mi sento ancora attraente, femminile e realizzata”, ha ribadito. “Ma soprattutto mi sento vera, libera e finalmente fedele a me stessa”.
Il suo racconto si inserisce in un discorso più ampio che riguarda molte donne dello spettacolo e non solo: il desiderio di riappropriarsi del proprio corpo, dopo anni in cui l’immagine è stata modellata dalle aspettative esterne.
Una scelta di coraggio e autenticità
Con questo gesto, l’attrice americana ha voluto lanciare un messaggio positivo e potente: la bellezza non ha bisogno di regole imposte dall’esterno. A contare, oggi, è sentirsi bene nella propria pelle e non lasciarsi definire dagli sguardi o dai giudizi altrui.
Il post ha raccolto migliaia di commenti di sostegno da parte dei fan, che hanno apprezzato la sincerità e il coraggio della star. “Sei un esempio”, ha scritto qualcuno. “Grazie per ricordarci che la vera forza è nell’accettarsi per quello che siamo”, ha commentato un altro utente.
Alyssa Milano, con la sua scelta, continua a essere una voce attenta ai diritti e al benessere delle donne, e la sua testimonianza potrebbe incoraggiare altre persone a riconsiderare il rapporto con il proprio corpo e a scegliere la strada dell’autenticità.

Oggi mi libero da quelle false narrazioni, da quelle parti di me che in realtà non sono mai state davvero mie. Lascio andare il corpo che è stato sessualizzato, abusato, e che credevo fosse necessario per essere attraente; per essere amata; per avere successo; per essere felice. E così facendo, spero di liberare anche mia figlia Bella dal sentire, un giorno, le stesse pressioni malsane.
Voglio però essere chiara: molte donne possono trovare libertà e bellezza nella scelta delle protesi al seno. Quello che per me è stato un falso mito, per loro può rappresentare la scelta giusta, e sono felice che ognuna di noi possa vivere la propria femminilità e serenità secondo i propri termini. Sono anche profondamente ispirata da donne come Michelle Visage, che hanno parlato apertamente e pubblicamente del loro rapporto con le protesi, rendendo più facile per me e per tante altre trovare la nostra strada.
Oggi sono amata, sono femminile, sono attraente e ho successo. Nulla di tutto questo dipende dalle mie protesi. Continuerò ad esserlo anche quando mi sveglierò e non ci saranno più. C’è tanta gioia in questa consapevolezza e tanta libertà nel lasciar andare ciò che non è mai stato davvero parte di me.
Oggi sono la mia versione autentica. Oggi sono libera.
Aggiornamento: sono al caldo nel mio letto, sto mangiando il cibo preparato da mia mamma. Grazie di cuore per tutte le parole gentili. Apprezzo davvero il sostegno.
Gossip
Kim Kardashian si sfoga: “Kanye controllava tutto, anche i miei vestiti”. Ora la felicità con Demna Gvasalia: “Con lui le cose sono cambiate”
“Dovevo consultarlo per ogni decisione e buttare via il mio guardaroba”, dice Kim Kardashian, che nel 2021 ha chiesto il divorzio dal rapper. Oggi la 44enne confessa di aver ritrovato serenità grazie alla relazione con Demna Gvasalia, ex direttore creativo di Balenciaga, e rivendica il diritto a vivere libera.

Kim Kardashian torna a parlare del suo matrimonio con Kanye West e lo fa senza mezzi termini. In un’intervista a Vogue Francia pubblicata il 19 settembre, l’imprenditrice e influencer ha descritto un rapporto segnato, a suo dire, da un controllo costante e soffocante da parte del marito. “Avevo sempre bisogno di consultare qualcuno prima di prendere una decisione”, racconta la 44enne, che nel febbraio 2021 aveva chiesto il divorzio dal rapper dopo quasi sette anni insieme.







Il racconto è diretto e carico di dettagli. Kardashian sostiene che West non sopportasse il suo stile e che l’avesse convinta a liberarsi del guardaroba che aveva costruito nel tempo. “Mi faceva buttare i miei vestiti e dovevo indossare abiti più ‘adeguati’ ai suoi gusti”, spiega, aggiungendo che lo stilista si era persino offerto di ricomprarle da zero tutto l’armadio. Un gesto che per lei non era segno di generosità, ma di imposizione: il tentativo di sostituire la sua identità con un’immagine più vicina al mondo di Kanye.
Lo sfogo dell’influencer non è il primo. Negli ultimi anni Kardashian aveva lasciato trapelare tensioni e incomprensioni, ma ora sembra pronta a raccontare senza filtri come quel matrimonio l’avesse segnata. “Per molto tempo mi sono sentita ridotta al silenzio, prigioniera delle sue scelte”, confessa, dando voce a un malessere che spiega meglio di tante cronache i motivi della separazione.
Il presente, però, ha per lei un sapore diverso. Dopo anni difficili, Kim racconta di aver ritrovato serenità accanto a Demna Gvasalia, ex direttore artistico di Balenciaga. “Penso che sia stato con Demna che le cose sono cambiate davvero”, afferma, parlando di un compagno che, al contrario, l’avrebbe spinta a riscoprire se stessa e la libertà di scegliere senza condizionamenti.
Da regina dei reality a imprenditrice multimilionaria, Kardashian ha sempre saputo trasformare la propria immagine in un brand globale. Oggi aggiunge un nuovo capitolo a quella narrazione: quello della donna che, dopo aver vissuto un matrimonio ingombrante, rivendica il diritto di indossare ciò che vuole e di decidere senza chiedere permesso.
Personaggi
Chiara Ferragni, tra felpe “romantiche” e pandori incriminati: la Fenice social che vuole rinascere
Dalla felpa “Non spaccarmi il cuore” ai cappellini da club ironico: Ferragni prova a cavalcare il naufragio con una nuova immagine social. Intanto i giudici di Milano decidono il suo destino legale.

Per i suoi detrattori è l’ennesimo tentativo disperato, per i fan un colpo di genio. Chiara Ferragni prova a rinascere con una “Rivoluzione romantica”, capsule collection firmata con due giovani stilisti di Riccione: magliette da 49 euro con scritte come “Illusi da sempre, illusi per sempre”, felpe “Non spaccarmi il cuore” a 72 euro, portachiavi e cappellini in saldo di autoironia. Una strategia che gioca sul filo del cringe, tra ironia romagnola e disperato tentativo di restare sul pezzo.
Il tempismo non è casuale: mentre le felpe vanno a ruba, a Milano è partito il processo che la vede imputata per truffa aggravata. La Procura sostiene che le campagne di beneficenza legate ai pandori Balocco e alle uova griffate abbiano ingannato i consumatori. In aula non si è presentata, ma due associazioni e una pensionata di Avellino hanno chiesto di costituirsi parte civile. «Ho comprato dieci pandori convinta di fare del bene – ha detto la signora Adriana – e invece mi sono sentita tradita».
La Ferragni, che nel frattempo ha già versato 3,4 milioni di euro tra sanzioni e donazioni, si muove come sempre su due binari paralleli: quello legale, con avvocati che puntano a ridimensionare le accuse, e quello social, dove posa in abiti minimal accanto al nuovo compagno, cercando di trasformare ogni caduta in resurrezione.
Dal divorzio con Fedez alle campagne benefiche finite sotto accusa, la sua parabola è diventata un caso nazionale. Per qualcuno è la fine di un mito, per altri solo l’ennesima mutazione di un personaggio che vive di esposizione. Il verdetto, questa volta, non arriverà da Instagram, ma dal tribunale di Milano.
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