Cinema
Inside Out, record di sempre al botteghino

Sono bastati due soli fine settimana di permanenza nella sale: Inside Out, il film di animazione frutto della co-produzione fra Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures, ha raggiunto quasi i 30 milioni di euro. E sembra che non abbia nessuna intenzione di chiudere qui!
Incasso storico per l’Italia
Si tratta, ad oggi, del film d’animazione con il più alto incasso della storia in Italia. Fra i più attesi dell’anno, ha fatto registrare un incasso record e code davanti ai cinema, con bambini impazienti di gustarselo, magari davanti ad un secchiello di pop corn.
Piace a tutti
Tra l’altro, aspetto tutt’altro che scontato, si tratta di una produzione che concilia il giudizio del pubblico – osannante – con quello della critica. Da sottolineare che un altro blockbuster come C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha impiegato 50 giorni per raggiungere questo risultato, alla produzione animata esattamente la metà del tempo!
Il plot
La trama potrebbe apparire un po’ complicata… ma non lo è. All’interno della mente di Riley Andersen, una 11enne del Minnesota, vivono e lavorano cinque emozioni: Gioia, che garantisce la felicità alla ragazza; Disgusto, che si assicura che Riley non venga contaminata fisicamente e socialmente; Paura, che tiene Riley lontana dai pericoli; Rabbia, che impedisce che Riley subisca ingiustizie; Tristezza, il cui scopo inizialmente non è chiaro. Le cinque emozioni dirigono la mente della ragazza all’interno di un quartier generale, agendo su una console piena di comandi. Ogni volta che Riley fa qualcosa, un’emozione agisce e nasce un ricordo, dall’aspetto di una piccola sfera del colore dell’emozione legata ad esso. Il resto… lo scoprirete guardando il film!
Come sono fatte le nostre emozioni
La Pixar cominciò a parlare del film già nel “lontano” 2011: «Dal regista Pete Docter arriva un nuovo film che esplora un mondo che tutti conosciamo, ma che nessuno ha mai visto: la mente umana». Ciascun personaggio che rappresenta un’emozione è stato creato attraverso consulti con psicologi e realizzato con uno specifico aspetto. Gioia ha le sembianze di una stella, Tristezza ricorda una lacrima, Rabbia assomiglia ad un mattone, Paura appare come un nervo e Disgusto fa tornare alla mente un broccolo (uno dei cibi che Riley odia maggiormente).
Il valore educativo di quello che potrebbe sembrare un semplice cartoon
Si tratta di un lavoro con un alto valore educativo, anche se utilizza il linguaggio divertente e colorato dei cartoni animati. In grado di trasmettere l’utilità della tristezza: un sentimento che va accettato e manifestato senza vergogna, in quanto esprimendosi liberamente quando si è tristi si può tornare a essere felici. Il film sta trainando tutto il botteghino, in Italia e anche all’estero. Nella nostra penisola, il valore del box office dell’ultimo weekend è stato di 8.001.877 euro, + 76,7% rispetto al periodo analogo del 2023. All’epoca non c’era la concomitanza degli Europei e l’offerta in sala comprendeva titoli come Indiana Jones e il quadrante del destino ed Elemental.
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Cinema
Arriva Halloween e l’Italia accende il brivido: la classifica dei film e delle serie horror più visti sulle piattaforme streaming
Il 31 ottobre si avvicina e lo streaming diventa il luogo dove esorcizzare la paura. JustWatch fotografa le tendenze italiane: piattaforme più “horror friendly”, titoli più cercati e sorprese in vetta tra cinema e serie TV. Da The Substance a The Last of Us, passando per cult e nuove icone del brivido.
 
														L’atmosfera di Halloween contagia anche la programmazione streaming e, puntuale come una zucca luminosa sul davanzale, arriva la classifica firmata JustWatch. La piattaforma di ricerca e comparazione ha analizzato le preferenze degli utenti italiani per raccontare come e dove si consuma la paura digitale. Il dato più interessante riguarda chi punta di più sull’horror: Prime Video, Infinity+ e Paramount Plus guidano la top 10 dei servizi più “horror friendly”, con circa il 10% del catalogo dedicato al genere. Dietro di loro, Netflix e MUBI si fermano al 7%, mentre NOW TV tocca il 5% e Disney+ il 4%.
Film: Paramount Plus regina del brivido
La classifica dei film più visti sfoggia un mix di novità, cult e picchi di sperimentazione. Dominano The Substance (2024), The Menu (2022), Terrifier 3 (2024), Assassinio a Venezia (2023), 28 giorni dopo (2002), Subservience (2024), Talk to Me (2023), Godzilla Minus One (2023), Five Nights at Freddy’s (2023) e Bones and All (2022).
Sul fronte piattaforme, Paramount Plus stacca tutti: arriva al 14% di catalogo horror. Subito dietro Prime Video e Infinity+ con l’11%, mentre Netflix mantiene una buona tenuta all’8%. Dall’altra parte della barricata Disney+ e Apple TV+ restano più “soft”, rispettivamente al 5% e al 2%. Curiosità: Discovery+ non ospita alcun film del genere.
Serie TV: il dominio inatteso di MUBI
Sul fronte seriale arriva la sorpresa: MUBI guida per offerta horror, con un 33% dedicato al genere. Seguono Netflix, Prime Video e Infinity+ al 5%, mentre tutte le altre piattaforme — compresa Paramount Plus — si attestano al 3%.
La classifica dei titoli più visti premia The Last of Us, fresca di Emmy, che mescola orrore post-apocalittico e dramma umano, seguita da From, ambientata in una città da incubo da cui non si può fuggire. In terza posizione, immancabile, Stranger Things. A seguire: The Walking Dead, L’Attacco dei Giganti, The Vampire Diaries, The Owl House – Aspirante Strega, American Horror Story, Alice in Borderland e Sandman.
In Italia ottobre profuma di castagne, ma sugli schermi regna la paura: zucche fuori, brividi dentro.
Cinema
Riccardo Scamarcio, aria di gelosia sul set? Si mormora che l’attore non gradisca le “affinità” tra Benedetta Porcaroli e Lorenzo Zurzolo
Lui, icona di fascino tormentato; lei, attrice raffinata della nuova generazione; l’altro, talento giovane e magnetico. Si racconta che Riccardo Scamarcio non abbia preso benissimo l’alchimia sul set tra Benedetta Porcaroli e Lorenzo Zurzolo per 7 Anniversari. Sarà solo atmosfera da ciak o qualcosa di più ha sfiorato l’aria sul set?
 
														Le voci corrono veloci quanto i flash. Si dice che Riccardo Scamarcio abbia percepito un’eccessiva “affinità elettiva” tra Benedetta Porcaroli e Lorenzo Zurzolo durante le riprese di 7 Anniversari, film che segna l’esordio alla regia di Sabrina Iannucci. Nulla di ufficiale, ovviamente: solo sussurri da set, mezze frasi e quella sottile corrente che nasce quando due attori si trovano bene sullo stesso respiro. Quella chimica scenica che il cinema esige, e che a volte, inevitabilmente, qualcuno osserva con un sopracciglio leggermente sollevato.
Benedetta, Lorenzo e la magia del set
Porcaroli e Zurzolo sono due nomi del nuovo cinema italiano che piacciono, funzionano e brillano. Giovani, belli, versatili, capaci di accendere la macchina da presa con un’intesa naturale, fatta di sguardi e ritmo emotivo. E come ogni coppia ben assortita sullo schermo, attirano attenzione, commenti, supposizioni. Non è la prima volta che un set diventa terreno fertile per chiacchiere e intuizioni: la distanza tra finzione e vibrazione autentica, a volte, è appena una linea di dialogo. E intanto, qualcuno osserva e interpreta.
Scamarcio, fascino e protezione (forse)
Riccardo Scamarcio non è nuovo a ruoli intensi e a quell’aura mediterranea che lega amore e tormento. Da qui a immaginarlo nella parte dell’uomo che alza un po’ le antenne il passo è breve, almeno per chi alimenta il racconto. Gelosia o semplice attenzione? Curiosità o spirito di protezione per la compagna? Le fonti parlano di un’ombra lieve, una vibrazione sottintesa più che una reazione visibile. Nulla di clamoroso, solo quel sottotesto che spesso accompagna le coppie del cinema quando sul set entra un terzo elemento talentuoso e bello da vedere.
In fondo, è la formula classica del gossip: due attori in crescita, un partner celebre, un film che ancora nessuno ha visto ma di cui già si parla. Il resto lo farà il grande schermo. Perché, alla fine, l’unica verità certa è quella che passa attraverso un’inquadratura. E lì, si sa, chimica e percezioni non mentono mai — o almeno ci piace crederlo.
Cinema
Sydney Sweeney in corsa per diventare la nuova Bond Girl: “Forse sì, forse no… dipende tutto dalla sceneggiatura”
 
														Sydney Sweeney potrebbe diventare la prossima Bond Girl. Le voci, che da giorni rimbalzano sui media americani e britannici, la danno in pole position per il nuovo capitolo della saga di James Bond, il primo sotto il pieno controllo di Amazon Studios dopo l’acquisizione di MGM per 6,1 miliardi di dollari.
L’attrice di Euphoria e The White Lotus, 28 anni, è considerata una delle interpreti più richieste del momento e il suo nome circola con insistenza tra i candidati del cast. Secondo Variety, lo stesso Jeff Bezos, fondatore di Amazon, vedrebbe con entusiasmo la Sweeney nel ruolo.
Un indizio, forse, arriva anche dalla vita reale: la scorsa estate l’attrice era tra gli ospiti del matrimonio di Bezos con Lauren Sanchez a Venezia. Ma non solo. I tre collaborano anche per la distribuzione della linea di lingerie firmata Sweeney, dettaglio che alimenta i sospetti di un legame professionale sempre più stretto.
Intervistata da Variety, Sydney ha giocato sul filo della diplomazia. «Non so (pausa di sette secondi)… non posso (altra lunga pausa). Ad essere onesta, non sono a conoscenza delle voci. Ma sono sempre stata una grande fan del franchise e sono curiosa di vedere cosa faranno», ha detto sorridendo. Poi ha aggiunto: «Dipende tutto dalla sceneggiatura. In realtà, mi piacerebbe di più interpretare 007 che la Bond Girl».
Il prossimo film dell’agente segreto, il ventiseiesimo della saga, sarà diretto da Denis Villeneuve con la sceneggiatura firmata da Steven Knight, autore di Peaky Blinders.
Negli ultimi mesi la Sweeney è stata al centro di diverse controversie: la pubblicità di American Eagle di cui è protagonista è stata accusata di “promuovere l’eugenetica”, accusa amplificata dal fatto che l’attrice, rarità a Hollywood, è registrata come elettrice repubblicana.
Tra scandali, ruoli da sogno e strategie di marketing, Sydney Sweeney continua a essere il volto perfetto di una Hollywood che mescola glamour, provocazione e potere. E se davvero diventerà la nuova musa di 007, lo farà a modo suo — con la stessa sicurezza con cui, in ogni intervista, lascia che sia il silenzio a dire tutto.
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